D ORIENTARSI: ciclo di incontri per una funzione efficace



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Transcript:

D ORIENTARSI: ciclo di incontri per una funzione efficace Mappa delle opportunità per prevenire l abbandono nei percorsi di istruzione e formazione Riccardo Barbero - Dirigente scolastico Materiale di lavoro ad uso percorso formativo D.Or. Obiettivi La finalità è conoscere le opportunità che esistono all interno della nostra provincia per contenere la dispersione scolastica e formativa: questa conoscenza è utile sia nel rapporto con gli allievi e le famiglie (per attuare l orientamento e il ri-orientamento), sia nel rapporto con le altre istituzioni scolastiche e formative (per realizzare i passaggi). La modalità di lavoro sarà di tipo cooperativo e procederà dall analisi di casi alla sistematizzazione delle informazioni. Analisi di casi-studio Caso 1 Ossama ha 14 anni, ma frequenta ancora la seconda media dopo essere stato bocciato 2 volte: una volta in prima e un altra in seconda media. La sua famiglia è arrivata dal Marocco quando lui era ancora in età prescolare: ha fatto la scuola elementare in Italia e perciò conosce bene l italiano. Non ama studiare e spesso si comporta in maniera aggressiva sia con i compagni, sia con gli insegnanti: dello studio rifiuta soprattutto la parte teorica pur dimostrando un intelligenza pronta. E più grande dei suoi compagni non solo per età e per fisico, ma anche per mentalità ed esperienza di vita. Nella stessa classe di Ossama c è, anzi ci dovrebbe essere, Kevin che è un ragazzo italiano di quasi 15 anni: vive in una comunità per minori alla quale è stato affidato dal Tribunale che lo ha allontanato dalla sua famiglia perché molto problematica. Kevin ha frequentato solo episodicamente e anche gli educatori della comunità non riescono a fargli accettare un rapporto normale con la scuola: quando Kevin si presenta in classe assume un atteggiamento provocatorio con gli insegnanti con l evidente intenzione di farsi allontanare. Ossama e Kevin hanno alcuni tratti in comune, ma anche evidenti differenze: all inizio dell anno scolastico la preside della scuola si chiede cosa si possa proporre a due ragazzi così. Caso 2 Samantha ha 14 anni e frequenta la terza media con poco profitto: non è mai stata bocciata perché gli insegnanti pur riscontrando notevoli carenze non hanno mai pensato che una ripetenza avrebbe potuto giovarle. La famiglia di Samantha è affettivamente presente, ma non è in grado di aiutarla nelle attività scolastiche e soprattutto non ha strumenti per stimolare in lei un interesse allo studio. Samantha ha una sorella più grande Sara che ha invano tentato di continuare dopo la terza media seguendo l indirizzo sociale di un istituto ex magistrale. E stata bocciata due volte e

ora, dopo aver compiuto i sedici anni, lavora in un impresa di pulizie: guadagna quanto basta per vestirsi e per divertirsi al fine settimana. Il consiglio di classe è orientato ad aiutare Samantha anche quest anno, in modo che possa superare l esame ed acquisire la licenza. Ma i genitori si chiedono cosa possa fare per completare l obbligo d istruzione. Caso 3 Roberto frequenta il primo anno di un istituto professionale per l industria: segue l indirizzo meccanico. Ha scelto questo indirizzo perché in scuola media ha dimostrato poco interesse per lo studio delle discipline linguistiche: era invece abbastanza bravo nel disegno tecnico. In matematica è andato bene fino a quando l insegnante ha introdotto i primi elementi di algebra: il calcolo letterale l ha spiazzato e nonostante l incoraggiamento dell insegnante ha registrato poche sufficienze anche in matematica e scienze. Ha concluso la scuola media con un giudizio sufficiente reale, ma basato più sulla sua buona volontà e sulla sua intelligenza pratica ed operativa piuttosto che sui risultati dello studio. Il consiglio di classe ha pensato che un istituto professionale per l industria potesse fare al caso suo e ha quindi sostenuto la sua scelta con un consiglio orientativo coerente. All inizio dell anno in prima superiore i risultati sembravano confermare le previsioni: Roberto dimostrava buona volontà e un discreto impegno. Poi sono iniziate ad arrivare le prime insufficienze di italiano, inglese ed anche di matematica. Roberto si è un po scoraggiato e soprattutto ha iniziato a manifestare la propria delusione per l indirizzo di studio scelto. Si aspettava di fare più ore di laboratorio pratico di meccanica e soprattutto di studiare anche nelle discipline di carattere generale (come italiano, matematica, inglese) quanto servisse per la sua preparazione professionale. Ora sia lui che il consiglio di classe sono rassegnati alla bocciatura perché sono troppe le insufficienze che ha accumulato in questa prima parte dell anno (italiano, inglese,matematica, fisica e diritto): Roberto ha già detto ai genitori che vorrebbe cambiare scuola anche se l insegnante di italiano, la coordinatrice del consiglio di classe, l ha consigliato di provare ancora un anno prima di abbandonare l istituto. Quali alternative alla bocciatura si possono prospettare? Caso 4 Christian sta frequentando la terza media con risultati molto modesti: non sembra aver acquisito un metodo di studio adeguato anche se dimostra buona volontà soprattutto in quelle discipline e in quelle attività dove la parte di studio teorico è più limitata. E un ragazzo educato e rispettoso: non ha mai dato problemi per quanto riguarda la disciplina. Si fa ben volere da tutti gli insegnanti. Alla responsabile per l orientamento ha confessato che il suo sogno è quello di diventare cuoco. Il consiglio di classe ha raccolto positivamente questo suo interesse e l ha indirizzato verso un istituto professionale alberghiero: Christian è andato con mamma e papà a visitarlo in un giorno di porte aperte. Ne sono tornati un po angosciati perché il preside dell istituto ha insistito molto sulla serietà della scuola e ha dichiarato con un certo orgoglio che circa la metà degli studenti del primo anno viene regolarmente bocciata. I genitori sono ora in dubbio se confermare la scelta oppure optare per qualche altro indirizzo meno selettivo; Christian capisce le preoccupazioni dei genitori, ma vorrebbe tentare lo stesso. Ci vorrebbe un qualche paracadute dice scherzando con l amaro in bocca alla responsabile dell orientamento per evitare di schiantarmi al suolo! Cosa deve cercare

di sapere a proposito dei corsi dell istituto alberghiero? Caso 5 Lajdon è appena arrivato dall Albania: è stato inserito in una comunità alloggio gestita dalla parrocchia. Ha compiuto 16 anni. Nel suo paese ha fatto studi equivalenti alla nostra scuola media. E qui senza permesso di soggiorno: vorrebbe trovare un lavoro e provare a restare in Italia. Molti suoi compaesani sono qui già da alcuni anni e sono ormai inseriti sia dal punto di vista sociale che economico. Lajdon è pieno di buona volontà e dimostra voglia di imparare: in poche settimane ha già appreso quanto gli basta per comunicare in italiano. Al suo paese faceva già dei lavoretti da elettricista: vorrebbe farsi un mestiere in questo campo. Si è rivolto alla scuola media del quartiere dove frequentano altri ragazzi più giovani di lui: lì però gli hanno detto che è troppo grande. E andato in un istituto professionale: ma gli hanno risposto che non possono iscriverlo senza la licenza media e gli hanno consigliato di rivolgersi ad un centro di formazione professionale. Lajdon è un po deluso: pensava di trovare facilmente la strada giusta per imparare rapidamente il mestiere e cercarsi un lavoro, ma adesso si trova in un vicolo cieco. Come ne può uscire? Caso 6 Allison è una ragazzina di 14 anni: sta facendo terza media. E molto seria e impegnata, ma i suoi risultati nelle discipline di base (italiano, matematica, lingue straniere) sono al limite della sufficienza. Fa sempre i compiti, rispetta le scadenze ed è molto rispettosa: per questo è tanto amata dai suoi insegnanti. Allison è figlia unica: mamma e papà sono fieri di lei e vorrebbero che raggiungesse il diploma di ragioneria. Gli insegnanti del consiglio di classe hanno opinioni diverse: alcuni pensano che la ragazza sgobbona com è possa farcela; altri come il professore di matematica sono scettici e sottolineano il rischio di un insuccesso che avrebbe conseguenze negative sul morale di Allison ed anche dei suoi genitori. L istituto tecnico vicino a casa di Allison è molto quotato e al tempo stesso attento a tutte le proposte di sperimentazione che vengono sostenute dagli enti locali (regione e provincia). Gli insegnanti del biennio sono impegnati in queste iniziative sperimentali e hanno costruito buoni rapporti di collaborazione anche con le agenzie formative che attivano propri corsi in ambito aziendale. L istituto promuove anche corsi di istruzione e formazione tecnica superiore in collaborazione con l università, alcune aziende del credito e un agenzia formativa specializzata in questo campo. Su richiesta del consiglio di classe il referente di scuola media per l orientamento chiede un incontro con l omologo dell istituto tecnico per affrontare il caso di Allison e di altri allievi in condizioni simili: quali prospettive esploreranno? Caso 7 Mattia sta terminando il terzo anno di un corso regionale presso un agenzia formativa. Dopo la terza media ha scelto questa strada per completare l obbligo d istruzione perché aveva paura che un percorso scolastico negli istituti superiori l avrebbe condotto ad un insuccesso come quello subito da suo fratello maggiore Carlo. Carlo aveva tentato l istituto tecnico industriale, ma dopo due anni e tanti debiti in diverse discipline aveva abbandonato per mettersi a lavorare nella boita dello zio che produce pezzi meccanici per la FIAT.

Mattia ha sempre avuto, invece, il pallino dell elettricista: nelle medie andava abbastanza bene eccetto che nelle lingue straniere e in italiano dove non riusciva ad oltrepassare una sufficienza stentata. Nel corso che sta facendo ha ottenuto ottimi risultati in campo professionale: anche nelle discipline di base si è dimostrato un buon studente, persino nello scrivere la relazione sullo stage si è scoperto più capace del previsto. Ora che si avvia a concludere brillantemente il suo percorso triennale, si domanda cosa fare. Ha solo 17 anni e teme che sul mercato del lavoro gli vengano offerti contratti da apprendista con mansioni poco qualificate: in famiglia lavorano tutti (mamma, papà e Carlo) e non c è un bisogno immediato di un altro salario. Ripensando alla sua scelta alla fine della media è un po pentito: non tanto per il corso che ha fatto del quale è molto contento. Infatti se oggi ha più fiducia in se stesso lo deve anche e soprattutto all ambiente positivo che ha incontrato in formazione professionale. Forse, però, avrebbe potuto osare di più: oggi ne è convinto. L altro giorno ha incontrato per strada il suo vecchio insegnante di italiano della scuola media e gli spiegato la sua situazione. Il prof gli ha detto di andarlo a trovare a scuola in un pomeriggio: gli porterà la relazione sul tirocinio di cui è molto fiero e ascolterà i suoi consigli e quelli del referente per l orientamento che è amico del prof di italiano. Cosa gli diranno? Caso 8 Silvano ha 25 anni: da 7 anni lavora presso un azienda artigiana. Fa l elettricista con buone competenze e vorrebbe provare a cercare lavoro in qualche azienda più grande per garantirsi una dinamica di carriera che la condizione attuale non gli concede. Il suo curriculum scolastico, però, è limitato perché ha interrotto gli studi dopo il primo anno di istituto professionale per l industria: ha frequentato in parte anche la seconda e poi per un complesso di problemi familiari e scolastici ha abbandonato gli studi. La sua intenzione era proprio quella di fare l indirizzo elettrico; oggi con l esperienza di lavoro che si è fatto si sente in grado di rientrare in istruzione per cercare di acquisire un diploma di scuola superiore. Ha iniziato ad informarsi sulle possibilità offerte dagli istituti professionali che hanno corsi serali: è un ragazzo sveglio con un buon livello di cultura perché, al di là del lavoro, legge abbastanza e si interessa di cinema; la sua ragazza che si è diplomata in un istituto tecnico commerciale lo trascina spesso anche a teatro. Silvano è pronto a fare sacrifici per ottenere il titolo di studio, ma vorrebbe che gli fossero riconosciute le competenze professionali e che fosse valutato il suo livello culturale: insomma non vorrebbe ricominciare la scuola come se fosse un ragazzino di 16 anni. La sua ragazza gli chiede di non impegnarsi per 5 anni di scuola serale perché vorrebbe che si sposassero tra due o tre anni e non ha intenzione di aspettare per tanto tempo. Come può Silvano tenere insieme tutte queste diverse esigenze? Caso 9 Martino ha 15 anni e frequenta il primo anno del liceo scientifico. E un ragazzino intelligente: se la cava bene in matematica e nelle attività nel laboratorio di informatica. Il computer è sempre stata la sua passione e tutti in casa anche la sorella maggiore che fa il secondo anno di liceo classico si rivolgono a lui per risolvere i loro problemi informatici. Alle medie Martino andava bene ed era molto stimato dagli insegnanti per il suo impegno e la sua correttezza: forse incideva sulla valutazione anche il fatto di essere figlio di due

insegnanti. Infatti la mamma e il papà di Martino insegnano entrambi in un altra scuola media: lei è docente di lettere e lui insegna musica ed è anche un valente violinista che suona in una affermata orchestra da camera. Martino, però, a differenza di tutto il resto della famiglia ha sempre avuto interessi tecnologici e pur ottenendo voti discreti anche nelle discipline umanistiche ed espressive ha sempre manifestato un interesse prevalente per le discipline tecniche e scientifiche. Il consiglio di classe della scuola media lo ha indirizzato al liceo scientifico nel tentativo di trovare una buona mediazione tra i suoi interessi e la cultura familiare. Martino ha accettato questa indicazione anche per fare piacere ai suoi genitori: l aggettivo scientifico lo ha un po tranquillizzato. Dopo solo due mesi di scuola, però, si è accorto che il liceo dove è iscritto gli richiede molto studio proprio in quelle discipline umanistiche (italiano, latino, storia) che lui non ama particolarmente e che di scientifico c è solo la matematica. L insegnante di matematica gli piace perché porta spesso la classe nel laboratorio di informatica per fare geometria al calcolatore con Cabrì géomètre: i voti che ottiene in questa disciplina sono buoni. Invece nelle discipline umanistiche incominciano a fioccare le insufficienze che gli costano anche gravi rimproveri da parte dei due genitori. Ad inizio novembre Martino è già in crisi con la scuola e si pente di aver accettato il consiglio degli insegnanti delle medie; alla sera la mamma lo aiuta a fare le attività di italiano e di latino, ma si sente che è nervosa ed irritata dal fatto che proprio suo figlio abbia così poche capacità nelle discipline che lei ama. Lui si è rivolto allo sportello psicologico della scuola: lo psicologo lo ha confortato e gli ha detto che avrebbe potuto fare l istituto tecnico dove non si studia latino e dove c è maggiore spazio per lo studio scientifico e tecnologico. Martino ha paura di essere bocciato alla fine dell anno: pensa che un fallimento di questo tipo avrebbe conseguenze negative anche sui rapporti familiari. Il consiglio dello psicologo gli sembra utile, ma si chiede come realizzare questa scelta diversa senza perdere un anno. Caso 10 Alberto ha 35 anni e lavora da quasi 20. Ha fatto diversi mestieri, ma ora da circa 8 anni ha una mansione che gli piace. In una piccola fabbrica dell indotto dell auto lavora su macchine utensili a controllo numerico per produzioni di grande serie: nonostante il lavoro sia un po ripetitivo pensa di avere buone competenze perché ha lavorato anche su frese e torni con meccanica tradizionale e quindi non si considera solo un pigiabottoni. Quando la macchina gira eseguendo il programma lui si immagina mentalmente le fasi della lavorazione e incomincia a capire quali errori ci sono nel programma che determinano un numero eccessivo di scarti. Arrivato a questo punto gli piacerebbe saperne di più e sfruttare maggiormente le sue competenze professionali: gli hanno detto che in una grande fabbrica cercano spesso operatori su macchine utensili a controllo numerico. Lì il lavoro è più qualificato perché le produzioni sono di piccole serie e si cambia lavorazione anche più volte al giorno; l azienda paga bene e soprattutto sceglie tra gli operatori più abili quelli che farà diventare programmatori dopo un corso aziendale piuttosto impegnativo. Per fare domanda in quella fabbrica, però, Alberto deve avere il diploma da perito meccanico: lui invece ha fatto solo due anni di istituto per geometri; è stato promosso in terza ma poi ha smesso di frequentare perché la prospettiva di lavorare in edilizia come suo padre non gli piaceva

affatto. Alberto è sposato ed ha un figlio alla scuola materna; la moglie lavora in una piccola sartoria vicino a casa: fa l orario spezzato come lui. In casa hanno iniziato a discutere sulla possibilità che Alberto riprenda gli studi, ma non si nascondono le difficoltà che dovranno affrontare per gestire lo studio oltre le faccende familiari e il lavoro. Ora si chiedono che tipo di corso è in grado di garantire l esito positivo che Alberto si aspetta dal suo rientro in istruzione. Caso 11 Loredana ha 14 anni e sta frequentando il primo anno di un istituto professionale per il commercio: dopo due mesi di scuola ha già collezionato insufficienze in quasi tutte le discipline. Gli insegnanti della scuola media le avevano preannunciato che avrebbe incontrato difficoltà nella scuola superiore: ma lei aveva pensato che forse esageravano apposta perché per tre anni l avevano rimproverata per il suo comportamento. All insegnante di italiano in particolare non andava giù che lei arrivasse al mattino a scuola con i capelli acconciati e il trucco al viso: alla madre aveva persino detto che lei faceva le moine ai ragazzi più grandi. Invece non era vero: forse quell insegnante sempre così affannata e trascurata nel vestire era solo invidiosa del suo essere sempre a puntino e in ordine dalla testa ai piedi. Ora però l invidia delle insegnanti non c entra per niente: lì in quel grande istituto, tra un migliaio di studenti e studentesse, quasi non si accorgono di lei, se non quando le restituiscono i compiti in classe corretti con un votaccio scritto in rosso. Ma in quelle occasioni le sembra di essere in un ufficio postale: la chiamano per cognome alla cattedra per allungarle il foglio pieno di sottolineature rosse e blu accompagnando il gesto con un laconico non ci siamo. Loredana si sta convincendo che la sua scelta è stata sbagliata: sa che deve ancora studiare fino a 16 anni e che le servirebbe un qualche titolo di studio prima di cercarsi un qualche lavoro al quale, però, non ha ancora pensato; un insegnante al quale ha confidato i suoi problemi le ha detto che è ancora in tempo per ritirarsi ed iscriversi da qualche altra parte senza perdere l anno. Ma dove può andare? Caso 12 Adin è un ragazzo di origini rumene: ha fatto buona parte della scuola elementare in Italia e quindi non ha problemi di lingua. Nella scuola media non ha particolarmente brillato e il consiglio di classe l ha genericamente consigliato di seguire un corso ad indirizzo professionale. Lui però è bravo con il computer e così si è iscritto all istituto tecnico con l intenzione di seguire nel triennio l indirizzo informatico. I suoi interessi informatici sono la navigazione su internet (è bravo a scaricare immagini e filmati), i programmi grafici e quelli fotografici: a scuola invece gli propongono attività di matematica (algebra su derive e geometria su geogebra ). E poi c è da studiare italiano, storia, diritto, fisica. E riuscito a superare la prima con qualche debito a settembre, ma in seconda non ce l ha fatta: sta ripetendo e si accorge che anche quest anno non è in grado di migliorare in maniera significativa. Un amico suo e della sua famiglia gli ha spiegato che esistono anche corsi di formazione professionale che danno la qualifica e assolvono l obbligo d istruzione. Così si è rivolto al responsabile dell orientamento dell istituto per avere da lui qualche indicazione. Lo incontrerà oggi: avrà qualche consiglio da dargli meno generico di quello che gli avevano fornito nella scuola media?