rue ALL. C regolamento urbanistico edilizio aprile 2014 progettista dott.arch. Filippo Albonetti analisi geologiche prof. Pier Luigi Vercesi

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PROVINCIA DI PIACENZA COMUNE DI TRAVO rue regolamento urbanistico edilizio progettista dott.arch. Filippo Albonetti analisi geologiche prof. Pier Luigi Vercesi committente Amministrazione Comunale Travo sindaco Lodovico Albasi responsabile settore urbanistica geom. Stefano Aramini aprile 2014 LINEE GUIDA PER IL CORRETTO UTILIZZO DEL COLORE NEGLI INTERVENTI EDILIZI ALL. C Adozione: delibera di consiglio comunale N 13 del 30/04/2013 Approvazione: delibera di consiglio comunale N 15 del 07/04/2014

RUE Allegato C LINEE GUIDA PER IL CORRETTO UTILIZZO DEL COLORE NEGLI INTERVENTI EDILIZI Premessa Il comune di Travo è ricco di suggestioni di interesse ambientale, di scenari panoramici e di testimonianze insediative storiche di rilievo. In questo scenario geografico, storico ed ambientale, sono stati definiti degli indirizzi per interventi pubblici e privati volti alla riqualificazione e valorizzazione degli insediamenti attraverso la definizione di linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi. Tali linee guida sono da intendersi come traccia ed indirizzo per la definizione dell immagine degli insediamenti volta alla valorizzazione dell identità culturale e della qualità ambientale del territorio urbano e rurale. 1 Le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi, nel quadro complessivo di sistemazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, in parallelo e sinergia agli interventi di riqualificazione e arredo urbano e con il restauro ed il recupero degli edifici di interesse storicotestimoniale, possono favorire: Il miglioramento della qualità degli insediamenti contribuendo quindi ad elevare la qualità; Il rafforzamento dei processi di fruizione turistico-ambientale del territorio comunale per la componente di turismo rivolto alla ricerca di patrimoni ambientali e culturali correttamente tutelati e valorizzati. La conoscenza dell assetto attuale dell abitato in rapporto allo sviluppo passato e a quello prevedibile, costituisce una disciplina per affrontare il tema del riuso degli insediamenti storicotestimoniali non come puro ed esclusivo recupero della monumentalità, ma di tutti gli elementi che ne definiscono immagine ed identità. Ciò vale tanto più quanto maggiore è il peso, anche fisico, che l insediamento storico ha mantenuto rispetto all intero insieme edificato e al territorio, cioè tanto più è stata la crescita urbana contemporanea. Ogni nucleo è il risultato di interventi successivi e storicamente stratificati in luoghi di interesse paesistico che concorrono a definire dei siti di notevole qualità e bellezza. La morfologia degli insediamenti, la forma delle strutture, il valore storicoarchitettonico e testimoniale di alcune di queste e la storia della loro evoluzione nel tempo creano luoghi riconoscibili e di pregio. Nel territorio comunale l edilizia storica, ad eccezione di torrioni e castelli, ha altezze contenute, è organizzata in unità di dimensioni ed aggregati semplici secondo impianti morfologicamente serrati i cui profili sono globalmente percepibili sui versanti collinari e nelle piane vallive del territorio comunale; purtroppo si sono riscontrati, qui come altrove in maniera più grave, assetti formali originari e tradizionali manomessi con colori, finiture ed altri manufatti di età recente. In questa dimensione le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi hanno il compito preciso di contribuire concretamente al recupero dei valori formali, di materiali, di colori e finiture propri del luogo, della tradizione e della cultura specifica e questo è l obbiettivo principale a cui il progetto studiato presta la maggiore attenzione. Il colore, che quasi mai è stato una componente a se stante indipendente dai tempi, dalle funzioni e dai significati dell architettura, nella confusa prassi edificatoria attuale e nella ridondanza incontrollata di offerta tecnologica sta perdendo progressivamente un suo

RUE innegabile e riconoscibile ruolo di connotazione dei luoghi e di strumento di aggregazione visiva in grado di definire e generare unitarietà, distinguibilità e specificità del paesaggio. Oggi il colore è elemento determinante del paesaggio urbano, ma ora è anche componente non secondaria della confusione urbana. Tutto questo perché l attenzione all insieme si è quasi interamente dissolta, sostituita dalla cura del singolo episodio architettonico e soprattutto perché la componente colore è sempre più legata all impiego di nuovi materiali, autonomamente e cromaticamente molto connotanti. 2 Le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi definite vogliono spostare perciò l attenzione dal frammento costruito all entità globale, perché intende recuperare una cultura del sito, del luogo, dell aggregato urbano attenta al percorso storico e, nel contempo, aperta all aggiornamento costante dei dati dedotti dalla ricerca e dall esperienza quotidiana. Non esistendo ricerche approfondite ed organiche, né indicazioni sugli assetti cromatici storici degli edifici presenti nel territorio, le testimonianze di riferimento sono deducibili solo dal rilievo sistematico dei prospetti colorati degli edifici esistenti. Dal rilievo effettuato è possibile dedurre solo molto parzialmente le tracce delle antiche colorazioni, ma è convinzione assunta da questo studio e confermata dall indagine visiva dei fabbricati esistenti dove al di la del mutare inevitabile dei dettagli tonali nel tempo, è possibile cogliere la permanenza di tinte di base dei colori della terra usate in densità molto contenuta e con luminosità molto rilevante. Non avendo a disposizione analisi stratigrafiche e cromatiche degli intonaci esistenti, la metodologia della scelta dei colori allegati alle presenti linee guida è indicativa e si basa sulle permanenze rilevate sugli edifici di tradizione storica del territorio comunale. Lo studio non vuole assumere il valore di documento scientifico e prescrittivo bensì di indirizzo e supporto per l approccio alla scelta dei cromatismi degli edifici e propone l utilizzo di colori a calce impastati con pigmenti naturali. Dal rilievo visivo delle colorazioni attualmente esistenti si riscontra un diretto riferimento fra la tipologia della facciata e la ricchezza della colorazione. Ad eccezione di edifici quali castelli e torrioni la tipologia dei fabbricati caratterizzati da interesse storico-testimoniale è di modeste dimensioni, ad uso abitativo di non più di due-tre piani fuori terra con cantina seminterrata. Le tinteggiature sono in monocromia, i colori utilizzati sono vari ma tutti piuttosto chiari e di origine naturale, spesso dilavati. Unitamente agli edifici con intonaco e tinteggiatura, ricco è il patrimonio di edificato storico - testimoniale che vede fabbricati in pietra lasciata a vista e presenta alcuni casi di fabbricati con dettagli realizzati in mattoni faccia a vista. La policromia, limitata a due tonalità, è stata riscontrata solo in casi di edifici ad uso religioso, utilizzata per evidenziare dettagli decorativi ed architettonici quali cornici, lesene e basamenti. Sulla base dell individuazione delle colorazioni esistenti è stata definita una cartella colori, suddivisa per ambiti di intervento, per orientare la scelta delle colorazioni negli interventi edilizi. L abaco dei colori tradizionali, ripropone quelli più consueti per presenza o annotati per traccia di preesistenza; i toni individuati sono pochi e sono il colore della calce, l ocra, il giallo e il marrone-rossastro. La scelta cromatica che trae origine dalla catalogazione dei colori rilevabili, selezionati per prevalenza, non ripropone meccanicamente ed esclusivamente il loro reimpiego per gli interventi di restauro, rinnovo e ritinteggiatura. Questa indagine non vuole essere un incoraggiamento alla semplificazione ma all utilizzo di poche tinte rilevabili e presenti sulle facciate degli edifici rilevati. Esistono certamente altre tinte di base non ritrovate e non più presenti, che è metodologicamente giusto ritenere già impiegate o impiegabili e che per tanto sono state proposte nella cartella colori.

RUE Allegato C Il rilevamento e la catalogazione, per componenti dei colori ha definito la banda di oscillazione delle saturazioni e delle luminosità che qui caratterizza ogni tinta base impiegata. In sintesi si propongono i seguenti ambiti definiti dal RUE: Tessuti storici Ambiti Consolidati Territorio Rurale In parallelo alla scelta delle tinteggiature è indicata anche all interno degli articoli seguenti quella per la colorazione dei legni e metalli da utilizzarsi con il criteri dell accordo cromatico. Per quanto concerne l ambito del territorio rurale, in un ottica di salvaguardia degli elementi naturali e delle caratteristiche tipologiche-insediative dei nuclei agricoli al fine di garantire un corretto inserimento paesaggistico prima di scegliere la colorazione delle costruzioni si suggerisce di: 3 - Effettuare un analisi cromatica dell ambiente circostante, specie del suolo e dei materiali costruttivi tradizionali o abituali; - Scegliere una strategia cromatica in rapporto all ambiente circostante (singolarizzazione, occultamento o, preferibilmente, armonizzazione); - Scegliere una strategia cromatica intrinseca alla cartella colori suggerita; - Scegliere una gamma di materiali e colori semplice, sobria e funzionale per favorire un aspetto coerente e curato. - Evitare colori saturati, discordanti e brillanti, che contrastano con i toni sfumati e morbidi del territorio rurale L unità materiale e cromatica è un criterio di partenza fondamentale per ottenere una corretta integrazione paesaggistica. In ogni ambito sono da escludersi le tonalità del bianco puro, del blu e del verde, in quanto non presenti e in contrasto con la componente antropica-storica del paesaggio. Specifiche proposte di tonalità difformi alle palette allegate saranno da sottoporre a valutazione della Commissione Qualità Architettonica e Paesaggio. La cartella colori e la mazzetta colori sono disponibili per la consultazione presso l Ufficio Tecnico Comunale. art. 1. Ambito di applicazione 1. Gli interventi che riguardano le finiture esterne dei fabbricati e, in particolare che prevedono opere di tinteggiatura, dovranno rispettare i criteri contenuti nel presente Allegato C del Regolamento Urbanistico Edilizio relativo alla scelta dei cromatismi compatibili con le valenze paesaggistiche del territorio comunale. 2. Sono altresì considerate opere edilizie libere da conformare ai criteri espressi dal presente allegato, le tinteggiature che riguardano tutti i fabbricati del territorio, nel caso in cui le opere di manutenzione prevedano il solo rifacimento della tinteggiatura.

RUE art. 2. Finalità ed obiettivi 1. Il presente allegato ha la finalità di migliorare il contesto urbano ed extraurbano edificato, attraverso una consapevole attribuzione di colori agli edifici posti sull intero territorio, in ambito urbano, produttivo o rurale. 2. L attribuzione cromatica agli edifici deve avvenire tramite la conoscenza delle caratteristiche di contesto, tipologia, epoca e storia del fabbricato. 4 3. In allegato alle presenti norme si propongono alcune scelte cromatiche per gli edifici, che devono essere prese come riferimento nello svolgimento delle attività di cui al precedente articolo. 4. Per ottenere l autorizzazione sarà necessario inoltrare al comune la domanda con l indicazione delle tinte prescelte, dedotte dalla cartella colori, e sarà predisposta una campionatura sull edificio. Le tinteggiature eseguite con materiali non ammessi o male eseguite dovranno essere rifatte a cura e spese della proprietà. art. 3. Articolazione degli ambiti 1. Ai fini delle scelte cromatiche, Il territorio comunale è suddiviso in 3 ambiti prevalenti basati sulla definizione contenuta nel RUE al Titolo III. 2. Sono riconosciute come parti del territorio significative ai fini delle scelte cromatiche i seguenti ambiti: tessuti storici (RUE titolo III capo 1); ambiti consolidati (RUE titolo III capo 2); territorio rurale (RUE titolo III capo 5); ambiti per attività produttive (RUE titolo III capo 3) e fabbricati di servizio alle attività agricole di dimensioni rilevanti. 3. Per i fabbricati esistenti posti negli ambiti per nuovi insediamenti, s intende che siano da conformare ai criteri di scelta delle tinteggiature dell ambito del territorio rurale; se non ricadenti in aree comprese all interno del territorio urbano. In tal caso devono essere prese come riferimento le proposte cromatiche relative agli ambiti urbani adiacenti. art. 4. Criteri di contestualizzazione delle tinteggiature 1. I criteri per le scelte cromatiche da applicare ai fabbricati, hanno come principio fondamentale la contestualizzazione del colore. In particolare si devono tenere in considerazione i seguenti elementi del fabbricato: a) contesto o luogo b) epoca e linguaggio architettonico; c) tipologia. 2. Il contesto o luogo, è inteso sia come ambito di appartenenza dell edificio ai sensi del precedente art. 3, sia come sito puntuale, luogo, sedime del fabbricato considerato. La valutazione del contesto deve riferirsi quindi all ambito (storico, consolidato e rurale) e all intorno, che può essere edificato, spazio aperto o naturale, che si relaziona con il fabbricato oggetto dell intervento. 3. L epoca di realizzazione e il linguaggio architettonico dell edificio, sono elementi che conducono ad una serie di cromatismi prevalenti a cui riferirsi nella scelta delle tinteggiature. In caso di rifacimento dei colori di edifici storici tutelati ai sensi del Titolo III capo I del RUE, si deve fare riferimento ai colori originari da individuare tramite opportune indagini stratigrafiche. Negli altri casi, il riferimento deve essere ricercato per analogia con edifici della stessa epoca e stile architettonico. In

RUE Allegato C caso di edifici con successione di epoche e stili di realizzazione, si deve opportunamente perseguire anche con il colore, l effetto diacronico di conservazione della riconoscibilità degli interventi. 4. La tipologia del fabbricato è un necessario elemento di valutazione, ma è subordinato rispetto ai precedenti. La tipologia dell edificio può orientare oltre alla tonalità, anche la scelta della saturazione e della luminosità della tinta, in considerazione delle dimensioni e del rango dell edificio. 5. La cartella colori proposti, vuole evitare contrasti eccessivi di tonalità fra edifici e fra parti dello stesso edificio. La tinteggiatura deve rispettare l edificio, sottolineandone le valenze e le scansioni architettoniche. La coloritura monocromatica sarà permessa solo per edifici senza alcun elemento architettonico in rilievo (lesene, cornici, fasce, fondi e piani di risalto), la colorazione policroma dovrà dare risalto alle decorazioni. 5 art. 5. Interventi e materiali 1. E vietato portare in vista murature originariamente o tuttora intonacate come intonacare elementi d fregio in mattoni o pietra a vista.. Per gli intonaci da restaurare si procederà con l impiego di malte in tutto simili a quelle esistenti. Per gli intonaci da demolire e ripristinare si utilizzeranno malte a base di calce. 2. Per le tinteggiature da restaurare si procederà con l impiego di pitture simili a quelle esistenti. Per le tinteggiature nuove o da rinnovare si procederà con l impiego di tinteggio a calce o ai silicati essendo invece vietate le tinte al quarzo ed epossidiche, gli spatolati, i graffiati acrilici ed ogni altra sintetica. 3. E vietato tinteggiare parzialmente la facciata di un edificio. E vietato tinteggiare i mattoni a vista, le terrecotte, le pietre naturali, e i cementi decorativi costituenti le decorazioni di facciata o la facciata stessa. Essi dovranno solamente essere puliti e lasciati a vista o ripristinati all originale. 4. I serramenti esterni saranno in legno con tinte naturali oppure se di altri materiali rivestiti effetto legno naturale o verniciati con tinte nelle gamme dei marroni, e grigi scuri. Da escludere sono i bianchi e i colori troppo luminosi. 5. Per le parti in ferro quali ringhiere ed inferriate sono ammesse verniciature ferromicacee nelle tonalità del grigio scuro, antracite, verde scuro, marrone scuro e ruggine. 6. Le zoccolature e le decorazioni, quali bugne in malta o in conglomerati cementizi, se colorate, dovranno riprendere le tonalità delle parti in pietra. 7. I sistemi di oscuramento dovranno armonizzarsi con le scelte cromatiche effettuate per l edificio. Sono ammessi le tinte legno, verde e grigio. art. 6. Elementi cromatici ammessi 1. Per la scelta delle tinteggiature nelle opere che prevedono la realizzazione o la sostituzione della finitura esterna di fabbricati, pareti ed infissi, in considerazione dei criteri di contestualizzazione come definiti al precedente art. 4, nei seguenti edifici suddivisi per gruppi di appartenenza, sono ammissibili i seguenti cromatismi: a) edifici sottoposti a tutela ai sensi deld.lgs 42/2004: la scelta delle tinte dovrà essere autorizzata dalla Soprintendenza competente;

RUE b) edifici presenti nel tessuto dei centri storici e tutelati ai sensi del Titolo III Capo 1 del RUE classi 2a, 2b, 2c e 2d - ammesse tinte congrue con il contesto edificato circostante, tendenti all integrazione del fabbricato oggetto d intervento. 6 Ammesse gamme cromatiche A,B,C,D,E,F della cartella colori allegata al presente documento con esclusione dei seguenti colori:. NCS S 2010-Y30R ACC E8.15.64 NCS S 2020-Y20R ACC F0.21.69 NCS S1515-Y20R ACC F3.18.70 NCS S4040-Y80R ACC C5.40.33 NCS S 3030-Y30R ACC E0.26.55 c) edifici presenti nel tessuto dei centri storici e tutelati ai sensi del Titolo III Capo 1 del RUE classi 3a e 3b - tinte tendenti alla mitigazione della sagoma del fabbricato, tramite tonalità diverse dalle adiacenti e con livelli di saturazione e luminosità molto attenuate. Si deve tendere ad un numero limitato di tonalità diverse, per le varie parti del fabbricato. Ammesse gamme cromatiche come al precedente punto b). d) edifici in ambito urbano consolidato (non tutelati ai sensi Titolo III Capo 1) tinte riferite agli elementi di contestualizzazione di cui al precedente articolo 4, evitando livelli di saturazione e luminosità accentuati. Sono ammesse tutte le gamme cromatiche della cartella colori allegata al presente documento. e) edifici ad uso produttivo, artigianale e agricolo di grandi dimensioni ubicati negli ambiti produttivi e nel territorio rurale - tinte riferite agli elementi di contestualizzazione di cui al precedente articolo 4, tendenti alla mitigazione delle sagome impattanti, con l uso di tonalità uniformi e livelli di saturazione e luminosità molto attenuati. Per i volumi tecnici e le sagome rilevanti, si deve tendere alla mimetizzazione anche con l applicazione di tonalità di grigio con saturazione e luminosità attenuate come definito da tavole colore allegate al presente documento. Consigliata gamma colori G: NCS S 2010-Y30R ACC E8.15.64 NCS S 2020-Y20R ACC F0.21.69 NCS S1515-Y20R ACC F3.18.70 Non ammesso colore: NCS S 0603-Y40R ACC F1.07.83 f) edifici in territorio rurale (non tutelati ai sensi Titolo III Capo 1) - tinte riferite agli elementi naturali circostanti e ai materiali naturali da cui si traevano i colori da applicare ai fabbricati, tendenti alla mitigazione degli impatti per i volumi di nuovo inserimento e all integrazione paesaggistica dei fabbricati esistenti. Sono ammesse tutte le gamme cromatiche della cartella colori allegata al presente documento. Non ammesso colore: NCS S 0603-Y40R ACC F1.07.83 art. 7. Riferimenti cromatici per ambiti di appartenenza degli edifici E parte integrante del presente allegato linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi del RUE, una raccolta di proposte cromatiche suddivise gamme cromatiche.

RUE Allegato C Tali proposte costituiscono un riferimento per le scelte cromatiche, ma sono comunque elementi subordinati rispetto alle necessarie valutazioni definite ai precedenti articoli, di cui la cartella allegata ne rappresenta una esemplificazione. In considerazione della diffusione e dell uso riconosciuto dalla maggior parte dei piani colore italiani e studi di settore, le tavole esprimono i colori in base a campioni di colore ognuno corredato da due sistemi di codifica: il sistema NCS 1 ed il sistema ACC 2. GAMMA CROMATICA NCS ACC NOTE A S 3010-Y50R S 3005-Y50R S 1005-Y40R E4.11.60 E6.05.65 F6.08.77 S 0603-Y40R F1.07.83 Colore non ammesso in Territorio Rurale 7 B S 2040-Y20R S 1020-Y20R E9.34.67 F0.21.78 S 1010-Y20R F5.16.78 C S 3030-Y30R S 2030-Y40R E0.26.55 E0.25.61 Colore non ammesso in Centro Storico S 1020-Y30R E5.21.73 D S 3020-Y30R S 1510-Y40R E4.21.58 E8.16.75 S 1015-Y30R E8.14.79 E S 2020-Y60R S 1515-Y50R D6.15.66 E0.15.65 S 1010-Y60R E0.08.77 1 NCS - Natural Colour System è un sistema logico di ordinamento dei colori che si basa sul modo in cui questi vengono percepiti. Per mezzo del Sistema cromatico NCS, ogni possibile colore di superficie può essere descritto ed identificato con uno speciale codice (Notazione NCS). Il Sistema NCS, ideato e sviluppato da NCS Colour AB di Stoccolma (Svezia), si basa su più di 70 anni di ricerca sul colore ed è oggi il Sistema cromatico più diffuso ed utilizzato a fini pratici a livello mondiale da aziende produttrici di materiali, architetti e designer. Attraverso il Sistema NCS è facile analizzare, scegliere, comunicare e controllare i colori. La versatilità del sistema NCS è dovuta anche al fatto che il suo utilizzo esula dal materiale dove andranno poi applicati i colori che vengono individuati. 2 ACC - Akzo Coatings Color Codification è un metodo di codifica dei colori che elimina ogni fraintendimento, creato da un gruppo di esperti del colore e tecnici di produzione e di laboratorio Sikkens. Basato su un procedimento preciso ed obiettivo di misurazione dei colori, collegato a un programma di calcolo su computer, il sistema ACC garantisce che il risultato sia accettabile anche visivamente. Il Sistema ACC è oggi riconosciuto a livello internazionale come uno dei sistemi più ricchi e precisi. Definendo e codificando scientificamente e in sequenza logica ogni possibile tonalità, definisce i diversi colori attraverso tre parametri chiave: tonalità, saturazione e luminosità. Il suo funzionamento è espresso attraverso un modello cilindrico tridimensionale. In questo modello, tutte le sfumature di colore sono esattamente definite e sistematicamente codificate.

RUE S 4040-Y80R C5.40.33 Colore non ammesso in Centro Storico F S 3030-Y50R D3.27.51 Ammesso nel territorio rurale solo per porzioni di edificio S 2020-Y50R D6.18.66 8 G S 2010-Y30R S 2020-Y20R S 1515-Y20R E8.15.65 F0.21.69 F3.18.70 ColorI non ammessi in Centro Storico. Colori consigliati per fabbricati rurali, produttivi e artigianali di grandi dimensioni.

PROVINCIA DI PIACENZA COMUNE DI TRAVO rue regolamento urbanistico edilizio progettista dott.arch. Filippo Albonetti analisi geologiche prof. Pier Luigi Vercesi committente Amministrazione Comunale Travo sindaco Lodovico Albasi responsabile settore urbanistica geom. Stefano Aramini aprile 2014 COMUNE DI TRAVO LINEE GUIDA PER IL CORRETTO UTILIZZO DEL COLORE NEGLI INTERVENTI EDILIZI cartella colori ALL. C Adozione: delibera di consiglio comunale N 13 del 30/04/2013 Approvazione: delibera di consiglio comunale N 15 del 07/04/2014

CARTELLA COLORI S 3010-Y50R E4.11.60 S 3005-Y50R E6.05.65 S 1005-Y40R F6.08.77 GAMMA A GAMMA B GAMMA C S 0603-Y40R * F1.07.83 S 2040-Y20R E9.34.67 S 1020-Y20R F0.21.78 S 1010-Y20R F5.16.78 S 3030-Y30R ** E0.26.55 S 2030-Y40R E0.25.61 S 1020-Y30R E5.21.73 Le linee guida per il corretto utilizzo del colore negli interventi edilizi sono da intendersi come traccia ed indirizzo per la definizione dell immagine degli insediamenti volta alla valorizzazione dell identità culturale e della qualità ambientale del territorio urbano e rurale. Sulla base dell individuazione delle colorazioni esistenti è stata definita una cartella colori, suddivisa per ambiti di intervento, per orientare la scelta delle colorazioni negli interventi edilizi. L abaco dei colori tradizionali, ripropone quelli più consueti per presenza o annotati per traccia di preesistenza; i toni individuati sono pochi e sono il colore della calce, l ocra, il giallo e il marronerossastro. S 3020-Y30R E4.21.58 S 1510-Y40R E8.16.75 S 1015-Y30R E8.14.79 GAMMA D GAMMA E GAMMA F GAMMA G S 2020-Y60R D6.15.66 S 1515-Y50R E0.15.65 S 1010-Y60R E0.08.77 La scelta cromatica che trae origine dalla catalogazione dei colori rilevabili, selezionati per prevalenza, non ripropone meccanicamente ed esclusivamente il loro reimpiego per gli interventi di restauro, rinnovo e ritinteggiatura. Questa indagine non vuole essere un incoraggiamento alla semplificazione ma all utilizzo di poche tinte rilevabili e presenti sulle facciate degli edifici analizzati. Esistono certamente altre tinte di base non ritrovate e non più presenti, che è metodologicamente giusto ritenere già impiegate o impiegabili e che per tanto sono state proposte nella cartella colori. S 4040-Y80R ** C5.40.33 # S 3030-Y50R D3.27.51 S 2020-Y50R D6.18.66 LEGENDA: S 1010-Y20R codifica NCS F5.16.78 codifica ACC S 2010-Y30R ** E8.15.65 @ S 2020-Y20R ** F0.21.69 @ S 1515-Y20R ** F3.18.70 @ * colore non ammesso in Territorio Rurale ** colore non ammesso in Centro Storico # colore ammesso nel territorio rurale solo per porzioni di edificio @ colore consigliato per fabbricati rurali, produttivi e artigianali di grandi dimensioni N.B. la mazzetta colori è disponibile per la consultazione presso l Ufficio Tecnico Comunale