GOLF IN PARADISE. Il Paradiso nel cuore della Toscana



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ies Industria e Sviluppo trimestrale di informazione, opinione, economia, impresa Confindustria Arezzo, Grosseto, Siena DALLE TERRITORIALI Siena Economia e Impresa: i nuovi percorsi della competitività Arezzo Esportare la dolce vita Grosseto Professione ristorazione: la formazione per il successo nel lavoro ANNO IV - N. 3 luglio-settembre 2012 ICT ICT ICT C ICT C IICT CT ICT CT IICT CCTT IICTT ICTT ICT C ICT IC L A PA R O L A AI SERVIZI INNOVATIVI NOI SIAMO I TOSCANI DELL'ICT GIANFRANCO CUTINI ICT, il carburante per la ripresa ENRICO BOCCI Innovare, innovare, innovare CLAUDIO TASSELLI La parola ai servizi innovativi

Hotel & Golf Resort GOLF IN PARADISE Il Paradiso nel cuore della Toscana Il CORDIAL Hotel & Golf Resort Il Pelagone si trova immerso nel paesaggio mozzafiato della Maremma. A pochi chilometri dal mar tirreno, Il Pelagone con la sua spiaggia privata, 2 piscine, campi da tennis e un Ayurveda Beauty Center offre un mix ideale tra golf, relax e buona tavola. Presso il ristorante Le Cerretelle si può gustare la cucina tipica maremmana accompagnata da prestigiosi vini locali. OFFERTA IES a partire da 3 pernottamenti nel Villaggio Pelagone ricca colazione a buffet cena con specialità locali Prezzo da 125,- a persona/giorno suppl. Golf unlimited 50,- a persona al giorno presso il Golfclub Toscana Il Championship Golfcourse con 18 buche del Golf Club Toscana fa parte del Resort dove i suoi scorci panoramici ed il clima mite rendono possibile un esperienza di Golf indimenticabile tutto l anno. CORDIAL Hotel & Golf Resort Il Pelagone Loc. Il Pelagone 28-58023 Gavorrano Tel +39 0566 820111 chpelagone@cordial.at www.pelagone-golf.com

Direttore responsabile: Annarosa Pacini apacini@iesindustriaesviluppo.com Comitato di redazione: Antonio Capone, Cesare Cecchi, Andrea Fabianelli, Massimiliano Musmeci, Piero Ricci, Mario Salvestroni Coordinatore editoriale: Furio Massi Redazione: Luisa Angioloni (Arezzo), Rossella Lezzi (Siena), Franco Passarini (Grosseto) Hanno collaborato a questo numero: Mauro Bonciani, Massimo Busà, Mattia Cialini, Chiara Masini, Giuseppe Nigro, Luca Paolazzi, David Sarri, Paolo Vannini, Manuela Villimburgo Impaginazione, grafica e foto: Franco Passarini Direzione e redazione: Confi ndustria Grosseto, viale Monterosa 196, 58100 Grosseto, redazione@ iesindustriaesviluppo.com Editore: Assoservizi Toscana Sud Rete d Imprese. Via Roma, 18-52100 Arezzo Stampa: Grafi che Effesei, Largo Sacco 6, Grosseto Registrazione: Tribunale di Grosseto n. 1/2009 del 26.03.2009 Gli articoli possono non rispecchiare le posizioni delle Associazioni Industriali e dell Editore, che li ritengono in ogni caso un contributo sul piano dell informazione e dell opinione. Dei contenuti sono responsabili i singoli autori. L Editore non dovrà essere ritenuto responsabile per errori, omissioni, interruzioni o ritardi legati ai contenuti pubblicati nè per eventuali danni provocati dagli stessi. È consentita la riproduzione purchè espressamente autorizzata dall Editore, e con la citazione della fonte. Non vengono trattati dati personali. L uso dei dati, temporaneo, è solo a fi ni giornalistici. Foto Assoservizi Toscana Sud - Rete d Imprese. E vietato qualunque utilizzo e/o riproduzione, anche parziale, del materiale fotografico contenuto in questa rivista. PUBBLICITÀ: per informazioni e prenotazioni di spazi pubblicitari su IES - Industria e Sviluppo rivolgersi a: redazione@iesindustriaesviluppo. com tel. 339.6908960 SOMMARIO 34 7 Innovare, innovare, innovare 10 La parola ai servizi innovativi Noi siamo i toscani dell ICT 26 Innovazione e competitività, una coppia vincente 30 Per i giovani: il valore delle idee EDITORIALE COVER STORY TERRITORIALI Economia e Impresa: i nuovi percorsi della competitività Talento, forza delle idee e sistemi tecnologici. Una sintesi dell intervento di Cesare Cecchi 40 SIENA AREZZO Esportare la dolce vita Il bello e ben fatto italiano nei nuovi mercati: veicoli e ostacoli 46 14 18 GROSSETO ICT, il carburante per la ripresa ICT, sempre più in alto 22 Scegliere di vincere con l ICT Professione ristorazione: la formazione per il successo nel lavoro Finanziato dalla Regione Toscana, prosegue le attività il progetto Restinnova

Manifattura Tessile di Nole M.T. SpA - Nole (TO) Le piccole e medie imprese sono la forza del Paese. Noi le sosteniamo con 10 miliardi. INTESA SANPAOLO RINNOVA IL SUO IMPEGNO A FAVORE DEL SISTEMA PRODUTTIVO SIGLANDO UN NUOVO ACCORDO CON CONFINDUSTRIA PICCOLA INDUSTRIA. Per maggiori informazioni potete rivolgervi alla Filiale Imprese più vicina o consultare il sito www.bancacrfirenze.it Messaggio Pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali fare riferimento ai Fogli Informativi disponibili in Filiale e sui siti internet delle Banche del Gruppo. La concessione del finanziamento è subordinata all approvazione da parte della Banca. Banca del gruppo

EDITORIALE IES luglio-settembre 2012 Pagina 7 INNOVARE, INNOVARE, INNOVARE Cosa apportano i servizi innovativi all industria tradizionale? La risposta a questa domanda non è scontata. I servizi innovativi possono supportare l industria tradizionale in un percorso di cambiamento e crescita, lavorando sulla comunicazione, sull innovazione di prodotto e sull innovazione dei processi. Grazie agli strumenti di comunicazione digitale, il mondo è a portata di clic. Questo da un lato aumenta la possibilità di entrare in contatto con nuovi mercati e dall altro ci porta a misurarci con una concorrenza, di fatto, globale. Tutto deve essere più immediato, più veloce e più facile da comprendere. Anche per questo, la sinergia tra servizi innovativi e industria di tipo tradizionale dovrebbe portare, prima di ogni altra cosa, all innovazione del prodotto e dei processi. Occorre poi cambiare punto di vista, anche all interno del mondo imprenditoriale, imparare a vedere le aziende del terziario innovativo non come un costo, rispetto al manifatturiero, ma come una risorsa. Tutti ci muoviamo nella stessa direzione, e crescita e miglioramento nascono dal dialogo e dal confronto continui. Dai servizi innovativi al terziario al manifatturiero, ogni settore gioca un ruolo fondamentale per la ripresa della nostra economia. Bisogna allora trovare un modus operandi affinché gli strumenti offerti dall ICT siano visti come investimenti e non come costi, un passaggio culturale necessario. Investire in tecnologia è oggi più che mai una priorità, ma la crisi globale che stiamo vivendo porta le imprese a muoversi su terreni già conosciuti piuttosto che verso nuove sfide e gli aiuti pubblici, in questo settore, sono ancora troppo ridotti. Eppure qualcosa si può fare. E così che eventi come Parliamoci.net, organizzato da Confindustria Firenze e giunto alla sua sesta edizione, diventano occasioni importanti perché le aziende possano conoscersi, parlare, confrontarsi. Creando nuove occasioni e nuove alleanze, perché non basta crescere nell innovazione, bisogna crescere anche nelle dimensioni. L edizione 2011 ha visto la partecipazione di reti di imprese, di consorzi, di associazioni di settore, realtà che aiutano le piccole imprese - a volte troppo piccole per affrontare le nuove richieste del mercato - ad essere più grandi, mettendo in gioco e condividendo le proprie risorse e peculiarità. L incontro fra aziende di servizi innovativi e aziende tradizionali è non un occasione, ma l occasione. Grazie a questi incontri, servizi che non esistono ancora possono nascere proprio domani per rispondere alle esigenze del manifatturiero. Possono nascere azioni nuove di comunicazione e marketing che aprono i mercati, perché finalmente siamo in grado di farci conoscere. Ancora, il rapporto con l Università. Negli ultimi tempi sono nati in Toscana dei poli tecnologici proprio con l obiettivo di dialogare con le imprese, per un fare ricerca che non sia fine a se stesso. Sino ad oggi mondo accademico e imprenditoriale parlavano dialetti diversi, finalmente si inizia a parlare lo stesso linguaggio. La ricerca è fondamentale, e università e imprese fianco a fianco possono fare molto. Altro punto di forza dell impresa toscana, tutta, la qualità. Una qualità che è nella storia, nel capitale umano, nelle idee, e che deve saper guardare al futuro rinnovandosi anche tecnologicamente. Una qualità che è nell etica del prodotto, nel rapporto con il territorio, altro elemento da valorizzare. Ultimo, ma non ultimo, il rapporto con il mondo della finanza e delle banche che dovrebbe, proprio in questo momento congiunturale così critico, fare lo sforzo di essere innovativo, sostenendo le imprese anche negli investimenti per la ricerca. Perché della ripresa non solo si parli, ma anche la si realizzi, una sola è la parola d ordine: innovare, innovare, innovare. Il Direttore a colloquio con Enrico Bocci presidente Commissione ICT e Confindustria Firenze

Confindustria Toscana Sud Per fare di più, per contare di più

UNIRSI PER VINCERE IL FUTURO www.cecchi.net Cecchi, uno dei marchi più famosi del Chianti Classico e dell Italia del vino, inizia una nuova avventura: da febbraio 2012 distribuisce in Italia i vini di Castiglion del Bosco, uno dei maggiori produttori di Brunello di Montalcino. Due nomi importanti del Made in Italy, iniziano così una collaborazione mettendo insieme capacità distributiva e qualità in bottiglia, per affrontare la sfida del mercato interno italiano, dove i consumi di vino sono in calo e dove le cantine sono ben consapevoli di dover tornare ad investire. Un legame voluto da Castiglion del Bosco, che ha visto in Cecchi il partner giusto per perseguire programmi di crescita comuni; siamo entusiasti della partnership - sottolinea Cesare Cecchi, alla guida della celebre cantina del Chianti Classico - da tempo volevamo intraprendere un nuovo progetto in un altra area enologica importante della Toscana. Quando Simone Pallesi (amministratore delegato) ci ha contattato, abbiamo capito che era l occasione giusta per iniziare un percorso con la denominazione di Montalcino. Abbiamo finalità molto ambiziose e l impegno di Cecchi sarà quello di implementare la presenza di questo prestigioso brand in horeca (hotel, restaurant, catering) - sottolinea Luca Stortolani, direttore commerciale Cecchi la Castiglion del Bosco ha oggi un ottima capacità produttiva (l azienda produce 200.000 bottiglie) e sono certo che con la forte sinergia garantita dal direttore commerciale di Castiglion del Bosco, Marco Paier, rafforzeremo la presenza nel canale. Già da Aprile 2011 Cecchi ha iniziato una nuova esperienza di distribuzione in Italia importando una piccola ma altamente qualitativa maison di Champagne RM: Collard Picard ha una capacità produttiva che supera di poco le 100.000 bottiglie l anno e lo stretto legame e gli obiettivi comuni delle famiglie proprietarie hanno già dimostrato con risultati concreti la forza di questa sinergia. Cecchi è tra le poche aziende vinicole che nel 2011 riesce ad ottenere in Italia un incremento percentuale a doppia cifra. Un successo indiscutibile ed in controtendenza per un momento storico come questo. Essere profeti in patria è la cosa più difficile, ma il nostro dinamismo la nostra propositività e la qualità dei nostri prodotti ci hanno portato a raggiungere dei risultati di cui andiamo certamente fieri. Dice Luca Stortolani che continua: Stiamo consolidando la nostra forza vendita in Italia. L esperienza distributiva di Coevo e dello Champagne, ci ha permesso di mettere a regime la nostra già forte rete commerciale che sarà ulteriormente rafforzata in futuro. Ognuno dei nostri prodotti ha una propria identità e soddisfano una specifica esigenza. Alcuni sono prodotti per essere apprezzati dal grande pubblico, altri hanno caratteristiche più vicine alle esigenze della nicchia. Vini come il Morellino di Scansano Val delle Rose o il Vermentino Litorale, si distinguono per la loro componente fruttata e la loro generosità, altri come COEVO, la nostra punta di diamante, sono invece richiesti da collezionisti e privati appassionati che ricercano sensazione uniche e vini esclusivi. A conclusione afferma Cesare Cecchi: Il fatturato in Italia di Cecchi è cresciuto del 12%. Questo dato dimostra che aver investito nei vigneti e in tutta la filiera produttiva, in comunicazione, nel marketing e soprattutto avere chiari gli obiettivi da raggiungere, sono azioni fondamentali per veder crescere e sviluppare la propria azienda. Ci tengo a sottolineare che questi dati positivi ci confortano nelle nostre scelte, ma sappiamo perfettamente che dovremo continuare a lavorare con quella grande passione e concretezza che da sempre ci caratterizza, convinti però che sia in Italia che all estero ci sia ancora molto da fare per il nostro settore che deve riuscire a fare squadra sfruttando tutte le sinergie possibili. publiredazionale

IES luglio-settembre 2012 Pagina 10 COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT La parola ai servizi innovativi Noi siamo i toscani dell ICT Piccole ma decisive per il futuro dell economia della Toscana, devono diventare più grandi. Le Aziende dell ICT per la ripresa al fianco dell industria tradizionale di Manuela Villimburgo, giornalista, collaboratrice Il Sole 24 Ore Piccole, spesso micro, ma decisive per il futuro dell economia toscana. Per dimensione, le imprese dell Ict non sono tanto diverse dalle altre aziende del territorio. Anzi, sono anche più leggere, perché puntano sul capitale umano e sull attività di ricerca e sviluppo, tanto da mostrare la più alta crescita occupazionale rispetto all universo regionale delle imprese high-tech Ma la loro particolarità, ciò che le rende decisamente preziose per tutto il tessuto economico toscano, è il fatto di rappresentare un ponte verso la crescita per le imprese di ogni settore e dunque verso l unica ripresa possibile. L importanza del ruolo dell Ict sul territorio non esclude la presenza di difficoltà. Secondo i dati Unioncamere Toscana, il settore ha un mercato prevalentemente regionale e nazionale, presentando una quota limitata nel numero di imprese esportatrici rispetto ad altri settori (il 23,2%), e di fatturato realizzato all estero (il 7,8%). Il settore sconta dunque i maggiori limiti proprio sul lato della domanda: piccole imprese non ancora pienamente consapevoli della strategicità dell innovazione. Come racconta Claudio Tasselli, presidente della sezio-

COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT IES luglio-settembre 2012 Pagina 11 ne Servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Firenze. Rispetto all universo regionale delle imprese hightech, il settore dell Ict conta 561 unità locali su 1.309, che impiegano 7.236 addetti su 32.818, per un fatturato di 1,1 miliardi di euro su poco più di 8 miliardi. Qual è il loro compito in questa fase? È il compito di tutto il terziario avanzato, dei servizi ad alta intensità di conoscenza, di tutte quelle imprese che puntando sull alta tecnologia e l informatica facilitano e spingono in avanti le performance di tutti gli attori del sistema, siano esse imprese private o enti pubblici. In una parola è il compito dell innovazione. Che si tratti di produzione di hardware o software o di attività di consulenza e formazione, queste imprese d avanguardia mettono a disposizione di tutti gli altri operatori strumenti di gestione adeguati alle necessità di oggi. Non si parla infatti di una marcia in più per le imprese più ambiziose, che puntano più in alto delle altre, ma di un passo che è obbligatorio per tutte. Tanto è vero che oggi non c è un impresa che non stia rivedendo i costi e il rapporto con il mercato, vale a dire il proprio modo di operare, sia al proprio interno che all esterno. Ma non tutte acquistano servizi e prodotti tecnologici. E una questione di budget? Senza dubbio oggi la crisi non favorisce la propensione all investimento, soprattutto da parte delle piccole imprese, che sono poi la maggioranza. Ma è anche vero che molte di loro sono più disposte a convogliare le risorse in macchinari tradizionali che in sistemi gestionali. E essenzialmente una questione di mentalità: ci si fida più di un macchinario che di un applica- zione digitale. E invece proprio le soluzioni informatiche, anche quelle più semplici, consentono quella razionalizzazione, quella eliminazione degli sprechi e soprattutto quella integrazione tra le varie attività dell azienda che le permettono di agire più velocemente e con maggiore efficienza su tutti i suoi fronti. Perché oggi anche la più piccola L ICT spinge in avanti la performance di tutti gli attori del sistema: un passo obbligato per tutte le imprese impresa, e di qualunque settore, deve essere competente ed agire in diversi ambiti contemporaneamente. Dal fisco all export, dalla gestione del personale al marketing. Per esempio? Prendiamo un impresa manifatturiera tradizionale. Difficilmente oggi non si sta chiedendo cosa può fare per rendere ottimali i propri processi produzione e di gestione. Da un lato ci può essere una più efficace protezione del prodotto, in termini, ad esempio, di originalità del design, grazie a processi di marcatura e tracciabilità informatica; come pure si può conseguire una più efficace gestione dei diversi punti vendita attraverso Alessandro Bencini Claudio Tasselli sistemi di integrazione tra logistica, magazzini, trasferimento delle merci, comprese applicazioni informatiche di assistenza alle decisioni, in caso di incertezza sulla valutazione del danno tra diverse opzioni di riassortimento. Ma si può arrivare anche alla totale automazione del magazzino come pure alla robotizzazione della produzione. Analogamente, un impresa del terziario tradizionale, come un albergo, può facilmente giovarsi di sistemi informatici per le prenotazioni o di una migliore visibilità e reputazione sul web, estendendo il suo mercato al mondo, opzione ormai indispensabile. D altra parte, per tutte sta diventando essenziale promuoversi presso la clientela acquisita e potenziale attraverso un rapporto sempre più diretto e costante che la comunicazione digitale ha reso possibile con una serie di modalità in continua evoluzione. Tornando al problema delle risorse, avete registrato un aumento della domanda

IES luglio-settembre 2012 Pagina 12 COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT di servizi qualificati da parte delle imprese grazie ai bandi regionali? Senz altro hanno funzionato in termini di adesione e di richieste di intervento. Certo sarebbe opportuno e molto utile, dopo diverse annualità, che venisse elaborato un feedback circa i risultati conseguiti dalle imprese. Si tratta comunque di una valida forma di sostegno, accessibile anche ai soggetti più piccoli che possono maturare una mentalità d impresa anche po, essendo caratterizzato dalla più alta crescita occupazionale nei bienni 2009-2010 (+2,4%) e 2010-2011 (+3,7%). Anche riguardo al fatturato, è piuttosto consistente la quota di imprese che registra una crescita nel triennio 2010-2012 (in media oltre il 26%) con una leggera flessione solo nelle previsioni per l anno 2012. Oltre la metà dell occupazione è concentrata nelle province di Firenze e Pisa (complessivamente il 57,4%), con una buona presen- bizioso? L imperativo del cambiamento e del fare squadra riguarda anche questo settore. Se sul piano dell innovazione le aziende dell Itc sono naturalmente molto sensibili, su quello del lavorare insieme scontano anch esse la disabitudine alla cooperazione che invece oggi si dimostra cruciale. Va detto però che molte, proprio grazie alla funzione per così dire naturale che svolgono presso le aziende clienti, acquisiscono prima la se toscane Parliamoci.net? In un unica giornata, le aziende della Toscana, di tutti i settori merceologici, s incontrano per esplorare possibili forme di business comune. In particolare, miriamo a sollecitare le possibilità di incontro tra bisogni di innovazione ed offerta presente sul territorio, appunto perché siamo convinti che solo gli investimenti in innovazione, formazione e nuovi modelli culturali di management possono permettere alle aziende, e Dal fisco all export, dalla gestione del personale al marketing: per ogni impresa, anche la più piccola è tempo di pensare digitale attraverso piccoli ma strategici progetti. Resta invece qualche perplessità su come funzioneranno i grandi Poli su cui punta la Regione, che, trainati dalle grandi imprese, dovrebbero generare effetti a cascata sulle pmi delle diverse filiere. Un discorso logico ma ancora indefinito nei passaggi concreti. Anche sul lato dell offerta, il mondo dell Ict toscano ha le sue luci e le sue ombre. Il settore, seppure a macchia di leopardo, è fortemente presente in tutto il territorio. Nonostante il forte orientamento al mercato interno, può definirsi in svilup- za anche nei territori di Arezzo e Siena. Ma la struttura dimensionale è caratterizzata in netta prevalenza da micro imprese (il 71% del settore, con un numero medio di addetti pari a 13). Un punto critico sul quale si è concentrato Alessandro Bencini, vicepresidente della sezione Sevizi innovativi e tecnologici di Confindustria Firenze, con delega ad un progetto mirato per il settore. Le imprese dell Itc toscano si candidano ad essere la leva della ripresa. Sono pronte a coprire un ruolo così am- cultura d impresa che sottende ogni processo di ristrutturazione e in particolare di reingegnerizzazione. Ma alla base di tutti i limiti del sistema economico c è senz altro quello di una scarsa conoscenza reciproca degli attori. Non sappiamo quali partner e quali risorse imprenditoriali sono presenti nel nostro stesso territorio. E per questo che da sei anni Confindustria Firenze organizza Parliamoci. net, un occasione d incontro per facilitare la conoscenza e fornire opportunità concrete di fare business insieme. Cosa propone alle impre- quindi al sistema, di riprendere a crescere. Facendole incontrare stimoliamo concretamente la formazione di gruppi in grado di competere su mercati che richiedono dimensioni che una azienda singolarmente non riesce a raggiungere. E gli incontri avvengono secondo appuntamenti mirati, fissati in anticipo secondo i propri interessi ed esigenze specifiche, nonché in una sessione informale dove è possibile proseguire il dialogo o contattare altri eventuali partner. Questa sesta edizione si terrà a Firenze il 10 ottobre prossimo presso la sede di via Valfonda.

IES luglio-settembre 2012 Pagina 14 COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT - AREZZO E LIVORNO ICT, il carburante per la ripresa Non hanno dubbi gli imprenditori di Arezzo e Livorno intervistati: le imprese flessibili e innovative possono battere la crisi. Alleati fondamentali per l industria tradizionale di Mattia Cialini, giornalista arezzonotizie.it Leggera come i bit di cui è composta, rapidissima, viaggia nell etere, sott acqua, attraverso i cavi. Fa il giro del mondo in un clic. E l informazione, il centro di gravità dell Ict, italianizzato in Tic. Intorno c è un universo di lavoro, in repentina espansione e costante mutamento. Information e Communication Technology, ovvero le tecnologie dell informazione e della comunicazione che ruotano attorno alla trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni. Firenze anche quest anno dedicherà un appuntamento in ottobre (il giorno 10) al mondo dell Ict: Pensiamoci. net, questo il titolo della giornata pensata per le aziende del terziario avanzato. E necessario conoscersi, valutare e apprezzare il lavoro altrui per poter lavorare assieme e competere sul mercato globale, questa la filosofia di fondo che anima l iniziativa promossa da Confindustria Firenze. Un universo vario e affascinante, quello dei servizi d avanguardia per le industrie. Imprese che lavorano spesso ai confini, attentissime ad un mercato esigente, flessibili e in grado di generare un alto valore aggiunto. Una realtà complessa che cercheremo di penetrare con un paio di esempi. Gianfranco Cutini è un imprenditore aretino. La sua azienda, la Byte Elaborazioni, è nata da quasi 30 anni, nel 1983. Nel tempo ha dovuto cambiar pelle più volte, adattarsi alle richieste sempre diverse di un mercato convulso. Oggi la Byte realizza soprattutto programmi informatici di gestione aziendale e ne cura l assistenza. E rappresenta bene una tendenza del mercato dei servizi: non prodotti in serie (software verticali), ma specifici per ogni singola azienda. Una sorta di lavoro sartoriale. Ci occupiamo soprattutto di sviluppo e assistenza per programmi gestionali spiega Cutini Supportiamo industrie metalmeccaniche, dell oro, dell abbigliamento. Abbiamo anche sviluppato un software sul ciclo dei rifiuti. Ma la nostra offerta è varia, nel corso del tempo ci siamo adattati. Internet offre un ventaglio di possibilità notevoli e abbiamo deciso di non specializzarci per non precluderci alcune strade. Una scelta vincente. Ma in effetti una scelta di campo è stata fatta. La

COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT - AREZZO E LIVORNO IES luglio-settembre 2012 Pagina 15 Byte batte bandiera tricolore e offre i suoi servizi in tutto il Belpaese, non oltre. Facessimo diversamente sottolinea Cutini ci snatureremmo. E aldilà delle migliaia di aziende che si servono estemporaneamente dell impresa aretina, ce ne sono all incirca 700 con cui la Byte ha stretto un sodalizio duraturo. Sono quelle che rappresentano la nostra spina dorsale aggiunge, cerchiamo di limitare al minimo il turn-over, così si viene a creare un rapporto di fiducia con i nostri clienti. Un rapporto che continua nel tempo. Cutini riveste un ruolo importante all interno di Confindustria Arezzo, è responsabile del Terziario avanzato e coordina varie iniziative nel settore. Parteciperà alla prossima edizione di Parliamoci.net giudicata un iniziativa davvero valida, che permette di mettere in contatto aziende diverse. Si creano occasioni e opportu- Con il Polo Digitale a pieni giri, il terziario avanzato aretino potrebbe compiere un balzo in avanti notevole, ma resta il gap dell assenza di un polo universitario all avanguardia Going local: strumenti globali e servizi locali. Nei prossimi anni, il terziario innovativo ha la reale possibilità di rappresentare la leva per la rinascita nità per fare sistema. E a questo proposito quel che più gli preme è il progetto del Polo Digitale aretino, dove le imprese dell Ict della provincia possono ritrovarsi e sviluppare sinergie. Aruba ed Eutelia hanno tracciato la strada prosegue Cutini ma ci sono tante realtà che con il Polo Digitale hanno chance ulteriori. A che punto è il progetto? Manca semplicemente la struttura, che dovrebbe essere realizzata all interno del mercato ortofrutticolo di Arezzo. Al momento la sede è all interno di Arezzo Fiere e Congressi, alle riunioni partecipano una cinquantina di aziende e ci ritrova una volta al mese. Occorrerebbe accelerare la realizzazione della nuova sede per avere certezze sul futuro. Entro la fine dell anno i tempi dovrebbero essere certi e speriamo di trasferirci nei nuovi locali nel giugno 2013. A quel punto l operatività dell associazione avrà un accelerata fondamentale. E si sa quanto la rapidità sia essenziale in questo settore. Con il Polo Digitale a pieni giri, il terziario avanzato aretino potrebbe compiere un balzo in avanti notevole, anche se nota Cutini rimane un grosso neo per il nostro territorio per un pieno Gianfranco Cutini sviluppo del settore: un vero polo universitario all avanguardia, in grado di dialogare con le aziende, come può essere quello di Pisa. Infine una riflessione sul futuro dell Ict toscano: Il mondo è un unico, gigantesco mercato chiude Cutini occorre tenere sempre le antenne ritte, annusare l aria, cogliere le esigenze che via via si manifestano. Ma un assestamento delle dinamiche è in atto e le aziende che sono riuscite finora a reggere l urto del cambiamento, scommettendo sulla qualità e la flessibilità, possono guardare con serenità al futuro. Certo, senza mai abbassare la guardia. La Micron Research Service è invece un azienda livornese, la sede si trova a Venturina nel comune di Campiglia Marittima. Occupa un altro versante del terziario avanzato: svolge attività di

IES luglio-settembre 2012 Pagina 16 COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT - AREZZO E LIVORNO ricerca per conto terzi, principalmente per imprese del settore farmaceutico, oncologico ed immunologico. A capo della Micron c è Claudio D Urso, che risponde con fiducia agli interrogativi che pone il mercato di il settore. Quale la ricetta per imporsi? Quale futuro per il settore? E poi: le imprese di servizi del terziario non specializzato e l industria tradizionale sono destinate a perdere progressivamente importanza nello scenario globale? Going local esordisce D Urso questo è il concetto fondante tracciato nello scenario di programma di finanziamento europeo Horizon 2020. Strumenti globali e servizi locali, dunque. Il terziario innovativo ha la reale possibilità di rappresentare la leva per la rinascita che a mio avviso ci attende nei prossimi anni. Dobbiamo pensare di far parte integrante di scenari globali, nei quali però i territori hanno ed avranno un importante peso, in quanto luoghi del vivere fisico. Il terziario innovativo ha tutte le caratteristiche per sostenere le aziende produttive nel loro scatto in avanti: è il contesto in cui cittadini e le imprese locali si muovono ogni giorno: la piattaforma protagonista del viver quotidiano. Fondato sul knowhow, il saper fare, e sulla nostra creatività. L Ict, una porta d accesso ai futuri (prossimi) modelli di business ai quali tutte le aziende devono tendere A questo proposito D Urso accoglie con favore un iniziativa come quella del vertice di Firenze. Parliamoci.net spiega è un evento che rispecchia lo spirito di partecipazione e di collaborazione tra aziende, caratteristico di Confindustria. Noi ci saremo e faremo parte di quell humus indispensabile a un ecosistema fertile. In uno scenario economico molto difficile e di profondo mutamento, credo che questa edizione possa e debba segnare una linea tra il prima e il dopo. L Ict d altronde è considerata da tutti una porta d accesso ai futuri (prossimi) modelli di business ai quali tutte le aziende devono tendere. Ma quale è lo stato di salute del settore innovativo in Toscana e in generale in Italia? Quali sono i punti di forza su cui scommettere e quelli di debolezza su cui lavorare? Ormai è difficile parlare di settore quando si pensa al terziario avanzato.i profili degli imprenditori chiude D Urso le competenze e le imprese che ne fanno parte sono eterogenei quanto la conoscenza. La Toscana si colloca in Italia tra le regioni a più alto sviluppo, grazie agli istituti di formazione che ci sono - si pensi al livello delle Università e delle scuole -, agli istituti di ricerca, alle imprese - micro e pmi - che si sono formate e sono cresciute intorno a questi. Le imprese del terziario innovativo sono quelle che stanno risentendo meno della crisi, proprio per le caratteristiche che hanno. L Italia ha in seno tutti gli elementi per essere, e già in parte lo è, sotto i riflettori globali: per il benessere dei cittadini, per l affiancamento alla crescita dei settori produttivi, per l esportazione di eccellenze. Il terziario avanzato, se permette una battuta, è l anima dell italiano da sempre. Il mondo è un unico, gigantesco mercato: per guadagnare competitività, l impresa deve saper cogliere le richieste ed anticipare i tempi

IMPRESAPICCIOLINIFEBO&C

IES luglio-settembre 2012 Pagina 18 COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT - SIENA E GROSSETO ICT, sempre più in alto Si può crescere e innovare anche con la crisi. Le imprese dell ICT lo fanno. Ma serve il supporto delle istituzioni per coinvolgere i giovani di Mauro Bonciani, giornalista Corriere Fiorentino Si può crescere ed innovare anche con la crisi. E si può fare in territori che nell immaginario collettivo sono abbinati più al paesaggio e alla gastronomia che all alta tecnologia. Anche in Toscana l Itc fa registrare buone performance, in controtendenza rispetto al manifatturiero e ad altri settori, grazie a molte storie di successo, ad aziende che hanno trovato la strada per la competitività. Come la Xenesys di Siena e la Terranova di Grosseto, imprese con fatturato in aumento costante negli ultimi anni e che assumono giovani e tecnici qualificati. L Ict è ormai una realtà ovunque spiega Marco Iannucci, 44 anni, presidente e amministratore delegato di Xenesys, azienda con sede a Siena. A partire dalla business intelligence per permettere ai manager di formulare strategie adeguate e prendere decisioni corrette, fino alla gestione automatizzata della produzione e all ottimizzazione dell infrastruttura informatica e delle telecomunicazioni. Oggi si aprono ambito nuovi di applicazione, soprattutto legati al mobile e alle dinamiche dei social media, che influenzano il modo di comunicare e fare marketing in tutte le aziende. Xenesys è stata fondata nel 2005, da sette persone, ed oggi è una realtà con 190 dipendenti e un fatturato di 6 milioni nel 2009 saliti a 11 nel 2010 e quasi raddoppiati l anno scorso. L information and communication technology è uno strumento che può servire in ogni settore e per ogni dimensione di impresa. Possiamo dare valo-

COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT - SIENA E GROSSETO IES luglio-settembre 2012 Pagina 19 re aggiunto anche nelle aree meno toccate dall Ict e trarne il massimo beneficio dall ingegnerizzazione informatica. Un esempio? Abbiamo portato il full outsourcing in Rcr, azienda di Colle Val d Elsa con 550 dipendenti e 84 mercati coperti in tutto il mondo, gestendo dall inizio alla fine il processo produttivo e accompagnando l azienda in altri ambiti funzionali. Tutto ciò ha favorito una progressiva riduzione dei costi e un parallelo e continuo aggiornamento del portfolio It dell azienda. Piccolo è bello, oppure no? Le aziende possono attingere a moltissime soluzioni e servizi con formule più flessibili e modulari, che permettono anche a piccole e medie imprese di adottare le tecnologie più innovative, fino a pochi anni fa appannaggio esclusivo delle grandi aziende risponde Iannucci. Ad esempio il cloud e l innovative lease, una nuova formula di provisioning che permette alle aziende di fruire servizi nei tempi e nei modi voluti dal cliente. Terranova srl si occupa di reti di software reti, suite reti e reti Crm a da Grosseto lavora in tutta la Toscana e oltre, per oltre 70 clienti, contro gli appena 25 del 2007. Nell ICT piccolo può essere ancora bello. Ma la dimensione resta strategica nell internazionalizzazione del business Noi conosciamo il settore delle società di pubblica utilità a cui forniamo soluzioni software. L innovazione tecnologica per le utilities vede la sua principale collocazione nell automazione dei processi aziendali, anche in quelli tradizionalmente più lontani e resistenti al cambiamento dice l ingegnere Roberto Milani, Marco Iannucci direttore di Terranova, gruppo che opera dal 2000 e che nel 2010/2011 ha fatturato 9 milio- ni di euro, impiegando 50 persone. La piccola dimensione non è una variabile di impatto strategico nei settori produttivi dove siamo impegnati. Ma non sempre i vantaggi legati alla piccola dimensione, flessibilità, dinamicità e interoperabilità, compensano i limiti che si riscontrano in processi ormai inevitabili, legati per esempio alla internazionalizzazione del business, nel quale Roberto Milani invece la dimensione gioca un ruolo strategico. Le due aziende credono nella crescita del loro settore di mercato. Le prospettive di sviluppo in termini di crescita ed occupazione sono importanti per la nostra realtà aggiunge Milani. Il nostro settore è tipicamente anticiclico e agli investimenti legati alle ristrutturazioni, inevitabili di questo periodo, si unisce il Risorse, inventiva e marketing sono correlati e sinergici nelle politiche di sviluppo

IES luglio-settembre 2012 Pagina 20 COVER STORY / NOI SIAMO I TOSCANI DELL ICT - SIENA E GROSSETO Per la crescita economica, sono necessari investimenti pubblici: servono risorse per investire con efficacia e continuità su infrastrutture e idee innovative sempre più importante ruolo giocato dall Ict. Il settore è in costante crescita, soprattutto per le componenti software. Il settore ha risentito della crisi economica in atto come gli altri afferma invece Iannucci ma ci sono ambiti tecnologici come il cloud, il mobile e le soluzioni e i servizi legati ai social media che crescono con numeri impressionanti, creando occupazione. Per crescere occorrono di più risorse, inventiva o marketing? Sono d accordo con il presidente di Assinform, Angelucci, che fatto riferimento alla necessità di investimenti pubblici per la crescita economica risponde Iannucci. Servono risorse per investire con efficacia e continuità sulle infrastrutture, ma anche su idee innovative e nuovi approcci di marketing. Risorse, inventiva e marketing sono correlati e sinergici nelle politiche di sviluppo. Xenesys ha creato un unità operativa dedicata alle technology ventures, con l obiettivo proprio di supportare finanziariamente e strategicamente nuove idee di business e giovani talenti. I tre elementi devono convivere nello stesso contesto con un peso equilibrato, al fine di contribuire al successo o in alcuni casi alla stessa sopravvivenza delle aziende afferma Milani. Che aggiunge: Purtroppo i segnali desolanti dettati dagli effetti dalla crisi si stanno ripercuotendo sulle imprese del settore, su specifici investimenti. L avvento deli Ict riveste un ruolo anche nella riorganizzazione del business causato dalla crisi, dando alle aziende del nostro settore opportunità da cogliere. Innovazione e nuove tecnologie significa anche dialogo con il mondo della scuola, della formazione universitaria: un rapporto non sempre facile, ma che può dare ottimi risultati. Per il manager dell azienda grossetana occorre cambiare molto. Percepiamo un vero e proprio distacco tra il mondo della scuola e dell Università e l universo delle aziende dice. Deve essere ripensato e rivisitato il modello della formazione, soprattutto nell ottica di una maggiore professionalizzazione attraverso un più capillare ed esteso coinvolgimento del settore produttivo, delle aziende, nel processo formativo. Opposta la visione dell ad dell impresa senese. Afferma, infatti, Marco Iannucci: Abbiamo un rapporto molto stretto con il mondo dell istruzione: siamo sempre alla ricerca di studenti universitari e delle scuole superiori per svolgere stage formativi presso le nostre sedi. E i migliori hanno l opportunità di essere assunti e iniziare la propria carriera in Xenesys, affiancati continuamente dai nostri esperti, per crescere in azienda e con l azienda. E le prospettive, per l immediato e per i prossimi cinque anni? Nei prossimi anni il settore Itc afferma Iannucci imporrà alle aziende radicate nel territorio di rivedere il proprio parco servizi, a partire dalle nuove logiche dell information technology. Le imprese avranno, quindi, un interessante opportunità di riposizionamento e di crescita, se sapranno fare sistema, dar vita a nuove sinergie strategiche e portare il loro business sui mercati internazionali. L Ict può rappresentare un opportunità per il territorio dove sono presenti importanti professionalità dice l ingegner Milani. E sicuramente importante un attenzione, a tutti i livelli, alle istanze che possono arrivare da questo importante e strategico settore produttivo. Secondo i due imprenditori, infine, è importante il ruolo delle istituzioni per una maggiore attrattività del territorio. Sarebbe auspicabile una politica di formazione diffusa, unita ad una politica di incentivazione che premi le aziende che investono conclude Milani. La formazione volta ad un adeguata professionalità dovrebbe essere un obiettivo, ma anche un punto di partenza per supportare le aziende che operano in questo territorio, nella provincia di Grosseto come in Toscana. Le istituzioni hanno un compito importante e fondamentale per la crescita sottolinea Iannucci. Devono aprirsi all innovazione e investire con coraggio in start-up e giovani imprenditori, secondo logiche di marketing territoriale che creino valore coinvolgendo i giovani in maniera attiva nel processo di sviluppo. Le istituzioni devono aprirsi all innovazione e investire con coraggio in start-up e giovani imprenditori, secondo logiche di marketing territoriale che creino valore