Il progetto è finanziato con contribuzioni di privati e enti privati e pubblici. Aggiornamento al 31.05.2012 a fondo scheda.



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Aggiornamento al 31.05.2012 a fondo scheda. A.S.V.I. Onlus Via G.B. Carta, 36 20128 Milano 06.6 PROGETTO SCUOLA SPECIALE MENTALE Tel/Fax 02.2593971 e-mail asviitalia@hotmail.com Progettato Attivato Stato Responsabile Febbraio 2004 Maggio 2004 Realizzato Marinella Dal Passo Durata Finalità Finanziamento Rinnovato di anno in anno, previa Sostegno alle attività della scuola, verifica di obiettivi e risultati condividendone finalità e obiettivi Progetto generale: su segnalazione di Jelena, la nostra interprete d etnia serba, abbiamo incontrato la direttrice della scuola speciale bambini dementi, ci scusiamo per la crudezza, ma cosi l hanno chiamata! La scuola si trova subito di là dal ponte, in zona serba, segue trentaquattro ragazzi tra i 6 e i 25 anni, qui sono inviati tutti quei bambini in età scolare che hanno problematiche, iniziano un percorso che dura circa 20 anni, nel corso del quale sono seguiti e assistiti nelle varie fasi della crescita, sino all età adulta, infine sono inseriti in laboratori e officine della città dove svolgono attività lavorative, quelle apprese nel percorso scolastico, quali falegname, piccola meccanica, informatica. La scuola si presenta bene, piccola ma in ordine e pulita, ovviamente i problemi e le difficoltà sono immense, la direttrice, per altro a noi gia nota, ci ha fatto un ottima impressione, capace e molto coinvolta, ci ha spiegato che la scuola in realtà riceve studenti con problematiche diverse e che in effetti è lo scarico sociale del problema collettivo, insomma se c è un problema me ne libero mandandolo in quella scuola, cosicché possiamo trovare bambini affetti da handicap mentali, piuttosto che da epilessia, sordità e autismo, è evidente che avrebbero bisogno di capacità e competenze diverse, in ogni caso almeno qui trovano attenzione e affetto. La scuola ha come bacino d utenza tutto il Kosovo nord, quello di etnia serba, coprendo un territorio di oltre 30km, da Mitrovica a Leposavic. Gli studenti più lontani vengono seguiti nei propri villaggi dagli insegnanti che si recano in trasferta più volte la settimana, abbiamo quindi un gruppo di studenti non frequentanti pari a otto persone, mentre 26 alunni frequentano quotidianamente la scuola di Mitrovica. Visto la grande diversità di età tra i vari studenti, le lezioni sono state organizzate su due turni, uno al mattino e l altro al pomeriggio, al mattino frequentano i bambini che rientrano in una fascia di età compresa tra i 6 e 14 anni, mentre il secondo turno vede la presenza a scuola dei ragazzi da 15 a 25 anni. Le due fasce di età si ripartiscono quasi a metà il numero degli studenti, e in particolare per quanto riguarda i ragazzi più grandi l età va dai 15 ai 20 anni, con un'unica presenza di un giovane di 25. Come sempre in Kosovo, la scuola si fa carico anche dei problemi non strettamente didattici dei bambini, e anche in questo caso, la direttrice si è preoccupata moltissimo di chiedere aiuto materiale per i propri ragazzi, segno evidente che la situazione economica e sociale è attualmente persino peggiore di quella didattica. Essendo questa una struttura particolare, è evidente che anche la programmazione si svolga in maniera molto flessibile e adeguata all utenza, infatti pur disponendo di una linea guida ministeriale, dettata da Belgrado e tra l altro a dir poco antica, lo svolgimento delle lezioni è cadenzato da uscite all aperto, attività ludiche e di laboratorio, questo spiega la necessità di un pulmino e di materiali per i laboratori. Gli ambienti della scuola sono come detto in ordine e puliti, ma veramente angusti e inadeguati, ribadendo la presenza di almeno 13 studenti per turno più i docenti, l ambiente non è esagerato definirlo un grande bilocale, entrando si trova un piccolo atrio, facente funzione da segreteria, reception e quanto altro si voglia, sullo sfondo il piccolo e unico bagno e l ufficio della direttrice, infine due piccole stanze, una per i più grandi, l altra per i più piccoli, tutto questo coprirà grosso modo 80 metri quadri! La direttrice ci ha detto di quanto hanno bisogno, principalmente di un pulmino per trasporto degli studenti, poi materiale didattico e materiale idoneo a tutte le varie attività della scuola, sino al chiederci sconsolata tutto! Abbiamo bisogno di tutto, abiti, cibo, pannolini, ci ha raccontato di bambini in condizioni pessime. Oltre che dalla direttrice, gli studenti sono seguiti da 13 educatori specializzati, il loro stipendio è erogato dal Il progetto è finanziato con contribuzioni di privati e enti privati e pubblici.

ministero serbo della pubblica istruzione, il quale paga anche tutte le spese di gestione, ma non eroga alcun finanziamento per le attività, lasciando alle scarse capacità economiche dei docenti e delle famiglie, l onere di tutto quanto non sia inerente al funzionamento dell edificio. Asvi s impegna a seguire in maniera stabile questa scuola cosi importante e cosi sola, la direttrice ci ha informato che non ricevono aiuti da nessuno. Il nostro aiuto consiste in un contributo mensile di 50,00 Euro idoneo alle piccole spese, erogato però solo nei mesi scolastici, cioè da settembre a maggio, pari a nove mensilità. Inoltre in occasione dei viaggi con il camion, sarà prioritario consegnare: materiale didattico, abiti e scarpe, pannolini, cibo, materiale igienico sanitario, unitamente alle richieste che di volta in volta emergeranno e alle quali risponderemo in base alle nostre disponibilità. La verifica e il consolidamento del progetto avviene durante ogni viaggio. Ogni qualvolta ci rechiamo in Kosovo, facciamo visita alla scuola, chiedendo conto della gestione dei materiali e dei denari consegnati. Modalità: il sostegno a questo progetto avviene tramite il consorzio di più persone o famiglie, che si impegnano a versare minimo mensilmente 100,00 euro, pari a 1200,00 euro annui versabili in più soluzioni, ma al passo con le nostre erogazioni. Con i contributi raccolti si finanzierà il costo dei trasporti e dei viaggi per portare gli aiuti reperiti principalmente da Asvi e da tutti i sostenitori dell Associazione. Indipendentemente dai contributi, Asvi consegnerà cibo, abiti, materiale didattico e fornirà quanto ulteriormente possibile per il supporto della scuola e dei suoi bambini. Quanto più ampia sarà l adesione al Progetto, tanto maggiore sarà l aiuto che potremo offrire agli studenti diversamente abili della scuola speciale. Chi aderirà al progetto riceverà una scheda dettagliata dell adozione della scuola dopo ogni visita effettuata dai volontari Asvi e, se veramente interessato, potrà partecipare ad un viaggio, vivendo in prima persona questa esperienza. Aggiornamento anno 2004: dal mese di settembre abbiamo consegnato il contributo economico di 50 euro. Abbiamo verificato le necessità che sono state riconfermate in blocco, con un tono e uno sguardo del tipo chi vuoi che ci abbia portato quel che ci serve? Con un affettuosa stretta di mano ci siamo dati appuntamento ad ottobre con l impegno di portare quanto più possibile del materiale richiesto. Nell allontanarci riecheggiava in noi il ringraziamento della direttrice, ancora incredula del fatto che qualcuno si interessasse alla sua scuola e che le avesse anche dato dei soldi. Nel corso delle visite, abbiamo fatto lunghe chiacchierate con la direttrice alla presenza di alcuni suoi insegnanti. Ci hanno parlato dei loro problemi e delle enormi difficoltà che ogni giorno devono affrontare per garantire un minimo d efficienza alla piccola scuola. L arrivo della brutta stagione, certamente li rende ancora più preoccupati, infatti ai soliti problemi si sommano le difficoltà del riscaldamento e del trasporto degli alunni. Unica nota positiva, la nostra presenza, hanno più volte ringraziato e fatto nuovamente presente che il nostro è l unico aiuto che ricevono. Tra lo stupore e la soddisfazione d insegnanti e bambini, siamo riusciti a consegnare una quantità importante di cibo, vestiti, scarpe e materiale per l igiene personale. Tutta la comunità ha collaborato o assistito alla consegna, e in un crescendo d entusiasmo, ritmata quasi da degli ole, ha visto consegnare oltre ai materiali utili alla sopravvivenza, anche materiali per la scuola, quaderni, cancelleria, giochi, attrezzature varie, con il raggiungimento dell apoteosi alla vista della fotocopiatrice e di una lavagna luminosa. Aggiornamento anno 2005: la piccola scuola offre un supporto e sostegno insostituibile a molti bambini, oltre alla didattica, s impegna perché possano avere alcuni minimi standard qualitativi di vita. Ad ogni nostro arrivo abbiamo trovato la direttrice e alcuni insegnanti ad accoglierci. Dopo il caloroso benvenuto ci siamo intrattenuti con la dirigente la quale ci ha nuovamente mostrato la scuola e illustrato la situazione. Questa scuola non riceve nessun tipo d aiuto e sopravvive grazie all impegno e alla tenacia di tutto il suo organico, 1 Preside e 16 insegnanti. La preside

ha confermato lo stato di necessità in cui gravano gli studenti, noi abbiamo ribadito il nostro impegno a sostenerli. In aprile ci hanno consegnato un ringraziamento scritto, una sorta di pergamena realizzata da loro. Abbiamo apprezzato molto, ma molto di più abbiamo apprezzato il giustificativo del denaro sin qui da noi donato. Con una modalità molto corretta, la Dirigente, aveva approntato delle foto, una relazione e la copia di una fattura, tutto questo per testimoniarci che nel mese di gennaio l intera scolaresca si è recata in gita utilizzando i 250,00 euro consegnati nel corso dei mesi scorsi. Hanno infatti effettuato una gita di qualche giorno alla quale hanno partecipato tutti gli studenti. Il vitto e l alloggio sono stati offerti da famiglie ospitanti della Serbia meridionale, i denari donati da noi sono serviti per le spese vive quali, per esempio, i trasporti. Certamente il contesto esterno non aiuta, ma con i pochi mezzi che hanno, unitamente al nostro aiuto, riescono ad andare avanti. La buona novità è quella che l edificio è sottoposto a manutenzione; i costi sono stati ripartiti tra il ministero dell educazione serbo, l Unmik e la proprietà. Non è molto ma almeno l ambiente sarà risanato e non vi pioverà più dentro. Aggiornamento anno 2006: la prima novità dell anno è la bella rinfrescata che la struttura ha ricevuto esternamente, ora, nel suo scintillante colore giallino, sembra accogliere con calore i visitatori, inoltre la dirigente ci informa orgogliosa che poco distante stà sorgendo la nuova scuola. Alcuni mesi fa ci aveva parlato di un progetto per la costruzione di un nuovo e più accogliente edificio, ma ovviamente non pensavamo diventasse realtà in così poco tempo, ci ha mostrato i progetti esecutivi e i disegni, spiegandoci che il finanziamento è stato reso disponibile dal Ministero della Cultura della Serbia. Abbiamo offerto la nostra collaborazione per riempire e arredare i locali in quanto eravamo certi che il progetto riguardasse la sola costruzione delle opere murarie. La nostra proposta d aiuto è stata accolta con grande sollievo e soddisfazione. In aprile abbiamo visitato il cantiere, non ci potevamo credere: un edificio di due piani già a buon punto. Il nuovo edificio sorge in una zona diciamo scolastica in quanto, su un lato, c è la scuola di musica, che potranno frequentare anche i ragazzi della Scuola Speciale, e dall altro una scuola per ragazzi normali. La nuova costruzione darà la possibilità a questi ragazzi di avere contatti e scambi con i coetanei che frequentano le scuole vicine. La Direttrice ci ha spiegato che il governo centrale si fa carico esclusivamente della costruzione, invece per gli arredi e le attrezzature ci vorrà l impegno e la buona volontà di associazioni e privati. Già da questo viaggio abbiamo portato materiale che servirà per la nuova scuola, dalla moquette alla cucina ecc. In ottobre si è svolta l ormai consueta gita (18-25 ottobre) a Novi Sad. La direttrice ha più volte sottolineato che questo progetto è stato possibile solo grazie al Comune di Mitrovica Nord che ha fornito il pullman e al contributo economico di Asvi che era stato accantonato per questo scopo. Alla gita hanno partecipato 15 professori, 1 genitore e 32 bambini. Durante la settimana hanno visitato il famoso Museo del Pane, un centro di ippoterapia, il castello di Novi Sad e alcuni monasteri della zona. Nella scuola speciale che li ospitava hanno potuto frequentare dei laboratori appositamente strutturati per diverse attività manuali (radio, musica, tessitura, ecc). In dicembre constatiamo che dopo un breve arresto dovuto alla mancanza di fondi, sono ripresi e procedono speditamente i lavori di costruzione della nuova sede. Ovviamente tutti aspettano con entusiasmo il giorno del trasloco perchè la nuova struttura offrirà nuove e migliori possibilità. Aggiornamento anno 2007: il nuovo edificio è finito e la scuola ha già traslocato. La commozione è d'obbligo perchè il ricordo torna a sette anni fa quando abbiamo portato le stufe a legna per le due misere stanzette che costituivano la scuola allora e che è sempre rimasta la stessa solo fino a pochi mesi fa. Al nostro arrivo in febbraio, la Direttrice ci accompagna in palestra dove incontriamo i bambini che fanno attività psicomotoria in un luogo accogliente e sicuro; ci mostra i materiali, consegnati nel tempo, che risultavano invisibili nella vecchia scuola per mancanza di spazio; e poi la cucina, sempre portata da noi, che sembra fatta su misura per il

locale a cui è stata destinata; e l'aula computer, i laboratori, le aule tutte corredate da banchi, sedie e lavagne nuove di pacca. I bagni, suona strano solo scriverlo quando si pensa che fino a poco tempo prima questi bimbi-ragazzi avevano a disposizione una cosa che chiamare latrina è un eufemismo. "Prima" ci dice la direttrice "non volevano venire a scuola, adesso non vogliono più andare a casa". I progetti sono tanti: allestire un laboratorio di falegnameria e uno per parrucchieri con l intento di creare anche opportunità di lavoro ai più grandi; attrezzare la cucina per permettere ai ragazzi di imparare a cucinare e quindi rendersi autosufficienti. A fine visita, la Direttrice ci fa accomodare nella sala riunioni, anche questa nuova di pacca, e mentre ci offre il caffè ci consegna anche una pergamena che riporta, rigorosamente scritta in cirillico, i ringraziamenti ad Asvi. Altra cosa importante è che la scuola ha un nuovo nome, non si chiama più Scuola Speciale Mentale ma Kosovsici Bozur che è il nome di un fiore tipico del Kosovo "perchè" ci dice " i nostri ragazzi sono dei fiori". In aprile, grazie a donazioni e acquisti, siamo riusciti a consegnare un tavolo da lavoro, una morsa, una saldatrice e numerosi utensili. La scuola, oltre al doveroso compito di insegnare, si occupa anche di fisioterapia sia per i più piccini che per i più grandi e grazie al nostro contributo è stato possibile allestire una sala per il rilassamento e un ambiente idoneo alla psicomotricità. La visita in cucina e al refettorio è stata d obbligo: infatti tutti gli arredi e le attrezzature sono state portate da noi dall Italia e la dirigente ci ha mostrato orgogliosa come l ambiente sia ora in ordine e ben tenuto. Un particolare ringraziamento ci è stato rivolto per la donazione delle uova pasquali di cioccolato che hanno reso molto felici tutti gli studenti. Nel viaggio d agosto c informano che l anno scolastico inizierà i primi di settembre, ci sono 54 iscritti. Nei primi giorni di scuola i ragazzi parteciperanno ad una gita di una settimana a Novi Sad, accompagnati dai loro insegnanti. La scuola non è nuova a questo genere d iniziative, che sono molto apprezzate dai ragazzi e ben organizzate grazie alla collaborazione con altre strutture simili. alla loro Aggiornamento anno 2008: questo è stato un anno di consolidamento, la scuola ha rafforzato le proprie capacità anche grazie al nostro costante aiuto, sia economico che materiale. Nel corso della missione di agosto siamo stati accolti dall intero corpo docente, e seppur impegnati nella programmazione delle attività ci chiedono di fare una fotografia di gruppo. Veniamo accolti in aula docenti e notiamo dei lavoretti che ci spiegano sono stati realizzati con i materiali da noi portati e ci viene ribadita l importanza e la necessità di tutto quello che può servire per la costruzione manuale di piccoli oggetti. In ottobre constatiamo che stanno sistemando i vialetti di accesso e la rampa per disabili dell'ingresso. Come sempre siamo accolti molto calorosamente, questa volta ci pare anche di più è tutta abbracci e baci e ci sembra molto eccitata e non capiamo se è solo la nostra presenza che le procura questo stato di euforia o altro. Scopriamo che si tratta anche di altro quando ci fa accomodare nella sala riunioni, al piano superiore, perchè troviamo il tavolo completamente ingombro di manufatti di vario genere: copri cuscini, centrini, bambole confezionate con lana, tovagliette ecc. Troviamo anche altre due persone che la direttrice ci presenta spiegandoci che sono insegnanti in pensione che danno una mano nei laboratori della scuola. Ci spiega infatti che a breve, i primi di novembre, ci sarà la festa della città e in quella occasione loro allestiscono dei banchetti mettendo in vendita, come autofinanziamento, tutti i lavori fatti dai/lle ragazzi/e che frequentano la scuola. Aggiornamento maggio 2009. La preside ed alcuni alunni sono stati a Belgrado per partecipare ad un incontro con altri rappresentanti di scuole della stessa tipologia. In questa occasione hanno presentato i lavori degli studenti e i migliori sono stati premiati. Inoltre tre ragazzi rom della scuola speciale prenderanno a breve la patente benché due siano muti e il terzo abbia lievi problemi motori. Questo è per loro un traguardo importante, che gli consentirà di avere una maggiore autonomia.

Aggiornamento febbraio 2010: al nostro arrivo notiamo subito del materiale per parrucchiera e la Direttrice ci dice che si tratta di un dono di un importante parrucchiere di Belgrado per il laboratorio che hanno intenzione di attivare nella scuola. Vediamo anche un forno per la cottura della ceramica, ancora imballato, di dimensioni medio-grandi. La Direttrice è molto contenta di quanto ricevuto e, come al solito, elogia tutti quelli che aiutano e che hanno aiutato la scuola, specialmente noi che li seguiamo ormai da dieci anni e non abbiamo mai mancato di sostenerli. Ci riferisce anche che nel giro di un paio d anni vorrebbe andare in pensione perché, a suo dire, lei è una di quelle che sostiene l avvicendamento e vorrebbe che fossero i giovani a portare avanti questo lavoro, naturalmente affiancandoli per metter a loro disposizione l esperienza che ha acquisito nei suoi 36 anni di insegnamento e direzione della scuola. Ha sicuramente un grosso bagaglio di esperienza e di memoria storica, ma tende ad accentrare tutto su di sé. Infatti buona parte dei materiali che in passato abbiamo consegnato sono chiusi in uno stanzino e sembra che solo lei ne disponga e tutti i docenti e operatori della scuola non vengono mai a sapere che cosa noi portiamo e quindi su cosa possono contare per l organizzazione delle loro attività. Inoltre, nella maggior parte dei casi, questi materiali rinchiusi sono ancora imballati e lei stessa non sa di cosa si tratti, anche nel caso di materiali importanti per la psicomotricità o la fisioterapia. In seguito a ciò decidiamo che d ora in poi porteremo solo generi alimentari e materiale di consumo per le attività didattiche e per l igiene. Aggiornamento al 31.12.2010: abbiamo un incontro con la direttrice nel viaggio di maggio ma per mancanza di interprete non riusciamo ad approfondire gli argomenti. Nel successivo incontro di ottobre, avvenuto in un giorno lavorativo, possiamo constatare che il personale impiegato è molto consistente. Verifichiamo inoltre che il laboratorio per parrucchiera, molto ben fornito e arredato, è partito. Ci dispiace invece dover constatare che il tavolo da lavoro e il forno per la cottura della ceramica, precedentemente portati da noi, sono riposti nel sottoscala ancora imballati. Nel corso dell anno doniamo comunque una consistente quantità di materiale, in particolare biancheria, prodotti per l igiene personale e per la pulizia della scuola. Aggiornamento al 31.12.2011: incontriamo la direttrice solo nel viaggio di febbraio e di maggio. In queste occasioni ci accompagna in giro per la scuola mostrandoci il laboratorio per parrucchieri e il laboratorio di informatica. Nei 4 viaggi successivi non riusciamo più a visitare la scuola e ad avere contatti con il personale per motivi diversi: prima la chiusura per le vacanze estive, poi l impraticabilità della zona nord per ragioni di sicurezza e infine per la mancanza di interprete. Alla fine dell anno rimangono da consegnare i contributi di 5 mesi che ammontano complessivamente a 250,00. Il progetto sembra comunque essere arrivato ad un punto morto senza possibilità di sviluppo per cui il direttivo Asvi dovrà valutare e decidere se continuare a sostenere la scuola o chiudere il progetto. Aggiornamento maggio 2012: sia nella missione di febbraio che in quella di aprile/maggio non riusciamo neppure a contattare la direttrice per consegnare il contributo arretrato e per comunicare la chiusura del progetto al 31.12.2011. Visto che da ormai un anno non riusciamo ad avere contatti con la scuola, il direttivo Asvi presente a Mitrovica decide di impiegare la somma in altri progetti concludendo in maniera definitiva il progetto Scuola Speciale Mentale che è durato 8 anni e che possiamo considerare realizzato.