Paul Grice teoria dell implicatura conversazionale

Documenti analoghi
Analisi del linguaggio

Lezione 10: implicature conversazionali. Quando comunica ad altri il parlante

Grice Logica e conversazione

APPROCCIO PRAGMATICO (2 di 15)

Sommario. 1. Approccio logico-filosofico. 2. Approccio linguistico. 3. Pragmatica LEZIONE 7

Didattica generale: sviluppare sensibilità per l insegnamento e per l apprendimento

Comunicazione come azione

La svolta pragmatica. Filosofia del Linguaggio (dott.ssa F. Diodato)

Semantica e pragmatica a confronto. Claudia Bianchi Facoltà di Filosofia Università San Raffaele, Milano

Introduzione alla pragmatica

G. Graffi, S. Scalise, Le lingue e il linguaggio I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I : S E M A N T I C A

Pragmatica del linguaggio

Cenni di pragmatica. La teoria della conversazione di Grice

Potenziamento dell'area pragmatica Dott.ssa Roberta Nencioli Logopedista IRCCS Fondazione Stella Maris Calambrone (Pisa) Con la partecipazione di:

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA

Come trasformare la competizione in collaborazione;

2. I condizionali indicativi (continua)

COMPETENZA. Presta attenzione al contesto ed al contenuto cogliendo le informazioni esplicite della comunicazione

Quine. su senso, riferimento e traduzione radicale. Lezioni lauree triennali

Paolo Labinaz. Ricercatore in Filosofia del Linguaggio Dipartimento di Studi Umanistici (DiSU) Università degli Studi di Trieste

Cerchiamo di capire che cosa questo significa

Richiami teorici ed esercizi di Logica

Comunicazione e linguaggio

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico. Loredana La Vecchia Lezione 1 aprile 2009 Corso di Laurea Scienze dell educazione

LA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è:

Insegnare la pragmatica in (italiano) L2

ITALIANO CLASSE 1 1. ASCOLTARE E COMPRENDERE TESTI NARRATIVI.

7. INSIEMI APERTI, INSIEMI CHIUSI, INSIEMI NE APERTI NE CHIUSI

Pragmatica del linguaggio

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI ITALIANO

PAUL GRICE di Paolo Labinaz

COMPETENZA CHIAVE: COLLABORARE E PARTECIPARE Componenti e loro descrittori

Donne e networking. Il networking è donna

Semantica I L S I G N I F I C A T O D E L L E P A R O L E E D E L L E F R A S I

Istituto Comprensivo

Il concetto di calcolatore e di algoritmo

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE

Modulo: III. Il lavoro

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:

definizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione

Communication is key Nome Cognome

Psicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1

Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione

Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Lingua Italiana Scuola dell Infanzia Campo di esperienza I discorsi e le parole

Intervista con la professoressa Elisabetta Santoro, docente di Lingua Italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

COMPETENZA CHIAVE COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Curricolo Inglese a.s

Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo

CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE COMPETENZA CHIAVE (Racc. UE 18/12/2006) LA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA

IMPLICITO La Pragma(ca di Paul Grice

Davidson. Verità e significato

Nicola Cusano. Il Dio nascosto

Esercizi di rappresentazione

COME FARSI ASCOLTARE DAI PROPRI FIGLI SENZA URLARE

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COME REDIGERE UN MANUALE OPERATIVO

Luca Costabile Esercizi di Logica Matematica Dispensa Calcolo Proposizionale 1

Gestire classi difficili

CURRICOLO di ITALIANO

Metàloghi e Minotauri

COMPETENZE IN ITALIANO L2 DELL ALUNNO/ A..

1 IO -PERSONA. Nella costruzione dell amore Il corpo come espressione della mia persona

L IMPERATIVO. Per ragioni didattiche dividiamo l imperativo in due sezioni: Poi procederò alla spiegazione sviluppando lo schema seguente:

c. spiegazione, giustificazione, scusa ("Non sono stato io!"; "Non ho fatto apposta"; )

Il feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012

8. Completamento di uno spazio di misura.

Gesù chiama Levi e lui risponde subito, con generosità. Ai fidanzati cerchiamo di spiegare proprio questo. La famiglia rappresenta la

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA

PRE-CORSO INTENSIVO DI LIVELLO A1 (ELEMENTARE)

ITALIANO COMPETENZE AL TERMINE DEL SECONDO BIENNIO DELLA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA 1 ABILITÀ CONOSCENZE

LIVE LLO 9-10/1 07-8/10. 6/10 Partecipa sufficientemente a scambi comunicativi semplici. Comprende globalmente le istruzioni verbali e

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Macerata

Pragmatica: dalla teoria alla riabilitazione

CURRICOLO DI ITALIANO

Risolvere un problema significa individuare un procedimento che permetta di arrivare al risultato partendo dai dati Termine algoritmo da:

Obiettivi di apprendimento CLASSI PRIME - INGLESE

CORSI DI ITALIANO PER STUDENTI STRANIERI (ITALIANO L2)

IL PREDICATO NOMINALE. Daniela Notarbartolo

Filosofia del linguaggio (i) (3 cr.)

QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009

COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA

la formazione delle classi e della categorie

Livello A2 (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue)

TEDESCO: Corso intermedio

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ALUNNI EXTRACOMUNITARI A.S

Marco Barbiani. Larlun. Tracce di una via filosofica tra Oriente e Occidente

Pragmatica e atti linguistici

1 Giochi a somma costante, a somma zero e antagonistici

Scongiurare un pericolo

LA GRAMMATICA PEDAGOGICA

PIANO DI LAVORO. Anno scolastico 2014 / 2015

Appunti di informatica. Lezione 7 anno accademico Mario Verdicchio

ALUNNO CLASSE NAZIONALITA

Il progetto Che carattere! ha il preciso scopo di creare collegamenti diretti, anzi, di interscambio tra lettura, scrittura e vita dei ragazzi.

L AUDIT COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO

Semiotica Lumsa a.a. 2015/2016 Piero Polidoro. 7 ottobre lezione 1 saussure, concetti fondamentali

Principi di analisi>>>del livello sintattico Prof.ssa Maria Catricalà

Transcript:

Paul Grice teoria dell implicatura conversazionale

significato naturale e significato non naturale Grice attira l attenzione su due differenti modi in cui il verbo significare è usato. quelle macchie significano morbillo il suono della campanella significa che la lezione è finita.

significati naturali Il primo caso implica significati naturali: l apparizione delle macchie è un sintomo della malattia. Il legame tra la manifestazione macchie e quello che esse significano è necessario: non ci possono essere macchie senza malattia e viceversa.

significati non naturali Il suono della campanella significa che la lezione è finita. In questo secondo caso, non vi è connessione necessaria tra il suono e la fine della lezione. La connessione tra i due è determinata dall intenzione di qualcuno di indicare in quel modo la fine della lezione. A differenza delle macchie il suono della campanella non garantisce la verità dell affermazione la lezione è finita.

significati non naturali Anche i significati linguistici sono significati non naturali, indicati in questo modo significatonn. Il significatonn è determinato dall intenzione del parlante di comunicare qualcosa e dal riconoscimento dell ascoltatore di quell intenzione. Se A è un parlante e x un proferimento, allora A significann qualcosa pronunciando x è equivalente ad affermare che A proferendo x intendeva produrre qualche effetto su qualcuno per mezzo del riconoscimento di quell intenzione.

esempio il bidello suonando la campanella significa che la lezione è finita se e solo se: 1) intende indurre negli studenti e docenti la credenza che la lezione è finita; 2) intende che docenti e studenti riconoscano che 1); 3) intende che 2) sia la ragione per la quale studenti e docenti credono che la lezione è finita.

intenzione comunicativa [ ] sembra dunque che già a un anno i bambini si aspettano che gli altri rispondano ai loro atti comunicativi cercando di comprenderli. [ ] i bambini di un anno comprendono i fondamentali dell intenzione griceana, secondo cui noi sappiamo insieme, o ci è mutuamente manifesto che io voglio qualcosa da voi, affidandoci in maniera cruciale a mutue aspettative di aiuto (Tomasello, 2009:117)

funzioni della comunicazione Richiedere: voglio che facciate qualcosa per aiutarmi. (chiedere aiuto o informazioni) Informare: voglio che sappiate qualcosa perché penso che ciò vi aiuterà o vi interesserà (offrire aiuto o informazioni) Condividere: voglio che percepiate qualcosa in modo che possiamo condividere atteggiamenti/ sentimenti (condividere emozioni e atteggiamenti)

conseguenze Ciò che un parlante intende comunicare in contesti specifici può talvolta andare oltre parole effettivamente pronunciate.

dire/implicare una teoria dell implicatura che pretende di delineare che cosa è comunicato oltre a ciò che è detto quando un certo atto linguistico è sinceramente eseguito in un certo contesto di riferimento e mostrare, inoltre, come derivare ciò che è detto ma non comunicato dall atto linguistico nel suo contesto di proferimento.

Principio di cooperazione Conforma il tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene, dall intento comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei impegnato. Ben si capisce, da tale formulazione, come quella di Grice sia una concezione eminentemente pragmatica del linguaggio, inteso come una forma di azione. Il principio di cooperazione si declina in quattro gruppi di massime, che si richiamano direttamente alle categorie kantiane: a) della quantità; b) della qualità; c) della relazione; d) della modalità.

massime della quantità Il tuo contributo sia fornito in misura opportuna: non minore e non maggiore di quanto richiesto. Commento Occorre dare un contributo conversazionale in modo opportuno, ossia né maggiore né minore di quanto richiesto: l evasività e la laconicità fanno smarrire l obiettivo della conversazione, e la ridondanza è fonte di confusioni e talvolta può indurre a pensare che l intento della comunicazione sia un altro rispetto a quello esplicito.

massime della qualità Supermassima della qualità: Fai in modo che il tuo contributo sia vero. Massime della qualità 1)Non dire ciò che credi falso; 2)non affermare qualcosa di cui non hai sufficienti prove.

Massima della relazione Sii pertinente. Commento: occorre essere pertinenti, senza uscire fuori tema: nel caso in cui si vada fuori tema, si vanifica il raggiungimento della comunicazione o si dà di nuovo l impressione di voler comunicare qualcosa di diverso da quel che esplicitamente si è espresso.

massima della modalità Siate perspicui: 1) evita espressioni oscure; 2)evita l ambiguità; 3)sii breve ( evita la prolissità inutile); 4) siate ordinati nell esposizione.

trasgressione La trasgressione di queste quattro massime può far uscire l interlocutore dalla strada della comunicazione: ma esse possono naturalmente anche essere trasgredite spontaneamente, caso in cui il soggetto parlante tenterà di riportare tale trasgressione all interno del principio di cooperazione e la concepirà come il tentativo di suggerire qualcosa che va al di là del significato esplicito delle parole impiegate.

esempio Hai letto il nome della rosa? Ho visto il film Primo, se assumiamo che il parlante sta seguendo le norme conversazioni comprendiamo che sta sostenendo che il film è sufficientemente simile al libro e che chi ha visto il film può essere considerato come uno che conosce il libro. Comprendere in modo tale la risposta si base sulla massima della relazione sii rilevante. Secondo, se assumiamo che il parlante osservi la prima massima della quantità sii informativo quanto richiesto, e il primo della qualità, non dire ciò che credi falso, abbiamo una spiegazione del perché il parlante non abbia risposto in modo affermativo. Dunque, se assumiamo che il parlante segue le norme raggiungiamo implicatura conversazionale che non ha letto il libro. Quindi sorge il problema: se non ha letto il libro perché non ha semplicemente risposto no? Questa risposta sarebbe stata meno cooperativa e meno informativa della reazione ho visto i film.

implicature (1) VIOLAZIONE APPARENTE: A: ho finito la benzina B: dietro l'angolo c'è un garage La reazione di B pare violare la massima della relazione (pertinenza), a meno che si pensi che il garage venda benzina, sia aperto, ecc.

A: dove abita C? B: da qualche parte nel sud della Francia La risposta di B viola la massima della quantità, per non violare la massima della qualità (non dire ciò per cui non hai prove adeguate)