Identità e socializzazione

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Transcript:

Identità e socializzazione 1

Elaborazione di norme etiche e giuridiche, le quali, stabilendo obblighi comuni e reciproci, allocando mezzi, compensi e responsabilità a differenti posizioni sociali in differenti situazioni, in modo chiaro e stabile, e coordinando i rapporti tra le posizioni, impediscono che le azioni dei vari soggetti interferiscano tra loro, con esiti distruttivi per il sistema. Definizione di continuità : ossia il problema cruciale che ogni società deve affrontare e risolvere. 2

Ogni società deve assicurare la propria continuità nel tempo. È necessario, quindi, che essa disponga di pratiche e istituzioni, atte a trasmettere almeno una parte del patrimonio culturale che ha accumulato nel corso delle generazioni. La socializzazione è lo strumento attraverso il quale il patrimonio culturale della società viene appreso dagli individui. 3

A differenza del mondo animale, dove azioni e comportamenti sono trasmessi perlopiù per via genetica attraverso un cospicuo bagaglio istintuale, per acquisire conoscenze che andranno poi a sostanziare azioni e comportamenti il mondo umano ha bisogno di un lungo periodo di apprendimento, visto lo scarso bagaglio istintuale. 4

Patrimonio culturale = è l insieme dei valori, norme, atteggiamenti, conoscenze, capacità, linguaggi, che consentono alla società di esistere, di adattarsi al suo ambiente esterno e di modificare a sua volta se stessa e il suo ambiente Socializzazione = è il processo mediante il quale i nuovi nati diventano membri della società 5

Francia, 1800. Aveyron, i contadini catturano in un bosco un ragazzino cresciuto allo stato selvaggio. Il piccolo, che riesce a emettere solo grugniti, è impaurito, e graffia e morde chiunque tenti di avvicinarlo: viene rinchiuso in una cella. Ben presto la notizia giunge a Parigi e si decide di trasferirlo all Istituto Nazionale per Sordomuti dove operano il dottor Pinel e il dottor Itard che, tentando di ricostruire il suo passato: Pinel è convinto che sia stato abbandonato nella foresta dalla sua famiglia perché anormale, Itard, invece, pensa che le sue stranezze siano il risultato di anni di totale isolamento dalla civiltà. Pinel propone di trasferirlo nel manicomio, ma Itard si oppone alla decisione: ha capito di non avere a che fare con un ritardato e riesce a ottenere dalle autorità il permesso di condurlo nella sua casa, aiutato dalla governante, incomincia un lungo percorso di recupero di Victor al mondo civile. L educazione del ragazzo incomincia dall apprendimento delle attività più semplici per poi allargarsi all uso del linguaggio e all apprendimento dell alfabeto, dal momento che, nel frattempo, Itard ha scoperto che Victor non è sordomuto ma semplicemente incapace di articolare suoni comprensibili. Nonostante gli apprezzabili risultati ottenuti, le autorità esitano a rinnovare la loro fiducia al dottor Itard e ad autorizzare il prosieguo dell educazione del ragazzo. Victor fugge nella foresta. Itard, sconsolato, si accinge a stilare una relazione ai suoi superiori nella quale annuncia il fallimento del tentativo di strappare il ragazzo al suo stato selvaggio. Tuttavia, Victor torna a casa da solo: si tratta di un segno inequivocabile del definitivo abbandono della condizione naturale e dell importanza che ha ormai nella sua vita l affetto per la nuova famiglia. 6

La socializzazione consente la regolamentazione del comportamento di un membro della società, rappresentando al tempo stesso un prerequisito indispensabile per la stabilizzazione dell individualità e dell auto-consapevolezza. 7

La socializzazione formale fa riferimento all intenzionalità e alla progettualità del processo educativo, a differenza del livello informale che descrive, invece, tutte quelle relazioni il cui effetto non sia intenzionale, atteso, previsto dai partecipanti a quella determinata situazione. Quella non formale, infine, fa riferimento ad ogni attività educativa organizzata al di fuori del sistema formale e realizzata, ad esempio, nel luogo di lavoro, pur non prevedendo l acquisizione di titoli culturali o professionali. 8

Socializzazione primaria = l insieme dei processi volti ad assicurare all individuo la formazione delle competenze sociali di base. Avviene durante i primi anni di vita fino al raggiungimento dell età scolare. 9

Competenze sociali di base: acquisizione di un livello minimo di competenza comunicativa, ossia la capacità di usare il linguaggio per scambiare informazioni con gli altri membri sviluppo della capacità di entrare in rapporto con gli altri, scambiando affettività, prestazioni, risorse che consentono lo sviluppo di legami sociali e di forme di cooperazione indispensabili all esistenza stessa della società 10

Socializzazione secondaria = l insieme dei processi di formazione delle competenze specifiche richieste dall esercizio dei vari ruoli sociali. Si svolge dall età scolare, per tutto il corso della vita Competenze sociali specifiche = sono quelle che consentono agli individui di svolgere ruoli particolari e comportano la capacità di usare linguaggi e di disporre di conoscenze condivise soltanto da coloro che sono coinvolti nell esercizio di tali ruoli 11

Per quanto ogni percorso esperenziale sia assolutamente individuale, è possibile tuttavia fissare alcune fasi tipiche del processo di socializzazione primaria: attaccamento affettivo reciprocità del rapporto adulto-bambino determinazione di modelli o regole di comportamento Le modalità e gli esiti di una fase condizionano modalità ed esiti della successiva 12

Attaccamento affettivo = si sviluppa un rapporto carico di affettività tra la madre, dispensatrice di soddisfazioni, e il bambino, che manifesta attaccamento nei suoi confronti in un rapporto di totale dipendenza. Molte ricerche hanno dimostrato che, se questo rapporto è positivo, il bambino sviluppa fiducia nell ambiente e in se stesso, maggiori capacità di autonomia e di apprendimento. In caso contrario, si ha un arresto o comunque un rallentamento delle capacità comunicative, motorie, affettive. 13

Reciprocità dell interazione bambino-adulto = il rapporto che intercorre tra genitore e bambino è un rapporto dialettico. Determinazione di regole o modelli di comportamento = nell interazione tra adulto e bambino si vengono a stabilire delle regole, attraverso un meccanismo di premi e punizioni. 14

Altro generalizzato = il bambino, man mano che cresce e si trova ad agire in una cerchia di persone allargata, opera un astrazione e generalizzazione dai ruoli e atteggiamenti delle figure parentali ai ruoli e agli atteggiamenti in generale. In questo modo, i valori, le norme e le conoscenze che il bambino ha ricevuto dai genitori vengono rafforzate e sostenute dagli altri e assumono quindi una generalità sempre più ampia fino a includere la società nel suo complesso. 15

Mead teorizzò che gli esseri umani iniziano a conoscere il mondo sociale tramite il "gioco" e la "competizione". Nello sviluppo dei bambini vi è innanzitutto il "gioco". I bambini assumono i diversi ruoli che osservano nella società "adulta" e interpretandoli giocando essi cercano di acquisire una comprensione dei differenti ruoli sociali. Per esempio, il bambino interpreta prima il ruolo di poliziotto e quindi il ruolo di ladro durante il gioco di "guardie e ladri" e interpreta i ruoli di dottore e paziente quando fa il gioco del "Dottore". Come risultato di tale gioco, i bambini imparano a diventare soggetto ed oggetto e iniziano a costruire il proprio sé. Tuttavia, si tratta di un sé limitato perché il bambino può solo assumere il ruolo di altri individui separati e distinti, ma manca ancora un senso generale e organizzato di se stesso. 16

Nella fase successiva, la fase del gioco di squadra, è necessario che una persona sviluppi un sé nel senso pieno del termine. Considerando che nel gioco i bambini assumono il ruolo di altri distinti, nel gioco di squadra il bambino deve assumere il ruolo di tutti gli altri coinvolti nel gioco. Inoltre, questi ruoli devono essere in una precisa reciproca relazione. Nella fase del gioco di squadra, inizia l'organizzazione ed iniziano ad emergere le personalità. I bambini cominciano ad essere capaci di agire in gruppo e soprattutto a determinare che cosa faranno all'interno di uno specifico gruppo. Mead definisce questa condizione come il primo incontro del bambino con "l'altro generalizzato", che rappresenta uno dei concetti principali per la comprensione della nascita del sé (sociale) negli esseri umani. 17

Identità personale = immagine che l individuo ha di se stesso Identità sociale = l insieme dei ruoli svolti dal soggetto nelle varie sfere della vita alle quali appartiene l'autostima è l'azione di valutare se stessi come insieme di determinate caratteristiche, nonché il giudizio risultante da questa valutazione, che viene fatta sulla base di criteri ottenuti dal confronto delle proprie caratteristiche con quelle di altri soggetti. L'autostima è il rapporto tra come siamo e invece come vorremmo essere. la stima di sé si connota come un'esperienza molto soggettiva, legata più a ciò che ciascuno sente e pensa a proposito di se stesso, che non a quello che gli altri credono di lui. 18

La formazione dell altro generalizzato e di una capacità di giudizio autonoma indica che il bambino non si identifica e si confronta più con altri concreti, ma con una generalità di altri che rappresentano l intera società. La formazione dell identità personale corre parallela alla scoperta e all elaborazione cognitiva del mondo sociale. 19

Si possono distinguere due componenti nel processo di formazione dell identità: identificazione il soggetto fa riferimento alle figure rispetto alle quali si sente uguale o simile e con le quali condivide determinati caratteri. L identificazione conduce alla formazione del senso di appartenenza a un entità collettiva definita come noi 20

individuazione il soggetto fa riferimento alle caratteristiche che lo distinguono dagli altri, sia dagli altri gruppi ai quali non appartiene, sia dagli altri membri del proprio gruppo, rispetto ai quali il soggetto si distingue per le proprie caratteristiche fisiche e morali e per una propria storia individuale che è sua e di nessun altro 21

Socializzazione secondaria = l insieme dei processi di formazione delle competenze specifiche richieste dall esercizio dei vari ruoli sociali adulti. Nelle società moderne, altamente differenziate, ogni individuo ricopre nella società una pluralità di ruoli (role set): è in tale quadro che assume importanza la socializzazione secondaria, come processo di apprendimento attraverso cui l individuo si dota delle competenze che attengono ai ruoli che, nel corso della sua vita, egli via via occupa. 22

Agenti di socializzazione famiglia socializzazione primaria, sviluppo dell identità scuola inizio socializzazione secondaria, rapporti e norme impersonali e oggettivi lavoro formazione professionale gruppo dei pari rapporti simmetrici, assenza di autorità e di subordinazione media formazione di atteggiamenti, opinioni e comportamenti relativi alle più diverse sfere di attività, che possono rafforzare o indebolire l efficacia dell azione degli altri agenti di socializzazione 23

La socializzazione è un processo continuo e tutt altro che lineare. Non solo non vi è coerenza tra i vari agenti che concorrono alla socializzazione di un individuo, ma l azione di ognuno di essi può non essere, e in genere non è, internamente coerente. In questo quadro l individuo è agente attivo della propria socializzazione: sceglie nell ampia gamma di opportunità di socializzazione deve farsi carico di gestire l inevitabile conflitto che, in una società altamente differenziata, si produce tra le varie agenzie di socializzazione. 24