COMUNE DI ZERO BRANCO PROVINCIA DI TREVISO

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COMUNE DI ZERO BRANCO PROVINCIA DI TREVISO! " #! " #$$ piano zonizzazione acustica.doc pag. 1

PRINCIPI GENERALI Il D.P.C.M. 01.03.1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno ha introdotto la classificazione acustica, quale strumento di pianificazione del territorio per la tutela della popolazione dall inquinamento acustico. La Legge 447 del 26.10.1995 Legge quadro sull inquinamento acustico riprende il concetto di zonizzazione acustica e indica chiaramente che il piano di classificazione acustica del territorio è di competenza del Comune. La classificazione consiste in: - ripartizione del territorio in 6 zone omogenee secondo la prevalente ed effettiva destinazione d uso; - attribuzione a ciascuna zona omogenea dei valori limite massimi diurno e notturno validi per la rumorosità in ambiente esterno. Il D.P.C.M. 14.11.1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore definisce le classi e i relativi valori limite di emissione, immissione, di attenzione e di qualità, riportati nelle tabelle A,B,C, e D seguenti. piano zonizzazione acustica.doc pag. 2

Tab. A: Classificazione acustica del territorio comunale (DPCM 14.11.1997) Classe I : aree Aree ospedaliere, complessi particolarmente protette scolastici, aree destinate al riposo, parchi pubblici, aree residenziali rurali e di particolare Classe II: aree ad uso prevalentemente residenziale Classe III: aree di tipo misto Classe IV: aree ad intensa attività umana Classe V: aree prevalentemente Classe VI: aree esclusivamente interesse urbanistico. Aree residenziali con bassa densità di popolazione, limitata presenza di attività commerciali, traffico veicolare e assenza di attività artigianali e Aree con media densità di popolazione, presenza di attività commerciali ed uffici, limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività Aree agricole Traffico veicolare di attraversamento Aree con alta densità di popolazione, elevata presenza di attività commerciali e uffici, presenza di attività artigianali, limitata presenza di attività Aree in prossimità delle infrastrutture portuali e dei trasporti Aree interessate da intenso traffico veicolare Aree interessate da insediamenti con scarsità di abitazioni Aree interessate da attività prive di insediamento abitativi piano zonizzazione acustica.doc pag. 3

Tabella B:Valori limite di emissione Leq in db(a)(art. 2) Classi di destinazione d uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente Tempi di riferimento Diurno (06.00 22.00) Notturno (22.00 06.00) 45 35 50 40 residenziali III aree di tipo misto 55 45 IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente VI aree esclusivamente 60 50 65 55 65 65 piano zonizzazione acustica.doc pag. 4

Tabella C:valori limite assoluti di immissione-leq in db(a)(art. 3) Classi di destinazione d uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente Tempi di riferimento Diurno (06.00 22.00) Notturno (22.00 06.00) 50 40 55 45 residenziali III aree di tipo misto 60 50 IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente VI aree esclusivamente 65 55 65 55 70 60 piano zonizzazione acustica.doc pag. 5

Tabella D:valori di qualità-leq in db(a)(art. 7) Classi di destinazione d uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente Tempi di riferimento Diurno (06.00 22.00) Notturno (22.00 06.00) 47 37 52 42 residenziali III aree di tipo misto 57 47 IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente VI aree esclusivamente 62 52 67 57 70 70 La D.G.R. 4313 del 21.09.1993 emanata dalla Regione Veneto, in ottemperanza alla Legge Regionale n. 447/95 stabilisce i criteri orientativi cui fare riferimento per la stesura dei piani di classificazione acustica. La Legge Regionale n. 21 del 10.05.1999 Norme in materia di inquinamento acustico indica le scadenze temporali per l adozione della zonizzazione acustica da parte dei Comuni ed in particolare stabilisce che i Comuni provvedono al coordinamento degli strumenti urbanistici già adottati con le risultanze del piano di classificazione acustica. piano zonizzazione acustica.doc pag. 6

Con il D.P.C.M. 01.03.1991 e attualmente confermato dal D.P.C.M. 14.11.1997, si intende per classificazione acustica la suddivisione del territorio comunale in sei classi, sulla base della prevalente ed effettiva destinazione d uso. Pertanto la classificazione acustica dovrà essere adottata dai Comuni come parte integrante e qualificante del P.R.G. e coordinata con gli altri strumenti urbanistici di cui i Comuni devono dotarsi. Nel realizzare la classificazione in zone del territorio si è tenuto conto che la definizione di zona stabilisce autonomamente: - i livelli di attenzione, superati i quali occorre procedere e avviare il Piano di Risanamento Comunale; - i limiti massimi di immissione ed emissione, i primi riferiti al rumore prodotto dalla globalità delle sorgenti; i secondi al rumore prodotto da ogni singola sorgente; - i limiti di qualità da raggiungere nel medio-lungo periodo. Successivamente all adozione del piano di classificazione acustica la Legge n. 447/95 prevede: a) misure finalizzate alla caratterizzazione acustica del territorio e quindi alla verifica del rispetto dei valori limite di attenzione assegnati alle zone; b) la predisposizione di piani di risanamento acustico nei casi in cui i valori rilevati non rispettano i valori fissati dalla classificazione acustica. La stesura del piano di classificazione acustica non è vincolata quindi all effettuazione di rilievi strumentali preventivi, bensì solamente alle destinazioni d uso vigenti del territorio. piano zonizzazione acustica.doc pag. 7

IL QUADRO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICO DEL COMUNE DI ZERO BRANCO La collocazione geografica e il sistema delle infrastrutture Il Comune di Zero Branco ha una superficie di 26,11 kmq. E un altezza media di 18 m. s.l.m. La densità abitativa, è pari a 314 abitanti per kmq., confina a Nord con i Comuni di Morgano, Quinto e Treviso, a Sud con il Comune di Scorzé, ad Est con i Comuni di Mogliano Veneto e Preganziol, ad Ovest con i Comune di Trebaseleghe e Piombino Dese e si estende interamente in pianura. E attraversato dal fiume Zero e dalla statale 515 che collega Padova con Treviso. Da Zero Branco partono tre strade provinciali di collegamento ai comuni limitrofi. Le stazioni ferroviarie più vicine, sono quelle a Preganziol e Mogliano Veneto per la linea Treviso-Venezia e Noale per la linea Venezia-Trento. La struttura demografica L analisi demografica fatta in occasione del supporto al P.R.G. vigente evidenziava come a partire dalla data del censimento del 1981 al 1989 (7510 unità) era aumentata di quattrocento abitanti pari un incremento medio di 57 abitanti all anno. In data odierna risultando una popolazione di 8200 abitanti, risulta un incremento medio, dal 1989 ad oggi, di 69 abitanti all anno, pertanto si può tranquillamente affermare che la popolazione presenta un incremento di sviluppo costantemente in crescita. piano zonizzazione acustica.doc pag. 8

La struttura economica produttiva Per quanto riguarda il settore di attività economica, sempre in rapporto alle analisi effettuate in occasione della redazione del P.R.G., si è riscontrato un certo ridimensionamento della popolazione agricola che passa da 471 attivi del 1981 (il 14,3% del totale) a 314 (il 10% del 1991), per una flessione pari al 34%.E questo un fenomeno generalizzato che a Zero Branco è più limitato che nei paesi contermini in quanto persiste un agricoltura specializzata. A calo della popolazione attiva in agricoltura fa riscontro una significativa crescita della stessa nel settore secondario dove tra il 1981 e il 1991 si passa da 1.392 (il 50,2% del totale) a 1.650 (il 51,5%) per un incremento del 18,5. E il settore terziario ad essere interessato da un deciso rafforzamento della popolazione attiva che conta attualmente 1229 attivi rispetto ai 903 del 1981, con una crescita quindi di 326 unità (+ 36,1). La realtà territoriale dal punto di vista produttivo risulta pertanto molto frazionata trovando occupazioni in agricoltura, nel settore secondario artigianale e industriale, e nel terziario commerciale e servizi. Tale quadro trova di riflesso molte attività produttive soprattutto artigianali sparse nel territorio, costituendo una realtà anomala dal punto di vista dell inquinamento acustico. La presenza di queste attività che costituiscono dei forti attrattori di traffico, unite alla posizione geografica del comune attraversato da una importante arteria che collega Padova con Treviso (S.S. 515) e le tre strade provinciali, evidenziano tuta la problematica rappresentata dall inquinamento acustico prodotto dal traffico. piano zonizzazione acustica.doc pag. 9

CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO COMUNALE La tutela dell inquinamento acustico esterno si esercita su tutto il territorio, fatta eccezione per le aree agricole, a bosco, a pascolo ed improduttive, qualora l inquinamento acustico sia prodotto da attività agricole forestali non con carattere di temporaneità. Il quadro che ne emerge risulta determinato da: - Zone centrale dove si trovano localizzate funzioni commerciali e terziarie; - Zone artigianali e commerciali; - Presenza di un importante arteria che collega Padova con Treviso con tutta la problematica rappresentata dall inquinamento acustico prodotto dal traffico; - Presenza di n. 3 strade provinciali; - Presenza di attività produttive ed attività in genere fuori zona. La zonizzazione acustica, prodotta dall insieme delle analisi urbanistiche, socio-economiche è rappresentata dalla tavole di progetto n. 2/A e 2/B. La zonizzazione pur seguendo i criteri di classificazione previsti dalla normativa nazionale e regionale risulta strettamente legata ai caratteri specifici del Comune di Zero Branco. Vista l eterogenea distribuzione delle strutture pubbliche di servizio, nonché la presenza di strade provinciali e della strada statale n. 515, la zonizzazione acustica del Comune è risultata non di facile redazione. piano zonizzazione acustica.doc pag. 10

Nella classe 1^ - aree particolarmente protette non sono state inserite aree di particolare pregio ambientale non risultando nel territorio comunale parchi e/o riserve naturalistiche. Nella classe 2^ - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale sono inserite in genere le zone residenziali B e C a media e bassa densità abitativa in assenza di altre funzioni di tipo urbano, artigianale, ad esclusione del piccolo commercio di servizi, risultando costante la presenza di attività artigiane sparse nelle zone suddette non si è potuto inserire alcuna area di classe 2. Nella classe 3^ - aree di tipo misto sono state incluse le zone urbane dove a fianco di una prevalente destinazione residenziale si trovano concentrati i più importanti insediamenti commerciali, qualche attività produttiva, artigianale e di piccola impresa compatibili con la destinazione residenziale anche dal punto di visto delle emissioni di rumore, ma soprattutto di zone interessate da traffico di attraversamento. La viabilità e la diffusione del rumore sostanzialmente limitato alla zona prospiciente le strade ha portato alla decisione di non aumentare la classe, ma di porre queste zone in classe 3^. La classe 4^ - aree di intensa attività urbana comprende tutta la zona centrale del Comune dove vi è intenso traffico veicolare causato sia dalla presenza di attività produttive che dalla strada di passaggio, nonché i centri abitati delle frazioni di S.Alberto e Scandolara perché attraversati dalla strada provinciale. La classe 5^ - aree prevalentemente comprendono le zone artigianali, e commerciali previste dal vigente P.R.G. La classe 6^ - aree esclusivamente Non è stata prevista poiché nel territorio non esistono le zone prettamente con esclusione della residenza. piano zonizzazione acustica.doc pag. 11

Fasce di transizione Nella cartografia di progetto di cui alle tavole n. 2/A e 2/B sono indicate le fasce di transizione tra aree aventi classe con differenza superiore a 5 dba. Le fasce di transizione, salvo diversa specificazione grafica, sono poste a cavallo delle diverse zone acustiche. Nelle aree così individuate, fermo restando che la rumorosità non può superare i livelli ammessi dalla classe superiore, in nessun caso è ammesso un livello di rumorosità notturna superiore a 60 dba misurati dalle abitazioni eventualmente esistenti. Gli eventuali interventi di nuova edificazione e/o variazioni d uso di edifici esistenti, in queste aree dovranno rispettare i limiti di emissione previsti per la classe inferiore. CONCLUSIONI Nel caso di superamento dei valori di attenzione come definiti dalla citata L. 477/95, il Comune provvederà ad adottare un Piano di Risanamento Acustico assicurando il coordinamento con gli altri strumenti previsti dalla legislazione vigente in materia di tutela ambientale. In particolare lo stesso dovrà essere redatto ai sensi del 2^ comma dell art. 7 della Legge n. 447/95 e dovrà contenere le indicazioni progettuali necessarie alla definizione della zonizzazione acustica prevedendo il conseguente regolamento di attuazione. Nei confronti di questo problema le possibilità di intervento e di bonifica possono essere le seguenti: - azioni attive; - azioni passive. Per azioni attive si intendono tutti gli interventi mirati ad eliminare la fonte di rumore tipo il trasferimento e/o la bonifica della fonte di rumore; le azioni passive sono quelle che si mettono in atto per proteggere dal rumore ad esempio: le barriere e gli asfalti fonoassorbenti. Gli interventi che si potranno attuare saranno i seguenti: A - direttive per il Piano Regolatore Generale e il Piano piano zonizzazione acustica.doc pag. 12

Urbano del Traffico; B - interventi da attuarsi da parte di privati; C - interventi da attuarsi da parte di enti; D - interventi da attuarsi da parte del Comune. A Direttive per il Piano Regolatore Generale e il Piano Urbano del Traffico Il piano di risanamento acustico dovrà prevedere che il P.R.G. inserisca nelle sue norme di attuazione tutte le direttive in materia di contenimento del rumore. In particolare dovranno essere osservati i seguenti criteri generali: 1) Tutte le nuove costruzioni e le variazioni d uso su immobili ricadenti all interno delle aree di zonizzazione dovranno osservare, nel caso di emissioni sonore, i limiti di zona; 2) Le attività produttive esistenti all interno delle aree di classe 3 4 5 dovranno osservare i limiti massimi di rumorosità diurna e notturna previsti dalla classe di appartenenza escludendo qualsiasi nuova edificazione o variazione di destinazione d uso che possa comportare, anche nel lungo periodo, il superamento dei limiti previsti dalla relativa classe di appartenenza; 3) Gli impianti produttivi esistenti e di progetto e/o attività, all esterno delle aree di classe 3 4 5, ma che siano produttori di emissioni superiori ai limiti consentiti dalla normativa, salvo le deroghe previste dall art. 2 della L.R. n. 21/99, dovranno predisporre idonei piani di risanamento acustico, da redarre ai sensi della Legge 447/95 che potranno essere attuati anche per gradi e comunque entro un periodo non superiore a 36 mesi dall ordine o prescrizione di adeguamento. Per quanto attiene alla circolazione stradale, tutte le indicazioni finalizzate alle emissioni sonore dovranno essere: - deviare quanto possibile il traffico di attraversamento; - introdurre il limite di velocità di 30 e 50 km orari su parte del territorio comunale, prevedendo anche strumenti di dissuasione della velocità al fine di piano zonizzazione acustica.doc pag. 13

farlo rispettare e dove opportuno vietarne il transito ai mezzi pesanti. B Interventi da attuarsi da parte dei privati Le emissioni sonore prodotte da sorgenti fisse quali unità produttive e/o attività localizzate sono soggette ad interventi specifici da parte delle singole aziende atti a contenere l intensità sonora entro i limiti previsti per legge, come già precisato al precedente punto A. C Interventi da attuarsi da parte di Enti (ANAS PROVINCIA) La Legge quadro sull inquinamento acustico n. 447/95 prevede all art. 3 l adozione di piani pluriennali per il contenuto delle emissioni sonore prodotte per lo svolgimento di servizi pubblici essenziali quali le linee ferroviarie, metropolitane, autostrade e strade statali entro i limiti stabiliti per ogni specifico sistema di trasporto.. e all art. 10.. hanno l obbligo di predisporre e presentare al Comune piani di contenimento ed abbattimento.. Essi devono indicare tempo di adeguamento, modalità e costi... Nel Comune di Zero Branco tale norma va applicata in particolare per quanto riguarda la S.S. n. 515 Noalese e le diverse strade provinciali. Si propone quindi di predisporre un accordo di programma tra Comune e ANAS e la PROVINCIA per l attuazione di interventi di difesa (barriere e asfalti fonoassorbenti). D Interventi da attivare da parte del Comune di Zero Branco Gli interventi di competenza del Comune riguarderanno essenzialmente l abbattimento delle emissioni sonore prodotte dal traffico lungo le strade comunali e la protezione delle scuole dislocate nel territorio comunale dove necessitino in base alla classificazione acustica. Gli interventi da attivare da parte del Comune saranno finalizzati ad agire sui seguenti elementi: velocità, caratteristiche del manto stradale, protezione con siepi, applicazione di vetri antirumore, ove necessario. piano zonizzazione acustica.doc pag. 14