Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Politiche di Riforma delle Pubbliche Amministrazioni, di Cittadinanza Tutela e Promozione Solidarietà e Tutele Sociali Disposizioni del ddl di stabilità 2016 in materia di Pubbliche Amministrazioni In tema di pubblico impiego, la legge di stabilità 2016, al di là dei titoli altisonanti degli articoli, non contiene novità di rilievo rispetto all impostazione delle leggi degli anni precedenti. Il lavoro pubblico ancora una volta è considerato un costo da ridurre e non un investimento da valorizzare con politiche di riprofessionalizzazione e motivazionali; al contrario si veicola un messaggio per cui la vera novità viene solo dall esterno, in numeri peraltro tanto ridotti da essere effimeri e solo riferiti alle figure dirigenziali. Per il restante personale continua la politica del mancato ricambio del turn-over e delle limitatissime risorse disponibili per il rinnovo contrattuale. Risultano particolarmente limitate le misure sulla Spending Review dalle quali si sarebbero dovute liberare risorse preziose da investire in settori strategici. Queste nel dettaglio le disposizioni che riguardano il settore del pubblico impiego: Articolo 15 (Merito) La disposizione prevede l incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle Università per finanziare chiamate dirette per elevato merito scientifico. Rispetto alla precedente formulazione l incremento per il 2016 scende da 50 a 38 milioni di euro, a decorrere dal 2017 sarà di 75 milioni. La misura è largamente insufficiente rispetto alle reali esigenze del comparto. Criticabile è la scelta della chiamata diretta in luogo del concorso ordinario. Riteniamo inoltre che nella stesura del decreto che dovrà stabilire la procedura ed i criteri e requisiti per accedervi debbano essere sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Via Po 21, 00198 Roma T +39 06 8473267-276 F+39 068473409 www.cisl.it Aderente alla CES e alla Confederazione Internazionale dei Sindacati
Articolo 16 (Giovani eccellenze nella pubblica amministrazione) Si prevedono assunzioni prioritarie, per favorire il ricambio generazionale di 50 dirigenti nel triennio 2016 2018 tramite procedure selettive indette dalla SNA, 10 unità nei profili iniziali della carriera prefettizia, 10 unità all avvocatura dello Stato, 10 alla procura dello Stato, fermo restando le assunzioni di vincitori di procedure già avviate per professori e ricercatori universitari e dirigenti. Si prevede il taglio delle piante organiche della dirigenza (prima e seconda fascia): i posti vacanti al 15 ottobre 2015 vengono resi indisponibili (sono esclusi dal taglio la dirigenza non contrattualizzata, delle città metropolitane e provincie adibiti all esercizio di funzioni fondamentali, degli uffici giudiziari, delle dirigenza medica e del ruolo sanitario e delle Agenzie fiscali). Taglio alla dirigenza: Si prevede entro il 31 gennaio 2016 una ricognizione delle dotazioni organiche dirigenziali delle amministrazioni dello Stato tramite decreto. Lo stesso faranno Regioni ed Enti Locali nel rispetto dei loro ordinamenti. Nel caso delle autonomie locali, i risparmi derivanti da questa razionalizzazione possono essere utilizzati per compensare le somme da recuperare per errata corresponsione di trattamenti economici accessori (vedi legge salva Roma) Per il comparto Scuola, Università ed Afam si applicano le specifiche discipline di settore. Turn over: si interviene a ridurre le facoltà assunzionali delle amministrazioni centrali prevedendo per gli anni 2016 2018 un turn over al 25%. Da questa misure si prevedono economie per 43 ml di euro per l anno 2016. La stessa riduzione si applica anche alle Regioni ed Enti Locali sottoposti al patto di stabilità. Congelamento fondi salario accessorio: nelle more dell attuazione delle norme della riforma Madia si stabilisce che a decorrere dal 1 gennaio 2016 l ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, delle amministrazioni pubbliche non può superare l importo determinato per l anno 2015 ed è ridotto in proporzione alle cessazioni dal servizio. Da queste misure si prevedono economie per 69,9 ml di euro. 2
Questa misura ripropone la logiche del decreto legge 78/2010 sul congelamento del trattamento accessorio che si è solo parzialmente integrato nella parentesi di riapertura della legge di stabilità 2015. Si tratta di una norma criticabile perché di fatto congela le risorse del secondo livello di contrattazione nel momento in cui nemmeno al primo livello sono previste risorse sufficienti ad un rinnovo dignitoso dei contratti dopo 6 anni di blocco. Ma è criticabile anche nella sua logica, perchè non si capisce perché bloccare anche i fondi del trattamento accessorio del personale non dirigenziale, visto che lo stesso comma dice che la misura è adottata nella prospettiva dell omogeneizzazione del trattamento economico dirigenziale. Si prevede la riduzione del 10% dello stanziamento per il personale degli uffici di diretta collaborazione dal 1 gennaio 2016. Si autorizza a bandire annualmente concorsi per la carriera diplomatica e le assunzioni di magistrati vincitori di concorso. Gli interventi diretti a bloccare il turn over e a intervenire sui fondi per la contrattazione integrativa sono da bocciare perché non permetteranno il ricambio generazionale, l assunzione di giovani preparati e motivati, la modernizzazione del settore pubblico, obiettivi che il governo e la riforma sbandierano come prioritari. Articolo 17 (Università) La disposizione prevede risorse straordinarie da destinare al reclutamento di nuovi ricercatori (figura precaria nell attuale ordinamento universitario). Le modalità di distribuzione di tali risorse amplieranno il divario esistente tra le Università del Nord e quelle del Mezzogiorno. A nostro avviso occorre prevedere interventi perequativi. Lo stanziamento è insufficiente consente l assunzione a termine di circa 1000 ricercatori contro un fabbisogno stimato di circa 20.000. Dal 2016 non si applicano alle assunzioni di ricercatori a tempo determinato le norme che limitano il turn over. 3
Articolo 27 (Esigenze indifferibili) Risorse economiche per il rinnovo dei contratti nazionali. L articolo contiene gli stanziamenti per i rinnovi contrattuali che ammontano per le amministrazioni centrali (compreso parastato?) e per la scuola uno stanziamento di 300 milioni lordi nel 2016 (900 nel triennio) di cui 220 circa (660 presumibili nel triennio) per il personale contrattualizzato: somma ritenuta unanimemente insufficiente considerando il blocco dei contratti e le esigenze di riqualificazione professionale conseguenti ai nuovi assetti delle funzioni e al persistente blocco del turn-over. Tale misura finisce per fungere da limite di riferimento anche per le altre amministrazioni non rientranti nei comparti delle amministrazioni direttamente gestite dal bilancio dello Stato. La misura limitata di risorse risulta essere ancora più penalizzante se si considera il congelamento anche dei fondi per il trattamento accessorio ai valori del 2015 segnalato in precedenza. Su questo punto va segnalato che al momento è sparito (ma si parla di emendamenti possibili) l ipotesi di una corresponsione unilaterale in attesa della definizione dei comparti. Articolo 28 (Rafforzamento per l acquisizione centralizzata) L intervento è diretto a rafforzare soprattutto nei confronti delle amministrazioni territoriali l obbligo di acquistare tramite le convenzioni Consip per ridurre la spesa pubblica riguardo ad una serie di categorie merceologiche (energia elettrica, gas, carburanti rete e carburanti extra rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa e mobile). E prevista inoltre la possibilità di approvvigionamenti al di fuori delle convenzioni Consip se queste conseguono un risparmio almeno del 10%. Da questi interventi si prevedono risparmi pari a 216 ml di euro per il 2016 (103 ml Ministeri/60 ml enti non territoriali/ 53 ml enti di previdenza). Gli interventi diretti alla sempre maggiore centralizzazione degli acquisti della PA che garantiscono un effettivo risparmio della spesa pubblica sono condivisibili, soprattutto se orientati, come sembra da queste ultime previsioni, a differenziare i tagli dei 4
consumi intermedi a cui sono chiamate le amministrazioni in funzione dello sforzo attuato per ampliare la quantità di beni acquistati tramite le convenzioni Consip. Articolo 29 (Razionalizzazione dei processi di approvvigionamento di beni e servizi in materia informatica nelle pubbliche amministrazioni) Si prevede di estendere anche per gli acquisti di beni e servizi in materia informatica l obbligo per le amministrazioni pubbliche e le società di approvvigionarsi tramite la Consip o i soggetti aggregatori, comprese le centrali di committenza regionali. E previsto il parere vincolante dell Agenzia per l Italia Digitale sui parametri di qualità e di prezzo dei beni a servizi. E prevista però una norma di esclusione (approvvigionamento fuori da Consip previa autorizzazione degli organi di vertice e in caso di necessità e urgenza) che a nostro avviso indebolisce la cogenza dell impianto normativo e rischia di ridurre i risparmi e gli sprechi. Articolo 33 (Riduzione delle spese e interventi correttivi dei Ministeri e delle società pubbliche) Il contributo dei Ministeri alla riduzione della spesa pubblica realizzato attraverso una serie articolata di misure di tagli lineari è di circa 3 miliardi e mezzo. La gran parte della Spending Review, cioè della revisione della spesa, che secondo il DEF avrebbe dovuto far risparmiare 10 miliardi e che nel ddl è stata praticamente dimezzata, si realizzerà attraverso tagli lineari ai Ministeri a dimostrazione che siamo molto lontani da quella riqualificazione della spesa pubblica che dovrebbe colpire selettivamente sprechi e corruzione e reperire risorse per investire nella macchina pubblica e nel suo personale. MEF: 2,4 miliardi (particolarmente grave è il taglio di 100 milioni ai Caf e di 48 ml ai patronati); MIUR: 324 milioni di tagli. In particolari dai bilanci delle singole scuole vengono recuperati 60 milioni di euro destinati a pagare le supplenze brevi e saltuarie, prima 5
della modifica delle modalità di pagamento avvenuta nel 2010, che vengono dunque riversati nelle casse dello Stato. Le Università dovranno restituire risorse non utilizzate negli anni 1998 2008 per interventi di edilizia scolastica per un massimo di 30 milioni di euro ad ateneo. Ministero della giustizia: si prevedono risparmi per la riduzione delle indennità dei giudici di pace ed onorari e per una riduzione del fondo per il processo telematico. Il Ministero degli Esteri contribuirà con riduzioni di spesa per gli organismi internazionali e con un incremento delle tariffe dei diritti consolari. La riorganizzazione della Scuola nazionale dell amministrazione garantisce un risparmio di 1,5 ml. Anche il Formez PA contribuirà con tagli del 20% delle spese di struttura, contenimento del costo del personale e tetto alle retribuzioni dei dirigenti. Un decreto del Mef dovrà stabilire limiti con criteri oggettivi e trasparenti agli stipendi degli amministratori, dirigenti e dipendenti delle società direttamente o indirettamente controllate da amministrazioni pubbliche, gli effetti di queste misure non sono però al momento quantificabili. 6