FISIOPATOLOGIA del DOLORE

Documenti analoghi
LA PERSO N A C O N DO LO RE : Q U A L I P O S S IB IL IT A E S C E L T E P E R L A Q U A L IT A D E L L A V IT A

BASI TEORICHE: NEUROFISIOLOGIA E TIPOLOGIE DEL DOLORE

Neurofisiopatologia del Dolore.

DEFINIZIONE D O L O R E

SISTEMI SENSORIALI. Trasformano diversi tipi di energia (LUMINOSA, onde elettromagnetiche) in SENSAZIONI MECCANICA CHIMICA)

Fisiopatologia del Dolore

Metodiche di valutazione clinica del dolore

La corretta gestione del paziente con dolore cronico e in Cure Palliative

Dott. Carmine Finizio. U.O. Riabilitazione Territoriale Area Territoriale ex ASL 3 - Lagonegro

CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL DOLORE

DN 1 Anatomia & Fisiologia del dolore

Il dolore. June 23, 2011

Il dolore acuto e transitorio è localizzato e risulta chiaramente legato ad uno stimolo (meccanico, termico o chimico) di alta intensità

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)

Il dolore addominale in età pediatrica : il punto di vista del gastroenterologo pediatra. Dott. Renzo Pini

SISTEMA NERVOSO SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) ENCEFALO: CERVELLO CERVELLETTO MIDOLLO ALLUNGATO (TRONCO ENCEFALICO)

TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE

Il midollo spinale è un cordone che decorre all interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre

Trasduzione sensoriale

I riflessi motorio maniera stereotipata indipendentemente

TERAPIA DEL DOLORE NEUROPATICO

Dolore esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole, spesso, ma non necessariamente (dolore psicogeno), associata a un danno tissutale reale/potenziale

Elaborazione SENSORIALE

IL DOLORE: MECCANISMI FISIOPATOLOGICI E TIPOLOGIE 17 NOVEMBRE 2016 BOLOGNA PALAZZO DEI CONGRESSI

Fisiologia Sensoriale

Sistema Nervoso Autonomo. Croce e delizia dell anestesista

Proprietà delle fibre dolorifiche

Il movimento e la postura (mantenimento di una posizione) dipendono da: Azioni riflesse, coordinate nel midollo spinale Azioni volontarie,

Campo recettivo di un recettore

La sensibilità tattile

Sistema nervoso. Funzioni:

Il dolore è un fenomeno cosciente, percettivo, corticale, estremamente specifico ed ha una funzione protettiva molto

LAMINE DI REXED SOSTANZA GRIGIA DEL MIDOLLO SPINALE SEGMENTO TORACICO

LE BASI DELLA FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE CRONICO IL DOLORE COME MALATTIA E SUA RILEVANZA CLINICA

Le componenti del sistema nervoso. Sistema efferente motorio Sistema afferente sensoriale

anatomia funzionale neuroscienze approccio riduzionistico approccio integrato Sistema Nervoso Centrale (SNC) Sistema Nervoso Periferico (SNP)

David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis. Biologia.blu. C - Il corpo umano

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

scaricato da

Organizzazione del sistema nervoso. Sistema nervoso centrale (SNC): Encefalo Midollo spinale

ELEMENTI DI ALGOLOGIA

Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele Milano. Dipartimento di Anestesia e Rianimazione Direttore Prof. Luigi Beretta

Introduzione alla neurofarmacologia


La trasmissione dell Impulso Nervoso

Il dolore il confine tra psiche e corpo

Il sistema nervoso (SN)

Delle lezioni del prof. P.P. Battaglini. Dichiarazione

VIE DI MOTO CENTRALI: POTENZIALI EVOCATI MOTORI ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE MAGNETICA TRANSCRANICA

RIFLESSIONI SU CASI PARTICOLARI

Sistema Nervoso Centrale (nelle cavità ossee)

Sensi somatici Tatto Pressione Propriocezione Temperatura Dolore

IL DOLORE. Principi di Terapia Antalgica. Dott. M. Allegri US interdipartimentale Terapia del Dolore. Collegio S. Cate"na - 9 marzo 2011

DN 1.2 Dolore acuto e cronico Dolore acuto e cronico Sistema complessivo Modulazione di segnali Nocicettori e trasmissione Nocicettori e sostanze

RIFLESSI SPINALI. dr. Francesco SIGNORELLI Cattedra ed U.O. Neurochirurgia Università Magna Græcia, Catanzaro

giunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali

Fisiopatologia del dolore. Maurizio del Giudice Istituto Nazionale dei Tumori Fondazione G. Pascale Napoli

Schema semplificato dell anatomia funzionale del cervelletto

Differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

Durata P. A. [ms] propriocettive muscolari A(β) Tatto, cinestesia,

DISORDINI DELLE SENSIBILITA (somato estesia)

IL DOLORE: MALATTIA DA CURARE (FISIOPATOLOGIA DEL DOLORE)

LA GENESI DELLA SINTOMATOLOGIA ALGICA

INDICE capitolo 1 Anatomia funzionale del sistema nervoso capitolo 2 Neuroni e cellule associate capitolo 3 Potenziali di riposo e d'azione

Il dolore muscoloscheletrico

Classificazione del dolore

Muscolo Scheletrico 4. Midollo spinale e riflessi

Il dolore procedurale, la sua gestione e le medicazioni attive. D.A.I.- Dott. Dario PALADINO Vice Presidente A.I.S.Le.C

La fisiologia del dolore non è completamente chiara infatti all'interno del corpo ci sono molti mediatori che stimolano i recettori del dolore come:

Il dolore: Scienze di base

2.Sistemi sensoriali 2 Le vie somatosensoriali

Lezioni di Fisiologia

Il Sistema Nervoso coordina le attività della vita di relazione e svolge le

Encefalo. - struttura

Minzione (Svuotamento della vescica)

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

LE MEDICAZIONI ATTIVE NELLA GESTIONE DEL DOLORE

SISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. simpatico parasimpatico Sezione afferente.

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Fisiologia e Biofisica A.A

I MEDIATORI CHIMICI DELLA FLOGOSI

Farmacologia del sistema serotoninergico

Eliminazione delle urine

Comunicazione tra cellule

SINAPSI. avviene senza l intervento. di mediatori chimici.

Il neurone. I neuroni trasmettono l informazione ad altri neuroni o alle cellule effettrici (cellule muscolari) attraverso le sinapsi.

Sistema Nervoso Vi V e i e s en e s n it i i t v i e, e, v ie i e m o m t o r t ic i i i e e con o t n r t ol o l l o l o m o m t o o t r o io i

I SENSI CHIMICI: IL GUSTO E L OLFATTO

La corretta gestione del paziente con dolore cronico e in Cure Palliative

Fisiologia della respirazione 11.Controllo della Ventilazione-Organizzazione neurale. FGE aa

Sistema Nervoso. variazioni del potenziale di membrana: P elettrotonici e P D azione D

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA

OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA FBF CORSO AZIENDALE FORMATORI DOLORE CRONICO

Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica)

I sistemi sensoriali. Il mondo, quale lo percepiamo, è reale?

Principali differenze tra sinapsi neuromuscolare e sinapsi centrali

ESPRESSIONE DELLE EMOZIONI E STRATEGIE DI COMUNICAZIONE. Il dolore cronico come espressione di disagio psicologico dr.ssa Chiara Pagnanelli

SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO.

Tessuto Nervoso. Parte b

E presente nella parete di organi interni cavi (arterie, vene, canale digerente, vescica).

Transcript:

PROGETTO DI FORMAZIONE REGIONALE IL MANAGEMENT DEL DOLORE NEL PAZIENTE CON LESIONI OSTEOARTICOLARI TRAUMATICHE in tutte le età della vita FISIOPATOLOGIA del DOLORE Adriana Paolicchi

Secondo l Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP): II dolore è un esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno definizione dell O..M..S.

L'esperienza del dolore è la somma dei seguenti fattori: dimensione affettiva e cognitiva esperienze passate struttura psichica fattori socio-culturali.

La sensazione dolorosa è mediata da un sistema ad alta soglia che si estende dalla periferia con i nocicettori, fino alla CC passando attraverso il corno posteriore del MS. Per limitare i danni il nostro organismo ha imparato ad associare all attivazione di questa via delle sensazioni spiacevoli, sistema di difesa necessario per la sopravvivenza.

Tra la sede del danno tissutale e la percezione del dolore come esperienza sensoriale si interpongono una serie di eventi fisiologici che definiscono la cosiddetta NOCICEZIONE

NOCICEZIONE

TRASDUZIONE Sistema mediante il quale uno stimolo meccanico, termico, pressorio determina una certa sensazione dolorosa. I nocicettori sono rappresentati dalle terminazioni periferiche libere di neuroni sensitivi primari, i cui corpi cellulari sono localizzati nei gangli delle radici dorsali. Sono presenti in gran numero nella pelle, ma sono anche nel muscolo, nel periostio, nella capsula degli organi interni e sulle parete dei vasi e degli organi cavi. Vengono distinti in unimodali e polimodali, eccitati da vari tipi di stimoli (termici, meccanici e chimici).

I nocicettori sono delle strutture nervose ad alta soglia di stimolazione, in genere canali ionici per il Na + ed altri elettroliti chiusi da forze magnetiche, ligandi chimici o ioni. PDA Sostanze algogene Terminazioni nervose Na + Ca 2+ Apertura canale

I mediatori periferici PROSTAGLANDINE Responsabili della iperalgesia e della sensibilizzazione primaria (grazie alla fosforilazione dei canali ionici che in tale maniera possono permettere un maggiore passaggio di Na + nella cellula). CHINIINE Azione pro infiammatoria, la sintesi di PG e la fuoriuscita di fluidi dai vasi con conseguente edema, cui partecipa anche l istamina rilasciata dalla degranulazione dei mastociti;

SOSTANZA P Prodotta dalla cellula nervosa e trasportata nella sede della lesione grazie ad un flusso intracellulare centrifo, causa dolore e vasodilatazione periferica; SEROTONINA Rilasciata dalle PLT e dai mastociti, provoca una diretta attivazione dei recettori di tipo specifico: 5-HT3 (apertura completa dei canali ionici) e dei 5-HT2 (sensibilizzazione). La serotonina, a livello centrale, manifesta sia una azione antinocicettiva che pro nocicettiva.

IONI H + e K + H + K + danneggiate, insieme Rilasciati dalle cell. a radicali dell O 2. rilascio mediatori dell infiammazione terminazione nervosa Tutte queste sostanze contribuiscono al cambiamento dello stato del nocicettore con lo sviluppo di ipersensibilità ovvero di una riduzione della soglia di stimolazione che si traduce clinicamente in iperalgesia del territorio di pertinenza del nocicettore, e con attivazione di nocicettori silenti la cui azione in termini clinici si traduce in aumento degli stimoli che afferiscono dalla periferia al centro ed in un allargamento della zona dolente.

CONDUZIONE Trasporto dello stimolo dalla periferia al centro del nostro sistema nervoso attraverso i prolungamenti dendritici del neurone sensitivo. Fibre interessate: FIBRE Aδ FIBRE C Mieliniche vel 20 m/s, nocicettori meccanici e meccanotermici Amieliniche vel 2 m/s nocicettori polimodali, rispondono a stimoli termici, meccanici e chimici

TRASMISSIONE Terminazione nervosa Neurone di I ordine tratto talamico laterale Neurone di II ordine Le fibre A e C raggiungono il MS attraverso le radici dorsali. Nel MS trasmissione a neurone di II ordine che si porta nella parte contro-laterale del midollo e giungono al cervello attraverso il tratto talamico laterale del MS.

A livello del MS sono stati descritti 2 sistemi di modulazione del dolore Sistema delle vie inibitorie discendenti Sistema del Gate Control (Melzack e Wall, 1965)

Inibizione discendente del dolore a livello spinale I meccanismi inibitori centrali sono attivati per modulare il dolore a livello spinale attraverso le vie discendenti I neurotrasmettitori sono la noradrenalina, la serotonina, le endorfine Gate control theory La trasmissione sarebbe correlata all equilibrio delle informazioni che attraversano il MS attraverso le fibre di diametro largo (non nocicettive) e quelle di diametro piccolo (nocicettive); se prevale l attività nelle fibre larghe il dolore sarà lieve od assente (cancello chiuso) se invece prevale la trasmissione lungo le fibre sottili si percepirà il dolore (cancello aperto).

Esiste un centro di modulazione del dolore nella sostanza gelatinosa del corno midollare post., principalmente a livello delle lamine I, II, V. Qui viene esercitata un inibizione variabile sulle afferenze del fascio spino-talamico. Tale fenomeno è legato alla presenza di interneuroni inibitori. Se prevalgono gli impulsi trasmessi dalle fibre A-delta l azione inibitrice risulta aumentata (chiusura del cancello), al contrario se prevale l azione delle fibre C ( chiusura del cancello)

PERCEZIONE evento terminale = sperimentaz. della sensaz. soggettiva I neuroni di 2 ordine hanno il proprio corpo cellulare dentro il midollo spinale nel corno posteriore e da qui proiettano verso l alto, alcuni decursando, altri rimanendo omolaterali. La principale via di proiezione dell'impulso nocicettivo ai centri superiori è il Tratto Spino-talamico che origina da neuroni localizzati nelle lamine I, V, VII.

Vie di proiezione midollo-encefaliche Vie nocicettive accessorie Tratto Spinoreticolare Tratto Spinomesencefalico Tratto Spinocervicale Colonne Posteriori

Elaborazione cerebrale del dolore Sostanza reticolare: influenza la coscienza (un dolore lieve aumenta l attenzione, un dolore severo può causare perdita di coscienza) Midollo allungato: stimola i centri respiratorio e cardiovascolare Talamo: stazione di collegamento, distribuzione dei segnali alle varie aree cerebrali, inclusa la corteccia Ipotalamo e Ipofisi: risposta endocrina e ormonale Sist. Limbico: regola la soglia del dolore e le reazioni emozionali Corteccia cerebrale: percezione dello stimolo come dolore

Transizione da dolore acuto a cronico Il dolore acuto, soprattutto se non adeguatamente trattato, può diventare un dolore persistente e talvolta cronico. Fattori predisponenti: suscettibilità genetica lesione chirurgica delle vie nervose

!!

Categorie di intervento a maggior rischio di dolore cronico chirurgia toracica emia inguinale chirurgia della mammella amputazione degli arti Per l infiammazione nella sede di lesione o per il neurinoma che si sviluppa dopo la lesione nervosa, si attivano particolari pace-maker che spontaneamente scaricano i propri stimoli sui neuroni centrali determinando una sensibilizzazione delle cellule stesse con alterazione dell espressione genica: recettori di membrana ed espressione subunità a2δ che legano il Ca 2+ e la cui azione viene inibita da gabapentin e pre-gabalin. Se l espressione di mrna viene riportata alla norma, la situazione ritorna allo stato quo ante;

Conclusioni " # $%$&'()$* "&* +,$&(!"# $%&''())* $++&$',--(.

$%$&'()$* "&* +,$&( $0+%()",1(2)* ($%)*,,+&+2( /$ -$%). /$. /$ /$ -$%)/

No Inadequate pain management in trauma care Oligoanalgesia Cause di oligoanalgesia: No misurazione, misura non accurata Sottodosaggio farmaci analgesici, oppiofobia Scarse conoscenze farmaci disponibili Disparità di trattamento (et socio-economici) Paura di diagnosi non corrette (età,, etnia, educazione, fattori culturali,

000 3 0 Decosterd I et al;oligoanalgesia in the Emergency Department: Short-Term Beneficial Effects of an Education Program on Acute Pain. Ann Emerg Med. 2007 Apr 17

1 2 0 3 3 Registrazione del dolore: 61% (infermieri) 76% (medici) vs 78%, 85% dopo l intervento Somministrazione analgesici: da 40% a 63% morphine da 10% a 27% Dose-unit unità media: 2,4 vs 4,6mg Decosterd I et al;oligoanalgesia in the Emergency Department: Short-Term Beneficial Effects of an Education Program on Acute Pain. Ann Emerg Med. 2007 Apr 17