Storia delle istituzioni politiche

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Storia delle istituzioni politiche Corso di laurea triennale in filosofia a.a. 2015-2016 Lezione quarta BODIN E HOBBES

JEAN BODIN

Jean Bodin Angers 1530 Laon 1596 Sei libri dello stato Parigi 1576 TESTO 4

Bodin, I sei libri dello Stato. Dedica Dedicatario: Guy du Faur, presidente del Parlamento di Parigi Quando mi si fa innanzi agli occhi l immagine dello Stato che va in rovina, e penso a tutti quelli che una disperazione estrema spinge precipitosamente a contribuire a questa distruzione della nostra grandezza, penso che di niente di più e di meglio la Francia può far preghiera a Dio immortale che di avere come capi di questo parlamento, che con sagge deliberazioni potrebbe governare tutta la terra, uomini sapienti ed eccellenti [ ] Da parte mia, se non altro posso fare, cercherò di stimolare sempre i più tiepidi e infiammare i volenterosi con le mie alte grida. In uno di questi ultimi anni, nei miei libri che trattano dello Stato, ho cercato di attuare proprio questo proposito, e son convinto di aver con ciò fatto cosa gradita a tutti i buoni cittadini (I, 140-141). [ ]

Bodin, I sei libri dello Stato. Dedica (2) E tuttavia io, proprio io che ho posposto il potere e la dignità regia agli interessi del popolo, ho anche condannato inesorabilmente, con scritti e discorsi, quelli che sotto il pretesto di lottare contro la tirannide, fanno macchinazioni ai danni del loro sovrano, si adoperano perché siano promulgati editti con cui si affermi il principio dell elezione popolare dei re, tentano di strappare violentemente lo scettro dalle mani dei principi legittimi (I, 148). [ ]

Bodin, I sei libri dello Stato. Indice (1) Libro I [natura e fine dello stato] Capitolo I Qual è il fine ultimo di uno Stato ben ordinato Cap. II Del governo domestico, e della differenza fra lo Stato e la famiglia Cap. III Del potere maritale Cap. IV Del potere paterno Cap. V Del potere del signore Cap. VI Del cittadino e della differenza fra suddito, cittadino e straniero, e fra città, cittadinanza e Stato Cap. VII Di quelli che sono sotto la protezione altrui, e della differenza fra alleati, stranieri e sudditi Cap. VIII Della sovranità Cap. IX Del principe tributario o feudatario; se egli possa dirsi sovrano Cap. X - Delle vere prerogative della sovranità

Bodin, I sei libri dello Stato. Indice (2) Libro II [forme di stato e di governo] Capitolo I Di tutte le forme di Stato, in generale; e se ve ne siano solamente tre o di più Cap. II Della monarchia dispotica Cap. III Della monarchia regia Cap. IV Della monarchia tirannica Cap. V Se sia lecito attentare alla vita del tiranno e annullare le sue ordinanze dopo la sua morte Cap. VI Della democrazia

Bodin, I sei libri dello Stato. Indice (3) Libro III ]componenti pubbliche dello stato] Capitolo I Del senato e dei suoi poteri Cap. II Degli ufficiali e dei commissari Cap. III Dei magistrati Cap. IV Dell obbedienza che il magistrato deve alle leggi e al principe sovrano Cap. V Del potere che i magistrati hanno sui privati Cap. VI Del potere che i magistrati esercitano gli uni sugli altri Cap. VII Dei corpi, collegi, stati e comunità Cap. VIII Degli ordini dei cittadini

Bodin, I sei libri dello Stato. Indice (4) Libro IV [la vita degli stati] Capitolo I Della nascita, crescita, perfezione, decadenza e rovina degli Stati Cap. II Se vi sia modo di prevedere il combinamento e la distruzione degli Stati Cap. III Di come i combinamenti degli Stati e delle leggi non si debbano fare repentinamente Cap. IV Se è opportuno che gli ufficiali di uno Stato siano perpetui Cap. V Se è opportuno che i magistrati siano d accordo fra loro Cap. VI Se è opportuno che il principe amministri egli stesso la giustizia e abbia spesso rapporti diretti con i sudditi Cap. VII Se il principe, in caso di guerra civile, debba aderire ad una delle parti; e se il suddito debba essere obbligato ad aderire all una o all altra. I mezzi per portare rimedio alle lotte civili

Bodin, I sei libri dello Stato. Indice (6) Libro V [ordinamento e natura dei popoli] Capitolo I Del metodo da seguirsi per adattare la forma dello Stato alla diversa natura degli uomini; e del modo di conoscere la natura dei popoli Cap. II Dei mezzi per ovviare a quei cambiamenti degli Stati che avvengono per la ricchezza degli uni e la povertà estrema degli altri Cap. III Se i beni dei condannati debbano essere aggiudicati al fisco o alla Chiesa, oppure lasciati agli eredi Cap. IV De premio e della pena Cap. V Se sia opportuno armare e rendere abili alla guerra i sudditi, fortificare le città e alimentare la guerra Cap. VI Della sicurezza delle alleanze e dei trattati fra i principi

Bodin, I sei libri dello Stato. Indice (7) Libro VI [la monarchia regia] Capitolo I della censura, e se sia utile rilevare il numero dei sudditi, e costringerli a dichiarare i beni ch ei possiedono Cap. II Delle finanze Cap. III Del mezzo per impedire che le monete siano alterate di prezzo o falsificate Cap. IV Confronto fra i tre Stati legittimi, ossia la democrazia, l aristocrazia e la monarchia regia; e che la migliore forma è il potere regio Cap. V Che la monarchia regia e ben ordinata non cade sotto elezione, sorteggio o eredità alle donne, ma deriva per diritto di successione al discendente maschile più prossimo in linea paterna, all infuori di qualsiasi divisione Cap. VI Della giustizia distributiva, commutativa, armonica: quale proporzione fra esse troviamo nella monarchia, nell aristocrazia, nella democrazia

Bodin, I sei libri dello Stato, Libro I, capitolo II La seconda parte della nostra definizione dello Stato riguarda la famiglia, ch è la vera origine dello Stato e ne costituisce parte fondamentale. A torto, ritengo, Aristotele e Senofonte hanno separato nettamente economia e politica; ciò equivale a staccare una parte dal tutto cui appartiene o a edificare una città senza case [ ] Come la famiglia ben governata è la vera immagine dello Stato, come l autorità domestica somiglia al potere sovrano, così il governo giusto della casa è il vero modello del governo dello Stato. E come il corpo gode buona salute se tutte le membra, ciascuna dal canto suo, compiono l ufficio ch è loro proprio, così lo Stato procede bene se tutte le famiglie in esso sono ben governate (I, 2, p. 172-173)

Bodin, I sei libri dello Stato, BRANI Libro I, capitoli 1 e 8 Libro II, capitoli 1-2, 3-4, 6-7 Libro VI, capitolo 6 [da C. Galli, I grandi testi del pensiero politico. Parti selezionate]

Bodin, I sei libri dello Stato, BRANI (1) - Definizione di STATO Libro I, capitolo 1 - Fine dello Stato: il governo giusto (legittimo il riferimento alle bande di predoni viene da Agostino, De civitate dei, IV, 4)) - Esclusione della felicità dal fine dello Stato - Inclusione del bene - Bene non come frutto di contemplazione ma di azione

Bodin, I sei libri dello Stato, BRANI (2) Libro I, capitolo 8 Concetto di SOVRANITA : - Definizione: potere assoluto, perpetuo, indivisibile, inalienabile - Distinzione fra il potere del sovrano e il potere dell ufficiale - Sovranità e leggi (essere sovrani = dare leggi ai sudditi) - Carattere assoluto del potere sovrano rispetto alla legge civile - Riferimento alla lex regia de imperio [ Per questo la legge dice che] - nulla obligatio consistere potest, quae a voluntate promittentis statum capit = non può esservi obbligazione che sia fondata sulla volontà di chi si obbliga [concetto di ETERONOMIA] Ma: - Il sovrano è soggetto alle leggi divine e naturali - Il sovrano deve osservanza ai patti giusti e ragionevoli - Il sovrano è vincolato alle leggi fondamentali del regno [es. la legge di successione al trono]

Bodin, I sei libri dello Stato, BRANI (3) Libro II, capitolo 1-2 LE FORME DI STATO E DI GOVERNO - Per la forma di stato il criterio della classificazione è l attribuzione della sovranità - Rifiuta il criterio platonico-aristotelico del bene (forme buone/forme cattive) perché estrinseco - classificazione tripartita: a. monarchia (popolo escluso dalla sovranità) b. aristocrazia (popolo partecipe tramite una sua porzione) c. democrazia (popolo sovrano) - Classificazione della monarchia: a. dispotica (il principe dispone dei beni dei sudditi e delle loro persone) b. regia o legittima (il re ha potere assoluto sui sudditi ma obbedisce alle leggi di natura, lasciando ai sudditi libertà personale e proprietà) c. tirannica (potere arbitrario esercitato a danno dei sudditi) - Regime (forma di stato) governo (forma di governo) poiché la sovranità può essere attribuita a un solo soggetto, non esistono FORME MISTE di stato. L idea della forma mista nasce dalla confusione fra regime e governo

Bodin, I sei libri dello Stato, BRANI (4) Libro II, capitolo 3-4, 6 LA MONARCHIA REGIA e la TIRANNICA - principis locum obtines, ne sit domino locus : occupa il posto proprio del principe, affinché non vi sia luogo al tiranno - ritratto del monarca regio - ritratto del monarca tirannico - accenno critico alle cariche venali (p. 104) ARISTOCRAZIA - elemento di personalità che distingue la forma monarchica, in positivo - sfiducia nella forma aristocratica

Bodin, I sei libri dello Stato, BRANI (5) Libro II, capitolo 7 DEMOCRAZIA - È caratterizzata dalla dialettica fra maggioranza e minoranza - nella democrazia è sovrana la maggioranza. Essa ha potere: a. sui singoli cittadini b. sulla minoranza in corpo - modo di voto a. per testa [individualistico] b. per tribù o per parrocchie [corporativo] - voto di pari o di diverso peso - ancora sull insussistenza dello stato misto - Il caso della Svizzera

Bodin, I sei libri dello Stato, BRANI (6) Libro VI, capitolo 6 CONCLUSIONI DELL ANALISI - La monarchia regia è la migliore forma di stato - Essa deve avere un governo misto e temperato, aristocratico e popolare, caratterizzato da GIUSTIZIA ARMONICA [ma altrove precisa che la sovranità deve essere concentrata] - Giustizia armonica = giustizia distributiva [a ciascuno il suo] + giustizia commutativa [redistribuzione] - Giustizia = equa ripartizione dei premi e delle pene, e di ciò che appartiene a ciascuno in termini legali

Bibliografia Jean Bodin, I sei libri dello Stato (Parigi 1576), edizione italiana a cura di Margherita Isnardi Parente e Diego Quaglioni, collezione I classici della politica, diretta da Luigi Firpo, UTET, Torino, 3 voll., 1964-1997

Thomas Hobbes Leviatano, o la materia, la forma e il potere di uno Stato ecclesiastico e civile, Parigi 1651 Thomas Hobbes 1588-1679 (dipinto di John Michael Wright, XVII secolo, National Portrait Gallery)

La rivoluzione inglese 1640 Carlo I Stuart è costretto a convocare il Parlamento d Inghilterra dopo 11 anni per chiedere aiuti finanziari per reprimere una rivolta dei calvinisti scozzesi (presbiteriani). Il Parlamento pone delle condizioni impegnative. Il re rifiuta e scioglie l assemblea [SHORT PARLIAMENT] La riconvoca per lo stesso motivo dopo alcuni mesi, accettando le condizioni poste dalla Camera dei Comuni. Il Parlamento resta insediato e assume poteri sovrani in condivisione con il re [LONG PARLIAMENT] 1642 - Il re tenta di arrestare i capi della Camera dei Comuni. Inizia la guerra civile. Oliver Cromwell, deputato della Camera dei Comuni, organizza l esercito rivoluzionario. 1644 Sconfitta delle truppe realiste. 1645 Carlo I viene catturato. 1647 Una parte dell esercito rivoluzionario esprime idee politiche radicali. 1649 Il re è processato per alto tradimento da una commissione nominata dal Parlamento e condannato a morte. Viene instaurata la repubblica (Commonwealth). 1653 Documento costituzionale: Instrument of Government. Cromwell assume il titolo di Lord Protettore.

La rivoluzione inglese 1658 Morte di Cromwell. Successione del figlio Riccardo 1660 RESTAURAZIONE. Un Parlamento autoconvocato [Convention Parliament] richiama in Inghilterra il figlio di Carlo I, cioè Carlo II, che sale al trono sottoscrivendo un impegno a convocare periodicamente il Parlamento e a consultarlo sulle questioni politiche di rilievo; 1685 Carlo II muore senza eredi legittimi; gli succede il fratello Giacomo II. Il Parlamento da tempo aveva cercato di far escludere Giacomo dalla successione perché cattolico ma Carlo si era sempre opposto; 1688 Nasce un figlio maschio a Giacomo II, primo nella linea di successione e cattolico. I whigs (fautori della sovranità del Parlamento) e una parte dei tories si rivolgono alla figlia primogenita del re, Maria, e al marito di lei, governatore militare delle Province Unite, Guglielmo III d Orange-Nassau. In novembre Guglielmo e Maria sbarcano con una flotta sul suolo inglese con il pretesto di voler assicurare i diritti di successione di Maria; Giacomo II fugge; un Parlamento autoconvocato elabora un Bill of Rights, un disegno di legge sui diritti del parlamento stesso e dei sudditi inglesi; in esso si dichiara fra l altro che il re ha abdicato e che il trono è vacante. 1689 Guglielmo e Maria salgono al trono sottoscrivendo il Bill of Rights, che diventa norma fondamentale della nuova Monarchia costituzionale inglese, insieme al Triennal Act e all Act of Settlement (norma che disciplina la successione in linea esclusivamente anglicana).

Hobbes, Leviatano, 1651 Struttura: Prima parte L uomo [I. Il senso; II. L immaginazione; III. La successione o la serie delle immaginazioni; IV. Il discorso; V. La ragione e la scienza; VI. Le origini interne dei movimenti volontari, comunemente chiamati passioni e le forme di discorso in cui si esprimono; VII. Le conclusioni o risoluzioni del discorso; VIII. Le virtù comunemente dette intellettuali e i corrispondenti difetti opposti; IX. I diversi oggetti di conoscenza; X. Il potere, il pregio, la dignità, l onore e la capacità; XI. La differenza dei costumi; XII. La religione; XIII. La condizione naturale dell umanità riguardo alla sua felicità e alla sua miseria; XIV. La prima e la seconda legge naturale e i contratti; XV. Le altre leggi di natura; XVI. Persone, autori e cose impersonate].

Hobbes, Leviatano Struttura: Seconda parte Lo Stato [XVII. Cause, generazione e definizione di Stato ; XVIII. I diritti dei sovrani per istituzione; XIX. Le diverse specie dello Stato per istituzione. La successione al potere sovrano; XX. Dominio paterno e dominio dispotico; XXI. La libertà dei sudditi; XXII. Sistemi soggetti, politici e privati; XXIII. I pubblici ministri del potere sovrano; XXIV. Alimentazione e progenie dello Stato; XXV. Il consiglio; XXVI. Le leggi civili; XXVII. Crimini, scusanti e attenuanti; XXVIII. Punizioni e ricompense; XXIX. Le cose che indeboliscono lo Stato, o che ne favoriscono la dissoluzione; XXX. Funzione del rappresentante sovrano; XXXI. Il regno di Dio per natura].

Hobbes, Leviatano Struttura: Terza parte Lo Stato cristiano capitoli XXXII XLIII Quarta parte Il regno delle tenebre Capitoli XLIV - XLVII

Capitoli: XIII XIV XV XVII XVIII XXI XXVI Hobbes, Leviatano

Hobbes, Leviatano / 1 Capitolo XIII - Uguaglianza degli uomini nello stato di natura - Ostilità, aggressività, conflittualità degli uomini nello stato di natura - Tre cause di contesa: competizione, diffidenza, gloria - La condizione di guerra nello stato di natura - Il fattore tempo - Precarietà della pace - Inopportunità di una valutazione morale - Nozione di peccato e di colpa - Irretroattività della legge - Condizione di esistenza e di pensabilità della giustizia: la società il potere comune - Condizione di esistenza e di pensabilità della proprietà - Lo stimolo a uscire dalla situazione di guerra: passioni: timore della morte, desiderio di una vita comoda ragione: leggi di natura

Hobbes, Leviatano / 2 Capitolo XIV - Differenza fra DIRITTO DI NATURA (jus naturale) e LEGGE DI NATURA (lex naturalis) DIRITTO di natura in senso soggettivo = libertà = assenza di impedimenti LEGGE naturale in senso oggettivo = precetto generale scoperto dalla ragione = limite, obbligo

Hobbes, Leviatano / 3 Capitolo XIV-XV PRIMA legge di natura: cercare la pace e conseguirla SECONDA legge di natura: essere disposti a rinunciare al proprio diritto naturale, se altri fanno altrettanto TERZA legge di natura: adempiere i patti sottoscritti La GIUSTIZIA e l INGIUSTIZIA sorgono dal patto La legge naturale non è sufficiente ad assicurare l osservanza dei patti, quindi la giustizia E necessario un POTERE COMUNE che costringa gli uomini a rispettare i patti

Le leggi di natura [Parte I, Cap. XV] 4. Essere grati per i favori ricevuti (gratitudine) 5. Adattarsi gli uni agli altri (compiacenza) 6. Perdonare (perdono) 7. Vendicare i torti solo per assicurare il bene futuro 8. Non offendere 9. Non essere superbi (riconoscere l altro come uguale) 10. Non pretendere privilegi 11. Non fare differenze (imparzialità, equità) 12. Non abusare delle cose comuni 13. Il possesso sia determinato dalla sorte 14. Il diritto del primogenito prevale (primogenitura) 15. I mediatori di pace devono essere salvaguardati (salvacondotto) 16. Ci si deve sottomettere alla decisione di un arbitro imparziale liberamente scelto dalle parti 17. Nessuno può essere giudice di se stesso (terzietà del giudice) 18. Il giudice deve essere imparziale (imparzialità) 19. In giudizio ricorrere alla testimonianza di un terzo per decidere fra due parti equivalenti (testimonianza)

Hobbes, Leviatano / 4 Capitolo XVII Istituzione di un POTERE COMUNE attraverso la cessione da parte di tutti i contraenti del patto del loro potere individuale Il potere comune è il LEVIATANO = sovrano per istituzione

Capitolo XVIII Hobbes, Leviatano / 5 Sovrano per istituzione: - sostenuto dal patto - designato dalla maggioranza - rappresentante di tutti i contraenti - così autorizzato ad agire dai contraenti, che riconoscono le sue azioni come se fossero le proprie in modo tale che tutti i contraenti siano AUTORI delle azioni di cui il sovrano e l ATTORE - impersonalità del concetto di Stato - irresponsabilità del sovrano, attore ma non autore

Capitolo XVIII Hobbes, Leviatano / 6 Sovrano per istituzione: - prescrive le regole / compresa la determinazione della proprietà e le LEGGI CIVILI - SUPERIORITA del sovrano: confuta l argomento comunitario, sulla base dell identità dei tutti e del sovrano - Le cattive azioni del sovrano sono sempre meno gravi del rischio di ricadere nello stato di natura, che si corre quando il potere comune venga meno

Capitolo XXI Hobbes, Leviatano / 7 - La LIBERTA naturale è necessaria - La LIBERTA DEI SUDDITI è residuale rispetto alle CATENE ARTIFICIALI create dalle leggi / la libertà dipende dal silenzio della legge - Il sovrano ha potere di vita o di morte sui sudditi, quando sia in pericolo la sua sussistenza - Il suddito ha diritto di autodifesa quando sia a rischio la sua vita

Capitolo XXVI Hobbes, Leviatano / 8 - La LEGGE è comando rivolto a chi è obbligato a obbedire - Def di LEGGE CIVILE - LEGISLATORE è solo il sovrano, per conto dello stato impersonale - Il sovrano non è soggetto alle leggi civili - La legge è tale per VOLONTA del sovrano, non per consuetudine, né per legge di natura

Hobbes, Leviathan / 9 Cap. XIII Della condizione naturale e dell umanità per quanto concerne la sua felicità e la sua miseria «La natura ha fatto gli uomini così uguali nelle facoltà del corpo e della mente che, sebbene si trovi talvolta un uomo manifestamente più forte fisicamente o di mente più pronta di un altro, pure, quando si calcola tutto insieme, la differenza tra uomini e uomo non è così considerevole, che un uomo possa di conseguenza reclamare per sé qualche beneficio che un altro non possa pretendere, tanto quanto lui». Trad. it. G. Micheli, Firenze, La Nuova Italia, 1987, p. 117

Hobbes, Leviathan / 10 Cap. XIV Della prima e seconda legge naturale e dei contratti «Il DIRITTO DI NATURA, che gli scrittori comunemente chiamano jus naturale, è la libertà che OGNI UOMO ha di usare il suo potere, come egli vuole, per la preservazione della propria natura, vale a dire della propria vita, e per conseguenza, di fare qualunque cosa nel suo giudizio e nella sua ragione egli concepirà essere il mezzo più atto a ciò». Trad. it. G. Micheli, Firenze, La Nuova Italia, 1987, p. 117

Thomas Hobbes, Leviathan (1651) OBIEZIONE ALLA TEORIA MONARCOMACA DEL DOPPIO PATTO «E siccome alcuni, a giustificazione della loro disobbedienza al sovrano, accampano un nuovo patto fatto non con gli uomini, ma con Dio [va detto che] anche questo è ingiusto; poiché non c è alcun patto con Dio se non per la mediazione di qualcuno che rappresenti la Persona di Dio, cosa che non fa nessuno all infuori del luogotenente di Dio, che al di sotto di Dio detiene la sovranità». Brano da P. P. Portinaro (a cura di), Stato, Roma-Bari, Laterza, 2004, p. 24

Hobbes, Leviatano / RIEPILOGO STATO DI NATURA UOMINI individualmente intesi, soggetti di DIRITTO NATURALE in senso soggettivo libertà, potenza Originaria condizione di guerra, causata dalle passioni naturali degli uomini RAZIONALITA, fondata nella LEGGE NATURALE, stimola ricerca di un rimedio allo stato conflittuale, con il fine della conservazione della vita STATO CIVILE nasce da un atto di volontà degli individui / fine dello Stato è la conservazione della vita degli uomini e il superamento della condizione di guerra.

Hobbes, Leviatano / RIEP. 2 STATO CIVILE nasce da un atto di volontà degli individui / fine dello Stato è la conservazione della vita degli uomini e il superamento della condizione di guerra In che cosa si esplica questo atto di volontà? In un PATTO di ciascun individuo con tutti gli altri, affinché ciascuno ceda tutto il potere e la forza che ha su se stesso a un terzo, escluso il solo diritto all autodifesa in pericolo di vita questo terzo è il SOVRANO [assemblea ( repubblica) o persona fisica ( monarchia)] il sovrano non è soggetto ad alcun tipo di vincolo; il suo mandato non è revocabile per alcuna ragione si tratta di un SOVRANO ASSOLUTO

Hobbes, Leviatano / RIEP. 3 La SOVRANITA : - non è revocabile, non è vincolata, non è responsabile verso i sudditi in alcun modo - poiché i sudditi sono parte del sovrano non possono contestarne gli atti o sottrarsi ai loro effetti / il patto comporta la piena accettazione dell agire del sovrano Implica: - facoltà di censura della parola e dello scritto - facoltà di emanare norme sulla proprietà privata e quindi disponibilità della proprietà dei singoli - esercizio della giustizia - facoltà di decisione sulla politica estera - nomina di tutti i ministri e loro subordinati

Hobbes, Leviatano / RIEP. 4 Dottrina politica: - razionalista - individualista - volontaristica - contrattualistica - assolutista