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Transcript:

Effe$ indesidera, del processo di Fabbisogno energe,co Inquinamento idrico Degrado del suolo Erosione Sostanza organica produzione agricola Salinità, sodicità Elemen, e sostanze traccia Riduzione biodiversità Compe,zione per risorse

agricoltura e acqua Durante la sua permanenza all interno del territorio agricolo, l acqua subisce una serie di trasformazioni delle sue caratteristiche. Può cedere sostanze ed arricchirsi di altre, con conseguenze talora negative, talora positive per la sua qualità. Il terreno agrario può dunque agire da sorgente diffusa di inquinamento o da filtro, restituendo acque migliori di quelle in ingresso.

L inquinamento di origine agricola natura diffusa mancanza di semplici relazioni tra cause ed effetti dipendenza dalle condizioni meteorologiche e ambientali impossibilità di predire e controllare il fenomeno fattore uomo concentrazioni spesso basse Difficoltà di prevenzione e trattamento

Gli inquinanti di origine agricola agente inquinante solidi sospesi sali solubili nitrati fosforo fitofarmaci concentrazione g/l mg/l ppm ppb perdite t/ha q/ha kg/ha g/ha

Controllo e riduzione dell inquinamento di origine agricola STRATEGIA AZIONE SCALA CONDIZIONI Ridurre la genesi BPA Campo Ovunque Ridurre il trasporto Trasformare gli inquinanti Bloccare gli inquinanti Efficienza irrigazione Drenaggio controllato Drenaggio controllato Fasce tampone Zone umide Fasce tampone Zone umide Zone tampone Campo Campo Campo Bordo campo Campo/collettore Campo/collettore Ovunque Falde superficiali Falde superficiali Flussi orizzontali Flussi orizzontali Flussi orizzontali Flussi orizzontali Corsi d'acqua

Buone pratiche agricole Strutturali: organizzazione della struttura aziendale per la riduzione degli impatti negativi Raccolta delle acque di scolo e impermeabilizzazione dei bacini Siepi Zone umide di fitodepurazione Gestionali: adozione di tecniche di coltivazione che consentano la riduzione dell inquinamento, la conservazione della qualità del suolo, della biodiversità, etc Contenimento delle perdite di N (fertilizzazione, lavorazioni ) Controllo dell erosione Gestione degli spazi incolti

Emissioni NO 3 - mobilità impatto acque Direttiva nitrati (676/91)

Direttiva nitrati (676/91/CEE): finalità (art. 1) Ridurre l inquinamento delle acque causato direttamente o indirettamente dai nitrati di origine agricola Prevenire qualsiasi ulteriore inquinamento di questo tipo

Direttiva nitrati (676/91/CEE): protezione dall inquinamento di tutti i tipi di acque Elaborare uno o più CBPA applicabili a discrezione dagli agricoltori Predisporre un programma comprensivo di disposizioni per la formazione e l informazione degli agricoltori, per promuovere l applicazione del CBPA

Direttiva nitrati (676/91/CEE): misure specifiche Designazione di zone vulnerabili Elaborazione di programmi di azione specifici CBPA obbligatorio Eventuali misure + restrittive F Programmi di controllo

Direttiva nitrati (676/91/CEE): allegato III (misure da inserire nei programmi d azione, estratto di aspetti agronomici) Periodi in cui è proibita la distribuzione di determinati tipi di fertilizzanti Limitazione dell applicazione di fertilizzanti, conformemente alla buona pratica agricola e in funzione delle caratteristiche della zona vulnerabile, in particolare: condizioni del suolo (tipo, pendenza) clima, precipitazioni, irrigazione uso del terreno, prassi agricole, rotazioni fabbisogno prevedibile di azoto da parte delle colture

carico N suini+bovini

il CBPA guida pratica per aiutare gli agricoltori a svolgere l attività agricola nel rispetto delle risorse ambientali. Un codice si basa sulla conoscenza del territorio in cui è applicato, descrive i principali rischi di impatto ed individua le buone pratiche agricole che consentono il loro contenimento, permettendo lo svolgimento di un agricoltura sostenibile nazionale: indicazioni generali regionale: riferimento per normative e PSR locale: in realtà di particolare pregio ambientale (es. Parchi)

Obie$vi del CLBPA e sua interpretazione Elaborare linee guida riferite alla pra,ca agricola locale ed economicamente sostenibili, per ridurre l apporto di inquinan,, sopramumo nitra,, nelle acque superficiali e profonde; sensibilizzare chi opera nel semore agricolo affinché colga il vantaggio economico ed ambientale derivante dalla razionalizzazione delle pra,che agronomiche; sensibilizzare l opinione pubblica memendo in risalto il contributo virtuoso dell agricoltura per la salvaguardia delle risorse acqua e suolo; cos,tuire uno strumento a favore delle aziende operan, nel territorio per la realizzazione di proge$ e per l adesione a programmi, misure e finanziamen, comunitari, nazionali e locali.

Dosi di applicazione devono essere impiega, come fer,lizzan, prioritariamente gli effluen, zootecnici la quan,tà di effluente non deve in ogni caso determinare in ogni singola azienda o allevamento un apporto di azoto superiore a 170 kg per e7aro e per anno, inteso come quan,ta,vo medio aziendale, comprensiva delle deiezioni depositate dagli animali quando sono tenu, al pascolo e degli eventuali fer,lizzan, organici derivan, dagli effluen, di allevamento le dosi di effluente zootecnico e l'eventuale integrazione di fer,lizzan, minerali e di sintesi devono essere gius,ficate dal Piano di U,lizzazione Agronomica (PUA)

DEROGA!!!! Con decisione della Commissione UE (2011/721/UE). è concessa deroga richiesta dall Italia per Emilia- Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto alle norme di protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitra, provenien, da fon, agricole per il periodo 1/1/2012-31/12/2015 La deroga da facoltà alle Regioni di superare le disposizioni generali stabilite dai rispe$vi Programmi d azione nitra, (PAN) e consente alle aziende poste in zona vulnerabile che ne faranno richiesta, di distribuire reflui zootecnici sui terreni fino al limite massimo annuo di 250 kg/ha di azoto organico, rispemo ai preceden, 170 kg/ha. Come dimostra il dossier presentato dalle Regioni, tale nuova opportunità può essere sfrumata senza memere a rischio la qualità delle acque, a pamo di aumentare l efficienza di u,lizzazione dell azoto mediante pra,che, tramamen, e sistemi colturali mira,.

Dire$va nitra, (676/91/CEE): allegato III (dosi di azoto applicabili al terreno) Determinate in base all equilibrio fra Fabbisogni delle colture Appor,, comprenden,: Quan,tà di N presente nel terreno nel momento in cui la coltura inizia ad assorbirlo Mineralizzazione dell N organico del terreno Compos, di N provenien, da reflui di allevamento Compos, di N provenien, da fer,lizzan,

Piano di U,lizzazione Agronomica (PUA) per aziende zootecniche Il Piano è finalizzato a dimostrare l esistenza di un equilibrio accemabile tra il fabbisogno prevedibile di azoto delle colture e l apporto di questo elemento con la fer,lizzazione. Tale equilibrio si basa sulla seguente semplice equazione concepita per un regime mediamente permanente di fer,lità: R*n (N L +Nn)*En = No*Eo + Na*Na + Nc*Ec Il bilancio si fa preven,vamente su ogni appezzamento (o par,cella catastale) per ciascuno dei 5 anni consecu,vi previs,, con riferimento alla coltura dell anno considerato

Principi generali 1. La quan,tà di fer,lizzan, azota, impiegabili deve essere rapportata al contenuto di elemen, nutri,vi presen, nei fer,lizzan, stessi, ai,pi di fer,lizzan, u,lizza,, all epoca e alle modalità di distribuzione, alle necessità nutrizionali delle colture, alla natura del suolo e del somosuolo, al,po e alla profondità della falda, tenuto conto sia delle esigenze produ$ve che delle esigenze di salvaguardia ambientale. 2. L impiego razionale di effluen, di allevamento disponibili in azienda o recuperabili da aziende limitrofe deve essere privilegiato rispemo all uso di altri fer,lizzan,. 3. E obbligatorio il rispemo del Codice di Buona Pra,ca Agricolaa

BPA per controllo delle perdite di N Fertilizzazione Privilegiare la fertilizzazione organica Apporti di concimi chimici frazionati o a lento effetto Evitare distribuzione di concimi chimici lontano dal ciclo colturale Leggera riduzione delle dosi Effetti di avvicendamento Lavorazioni conservative Riduzione della frequenza e profondità di aratura Minime lavorazioni o semina su sodo Catch crops Coperture vegetali durante i periodi a rischio di dilavamento

condizionalità Il pagamento diretto dei diversi contributi comunitari in agricoltura è condizionato al rispetto di norme in materia di salvaguardia dell ambiente, sanità pubblica, salute degli animali e delle piante, benessere degli animali e mantenimento delle superfici agricole in buone condizioni agronomiche e ambientali; da qui il termine di condizionalità. norme da rispettare Criteri di Gestione Obbligatori (CGO): sono Direttive e Regolamenti comunitari già da tempo in vigore, il cui rispetto è quindi già comunque dovuto; la novità introdotta dalla condizionalità è il legare il rispetto di tali norme al riconoscimento degli aiuti diretti; Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA) per perseguire cinque obiettivi: proteggere i terreni dall erosione, conservare la sostanza organica, mantenere la struttura del suolo, garantire il mantenimento degli habitat, proteggere e gestire le risorse idriche. chi è interessato alla condizionalità Tutti i produttori agricoli che richiedono un pagamento diretto all Unione Europea, i beneficiari di pagamenti agroambientali del PSR (Misure 214 e 215), delle Azioni ambientali del settore ortofrutticolo e i beneficiari di aiuti per l estirpazione/ristrutturazione dei vigneti. cosa succede se non si rispetta la condizionalità I pagamenti potranno essere ridotti o annullati, secondo una gradualità proporzionata alla gravità dell inosservanza.

condizionalità: normativa Le disposizioni comunitarie in materia di condizionalità sono contenute nel Regolamento (CE) n. 73/2009, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell ambito della PAC L'applicazione di tali disposizioni comunitarie è disciplinata, nel nostro Paese, da specifici provvedimenti approvati dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e dalle Regioni. Il Mipaaf emana annualmente un decreto per l applicazione della condizionalità La Regione del Veneto ha definito con la DGR n. 3540 del 30 dicembre 2010 le disposizioni regionali in materia di condizionalità che si applicano a decorrere dal 1 gennaio 2011.

Un po di conti... 50 Kg ha -1 (?) 50 Kg ha -1

50 Kg ha -1 BPA: -30% FT: -90% 50 35 35 3.5 DC: -50% 3.5 1.8 ZU: -90% 1.8 0.18 0.18 Kg ha -1