01/02/2014 - Dirett. Centrale Formazione - Direttori e Direttivi Centrali D.C.F. e S.C.A. - Direttori Regionali e Dirigenti -Istrutt. Professionali -OO.SS. Cari amici e colleghi Istruttori frequentanti e non le S.C.A., ci permettiamo di chiamarci così perché tali sembriamo tutti, al di là dell età anagrafica di ciascuno di noi. Scriviamo questa lettera nell estremo tentativo, si sa la speranza è l ultima a morire, di far capire quanto il personale comportamento sia portatore di disvalori, ovvero sia dissolutore di importanti valori sociali, sui quali avremmo tante cose da far presente, ma per non tediare troppo e per non essere retorici, in quanto detto più volte, ci limitiamo a tenere il dito alto, pensando che ognuno, avendo una coscienza, sarà capace di indirizzarlo sul proprio specchio. Esistono molti, anzi troppi termini nei quali lo specchio potrebbe riflettersi e dar ragione, ma ne circoscriveremo solo quattro: invadenza, volgarità, trasandatezza ed esibizionismo. A volte l essere invadenti dà un senso di non osservanza del valore, delle regole e del rispetto per gli altri, dando sfogo ad una sorta di pratica sportiva detta clanfa ( usata molto nel triestino), di cui ci si sente campioni olimpici esperti, che è fondata sul principio di buttarsi in acqua per sollevare degli schizzi finalizzati a bagnare persone che vogliono rimanere asciutte (ad esempio durante gli esami degli allievi). Ci si entra con invadenza nella vita di altre persone cercando di costringerle a bagnarsi o a stare lontane dalla riva del mare. Recuperare il valore del rispetto per gli altri vuol dire recuperare il rispetto per se stessi A volte l essere volgare dà un senso di non osservanza del valore, delle regole e del rispetto per se stessi. Spesso capita di udire livelli di discorsi così bassi del tipo di quelli che fanno le clanfe ai Topolini. Infatti, i contenuti espressi, il linguaggio utilizzato, il tono della voce esprimono una inascoltabile volgarità. Non entriamo nel merito perché non ci teniamo a ripetere le cose dette in aula, in piazzola o al castello di manovra in quanto fin troppo bene conosciute. Recuperare il valore del rispetto per gli altri vuol dire recuperare il rispetto per se stessi A volte l essere trasandati dà un senso di non osservanza del valore, delle regole nel rispetto e nel decoro della divisa che si indossa. Sicuramente si può essere decorosi con una bella doccia e degli abiti semplici acquistati ai grandi magazzini, come si può invece essere trasandati portando una divisa in cui tutti ci riconoscono. Magari saremo pulitissimi, chi lo sa, di certo il nostro modo di vestire trasandato, con capelli lunghi, barba incolta e orecchino, in divisa, non dà questa impressione. Recuperare il valore del rispetto per gli altri vuol dire Recuperare il valore del decoro A volte l essere esibizionisti dà un senso di non osservanza del valore, delle regole nel rispetto del valore della riservatezza. E tutto un mettersi in mostra, un vomitare la propria intimità, un voler apparire a tutti i costi anche facendo credere di dare o vendere quiz e test al migliore offerente (vi siete mai chiesti perché le risposte dei quiz, SAF, puntellamenti ecc. degli esami fatti in aula sono tutti uguali?). Recuperare il valore del rispetto per gli altri vuol dire Recuperate il valore della riservatezza
Bisogna recuperare certi valori, nella forma e nella sostanza, anche se purtroppo dubitiamo che le nostre parole sortiscano un qualche effetto. Temiamo saranno portate via dal potente vento dissolutore che promuove i disvalori dell invadenza, della volgarità, della trasandatezza e dell esibizionismo. Immaginiamo che si continuerà con le clanfe, espressione balneare della sottocultura triestina delle bobe. Non importa, con questo tentativo abbiamo fatto il nostro dovere e tanto ci basta. Dopo questo ennesimo momento di tentata moralizzazione, vorremmo insieme a voi fare un focus sull albo Istruttori Professionali, il quale ormai da numerosi anni non viene rivisto e aggiornato. L infinita guerra fredda della Formazione, così potrebbe essere ribattezzata l attuale stagione che si sta vivendo nel settore Istruttori Professionali, e il continuo batti e ribatti tra D.C.F. /sindacati, a suon di carta bollata, non sembra finire mai. Ora però vorremmo aprire un contenzioso che riguardi una diffida per comportamento omissivo nei confronti degli operatori alla Formazione, nei confronti di chi presso la D.C.F. ha l incarico di mantenere aggiornati gli albi, nei confronti di chi travestito da 007 con occhiali scuri e cappello in testa, forse per paura di essere per l ennesima volta immortalato in divisa con atteggiamenti poco decorosi, si aggira tra le mura. Inoltre la contestazione riguarda la mancata pubblicazione, ad oggi, dell aggiornato albo unico degli operatori della formazione denominati Istruttori Professionali, cioè una sorta di elenco in cui si schedano tutti gli I.P. accreditati con il relativo profilo professionale, mansioni e livello di inquadramento, oltre a tutta una serie di dati inerenti l anno di assunzione e passaggi di qualifica. La mancata pubblicazione ha certamente comportato un danno a quegli operatori aventi diritto e un ingiusto vantaggio ad altri soggetti ivi inseriti e comunque sprovvisti dei requisiti richiesti, come accaduto per il reclutamento attraverso il 33-34 - 35 corso Istruttori Professionali. Per quanto sopra e in attesa di una smentita o conferma di questa forza che ha sempre detto useremo la ragione come un arma per vincere e convincere, noi de Il COMITATO, abbiamo fatto in parte, il lavoro di chi per incarico è preposto a fare e forse per incompetenza o incapacità rifiuta di fare, siamo in grado di pubblicare ufficialmente il primo albo istruttori che ad oggi risulta, in parte, monco degli Istruttori abilitati dal 29 corso in poi; inoltre esso risulta alterato da coloro che invece a seguito di pensionamento non hanno più titolo per rimanerne all interno. Con i controlli e le verifiche che avrebbero dovuto susseguirsi anno per anno, ci si sarebbe inoltre resi conto quanti di questi che pur richiedono l incentivo mensile, in realtà non siano mai più passati per le scuole, neppure per gli aggiornamenti effettuati a cura della D.C.F. Questo modus operandi, oltre a togliere risorse a chi veramente della formazione ne fa un attività principale, segnala in modo negativo il non controllo da parte dell Amministrazione sulla reale capacità formativa nel territorio Nazionale che ne deriva. Evidentemente però, la guerra fredda sopra descritta non porta alcun beneficio, poiché la caparbietà nell evitarsi dei due ciclopi e il continuo voler dimostrare a tutti e a tutto solo quantità senza qualità, comporta, oltre a quanto divulgato non per nostra volontà, nei giorni precedenti, un ritorno al passato di vicende vissute già qualche anno fa, dove parecchi pantaloni antifiamma venivano sostituiti dal magazzino in quanto letteralmente perforati da scintillio del mototroncatore. Oggi dopo un notevole sforzo fatto da alcuni volenterosi, l evento si ripete e se volete un indirizzo quasi preciso ve lo forniamo: semplice, basta individuare l allievo che si presenta in cortile con il pantalone gamba DX completamente sforacchiato o che ne richiederà la sostituzione. Ciliegina sulla torta che avvalora quanto scritto: pare abbiano fatto aderire alla ricognizione per I.P. al 73 corso AA.VV.F. uno pseudo istruttore senza abilitazione a tale titolo e se proprio volete essere certi di quanto esprimiamo e l immaginazione non sopraggiunge, provate a confrontare i nominativi dei provvedimenti usciti negli ultimi 50 gg., con l albo Istruttori Professionali. Ah, dimenticavamo:.. non è aggiornato!!!
Legenda delle caselle colorate a fianco dei nominativi negli allegati: In quiescenza o in procinto di esservi; Presenza alle SCA o SFO negli ultimi anni; Non essere mai stato presente o quanto meno non presente negli ultimi anni alle SCA o SFO.
Ricordate La differenza fra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia. Inoltre La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! Albert Einstein Noi, invece diciamo: non c è niente che funzioni e VOI sapete il perché Saluti Il COMITATO