n 3 - MARZO 2015 NEWSLETTER Social Recruiting, la nuova frontiera di personale cambia seguici su



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IN APERTURA NEWSLETTER n 3 - MARZO 2015 Jobs act, si parte con Naspi e contratto a tutele crescenti Pubblicati in Gazzetta i primi due decreti attuativi della riforma del mercato del lavoro. Arrivano l assicurazione per chi perde il lavoro e il contratto di ricollocazione Dopo aver superato il costruttivo confronto con le commissioni parlamentari, sono stati pubblicati, lo scorso 6 marzo 2015, sulla Gazzetta Ufficiale i primi due decreti attuativi del Jobs Act, legge delega per la riforma del mercato del lavoro (L. 183/2014). Si tratta del decreto legislativo che disciplina i nuovi strumenti per il sostegno del reddito di coloro che perdono il lavoro e del decreto legislativo sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti. Il primo intende riformare in senso universalistico il sistema di ammortizzatori sociali che in questi ultimi anni, a causa della crisi o comunque la riorganizzazione di molte aziende, ha visto crescere a dismisura il numero di soggetti bisognosi di tutela. Si è ritenuto, quindi, di ridefinire in termini quantitativi e qualitativi le prestazioni garantite dalla L. 92/2012, introducendo la Nuova assicurazione per l impiego (NASPI), che dal 1 maggio 2015 sarà la misura di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro. È prevista anche una misura sperimentale per il 2015 per il sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto (DISCOLL), che sono iscritti alla gestione separata INPS con determinati requisiti, i quali per la prima volta potranno beneficiare di un trattamento di durata semestrale in luogo del precedente una tantum. Vi è poi l assegno per la disoccupazione involontaria (ASDI) previsto per coloro che non sono riusciti a ricollocarsi e comunque si trovano in uno stato di bisogno. La vera novità è rappresentata dal contratto di ricollocazione che rappresenta una nuova misura di politica attiva per tutti coloro che si trovano in stato di disoccupazione. Dopo la possibilità per le Regioni di avviare sperimentazioni di supporto alla ricollocazione, infatti, il Legislatore ha deciso di finanziare con il Fondo per le politiche attive del lavoro, ma anche con ulteriori risorse messe a disposizione dalle Regioni, tutte quelle iniziative di assistenza e supporto alla ricerca di nuova occupazione garantite al lavoratore dai Servizi per l impiego pubblici e privati, secondo un sistema dotale basato su voucher, che potranno essere incassati solo a risultato ottenuto. Il decreto legislativo sulle tutele crescenti, invece, introduce una diversa disciplina dei licenziamenti per tutti coloro che sono assunti a tempo indeterminato a far data dall entrata in vigore della nuova norma. Secondo il quadro delineato dal Legislatore, mentre per gli assunti prima della riforma odierna permane l attuale regime, per i neo-assunti la reintegra nel posto di lavoro è prevista solo in caso di licenziamento discriminatorio e in caso d insussistenza, provata in giudizio, del fatto materiale che ha dato luogo al licenziamento disciplinare, fatta salva in questo caso la possibilità per il lavoratore di optare comunque per un indennizzo. APPROFONDIMENTO L INTERVISTA DALL EUROPA DAI SOCIAL NETWORK 2 RENDIAMOCI UTILI, #DIAMOCIUNAMANO 3 LINKEDIN, LA RICERCA DEL LAVORO SI FA SOCIAL 5 LAVORARE IN UN PAESE EUROPE0? ORA PUOI CON YOUR FIRST EURES JOB! 6 Social Recruiting, la nuova frontiera per la ricerca di personale cambia il mercato nel 2015 Per gli altri tipi di licenziamento (per motivi economici sia per le imprese fino a 15 dipendenti, sia per le grandi aziende, per giusta causa e giustificato motivo soggettivo) è previsto un sistema graduale di tutele di natura risarcitoria che crescono in proporzione all anzianità di servizio del lavoratore e che consistono nel riconoscimento di un indennità economica. Il prossimo passo per una completa attuazione del Jobs Act è rappresentato dall entrata in vigore dei decreti sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e sul riordino delle tipologie contrattuali, già resi noti dal Consiglio dei Ministri del 20 febbraio scorso. 1

APPROFONDIMENTO Porte aperte a chi vorrà prendere parte ai progetti realizzati dalle organizzazioni del terzo settore in collaborazione con Comuni ed Enti locali, in diversi ambiti Rendiamoci utili, #diamociunamano Parte l iniziativa promossa dal Ministero del lavoro rivolta ai beneficiari di sostegno al reddito che intendono sostenere la propria comunità di appartenenza partecipando ad attività di volontariato delle politiche sociali, dal presidente dell Anci e dal Forum nazionale del Terzo settore al fine di promuovere la diffusione e l attuazione del progetto. Un progetto che si muove in una logica generale di attivazione, di partecipazione responsabile e di miglioramento delle opportunità, che possono presentarsi al singolo nel momento in cui un cittadino è presente all interno della comunità ed attiva relazioni e si mette in gioco. È possibile consultare e inserire i progetti nella sezione ad hoc del sito del Ministero (www. lavoro.gov.it) e direttamente presso i Comuni, Enti o organizzazioni aderenti all iniziativa. Rendersi utili e sostenere la propria comunità di appartenenza, valorizzare la persona in un momento difficile come la perdita di un posto di lavoro. Con queste finalità, nasce #diamociunamano, un iniziativa ad alto valore sociale, promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali rivolta a tutti coloro che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito, come cassa integrazione, integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti solidarietà, indennità di mobilità, Aspi e mini Aspi, prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell attività lavorativa o le altre prestazioni di natura assistenziale. Porte aperte quindi nel volontariato a tutti coloro che vorranno prendere parte ai progetti realizzati dalle organizzazioni del terzo settore in collaborazione con Comuni ed Enti locali. I progetti possono essere già in corso di realizzazione o del tutto nuovi e riguardare diversi ambiti, dall accoglienza, all inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili, all accompagnamento e assistenza sociale, protezione civile, protezione ambientale, sport e tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. Una volta acquisita la disponibilità del soggetto e verificato il possesso dei requisiti, l organizzazione di terzo settore potrà richiedere all Inail l attivazione della copertura assicurativa a valere sulle risorse dell apposito Fondo nazionale istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. #diamociunamano punta al coinvolgimento attivo della persona, il protocollo d intesa che ha dato vita al progetto è stato firmato lo scorso 28 gennaio dal Ministro del lavoro e Se sei un organizzazione Vai su lavoro.gov.it registrati e compila il form. Inserisci il tuo progetto e seleziona la tipologia di attività, allegando una scheda dettagliata del progetto. Una volta acquisita la disponibilità del soggetto e verificato il possesso dei requisiti, dovrai richiedere all Inail l attivazione della copertura assicurativa. Se sei un lavoratore Vai su lavoro.gov.it per avere informazioni sui progetti attivi. Mettiti in contatto con l organizzazione promotrice o con il Comune o l Ente locale per aderire. 2

L INTERVISTA Il network è in piena espansione sia sul fronte delle iscrizioni di membri, sia per il numero di aziende che decidono di affidarsi a noi e di usufruire dei nostri servizi LinkedIn, la ricerca del lavoro si fa social Fonte: LinkedIn Italia Il network professionale punta sull Italia, i giovani e le University page Per chi fa già parte del mondo del lavoro LinkedIn è un punto di riferimento per farsi conoscere e trovare nuove opportunità di lavoro, ma forse non tutti sanno che il social network professionale per antonomasia si rivolge anche ai giovani in cerca di occupazione e alle imprese che cercano giovani da inserire nel proprio organico, mettendoli in contatto con le Università attraverso le University page che si stanno diffondendo sempre di più. Ne parliamo con Marcello Albergoni, Country Manager Italia LinkedIn. LinkedIn, è il più grande network professionale con più di 347 milioni di iscritti e mette in contatto i professionisti di tutto il mondo per migliorarne la produttività e le opportunità di carriera. Quali sono le chiavi di tanto successo? L offerta internazionale, sia dal punto di vista di crescita professionale, sia da quello dell espansione del business, è l aspetto chiave che consente a LinkedIn in Italia e nel mondo di crescere sia per numero di membri, sia per numero di aziende che si affidano ai servizi ad esse dedicati. Però, contrariamente a quanto si possa pensare, LinkedIn non è un social network pensato solo per chi è già inserito nel mondo del lavoro o unicamente per manager e non è un posto dove le aziende cercano solo professionisti internazionali. In Italia abbiamo appena toccato gli 8 milioni di iscritti (persone e aziende) e il nostro obiettivo, da qui ai prossimi 10 anni, è proprio quello di rivolgerci a tutti i settori produttivi. Nel Belpaese, infatti, sono mol- 3 tissime le aziende in cerca di persone alle prime esperienze e non è un caso che il gruppo che sta crescendo maggiormente sulla piattaforma sia proprio quello degli studenti (39 milioni in tutto il mondo) anche grazie all apertura di pagine ad hoc, le University Page, e alla possibilità di candidarsi per stage in grandi società, aumentando così il proprio background di esperienza personale e professionale. LinkedIn è in continua espansione, il prossimo 11 marzo è prevista l apertura di una nuova sede italiana. Da dove nasce questa scelta? L Italia è un paese chiave per la crescita di LinkedIn e volevamo celebrarlo con uno spazio che rappresentasse il modo che abbiamo di concepire il lavoro, dove l equilibrio tra ambiente professionale e vita privata è fondamentale quanto il raggiungimento degli obiettivi. Nel 2011 il network contava 135 milioni di iscritti a livello globale e 2 milioni in Italia. In ufficio eravamo appena in 4 persone, mentre adesso siamo in 25, e il network è in piena espansione sia sul fronte delle iscrizioni di membri, sia per il numero di aziende che decidono di affidarsi a noi e di usufruire dei nostri servizi. In quali settori aziendali gli italiani cercano maggiormente le opportunità di lavoro? Gli italiani cercano lavoro nell information technology, nella moda, ma anche in settori più tradizionali come l architettura e la sanità. Le città più rappresentate per numero di utenti sono Milano, Roma e Bologna e, infine, LinkedIn è anche partner da anni di agenzie specializzate in somministrazione di forza lavoro come Adecco e Manpower.

Fonte: LinkedIn Italia L INTERVISTA è possibile dimostrare il proprio grado di esperienza raggiunto, la responsabilità acquisita o la capacità di essere strategici per distinguersi dalla massa degli altri professionisti presenti su LinkedIn Quanto può essere utile per uno studente o per un neolaureato far conoscere il proprio profilo attraverso LinkedIn? È fondamentale. Non è un caso, infatti, che gli studenti siano il gruppo più in crescita su LinkedIn. Anche le università hanno compreso le opportunità offerte dal social network e sono già più di 200 gli atenei che hanno completato la loro pagina pubblica, tra cui New York University, University of California San Diego, Fundação Getúlio Vargas, University of Michigan, Villanova, Rochester Institute of Technology, University of Illinois, Università Commerciale Luigi Bocconi e il Politecnico di Milano. Sicuramente per gli atenei LinkedIn rappresenta un opportunità per interagire con i potenziali studenti e pubblicizzare la propria offerta formativa. Mentre per chi offre lavoro queste pagine aiutano a compiere scelte più consapevoli, e informate. «Fare rete», in fondo, significa anche questo. Rendere più efficace e più appetibile il proprio profilo su LinkedIn. Come fare? Sicuramente è possibile dimostrare il proprio grado di esperienza raggiunto, la responsabilità acquisita o la capacità di essere strategici per distinguersi dalla massa degli altri professionisti presenti su LinkedIn mettendo a frutto alcuni suggerimenti: 1. Profilo: Curare la propria foto personale da al profilo una probabilità 14 volte superiore di essere visualizzato. Mentre eliminare frasi fatte e termini troppo utilizzati, inserire un titolo convincente ed esporre le proprie competenze nel profilo aumentano di 13 volte le probabilità che questo dia maggiori opportunità di business. 2. Resume: Non superare le 40 parole per la sintesi che precede il curriculum, facendo emergere la propria personalità ed esperienza, 4 includendo le parole chiave con le quali si vuole essere ricercati e dando i dettagli rilevanti della propria professionalità con alcuni esempi che dimostrino chiaramente le proprie capacità. 3. Curriculum: Includere le esperienze di volontariato e le cause importanti che si sono sostenute. Il 41% dei professionisti intervistati da LinkedIn negli Stati Uniti, per esempio, ha affermato di considerare le esperienze di volontariato al pari di quelle di lavoro retribuito, ai fini della valutazione dei candidati. 4. Consigli generali: Fare in modo che siano le referenze di colleghi ed ex colleghi a parlare delle proprie capacità professionali è il modo migliore in cui vengono forniti esempi specifici di alcuni risultati che si sono ottenuti grazie al tipo di competenza che si desidera evidenziare.

DALL EUROPA L iniziativa Your first EURES job si rivolge a tutti i giovani cittadini dell Unione Europea che hanno tra 18 e 35 anni e sono residenti in uno dei 28 paesi aderenti all UE, nonché in Norvegia e Islanda Lavorare in un Paese europeo? Ora puoi con Your first EURES job! Partita la quarta edizione dell iniziativa cofinanziata dall Ue e coordinata dal Ministero del lavoro italiano, in collaborazione con la Città Metropolitana di Roma Capitale, i Ministeri di altri 8 paesi europei e altri partner istituzionali Dal 2 febbraio 2015 è partita la quarta edizione dell iniziativa Your first EURES job coordinata dal Ministero del lavoro italiano, in collaborazione con la Città Metropolitana di Roma Capitale (ex Provincia di Roma), i Ministeri di altri 8 paesi europei (Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna) e altri partner italiani ed europei. L iniziativa, co-finanziata dall Unione Europea, ha un obiettivo molto semplice: aiutare i giovani europei a trovare un impiego, un tirocinio o un apprendistato all estero, in un altro paese europeo, e aiutare le aziende a trovare lavoratori provenienti da tutta Europa. Un iniziativa che mira non ad assecondare la fuga dei cervelli bensì a promuovere la circolarità delle menti e dei saperi e a sostenere la costruzione di una reale cittadinanza europea. L iniziativa Your first EURES job si rivolge a tutti i giovani cittadini dell Unione Europea (da questa edizione possono partecipare anche cittadini norvegesi e islandesi) che hanno tra 18 e 35 anni e sono residenti in uno dei 28 paesi aderenti all UE, nonché in Norvegia e Islanda. Altri beneficiari sono i datori di lavoro dell UE, norvegesi o islandesi che desiderano assumere giovani provenienti da un altro paese UE per un lavoro, apprendistato o tirocinio di almeno 6 mesi. Attraverso una piattaforma online sulla quale giovani candidati ed aziende si possono registrare, YfEj offre servizi di reclutamento e pre-selezione. I datori di lavoro inseriscono le loro offerte di lavoro, apprendistato o tirocinio in inglese. Vengono poi incrociati le offerte con i profili registrati. YfEj offre diverse tipologie di aiuti finanziari: ai giovani per permettergli di andare a fare un colloquio all estero, per aiutarli a far fronte alle spese di trasferimento dopo aver ottenuto un contratto e per coprire le spese di corsi di lingua o riconoscimento delle qualifiche se sono stati preselezionati; alle aziende, per aiutarle a proporre un programma d integrazione per facilitare l inserimento del giovane lavoratore nell azienda ma anche nella città e il paese in cui si è trasferito/a. Più dettagli sui servizi offerti e registrazione su www.yourfirsteuresjob.eu. Vuoi partecipare a Your first EURES job? Facile! Registrati subito su www.yourfirsteuresjob.eu Chi può usufruirne? I cittadini dell UE, nonché norvegesi e islandesi, di età compresa tra 18 e 35 anni residenti in un qualsiasi paese dell Unione Europea, Norvegia e Islanda. Tutti i datori di lavoro con sede in un paese dell UE (insieme a Norvegia e Islanda) che offrono contratti di almeno 6 mesi, con una retribuzione e condizioni di lavoro conformi al diritto del lavoro nazionale. 5

dai social network Sei alla ricerca di un occupazione? Fai attenzione a ciò che pubblichi su LinkedIn, Facebook e Twitter. Ricerca e selezione del personale sono sempre più orientati dai Social network Social Recruiting, la nuova frontiera per la ricerca di personale cambia il mercato nel 2015 L indagine di Jobvite rivela un intenso utilizzo delle reti social per il recruiting online da parte dei responsabili Risorse Umane. Così metà dei reclutatori cambia opinione sui canditati Sei alla ricerca di un occupazione? Fai attenzione a ciò che pubblichi su LinkedIn, Facebook e Twitter. Ricerca e selezione del personale sono sempre più orientati dai Social network. È giunta alla settima edizione l annuale indagine di Jobvite sul Social Recruiting, condotta nel 2014 su un campione di quasi 1.900 addetti alla ricerca e selezione del personale attivi in diversi settori. I risultati sono stati diffusi in questi giorni e confermano alcune tendenze in atto già da qualche tempo: il 93% dei responsabili HR ha dichiarato di utilizzare (o che utilizzerà) le reti social per svolgere attività di recruiting online e il 73% di essi prevede che la propria azienda investirà di più nel settore per potenziare la presenza sui social media. Tutti concordano nell affermare che nel 2015 sarà sempre più intensa la ricerca di profili qualificati e chi aspira a un posto di lavoro dovrà prestare grande attenzione ai contenuti pubblicati sui canali social (il 55% dei reclutatori ha, infatti, cambiato opinione su un candidato dopo aver visualizzato le informazioni pubbliche sui profili personali). Dai dati emersi dallo studio di Jobvite è possibile prevedere, inoltre, che l incrocio tra domanda e offerta di lavoro sarà sempre più condizionato dalla diffusione di smartphone e tablet: ben il 51% delle aziende ha dichiarato che si adopererà per rendere il processo di candidatura più mobile-friendly. Inoltre,continuerà a crescere la presenza delle aziende su LinkedIn, il social network professionale già usato dal 94% degli intervistati nella loro attività professionale quotidiana e grazie al quale i lavoratori di tutto il mondo possono condividere opinioni, discutere e farsi notare dalle imprese a caccia di talenti. Ma quali saranno i nuovi protagonisti del Social Recruiting? In prima fila troviamo Facebook e Twitter. Il 60% dei selezionatori prenderà in considerazione la piattaforma di Mark Zuckerberg per reperire informazioni sui candidati e andare alla ricerca di nuovi profili e il 50% sperimenterà invece le potenzialità di Twitter, canale che si presta maggiormente all interazione diretta con opinion leader, potenziali datori di lavoro e colleghi; lo scorso anno la metà dei recruiter ha già usato i due social network per pubblicare offerte di lavoro, dunque è facile immaginare che le aziende continueranno a sfruttarli anche per costruire o migliorare la propria e-reputation, risultare datori di lavoro ideali e pubblicare sempre più offerte di lavoro che catturino l attenzione degli utenti (che sono anche potenziali clienti). Insomma, il Social Recruiting subirà cambiamenti radicali in questo 2015 e l uso che aziende e candidati faranno dei social network diventerà parte integrante dei cambiamenti che interesseranno il mercato del lavoro nei prossimi anni. NEWSLETTER n 3 - MARZO 2015 COLOPHON Redazione Cliclavoro Direzione Generale dei Sistemi Informativi, dell Innovazione Tecnologica e della Comunicazione Via Fornovo, 8-00192 Roma 6 redazionecliclavoro@lavoro.gov.it www.cliclavoro.gov.it