Ai giornali, alle emittenti radiofoniche e televisive della Provincia. Loro sedi. COMUNICATO STAMPA Oggetto: INDAGINE EXCELSIOR - Sintesi dei principali risultati 2006 per la provincia di Biella. Il Sistema Informativo Excelsior anche per il 2006 fornisce informazioni preziose in quanto ha indagato a fondo i fabbisogni professionali richiesti al mercato del lavoro. Giunto alla sua nona edizione e realizzato dall Unione Italiana delle Camere di Commercio in stretta collaborazione e con il finanziamento del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e dell Unione Europea (FSE), Excelsior evidenzia per quest anno la creazione, a livello nazionale, di circa 99.000 nuovi posti di lavoro, lo 0,9% in più rispetto al 2005. Una crescita più contenuta rispetto al trend registrato fino al 2004 e che si attesta sugli stessi livelli del 2005, ma che segnala come gli imprenditori dimostrino ancora una certa fiducia e continuino ad investire nelle risorse umane, con una domanda sempre più esigente in termini di formazione e di competenze richieste. Le imprese dimostrano importanti segnali di reazione alle difficoltà del mercato, ricercando professionalità sempre più qualificate, in grado di fare innovazione vera, di gestire relazioni complesse con altre imprese e con i mercati finali. IN ITALIA I dati fanno emergere l immagine di un Paese in movimento, proteso a cogliere nel terziario le nuove opportunità dell economia della conoscenza ma ancora alla ricerca di una nuova logica industriale. Nel 2006 la crescita occupazionale in Italia appare trainata dall edilizia e dai servizi, in complesso l industria registra un saldo positivo, anche se con dinamiche differenti a seconda del settore di attività - tengono le Industrie alimentari, meccaniche e dei beni strumentali, dei metalli, della lavorazione del legno, dell arredamento, dei minerali non metalliferi; mentre previsioni negative sono formulate dal
settore chimico e soprattutto dal sistema moda (tessile/abbigliamento e calzature) con una perdita di altri 7.500 posti di lavoro nel 2006, in aggiunta alle 15.000 uscite del 2004-2005. La crescita più elevata è attesa anche per quest anno al Sud (+1,9% il saldo tra entrate ed uscite, pari a 41.470 posti di lavoro in più rispetto al 2005), seguito dal Nord-Est (+0,9%, +25.000), dal Centro (+0,8%, +18.000) e infine dal Nord-Ovest che evidenzia il tasso di variazione più contenuto (+0,4%, pari a +14.000). Il Piemonte è di nuovo fanalino di coda, con due province con saldi negativi (Torino e Novara), ma con Biella che finalmente inverte il segno negativo degli scorsi anni (+0,3%) indicando quindi un auspicata ripresa dell area. NELLA NOSTRA PROVINCIA I movimenti Dopo tre anni di dati negativi finalmente il Progetto Excelsior fornisce per la Provincia di Biella indicazioni positive riguardo i flussi: è stato rilevato un lieve incremento dell occupazione ed il tasso di variazione previsto nel 2006 è pari a +0,3%; infatti le imprese locali hanno previsto 2.710 entrate contro 2.590 uscite, con un saldo positivo in termini assoluti di 120 unità (i valori sono stati arrotondati alle decine). Per quanto riguarda sia il tasso di variazione atteso sia il saldo in valore assoluto, Biella si colloca al sesto posto nella graduatoria delle province piemontesi, seguita soltanto da Novara e Torino che registrano saldi negativi, la migliore performance piemontese spetta al VCO con +1,6% rispetto all anno precedente. Confrontando i settori appare evidente, come per le passate annualità, la perdurante difficoltà del comparto industriale (decremento previsto pari a -2,5%, che segue al -3,7% dell anno precedente), rispetto ai settori delle costruzioni (+1,7%) e dei servizi (+3,8%) che si presentano in crescita. In particolare, nel settore industriale, sia le Industrie tessili e dell abbigliamento, sia le Industrie meccaniche, sia le Industrie alimentari, carta e stampa, del legno e del mobile riportano un dato negativo (rispettivamente -3,5%, -0,3% e -3,8%); mentre solo le Industrie dei metalli, chimicagomma, lavorazione minerali, energia registrano un aumento pari all 1%. Nel terziario invece è prevista una crescita occupazionale che interesserà tutti i rami: maggiormente Sanità, istruzione e altri servizi alle persone (+8,2% rispetto al +2,7% del 2005), Trasporti, creditoassicurazioni, servizi alle imprese (+4,4% contro il +2,2% dell anno precedente), Alberghi, ristoranti e servizi turistici (+5,2% mentre era +0,8% l anno scorso) e in minor misura Commercio al dettaglio e all ingrosso, riparazioni (+0,8%, in controtendenza rispetto al -1,2% del 2005). Esaminando i dati per classe dimensionale risulta che la crescita del saldo occupazionale ha interessato in particolar modo le piccole imprese (1-9 dipendenti) con +1,6% e le aziende di grandi
dimensioni (50 dipendenti e oltre) con +0,7%, mentre risultano in flessione le medie imprese (10-49 addetti) con -2%. Le caratteristiche richieste Per quanto riguarda le assunzioni previste dalle imprese biellesi per grandi gruppi professionali emerge quanto segue: maggiori assunzioni sono previste per impiegati, addetti alle vendite e servizi alle famiglie (33,7%) soprattutto nel terziario, per personale non qualificato - quali addetti alle pulizie, al carico e scarico merci e manovali edili - (26,3%) specialmente nei settori costruzioni e servizi e per operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (24%) prevalentemente nei comparti industria e costruzioni; mentre le rimanenti figure in entrata si indirizzeranno verso dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (15,9%) nei campi dell industria e dei servizi. Focalizzando l attenzione sui titoli di studio richiesti, le imprese biellesi dichiarano sufficiente per il 35% delle nuove assunzioni, stesso dato dell anno precedente, l assolvimento dell obbligo scolastico, mentre si è ridotta dal 34,8% del 2005 al 18,1% la domanda di istruzione professionale, è invece salita dal 22,9% dell anno scorso al 31,2% la richiesta di diploma ed è più che raddoppiata l esigenza di assumere personale con titolo universitario con un 15,7% rispetto al 7,1% del 2005. I titoli universitari più richiesti appartengono al gruppo economico ; nell ambito dei diplomi risultano particolarmente graditi quelli ad indirizzo amministrativo-commerciale e turistico-alberghiero. Prendendo in considerazione il livello formativo equivalente si deve evidenziare l aumento delle assunzioni per le quali viene richiesto il possesso di competenze corrispondenti a quelle legate al conseguimento di un titolo di studio (universitario 16%, diploma 33,8%, qualifica professionale 23,7%) a scapito della scuola dell obbligo (26,5%). Osservando le forme contrattuali che le aziende locali prevedono di adottare nel corso del 2006 si nota una diminuzione del tradizionale rapporto a tempo indeterminato, previsto per il 49,3% delle entrate (nel 2005 era il 60,6%) ed una crescita del contratto a tempo determinato che si attesta al 37,9% (lo scorso anno era al 27,2%), il contratto di inserimento registra il 2,9%, mentre l apprendistato verrà utilizzato nel 9,3% dei rapporti di lavoro. Osservando l utilizzo di personale con contratti temporanei nel 2005 emerge quanto segue: il 22,9% delle imprese ha adottato contratti a tempo determinato, il 22,3% ha utilizzato l apprendistato, il 7% si è rivolto ai collaboratori a progetto ed ancora il 9,8% ha preferito lavoratori interinali. Il part-time è previsto per il 10,5% delle nuove assunzioni (l anno precedente era il 13,9%), con una maggior diffusione nel settore dei servizi rispetto all industria.
Nel 2006 negli organici delle aziende biellesi entreranno per il 54,6% persone senza esperienza specifica che verranno formate con corsi esterni e/o interni e/o affiancamento. Per quanto riguarda le richieste di lavoratori con esperienza (45,4%), il 31,9% deve averla maturata nello stesso settore (2 anni circa) e il 13,5% deve possedere un esperienza professionale specifica (quasi 5 anni). I canali utilizzati Relativamente ai canali di selezione del personale indicati dalle imprese (che potevano segnalare più di una modalità) si può notare che il 42,6% utilizza banche dati interne, il 31,8% privilegia la conoscenza diretta, il 30,4% si avvale di segnalazioni di conoscenti e fornitori, il 16,8% si serve di quotidiani e stampa specializzata e il 13,3% si rivolge ai Centri per l Impiego. Nelle imprese di piccole e medie dimensioni (1-49 dipendenti) aumenta la percentuale delle aziende che utilizzano i canali della conoscenza diretta e delle segnalazioni da conoscenti e fornitori; mentre nelle grandi imprese (con 50 addetti e oltre) sale il dato relativo alle banche dati interne e aumenta il ricorso alle società di lavoro interinale, alle società di selezione del personale e alle associazioni di categoria. I problemi In crescita, dal 22,7% del 2005 al 34,9% del 2006, il numero di figure previste in entrata e considerate di difficile reperimento, principalmente per mancanza della necessaria qualificazione, per insufficienza di motivazioni economiche e per la ridotta presenza della figura. A causa di organico completo o sufficiente e di difficoltà ed incertezza di mercato il 78,4% degli intervistati ha dichiarato di non aver intenzione di assumere alcun dipendente nel 2006 (l anno precedente il dato era pari all 80,2%) e di questi solo il 9% assumerebbe con condizioni diverse dalle attuali (minor costo del lavoro, ridotta pressione fiscale e maggior flessibilità nella gestione del personale). La direzione che la grande e tardiva ristrutturazione economica biellese ha preso in questi ultimi anni è chiara: ridimensionamento e trasformazione dell industria manifatturiera ed esplosione del settore dei servizi. Comparto che per sua natura richiede figure professionali più complesse, con qualificazioni più alte ma soprattutto anche con una motivazione più definita e forte.
Imprese che assumono e movimenti previsti, per classi dimensionali e grandi settori Provincia di Biella anno 2006 1-49 dip. 50 e oltre Totale media triennio precedente Imprese che prevedono assunzioni (quota % sul totale)* 16,9 54,0 19,7 20,2 Movimenti previsti (valori assoluti)* Entrate 1.080 1.630 2.710 2.300 Industria 290 280 560 700 Costruzioni 150 -- 150 150 Servizi 650 1.350 2.000 1.450 Uscite 1.140 1.450 2.590 2.780 Industria 560 630 1.190 1.480 Costruzioni 100 -- 110 120 Servizi 490 810 1.290 1.190 Saldo -60 180 120-490 Industria -270-350 -630-780 Costruzioni 50-10 40 30 Servizi 160 550 710 260 Movimenti previsti (valori percentuali) Tasso di entrata 5,1 6,5 5,9 4,5 Industria 2,9 1,8 2,3 2,3 Costruzioni 6,0 3,8 5,9 5,9 Servizi 7,6 13,7 10,9 8,2 Tasso di uscita 5,4 5,8 5,6 5,5 Industria 5,6 4,2 4,8 4,9 Costruzioni 3,9 9,9 4,2 4,6 Servizi 5,7 8,2 7,0 6,7 Saldo -0,3 0,7 0,3-1,0 Industria -2,7-2,4-2,5-2,6 Costruzioni 2,1-6,1 1,7 1,3 Servizi 1,9 5,5 3,8 1,5 Personale stagionale previsto (valori assoluti)* Entrate 190 150 330 710 Industria -- 30 30 50 Costruzioni -- -- -- -- Servizi 190 120 310 650 *Valori arrotondati alle decine. Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2003-2006 Il volume è attualmente in fase di stampa e verrà distribuito a breve, la ricerca verrà inoltre pubblicata anche sul sito internet camerale www.bi.camcom.it. Con preghiera di pubblicazione Biella, 6 settembre 2006