TERRITORIALITJt PARADIGMA CENTRO-PERIFERIA LA SVIZZERA E LA PADANI A NICOPLI. Jrna-Pellegrini J.B. RACINE C. RAFFESTIN V. RUFFY ICERCHE UL RRITORIO

Documenti analoghi
GEOGRAFIA E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

ORIZZONTE AUSTRALIA NICOPLI. STUDI E RICERCHE SUL TERRITORIO collana etta PERCEZIONE E R LTA DI UN CONTINENTE. 1acomo orna-pellegrini lizioni ...

GEOGRAFIA PER IL PRINCIPE JNICOPLI. TEORIA E MISURA DELLO SPAZIO GEOGRAFICO Omaggio ad Eliseo Bonetti A CURA DI PAOLA PAGNINI

L'esperienza del viaggiare Geografi e viaggiatori del XIX e XX secolo

L USCITA DIDATTICA COME EDUCAZIONE ALLA GEOGRAFIA, ALLA STORIA E AL TURISMO

Capitolo 1 Introduzione. Geografia "umanistica", letteratura e iconografia di viaggio

Istituto Univers1torio Architetturo Venezia G 346. Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione

Una geografia per l'europa

Progetto di cartografia per conoscere il paesaggio. Direzione didattica Sassuolo 2 circolo

Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA

IL CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA

I LIVELLI DELLA CONOSCENZA. Francesco Maria Olivieri

A cura di Pasquale Coppola

Quattro secoli di coniazioni dal 1720 al 2008 La Collezione Giuseppe Ruzzante al Museo di Monselice

GEOGRAFIA DELLA POPOLAZIONE

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO DI GEOGRAFIA CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA

Demografia storica. il Mulino

Dirigente Amministrazione Comunale. Responsabile - Area Servizi al cittadino

CURRICOLO DI GEOGRAFIA DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE ABILITA

I PORTI DELLA PENISOLA ITALIANA DUE MARI A CONFRONTO TRA STORIA E SVILUPPO FUTURO. Collana CSSM ' IURV. /JJf' autorità portuale di ancona .

SIDI Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell Unione Europea

Straordinaria App.1 App.2 App.3 COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE D'IMPRESA Prof. GREZZINI ILARIA

PROGRAMMAZIONE GEOGRAFIA SETTORE ECONOMICO CLASSI PRIME

LETTERATURA ITALIANA, FILOLOGIA MODERNA E LINGUISTICA (LEFILING)- FILOLOGIA MODERNA

IL MUSEO E LA CITTà Vicende artistiche pistoiesi del Quattrocento

CURRICOLO VERTICALE GEOGRAFIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LO SVILUPPO DI VERONA, DEL VENETO E DEL NORD EST: UN MODELLO ESPORTABILE ALL'INTERO PAESE?

Le origini della diocesi di Mantova e le sedi episcopali dell Italia settentrionale nell Alto Medioevo

2012 Presentazione del servizio di monitoraggio regionale RETI

CIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO PROGRAMMAZIONE PER CLASSI

ELENCO OPERE. URBINO / Palazzo Ducale, Sale del Castellare. n. immagine Opera: autore e soggetto datazione tecnica e dimensioni

Prof.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre

Corso di Laurea Magistrale in STORIA E CRITICA DELL ARTE A.A. 2007/2008

Giovanni Zuccarini ( ) Un intellettuale italiano tra XIX e XX secolo a cura di Claudia Pierangeli. eum x letteratura x critica

SCUOLA PRIMARIA MORI

POLITICA DEL PAESAGGIO AGRARIO DEL BASSO MANTOVANO

Università degli Studi di Perugia Valutazione della Didattica A.A Facoltà di Scienze della Formazione

COLLOQUIO SULL INTERESSE LEGITTIMO

SCUOLA PRIMARIA RONZO-CHIENIS

3.4 Geografia Scuola Primaria

QUADERNI DI RICERCA ECONOMICO AZIENDALE: TEORIA E CASI / 8

FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE ANNO ACCADEMICO 2016/2017

ORGANIZZAZIONE ED ECONOMIA AZIENDALE DELLO SPETTACOLO

COMUNE DI CASTEL ROZZONE Provincia di Bergamo BG tel. (0363)

Competenza chiave COMPETENZA DI BASE IN GEOGRAFIA CLASSE I

NUOVE QUALITÀ DEL VIVERE IN PERIFERIA

A LE ORIGINI DEI TERRITORI tocali

Le e che aiutano, le o che dividono - dalla comprensione alle prassi per ripensare la nostra pedagogia Guido Tallone (slide)

Le nostre montagne tra paesaggio culturale e naturale evoluzione, visioni, scelte

COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE

Indice. Prefazione alla nuova edizione... L editore ringrazia... Un approccio visuale. Com è organizzato un capitolo di Geografia Umana?...

La revisione legale dei conti

Sabino Acquaviva LA CORSICA. Storia di un genocidio Franco Angeli/La società .,,...,

OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DI DATI RELATIVI ALLE PARTECIPAZIONI IN FONDAZIONI DI CUI ALL ART. 22 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 33 DEL 14 MARZO 2013

PREVISIONE SPESA DEL PERSONALE ANNO 2013

Geografia al termine della classe prima

SCUOLA PRIMARIA CLASSE 1A CLASSE 2A. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L'alunno si orienta nello spazio circostante

Calendario Esami Anno accademico Sessione Giugno

TRENTO: QUALI TEMI PER LA NUOVA PIANIFICAZIONE?

Presentazione. Motivazioni del progetto. Obiettivi. Raccordi con altre discipline. Progetto: Il nostro territorio è un tesoro da costruire

RENATO TREVES INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA DEL DIRITTO ..._ GIULIO EINAUDI EDITORE. e ne zia. Visivo

Classico, Linguistico, delle Scienze Umane

IUAV - VENEZIA. L'immagine di copertina è tratta dal libro: "Trattato di Topografia" di Alessandro Righini S. Giorgio Torino 1860 BIBLIOTECA CENTRALE

La Ricerca Clinica in Italia: evoluzione o involuzione?

Programmazione curricolare di Istituto

L ARTE DELLA SOSTENIBILITÀ

SCUOLA DELL INFANZIA. Scuola dell infanzia: 5 ANNI

Diploma of Advanced Studies (DAS) Educazione alimentare nella scuola media

DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL TERRITORIO POLITECNICO DI MILANO FACOLTÀ DI ARCHITETTURA

Geografia - Triennio Scuola Primaria

Psicopatologia Sistematica e Metodo Dialettico

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI. Panzera Mario Data di nascita 12/09/1953

Istituto Universllar10 Architettu1a Venezia GU 237. Servizio B1blrograf1co Audiovisivo e di Documentazione

SOSTENIBILITA TRA SVILUPPO E RISCHIO AMBIENTALE maggio 2003 Università Cattolica del Sacro Cuore Largo Gemelli, Milano.

Un format per progettare e documentare le unità di apprendimento, ma anche per ottimizzare la professione docente

Tirocinio Formativo Attivo (TFA) AREA 3 - TIROCINIO

Gestione e organizzazione aziendale le strutture organizzative per l'internazionalizzazione

Istituto Universitario Architettura Venezia. Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione

Architettura e forme della città. Il caso di Bari. Politecnico di Bari. marzo 2010

GEOGRAFIA - Curricolo verticale scuola primaria - Istituto comprensivo statale di Mestrino

Collana Trasporti. FrancoAngeli

L36 - Classe delle lauree in "Scienze politiche e delle relazioni internazionali"

LA PARTECIPAZIONE NEI PROCESSI DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO

Collana storica della Banca d'italia Statistiche

L UTILIZZO DEL DEPLIANT NELLE VISITE DEGLI ISF. Ottobre 2011

MASTER IN REPORTAGE DI VIAGGIO

GEOGRAFIA PAROLE CHIAVE dal testo delle Indicazioni Nazionali TRASVERSALITÀ ( sintesi soprattutto con storia, tecnologia, scienze motorie).

PRESENTAZIONE DEL CORSO SOCIOLOGIA II A.A

- Schema corporeo - Organizzatori topologici - Spazi della scuola - Carte mentali CLASSE QUARTA

Università degli Studi della Repubblica di San Marino Corso di laurea triennale in Design. Anno Accademico 2016/17. I anno primo semestre

La Commissione, nel corso del quinquennio, ha voluto approfondire alcuni temi legati a provvedimenti legislativi che stava affrontando: dossier

Orientamento L allievo si orienta nello spazio circostante utilizzando i riferimenti topologici.

parte I teoria generale lezione 1 introduzione alla semiotica

TERRITORI PUBBLICI RURALI NELflTALIA DEL MEDIOEVO

BATTAGLIE RISORGIMENTALI ITALIANE

POR FSE Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Regione Toscana

5 ISTITUTO COMPRENSIVO DONATELLO PADOVA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE - PRIMARIA

LA LEGGE URBANISTICA ABRUZZESE

Fondazione Musei Civici di Venezia Biblioteca del Museo Correr. Censimento degli archivi della Fondazione Musei Civici di Venezia

Transcript:

VISIVO ICERCHE UL RRITORIO I. 1acomo ~ Jrna-Pellegrini IZ IOnl NICOPLI liana J.B. RACINE C. RAFFESTIN V. RUFFY TERRITORIALITJt E PARADIGMA CENTRO-PERIFERIA LA SVIZZERA E LA PADANI A

Istituto Un1versrtor10 Arch1lettura Venezia GU 185 Serv1z10 B1bliogratico Audiov1s1vo e di Docurnentaz1one t.:jarerta DRAGH P/\nnv/\

B!BUOTECA DAEST 3h2. INVENTARIO N ------- J ean Bernard Racine Claude Raffestin Vietar Ruffy TERRITORIALITÀ E PARADIGMA CENTRO PERIFERIA La Svizzera e la Padania con interventi di Filippo Guido Agostini, Antoine Bailly, Gianfranco Battisti, Elisa Bianchi, Mercedes Bresso, Gerardo Broggini, Antonio Codoni, Giacomo Corna Pellegrini, Giovanni Di Mai o, Bortolo F ranceschetti, Fritz Fricker, Mario Fumagalli, Paolo Guidicini, E lio Manzi, Giuseppe Martini, Giorgio Morpurgo, Calogero Muscarà, Francesco Ogliari, Mario Ortolani, Paola Pagnini, Roberto Pracchi, Giorgio Ru mi, Guglielmo Scaramellini, Adalberto Vallega, Angelo Turco. Atti del Colloquio Internazionale sul tema ''Territorio e scelte politiche regionali - La Svizzera un 'e sperienza da studiare pensando alla Padania' ', svoltosi a Milano il 16-17 Dicembre 1977, promosso dal! 'Istituto di Geografia Umana e dall'istituto di Storia Medievale e Moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università degli Studi di Milano, in collaborazione con l'associazione Italo-Svizzera di Milano. D!P,~:: qt 1:.:~f.lTO O!,t\NlJJS! ECO : : s ~-.. :c:a f!~.. ~ ~... ~.- -.~ s :~~ 7.:~: -.. - ;,... ~ ::D.. :UA\f

SOMMARIO LE RELAZIONI pag. 9 C!aude Raffestin L'evoluzione storica della territorialità in Svizzera I Ricerca di un itinerario metodologico II La territorialità prima del XVIIl 0 secolo III Dal XVIII 0 secolo alla metà del XIX 0 IV Dalla metà del XIX 0 secolo ai nostri giorni Jean Bernard Racine La dialettica centro-periferia e l'espressione politica della territorialità I Centro-periferia: un paradigma dominante II I centri e la periferia della Svizzera 1 Le principali articolazioni dello spazio geografico 2 Le variazioni mentali: la geografia dei comportamenti politici 3 Spaziale e mentale alla scala cantonale: il caso del Cantone di Vaud III Verso una nuova valutazione operativa e teorica del paradigma Victor Ruffy Centralismo e partecipazione democratica nella politica elvetica di pianificazione territoriale I I diversi poteri d'intervento degli enti pubblici territoriali II Confronti tra i differenti livelli riguardo alla distribuzione delle competenze 1 Cantoni-Confederazione 2 Cantoni-Comuni III Conclusioni " 11 " 11 " 14 " 19 " 21 " 27 " 28 " 32 " 32 " 37 " 39 " 56 " 77 " 78 " 87 " 87 " 91 " 93 IL DIBATTITO " 99 Introduzioni : Giacomo Corna Pellegrini Francesco Og/iari Roberto Pracchi Giuseppe Martini " 101 "103 " 104 " 106

Interventi alla relazione Raffestin: Giorgio Rumi Mario Ortolani Antoine Bailly Mario Fumagalli Elio Manzi Angelo Turco Mercedes Bresso Paola Pagnini Gianfranco Battisti Elisa Bianchi pag. 111 "114 " 117,, 120 " 124 '' 126 '' 127,, 130 '' 130 " 133 Interventi alla relazione Racine: Paolo Guidicini Calogero Muscard Angelo Turco Paola Pagnini Antonio Codoni " 135 " 141 " 149 " 151 " 152 Interventi alla relazione Ruffy: Adalberto Va/lega Bortolo Franceschetti Guglielmo Scaramellini Giovanni Di Maio Filippo Guido Agostini Fritz Fricker Gerardo Broggini Giorgio Morpurgo " 153 " 161 " 163 "167 " 171 " 173,, 175 " 176 Conclusioni : Giacomo Corna Pellegrini '' 179

In Svizzera l'unità strettissima, anche stilistica, di alcune scelte organizzative territoriali (per esempio in tema di strade e ferrovie) s'incontra, a livello confederale, con la varietà e il rispetto dei singoli paesaggi fisici e antropici: della montagna e della pianura, dell'agricoltura e dell'industria, nella pluralità etnico-linguistica e nel r~ spetto di ogni minoranza. Nessuno ignora i molti problemi sociali, economici e perfino i travagli morali che esistono al di rotto di questo ordine civile, ma resta la convinzione che a~che dietro la facciata stia ben salda u na struttura socio-giuridica abitualmente capace di funzionare in modo corretto e di contemperare ragionevolmente gli interessi dei singoli, quelli delle comunità locali e quelli della collettività nazionale. Su questa ipotesi di esemplarità del "caso" Svizzera nell'uso del territorio è nato il Convegno i cui Atti sono raccolti in questo volume. Nella sua fase centrale, il dibattito del Convegno si è incentrato sul paradigma centro-periferia, sottoposto ad esame analitico con adeguati strumenti matematico-statistici e peraltro messo in forse sia dai risultati di quella analisi, sia anche dalla parallela osservazione geografica e riflessione sociologica. In Svizzera, forse come in I talia, la crescita multidimensionale della società nello stadio avanzato di una civiltà industriale, ampiamente e voluta anche nel settore terziario, non può più essere interpretata meccanicamente, contrapponendo centro e periferia, come fossero connotati da segni antitetici. Non è ancora chiaro se altri paradigmi interpretativi possono essere adottati, ma è certo che quello tradizionale è in gran parte obsoleto. lsltlulo~