I LIVELLI DELLA CONOSCENZA. Francesco Maria Olivieri

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1 I LIVELLI DELLA CONOSCENZA Francesco Maria Olivieri

2 Indice 1. APPROCCIO SISTEMICO SISTEMI CHIUSI VS SISTEMI APERTI SISTEMA TERRITORIALE BIBLIOGRAFIA Pag. 2 di 9

3 1. APPROCCIO SISTEMICO Il pensiero sistemico è un nuovo modo di concepire la realtà. Secondo la visione sistemica le proprietà essenziali di un organismo o sistema vivente sono proprietà del tutto, che nessuna delle parti possiede. Esse nascono dalle interazioni e dalle relazioni tra le parti. A loro volta, le diverse parti, anche se singolarmente identificabili, non sono fra di loro isolate, in quanto la natura del tutto differisce dalla somma delle sue singole parti, comprendendo al suo interno le specifiche relazioni ed interazioni fra le stesse. Il pensiero sistemico trova la sua più compiuta formulazione nella Teoria del Sistema Generale di von Bertanlaffy. Quella sistemico è, secondo Vallega, un nuovo paradigma che ha portato ad un profonda rivoluzione del pensiero scientifico e della disciplina territoriale. Alla base del ragionamento c è un nuovo «punto di vista»: la realtà ed i fenomeni osservati, sono considerati come composti da un numero elevato di elementi e di relazioni che non possono essere soggetti di scomposizioni e di semplificazione per non perdere la caratteristica determinante: la complessità (Figura 1). Figura 1 Fonte: Vallega A, 1995 Pag. 3 di 9

4 Il paradigma sistemico è segnato da tre principi - olistico, teleologico e aggregativo - che superano i tre principi cartesiani alla base della scienza classica, riduzionismo, causalità ed esaustività. «Un sistema è definibile come un insieme di elementi interagenti, legati tra di loro da un insieme di relazioni che gli conferiscono una certa coerenza, mossi da un processo» (Vallega A., 1995) I tre costituenti fondamentali del sistema regionale sono: i) gli elementi; ii) lo stato; iii) le relazioni fra gli elementi e gli stati. Le relazioni di un sistema non sono casuali; e sono «governate» da un insieme di regole condivise. Un sistema è composto da sottosistemi. Le due principali proprietà del sistema sono: a) apertura, ossia scambio con l ambiente esterno; b) non sommatività e retroazione, per cui ogni elemento influenza se stesso e gli altri elementi (Figura 2). Figura 2 Fonte: Conti S. (modificato), 2012 Pag. 4 di 9

5 2. SISTEMI CHIUSI VS SISTEMI APERTI I sistemi chiusi sono caratterizzati dall assenza di scambio con l esterno. Se per Brunet, la regione non può essere ridotta ad una area di gravitazione, con Harvey emerge un idea organicista di regione, intesa come insieme di punti interdipendenti. Si tratta ancora di una concezione ancora funzionalista, per cui la regione sistemica appare come uno stadio avanzato del paradigma precedente. Racine introduce una prima distinzione: il «punto di vista» sistemico è aperto, mentre quello funzionalista è chiuso e, perciò, non soggetto ad evoluzione (Vallega, 1995). La regione sistemica può essere rappresentata bimodulare, composta da due moduli: i) la comunità umana; ii) gli elementi umani e ambiente naturale- ecosistema (Figura 3). Con l introduzione dell apertura, si intende che il medesimo stato finale può essere raggiunto in diversi modi ed a partire da diverse condizioni iniziali. Per cui vale il principio dell equifinalità: sono possibili itinerari alternativi. Pag. 5 di 9

6 Figura 3 Fonte: Celant A (riadattato), 1995 Nel paradigma olistico, il territorio è considerato «tutto insieme», ossia sono presi in considerazioni tutti gli elementi e tutte le relazioni. Secondo la Teoria Generale dei sistemi di von Bertalanffy del 1969, il sistema è un complesso di elementi interagenti che si evolvono verso una traiettoria temporale e si trasformano nella loro costante relazione (apertura) con l ambiente ed in rapporto agli obiettivi a cui tendono (Vallega, 1995). La concezione sistemica della regione è il prodotto dell incontro fra le Teoria generale dei Sistemi e la geografia non speculativa. Il pensiero sistemico è un nuovo paradigma che entra in contraddizione con il principio di causalità e con il determinismo con il rifiuto. Per Adalberto Vallega è, come detto, una rivoluzione paradigmatica che trova il suo fondamento sull omologia logica: individuare il territorio, la sua articolazione in subsistemi per comprendere la dinamica strutturale. Per cui l organismo è un sistema di parti e di processi in mutua interazione: Pag. 6 di 9

7 a. Complessi e conosciuti parzialmente; b. Gli elementi sono interagenti e, perciò il sistema è complesso; c. Il sistema territoriale è articolato in sottosistemi per coglierne la dinamica. Infine si pone la distinzione fra sistemi aperti passivi e sistemi aperti attivi. I primi sono dipendenti in parte dall ambiente e aperti verso l energia e le informazioni, ma chiusi rispetto all organizzazione fonte di perturbazioni esterne. I secondi, sistemi aperti attivi, sono capaci di regolare i proprio scambi con l esterno. Il sistema aperto attivo è organizzato, si evolve. Per Sergio Conti il sistema regionale è autoreferenziale ed auto-organizzato (Conti S., 2012). Per Adalberto Vallega è autoregolato (Vallega A., 1995). La conclusione è che la regione sistemica è un sistema spaziale aperto. Pag. 7 di 9

8 3. SISTEMA TERRITORIALE Il sistema territoriale è l insieme degli elementi fisici ed ambientali, sociali ed economici che interagiscono fra loro «conferendo unità e coesione all insieme, verso il raggiungimento di un obiettivo condiviso» (Vallega, 1995). Il sistema territoriale è una regione sistemica, un «sistema bimodulare complesso nel quale ecosistema e comunità interagiscono tra di loro e con l ambiente esterno, alimentando una traiettoria evolutiva orientata al raggiungimento di un obiettivi specifico» (Vallega, 1995). Il sistema territoriale dipende dall organizzazione e dai processi dell organizzazione e dall ambiente esterno. La regione sistemica è, perciò, mossa da un processo ed è caratterizzata dalla dinamica. Il processo regionale rappresenta l insieme dei cambiamenti dell organizzazione del sistema regionale nel tempo, attraverso l interazione con ambiente esterno (retroazione). Questo comporta che la regione, sistema dinamico, è soggetta a continue trasformazioni. «I sistemi territoriali sono unità territoriali complesse, la cui costituzione è di rilevanza strategica ai fini dello sviluppo economico» (Celant A., 1994). I sistemi territoriali sono regioni sistemiche, per mezzo della coesione interna sociale e caratterizzati in senso unitario dalla compresenza di un insieme di fattori unificanti, di natura socioeconomica, storica, politica, demografica. Pag. 8 di 9

9 BIBLIOGRAFIA Celant A. (2016). Frammenti. Per uno studio sul territorio, Sapienza Editore, Roma. Conti S. (2012). I Territori dell economia. I fondamenti della geografia economica, Utet, Torino. Vallega A. (1995). La regione, sistema territoriale sostenibile, Mursia, Milano. Pag. 9 di 9

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