Idistretti industriali nell approccio sistemico vitale (ASV)
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- Giordano Cappelletti
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1 Lezione 23 Idistretti industriali nell approccio sistemico vitale (ASV) Caratteri e assetti di governo nelle reti locali a forte specializzazione produttiva prof. ssa Clara Bassano Corso di Economia e Gestione delle Imprese A.A
2 Contenuti La finalità lettura e interpretazione sistemica (ASV) delle realtà e delle dinamiche evolutive di reti di imprese localizzate e caratterizzate da forte specializzazione produttiva impianto metodologico (ASV) Il percorso il continuum tra riduzionismo e olismo la soggettività dell analisi la contestualizzazione dell osservazione le categorie concettuali il concetto di sistema vitale assetti e condizioni di governo grado di compimento dei sistemi vitali distretti in ottica ASV condizioni di governo nei distretti distretto: sistema vitale compiuto?
3 Presupposti concettuali dell ASV Il continuum tra riduzionismo e olismo l approccio analitico-riduzionistico tende spiegare i fenomeni attraverso la loro scomposizione nelle singole componenti costitutive l approccio olistico assume la prospettiva d insieme, ovvero il fenomeno è considerato solo nella sua interezza l approccio sistemico vitale non si contrappone ai precedenti, bensì tende a conciliare entrambe le interpretazioni La conoscenza del fenomeno osservato presuppone che l analisi si sposti, in continuum dalle parti al tutto e dal tutto alle parti
4 Presupposti concettuali dell ASV La soggettività dell analisi Non è possibile rappresentare oggettivamente la realtà osservata, ma solo addivenire ad una conoscenza soggettiva ed approssimata di essa è importante la coerenza tra premesse metodologiche e finalità della ricerca la realtà si prospetta all osservatore attraverso fenomeni interconnessi, più o meno evidenti I sistemi non sono ma si osservano L analisi dei sistemi dipende dalla varietà cognitiva del soggetto osservatore
5 Presupposti concettuali dell ASV La contestualizzazione dell osservazione La conoscenza della realtà presuppone di specificare: L osservatore (il chi analizza) L oggetto di osservazione (il cosa si analizza) ll tempo di osservazione (il quando si analizza) L analisi dei sistemi è coerente con la complessità e variabilità dei fenomeni osservabili Qualsiasi determinazione è da ritenersi valida in relazione al momento e alle condizioni di osservazione e non può assumere carattere di assolutezza e di oggettività nel tempo
6 Categorie concettuali dell ASV Le proprietà dei sistemi I postulati dell ASV Le dicotomie dell ASV Struttura e Sistema Gestione e Governo Concetto di Vitalità Consonanza e Risonanza
7 Categorie concettuali dell ASV Le proprietà dei sistemi Ogni sistema è in grado di scambiare risorse con l esterno (capacità e grado apertura) Ogni sistema in relazione con l esterno raggiunge condizioni dinamiche di equilibrio (auto-regolazione ed omeostasi) La finalità del sistema può essere raggiunta a prescindere dalle condizioni iniziali e dai percorsi via via pianificati per realizzarla (equifinalità)
8 Categorie concettuali dell ASV I postulati dell ASV I postulato: Un sistema è vitale se può sopravvivere in un particolare tipo di ambiente I sistemi vitali sono dotati di autonomia ma sono in relazione con ciò che li circonda per cui evolvono attraverso continui adattamenti II postulato: Il sistema vitale possiede la proprietà dell isotropia Tutti i sistemi vitali hanno la stessa identità, ovvero è possibile sempre riscontrare un organo di governo (area del decidere) e una struttura operativa (area dell agire)
9 I postulati dell ASV Categorie concettuali dell ASV III postulato: Il sistema vitale è proiettato verso il perseguimento di finalità e il raggiungimento di obiettivi e risulta essere connesso a sovrasistemi e subsistemi da cui e a cui, rispettivamente, trae e fornisce indirizzi e regole I sistemi vitali per sopravvivere ricevono legittimazione e consenso da chi gli rilascia le risorse critiche (sovrasistemi) e regolano l attività delle componenti a loro subordinate (sottosistemi) IV postulato: Un sistema vitale ha a possibilità, sulla base di condizioni di consonanza prima e di processi di risonanza poi di dissolvere se stesso, inteso come ente autonomo, nel sovrasistema a cui, in uno specifico periodo temporale, riferisce La relazione tra sistema e sovrasistema richiede innanzitutto la compatibilità strutturale allo scambio (consonanza). Tale compatibilità può evolvere a sintonia sistemica nello scambio (risonanza), ovvero una sintonia e coincidenza di finalità
10 Categorie concettuali dell ASV Le dicotomie dell ASV Struttura Insieme di componenti in relazione, a cui viene assegnato un ruolo nei processi aziendali, da cui emerge il sistema Sistema È la struttura in azione sotto la guida dell organo di governo tesa al perseguimento degli obiettivi strategici e della finalità di sopravvivenza Gestione E l area dell agire Rappresenta la struttura operativa Comprende tutte le componenti che vengono attivate nei processi operativi Governo E l area del decidere E l organo di governo Definisce la traiettoria evolutiva e gli adeguamenti della struttura attraverso la lettura del contesto
11 Categorie concettuali dell ASV Il concetto di vitalità Un sistema si definisce vitale se è in grado di sopravvivere in uno specifico contesto Tale sopravvivenza presuppone: una capacità di relazionarsi con l esterno al fine di realizzare lo scambio di risorse (consonanza) adeguatezza strutturale = compatibilità una capacità del sistema a creare sinergie con altri sistemi mantenendo una condivisa finalità (risonanza) idoneità ad equifinalità intersistemica = sintonia
12 Il grado di compimento dei sistemi vitali L elemento discriminante il grado di compimento di un sistema vitale è la formalizzazione di un organo di governo Sistemi embrionali Sistemi in compimento Sistemi compiuti Mercati in cui non si rileva la presenza di un organo di governo Reti di imprese in cui c è un organo di governo poco formalizzato e non stabile che guida il network Sistemi vitali in cui c è un organo di governo formalizzato che decide sulla struttura
13 Sistemi embrionali (Mercati) singolo sistema assenza di un organo di governo autonomia decisionale delle componenti finalità indipendenti competizione
14 Sistemi in via di compimento ODG presenza di un organo di governo con poteri di indirizzo coordinamento tra alcune attività della struttura operativa alcune finalità comuni
15 Sistemi vitali compiuti ODG presenza di un organo di governo con pieni poteri di indirizzo e controllo coordinamento tra le attività della struttura operativa finalità comuni
16 Verso una interpretazione del distretto in ASV Il sistema in via di compimento appare la configurazione più vicina al distretto in quanto aggregazione sinergica tra sistemi d imprese autonome localizzate entro confini spaziali ristretti Il distretto in ottica ASV è assimilato ad un sistema di imprese in rete a forte contenuto relazionale in cui si rileva un organo di governo che ha il compito di promuovere e coordinare la dinamica evolutiva del distretto
17 Verso una interpretazione del distretto in ASV Il distretto Network locale a forte specializzazione produttiva Rete caratterizzata da spiccata diffusione cognitiva (learning by localization) Sistema in via di compimento con organo di governo che esercita attività di mediazione tra le componenti sistemiche interne all area e di promozione del sistema complessivo all esterno della stessa
18 Verso una interpretazione del distretto in ASV Il forte contenuto relazionale (learning by localization e learning by doing) e il fatto che si possa, in prima accezione, associare il distretto ad un sistema in via di compimento Il distretto può diventare un sistema vitale compiuto? Il distretto, nel momento in cui evolvesse a sistema vitale compiuto, manterrebbe la propria identità e peculiarità di network a forte contenuto relazionale nel rispetto dell autonomia strategica delle sue componenti?
19 Hp: : 1 distretto quale sistema vitale compiuto? L ortodossia concettuale dell Approccio Sistemico Vitale induce a ipotizzare la possibilità che il distretto possa divenire un sistema vitale compiuto E pur vero che l ASV non afferma che qualsiasi organizzazione sia predestinata ad evolvere verso la sua compiutezza sistemica Ciò a dire che se si ammettesse una naturale evoluzione verso sistemi vitali compiuti, non potremmo, a dispetto dell evidenza, osservare più mercati e/o reti
20 Hp: : 2 Un distretto quale sistema vitale compiuto mantiene la propria natura/identità? Se un organizzazione, un mercato, una rete evolvono a sistemi vitali compiuti, diventa difficile, se non impossibile, concepire che vengano preservati: L autonomia delle componenti, ovvero delle imprese distrettuali in relazione La forte componente relazionale di natura socio-economica, sostituita da rapporti esclusivamente economici e monodirezionali Le capacità e le competenze di ciascuna impresa del distretto (saper fare) che si ridurrebbero a mere attività operative sovraordinate da un core strategico (organo di governo) dell intera area
21 Il problema del governo nei distretti Se non è auspicabile che il distretto evolva verso la configurazione di sistema vitale compiuto è possibile individuare ruoli e soggetti di governo nel distretti? La risposta può essere positiva se si riesce a qualificare in modo diverso dal rigore ASV, tanto i soggetti di governo quanto le attività che da questi promanano
22 Il problema del governo nei distretti Nei distretti è lecito parlare di guida, più che di governo La guida o governo in senso lato di un distretto si rinviene in soggetti che: sono interpreti del cambiamento esterno (barometri del contesto) sono promotori, attraverso forme di riconoscimento o di attribuzione, dell identità complessiva del distretto all esterno sono coordinatori/coagulatori della crescita del distretto
23 Il problema del governo nei distretti La guida del distretto, in ottica sistemica, va riconosciuta: all impresa/e che godono di maggiori capacità strategiche Tale/i impresa/e rappresenta/no l ideal tipo della realtà distrettuale in grado di sopravvivere al cambiamento e di tracciare l evoluzione del distretto come di se stessa [ guida o governo del distretto formalizzata per processo bottom-up ] All organizzazione eletta preordinata a promuovere e coordinare il distretto Impresa/e o consorzio o associazione necessari a rappresentare una massa critica idonea alla relazionalità nella filiera produttiva e strategica [ guida o governo del distretto formalizzata per processo top-down ]
24 Il problema del governo nei distretti La guida del distretto presuppone forti connotati di Consonanza e Risonanza Adeguatezza delle componenti distrettuali a scambiare risorse, soprattutto cognitive Idoneità delle componenti a ritrovare una sintonia strategica per l evoluzione individuale e complessiva Un distretto è tanto più formalizzato quanto più agevole è il riconoscimento di una guida che, per processi bottom-up o top-down, è legittimata e riceve consenso nel promuovere e rappresentare il distretto nella sua interezza
25 Alcune considerazioni di sintesi.. Il concetto di distretto, inteso in senso stretto, tende a sfumare se la soggettività di guida evolve a baricentro di governo, per cui lo stesso distretto degenera ad organizzazione sistemico-vitale compiuta Il distretto, in ottica ASV, consente di leggere ed interpretare tanto le dinamiche relazionali interne, quanto quelle esterne, in termini dei caratteri di capacità e grado di apertura, necessari alla sopravvivenza delle componenti e del sistema complessivo Il ruolo guida nel distretto richiede sufficienti varietà e variabilità strategiche tali da assicurare, attraverso le condizioni di consonanza e di risonanza nel e per il distretto, adeguamenti ai cambiamenti di contesto
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