A.1. PREMESSA. Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli

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A.1. PREMESSA A.1.1. SCOPI E FINALITÀ DEL PIANO DI MANUTENZIONE Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli interventi necessari al mantenimento ed alla salvaguardia dell opera e riguarda esclusivamente le opere inserite nel progetto per Realizzazione della pavimentazione esterna e sistema di raccolta delle acque piovane presso la sede della protezione civile di Alessandria. A.2. IDENTIFICAZIONE DELL OPERA A.2.1.1. IDENTIFICAZIONE DEL LAVORO OGGETTO DELL APPALTO Realizzazione di pavimentazione esterna e sistemazione acque piovane presso la sede della Protezione Civile di Viale Remotti 67 Alessandria. A.2.1.2. INDIRIZZO DEL CANTIERE Viale Remotti 67 Alessandria A.2.1.3. DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA L intervento ha per oggetto l esecuzione della pavimentazione presso l attuale area incolta presente all interno della sede della Protezione Civile di Alessandria in Viale Remotti n. 67. All interno della struttura della Protezione Civile di Alessandria ad oggi sono stipati in modo non organico ed organizzato interi container, si rende pertanto necessario ripristinare una vasta area a piazzale per la collocazione dei container e monoblocchi prefabbricati da impiegare in caso di emergenza in quanto la sede della Protezione civile di Alessandria ricopre un ruolo strategico nella zona per l assistenza ed il pronto intervento logistico. L area oggetto dell intervento si trova a nord, nella porzione opposta all ingresso posto su Viale Remotti e si estende per circa 8.000 mq assumendo una particolare forma triangolare confinante lungo il lato est con il Rio Giardinetto. Il progetto prevede la posa della pavimentazione in marmette autobloccanti in calcestruzzo dello spessore di cm 8 di colore rosso in armonia con i piazzali presenti nel complesso e la realizzazione di una rete di raccolta delle acque meteoriche con convogliamento delle stesse nel Rio Giardinetto per una superficie di 5317 mq. La porzione di terreno pari a circa 2.677 posta per gran parte all estremità nord e sud dell area oggetto d intervento e per una fascia di circa 5 m lungo il Rio oltre a circa 1.5 m lungo il confine opposto al Rio, sulla quale non verrà posata la

pavimentazione, sarà interessata da una pulizia dalla vegetazione spontanea e sarà livellata, in modo tale da raggiungere la quota della superficie pavimentata esistente e quella in progetto e sarà interessata da una successiva preparazione speditiva del terreno per operazioni di inerbimento. Per la posa della pavimentazione del piazzale sarà opportuno effettuare uno scavo dell area di circa 60 cm di altezza (comprensivo dei 10 cm di scortico dello strato superficiale del terreno) e posizionare, secondo le indicazioni di progetto, i vari strati, geogriglia, misto granulare, stabilizzato, geotessuto e sabbia. Oltre agli interventi necessari alla posa della pavimentazione del piazzale sarà essenziale prevedere una rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche che tenderanno ad accumularsi sulla superficie del piazzale coperta da marmette. A tal fine è opportuno realizzare due scarichi distinti nel Rio con l obiettivo di recuperare quota rispetto al piano campagna. Tale scelta permette di utilizzare diametri minori e limitare la pendenza delle tubazioni. E necessario quindi suddividere l area del piazzale in due sottoaree omogenee; per maggiore efficienza ciascuna di queste sarà dotata di due griglie (sviluppo 5 ml) oltre a comuni caditoie pluviali. La tubazione utilizzata sarà a sezione circolare in PVC tipo SN16. La rete delle acque bianche sarà quindi costituita da n. 4 griglie dalle quali partono delle tubazioni DN 200 mm con pendenza pari allo 0,4%; ciascuna coppia convoglia in un pozzetto di raccolta/caditoia pluviale dal quale partirà il collettore di scarico nel Rio (n. 2) costituito da una tubazione DN 250 mm con pendenza pari a 0,5%. Le pendenze del piazzale dovranno essere compatibili con lo scorrimento delle acque verso le griglie. A difesa degli scarichi e della sponda idrografica destra del Rio Giardinetto dovranno essere realizzati due tratti di scogliera in massi non cementati per una lunghezza di 5 ml per lo scarico più a monte e di 15 ml in corrispondenza dello scarico più a valle in corrispondenza della sponda in erosione in cui dovrà essere anche eseguita la risagomatura in sponda opposta. La posizione planimetrica delle tubazioni degli scarichi non dovranno risultare controcorrente o perpendicolare all asse del corso d acqua bensì a favore di corrente per facilitare il deflusso.

A.3. SCHEDE GUIDA ALLA MANUTENZIONE PAVIMENTAZIONE IN AUTOBLOCCANTI 01 Uno dei principali vantaggi collegati alla scelta dei masselli autobloccanti è la loro elevata curabilità in condizioni ambientali anche particolarmente severe:le esperienze del Nord-Europa dimostrano che la vita media di una pavimentazione è di circa quarant anni, prevedendo interventi di grossa entità ogni venti anni circa (con recupero, in fase di ripristino, del 90-95% dei masselli autobloccanti). Se la pavimentazione in masselli autobloccanti è infatti stata posta in opera a regola d arte utilizzando un prodotto di qualità, il piano di manutenzione ordinaria è veramente semplice e di costo trascurabile. Poiché l azione autobloccante si sviluppa prevalentemente per effetto dell attrito nei giunti, il piano di manutenzione ordinaria si limita infatti la controllo della corretta sigillatura, intervenendo con reintegro di sabbia se necessario. La perdita di materiale dal giunto rappresenta sempre un indice di uno stato di malessere della pavimentazione, al quale deve essere posto rimedio nel più breve tempo possibile. Considerato che la particolare caratteristica di questo tipo di pavimentazione è di sviluppare progressivamente una sempre maggiore autobloccanza, per effetto del costipamento della sabbia nei giunti indotto dal traffico e dall accumulo di detriti superficiali, tali controlli dovranno risultare più frequenti nel corso del primo anno dalla realizzazione della pavimentazione, mentre, a regime, una verifica all anno può ritenersi sufficiente. Ispezione Frequenza 1 ispezione 15 gg. dopo il termine dei lavori 2 ispezione 30 gg. da ispezione precedente 3 ispezione 3 mesi da ispezione precedente 4 ispezione 6 mesi da ispezione precedente 5 ispezione e successive annuale.

SMALTIMENTO ACQUE PIOVANE 02 Controlli:personale specializzato, frequenza anni 1. - verificare lo stato generale e l integrità della griglia di copertura dei canali grigliati e dei pozzetti e del punto di scarico delle acque nel Rio Giardinetto; Manutenzione: personale specializzato, frequenza mesi 6. - eseguire una pulizia dei canali, dei pozzetti e dei due punti di scarico mediante asportazione dei fanghi di deposito e della vegetazione e lavaggio con acqua a pressione..

DIFESE SPONDALI IN MASSI 03 Controlli:personale specializzato, frequenza anni 1. - verificare lo stato generale e l integrità della scogliera in massi; Manutenzione: personale specializzato, se necessaria. - eseguire una pulizia della eventuale vegetazione infestante a ridosso della scogliera..

AREA NON PAVIMENTATA 04 Manutenzione: frequenza anni 1. - eseguire il taglio della eventuale vegetazione..