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ALBANIA Informazioni Generali L'Albania è uno stato della Penisola balcanica, nel sud-est dell'europa. Confina a nord-ovest con il Montenegro, a nord-est con la Serbia, a est con la Macedonia e a sud con la Grecia; le sue coste si affacciano sul Mar Adriatico e sul Mar Ionio. Superficie: 28.748 Km2 Capitale: Tirana (341.453 abitanti) Altre città principali: Durres (113.465 ab.); Elbasan (85.798 ab.); Korca (58.911 ab.); Shkoder (85.789 ab.); Vlora (76.166 ab.) Popolazione: 3. 069.000 (densità 107,3 ab. per Km2) Lingua La lingua ufficiale è l'albanese, anche se una minoranza parla il greco. L'uso dell inglese non è particolarmente diffuso.

Religione Musulmani sunniti (70%); Cristiano- ortodossi (18%); Cattolici (12%) Moneta L'unità monetaria dell'albania è il Nuovo Lek (ALL), suddiviso in 100 Gintars. La media annuale di cambio del Lek albanese in Euro nell anno 2008 è stata di 122.80 Lek per 1 Euro. Il tasso di cambio medio a febbraio 2009 è di 126.39 Lek per 1 euro. Principali indicatori economici 2007 a 2008 b 2009 c 2010 c PIL PIL nominale in (milioni di US$) 1.012 b 1.115 n.d n.d PIL nominale (miliardi di Lk) 11,2 b 13,3 n.d n.d Crescita reale del PIL (%) 6,0 b 6,5 1,0 3,0 Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati n.d n.d n.d n.d Consumi pubblici n.d n.d n.d n.d Investimenti lordi fissi n.d n.d n.d n.d Export di beni e servizi (US$ milioni) 1.076 1.351 1.363 1,586 Import di beni e servizi (US$ milioni) -3.999-4.753-4.690-5,070 Origine del PIL (% reale) Agricoltura n.d n.d n.d n.d Industria n.d n.d n.d n.d Servizi n.d n.d n.d n.d Demografia e reddito Popolazione (mln) 3.1 3.1 n.d n.d PIL pro-capite (US$ a PPA) 6,141 n.d n.d n.d Tasso di disoccupazione (media %)* n.d n.d n.d n.d Indicatori fiscali (% del PIL) Entrate del settore statale n.d n.d n.d n.d Spese del settore statale n.d n.d n.d n.d Saldo del bilancio statale n.d n.d n.d n.d Debito pubblico Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio Lk -US$ (fine periodo) 90.4 83.9 93.9 90.1 Tasso di cambio Lk - (media) 123,8 123,3 123,0 128,0 Prezzi al consumo (fine periodo %) n.d n.d n.d n.d Prezzi alla produzione (fine periodo %) n.d n.d n.d n.d Tasso di interesse sui prestiti (media %) n.d n.d n.d n.d Partite correnti (US$ mln) Bilancia commerciale Merci export fob (US$ milioni) 1,076 1,345 1,194 1,380 Merci import fob (US$ milioni) -3,999-4,898-3,602-3,867 Bilancia dei servizi (in milioni di ) 33 n.d n.d n.d Bilancia dei redditi 216 n.d n.d n.d Saldo del conto dei trasferimenti 795 n.d n.d n.d Saldo delle partite correnti (US$ milioni) -1,202-1,906-1,195-1,085

Riserve internazionali (US$ mil) Totale delle Riserve internazionali 2,104.22,369.7 n.d n.d a Attuale b Stime Economist Intelligence Unit c Previsioni Economist Intelligence Unit Fonte: IMF, International Financial Statistics Rischio paese La SACE colloca l'albania al 1 ottobre 2009 nella 6a categoria su 7 (1 minor rischio; 7 maggior rischio). OPERATIVITÀ LIMITATA Condizioni di assicurabilità: Rischio sovrano: apertura. Rischio bancario e corporate: apertura Categoria Consensus: 2 Prospettive future La crescita economica in Albania nel 2009-10, dipenderà in parte dalla domanda dei suoi principali partners commerciali dell'ue, dove le cupe prospettive economiche sono leggermente migliorate dal mese di maggio 2009. In vista di prestazioni migliori del previsto nel secondo trimestre dell'anno, in molti delle principali economie europee si prevede una recessione meno marcata nella zona euro nel 2009, con una contrazione del 4,3%, e con una stagnazione, piuttosto che un'ulteriore recessione, nel 2010. Tuttavia, la domanda interna si ridurrà in Italia, il mercato di più di metà delle esportazioni albanesi, e si prevede per la fine del 2009 una riduzione o un rallentamento della domanda di importazioni in tutti principali mercati dell'albania. Si prevede che il dollaro raggiunga quota 1,38 nei confronti dell euro nel biennio 2009-10, recuperando dall 1,47 del 2008. Ciò potrebbe migliorare la competitività delle esportazioni albanesi, in quanto, dopo un forte calo all'inizio del 2009, il lek dovrebbe rimanere relativamente stabile nei confronti dell'euro in termini nominali. Alla luce della debolezza della domanda globale, si prevede che i prezzi medi annuali del petrolio greggio scendano a 68 dollari al barile nel biennio 2009-10, da 98 dollari al barile del 2008. Questo dovrebbe aiutare a contenere i costi di importazione e di allentare le pressioni inflazionistiche in Albania. L'Istituto di Statistica (Instat) ha riferito che il PIL reale è cresciuto del 6% su base annua nel primo trimestre del 2009, con una crescita su base quadrimestrale rallentata all 1,1%. Questo sarà seguito da un maggiore rendimento, di una crescita del 3%, nel 2010. Nonostante il miglioramento delle prospettive, si prevede che la crescita venga bruscamente rallentata durante la fine del 2009, in quanto l'impatto della recessione nella zona euro, ritardato dalla mancata integrazione dell Albania con le economie europee, inizia a farsi sentire in modo più severo. La profonda recessione in diversi mercati chiave dell Albania continuerà a deprimere la domanda delle esportazioni albanesi, ed è anche prevista una riduzione delle rimesse dei lavoratori migranti albanesi, così come l'afflusso di investimenti diretti esteri (IDE) nel Paese. La possibilità di ulteriori carenze di elettircità, specialmente se vi dovesse essere una nuova siccità, potrebbe anche ostacolare la crescita della produzione.

La domanda interna rallenterà fortemente in quanto la crescita del credito bancario continua a decelerare e continuano a diminuire le rimesse dei lavoratori. Il governo prevede di mantenere il recente aumento degli investimenti pubblici, in gran parte legate alla campagna elettorale prima delle elezioni del giugno 2009, che da allora ha avuto un andamento inverso, con il governo che ha deciso una moratoria sui progetti di investimento di capitale a partire da agosto. La ristretta situazione di bilancio continuerà a limitare la spesa pubblica anche nel 2010. L investimento in società, vista come conseguenza della forte crescita delle importazioni di macchinari nel 2007-08, si prevede che rallenti notevolmente durante il biennio 2009-10. Il tasso di inflazione dalla metà del 2008 si è dimezzato ad una media del 2,1% nel secondo trimestre del 2009, dopo che l'indice dei prezzi al consumo (CPI) ha superato il limite superiore della BoA del 4% nel periodo marzo-giugno 2008. Le pressioni sui prezzi continueranno ad essere contenute dal recente brusco calo internazionale del prezzo dei carburanti e delle materie prime, e da parte della volontà della Banca Centrale di aumentare di nuovo il tasso pronti contro termine se necessario. Tuttavia, il deprezzamento del Lek nei confronti dell'euro nel primo trimestre del 2009 ha alimentato un aumento dell'inflazione e una crescita della domanda, e dal momento che accelera la crescita nel 2010 potrebbero anche verificarsi pressioni inflazionistiche. L inflazione media ha raggiunto il 3,4% nel 2008 ma si prevede che questa rallenti ad una media del 2,5% nel biennio 2009-10. Il lek continuerà ad essere sostenuto nel biennio 2009-10 da importanti, anche se in calo, rimesse in valuta estera da parte di albanesi che vivono all'estero, e da relativamente elevati tassi di interesse sulla moneta, che riflettono la prudente politica monetaria della BoA. Si prevede perciò che, dopo il deprezzamento del 6% nel primo trimestre del 2009, il lek resti generalmente stabile nei confronti dell'euro in termini nominali nel corso del biennio 2009-10. Seguendo l'evoluzione del tasso di cambio del dollaro nei confronti dell euro, si prevede che il lek si deprezzi in maniera significativa nei confronti del dollaro in termini nominali nella fine del 2009, prima di apprezzarsi leggermente nel 2010. Per quanto riguarda il settore esterno, il disavanzo delle partite correnti, che ha raggiunto un livello record del 14,3% del PIL nel 2008, è ulteriormente aumentato nel primo trimestre del 2009, in quanto le esportazioni sono scese più marcatamente rispetto alle importazioni e dalla riduzione delle rimesse dei lavoratori migranti, a causa della recessione nella zona euro. Si prevede che le esportazioni si contraggano in modo significativo negli ultimi mesi del 2009, dopo una robusta crescita in dollari del 25% su base annua nel 2008, a causa della debolezza della domanda in Italia e in Grecia, i due principali mercati di esportazione dell Albania, come pure di una maggiore concorrenza da parte dei produttori tessili a basso costo, come la Cina. Le importazioni sono destinate a calare ancora più nettamente, dopo il recente calo dei prezzi internazionali del petrolio e delle materie prime e un brusco calo della domanda di importazioni derivante dal notevole rallentamento della crescita economica, e dall entrata in vigore della moratoria sui nuovi progetti di investimenti pubblici, introdotta nel mese di agosto. La ripresa delle esportazioni di energia elettrica, dopo una pausa di parecchi anni, contribuirà anche a un miglioramento del saldo commerciale. Tuttavia, una costante riduzione dei trasferimenti correnti in eccedenza, derivanti dalla diminuzione delle rimesse dei lavoratori migranti con sede in paesi dell'ue, si prevede che contenga i miglioramenti del saldo di conto corrente. Si prevedono annuali disavanzi delle partite correnti nel biennio 2009-10 ad una media di circa il 9% del PIL.

La stretta integrazione con l Occidente resta dunque per l'albania l'imperativo principale in politica estera e la firma degli Accordi di Associazione e di Stabilizzazione (SAA) con l'ue lo scorso 12 giugno 2006, sono molto importanti non solo per il futuro ma anche per il presente visto che una parte dei provvedimenti riguarda il commercio (sarebbero immediatamente applicabili norme provvisorie). Gli SAA, considerati come una pietra miliare nel cammino dell'albania verso l'adesione alla UE, definiscono una serie di criteri politici ed economici (la lotta alla corruzione ed alla criminalità, il miglioramento del sistema giudiziario) che le autorità di Tirana si impegnano a soddisfare e che dovrebbero apportare dei vantaggi economici immediati, comunque i cittadini sono interessati principalmente alla futura liberalizzazione del sistema dei visti ed alla libertà di movimento. A questo proposito il 21 luglio 2006 l'unione europea ha elaborato un piano per il rilascio di visti politici verso la regione per rendere più facile la loro concessione a gruppi quali studenti, ricercatori e uomini d affari. Il 30 novembre la stessa ha annunciato di voler iniziare le trattative per il regime dei visti con i paesi dei Balcani, inclusa l'albania. Intanto l'albania ha ratificato l'accordo per la riammissione degli immigranti illegali, precondizione per la liberalizzazione dei visti. La Commissione Europea ha messo in evidenza che, anche se il Paese ha compiuto dei buoni passi avanti nelle riforme democratiche, amministrative e giudiziarie, deve incrementare ancora di più la lotta contro la corruzione e il crimine organizzato, rafforzare l indipendenza del sistema giudiziario e migliorare l ambiente economico per attrarre più investimenti. Tra gli obiettivi esteri raggiunti dall attuale maggioranza vi è anche l integrazione con la Nato nel 2009 che può contare su un determinante appoggio degli USA (nel 2009 è stato rafforzato il contingente albanese in Afghanistan). Un altra direttrice della politica estera rimane il Kosovo, argomento privilegiato della campagna elettorale del 2005. A tal proposito la dichiarazione d indipendenza del Kosovo del 17 febbraio 2007, è stata occasione per il riconoscimento di quest'ultimo da parte delle autorità albanesi. Settori produttivi L Albania è forse l'unico Paese fra quelli in transizione, il cui PIL all inizio degli anni 2000 era ancora rappresentato per oltre il 50% dal settore agricolo, anche se in progressiva contrazione negli anni successivi (nel 2007 ha rappresentato il 21%). Il settore industriale è scarsamente sviluppato e la crisi del 1991 seguita da quella del 1996-97 e dal conflitto nei Balcani del 1999, non hanno certo contribuito al suo sviluppo, portano al contrario a qualche decremento dei suoi valori produttivi. Il contributo industriale alla formazione del PIL, ancora scarso nel 1996, è tuttavia raddoppiato alla fine degli anni '90 e soprattutto nel 2000, grazie al rinnovato interesse da parte degli investitori esteri che hanno recuperato molti degli impianti industriali albanesi. Nonostante ciò il peso dell industria nel 2007 è stato pari al 20% del Pil (negli anni '80 la percentuale era pari al 45%). Il settore dei servizi è una parte molto piccola dell economia albanese rispetto ad altri stati ex-comunisti dell est Europa. Al suo interno rivestono grande importanza il turismo e il settore dei servizi finanziari in continua espansione. In particolare, nel futuro, il turismo potrebbe

rappresentare una risorsa importante ed attraente per gli operatori esteri, sebbene dipenda dagli sviluppi delle frequenti crisi socio-politiche del Paese. Interscambio L Italia è uno dei principali partner commerciale per l Albania. La vicinanza geografica e gli intensi rapporti politico-commerciali, che da sempre caratterizzano le relazioni fra i due Paesi, fanno dell Italia il principale mercato di sbocco per l Albania. Il valore degli scambi, sia sul fronte delle importazioni sia su quello delle esportazioni negli ultimi anni è in costante crescita. Il saldo commerciale è stabilmente positivo per l Italia. Per quanto riguarda la composizione merceologica dell interscambio tra Italia ed Albania, la Biancheria intima, corsetteria è la prima voce tra i prodotti importati in Italia nel 2008 con un valore pari a 64 milioni di euro, a cui si aggiungono le Parti ed accessori per calzature non in gomma (61 milioni di euro), Calzature, suole e tacchi in gomma e plastica (54 milioni di euro) e Petrolio greggio e gas naturale (43 milioni di euro). I principali prodotti esportati dall Italia sono essenzialmente simili a quelli importati. La prima voce del 2008 è infatti rappresentata dalla Biancheria intima, corsetteria (54 milioni di euro), seguita da Cuoi e pelli (44 milioni di euro), Serrature e cerniere (37 milioni di euro) e da Parti ed accessori per calzature non in gomma (35 milioni di euro). Interscambio commerciale Interscambio Italia - Albania Trend 2006-2007-2008 2006 valore in 2007 valore in 2008 valore in Esportazioni 673.113.293 813.285.813 933.014.949 Importazioni 412.520.724 459.463.254 479.839.274 Saldo 260.592.569 353.822.559 453.175.675 Fonte dati Istat Gen-Dic 2008 (agg. giugno 2008) Principali trattati Convenzione per evitare la doppia imposizione Accordo di cooperazione economica e tecnica Accordo di navigazione marittima tra Italia ed Albania Accordo di consolidamento del debito estero Firmato a Tirana il 12 dicembre del 1994. Il 26 luglio l Accordo è stato approvato dalla Commissione esteri della Camera ma è rimasto in attesa di andare in Aula. Il Parlamento albanese ha ratificato l Accordo il 17/5/1995. Firmato a Tirana l 8 novembre 1989. Ha istituito una Commissione Mista. Firmato a Tirana nel maggio del 1994. Firmato a Tirana il 9/09/1994, previa intesa raggiunta nel Club di Parigi. Trattato di amicizia e collaborazione Firmato a Roma il 13/10/1995. Accordo sulla promozione e la protezione degli investimenti Firmato a Roma il 12/09/1991, ratificato con Legge n. 709 del 14/12/1994 (comunicato in G.U. n. 301 SO del 27/12/1994) entrato in vigore il 29 gennaio 1996.

Informazioni di viaggio Prefissi internazionali 00 355, prefisso per il Paese; 42 Tirana; 52 Durazzo. Fuso orario 1 ora avanti rispetto all orario del Meridiano di Greenwich; stesso orario del Meridiano relativo all Italia. Documenti Documentazione necessaria per l'ingresso nel Paese: Passaporto o carta d'identità valida per l'espatrio Viaggi all'estero di minori: consultare il sito della Polizia di Stato http://www.poliziadistato.it/pds/ps/ passaporto/minori_index.html Visto di ingresso: non necessario per cittadini dei Paesi dell'unione Europea in possesso di carta d'identità e previo pagamento della tassa di ingresso. Formalità valutarie e doganali: non è permesso uscire dal Paese portando con sé somme che eccedano i 20.000 Dollari USA o il loro controvalore. Per l assicurazione dei veicoli non è valida la carta verde italiana; all ingresso nel Paese, direttamente alla frontiera terrestre o marittima, è necessario stipulare un assicurazione temporanea con una compagnia albanese il cui costo medio per un autovettura per 15 giorni è di circa 50 Euro. La situazione generale di sicurezza nell'area di Tirana e Durazzo è in via di progressivo miglioramento e non comporta particolari rischi; nel resto del Paese, in particolare nelle aree interne e più remote, anche a causa del cattivo stato delle strade e della scarsa illuminazione, è opportuno evitare spostamenti nelle ore notturne. Zone a rischio: nessuna. Zone di cautela: visti i recenti sviluppi della situazione in Kosovo, si possono effettuare viaggi al confine con il Kosovo ma si consiglia sempre la massima cautela. Nonostante il controllo delle Forze dell'ordine nelle città sia soddisfacente, si consiglia di farsi accompagnare qualora si intenda andare nelle zone periferiche, anche nelle ore diurne. Zone sicure: centro dei principali agglomerati urbani e zone turistiche (Saranda, Dermi, Butrinto). Avvertenze: Si consiglia vivamente di: registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare all'estero sul sito www.dovesiamonelmondo.it; custodire in luogo sicuro documenti ed in particolare il passaporto, soggetto a furti e scippi; effettuare gli spostamenti in città preferibilmente nelle ore di luce. Settimana lavorativa BANCHE: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7.30 alle ore 11.30 POSTE: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7.00 alle ore 19.00 UFFICI PUBBLICI: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7.00 alle ore 15.00

Principali festività 1 e 2 gennaio (Nuovo Anno); 8 marzo (giornata internazionale della donna); 1 maggio (Festa dei Lavoratori); 19 ottobre (Giornata di Madre Teresa); 28 novembre (Festa dell Indipendenza); 29 novembre (Giorno della Liberazione); 25 dicembre (Natale). A queste festività se ne aggiungono altre a data variabile (Giorno del Piccolo Bajram; Pasqua cattolica; Pasqua ortodossa; Giorno del Grande Bajram. In genere, qualora una festività cada di sabato, il precedente venerdì è considerato giorno non lavorativo; qualora invece una festività cada di domenica, il seguente lunedì è considerato giornata non lavorativa. CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DI RESPONSABILITÀ LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO SITO SONO SOGGETTE AD UNA CLAUSOLA DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITÀ DI BANCA DATI SERVIZI. L OBIETTIVO PERSEGUITO È QUELLO DI FORNIRE UN INFORMAZIONE TEMPESTIVA E PRECISA; QUALORA DOVESSERO ESSERE SEGNALATI DEGLI ERRORI I PROVVEDERÀ ALLA LORO CORREZIONE.