ISTITUZIONE SCOLASTICA COMUNITA MONTANA MONT EMILIUS 1

Documenti analoghi
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI LEGGE 40/1998; D.P.R. 394/1999

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

Protocollo per l accoglienza degli alunni stranieri

RETE INTERCULTURALE DELLE SCUOLE DELLA VALCHIAVENNA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Protocollo Accoglienza alunni stranieri. delle scuole materne, elementari, medie inferiori e medie superiori del Circondario Empolese Valdelsa

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO 12 BOLOGNA

CIRCOLO DIDATTICO DI CODIGORO A.S. 2005/2006

tante tinte SPORTELLO BOVOLONE

Protocollo Accoglienza alunni stranieri. degli Istituti Superiori dell Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa

PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

LICEO CLASSICO SCIENTIFICO STATALE ISAAC NEWTON - CHIVASSO Protocollo per l accoglienza degli alunni stranieri

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA degli STUDENTI STRANIERI

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA

PROTOCOLLO AZIONI DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA

PIANO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Protocollo per l inserimento degli alunni stranieri

PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Linee guida. e l' integrazione degli alunni. per l'accoglienza. stranieri. MIUR, febbraio Dott. Vincenzo Gullotta

Istituto Comprensivo Statale. Rita Levi Montalcini. Fontanafredda

Protocollo di Accoglienza

ISTITUTO COMPRENSIVO RESTA DE DONATO GIANNINI

Protocollo di Accoglienza alunni stranieri

Minori a scuola:dall accoglienza alla relazione

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

ACCOGLIENZA ALUNNI NON ITALIANI

Protocollo. per l accoglienza degli alunni stranieri

Protocollo d'accoglienza per alunni stranieri

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L'INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

Protocollo d accoglienza per l inserimento degli alunni stranieri

Protocollo d accoglienza per gli alunni stranieri

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

Un ottica interculturale

Protocollo di Accoglienza e Integrazione degli alunni stranieri

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO PIOSSASCO II

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

Ministero dell Istruzione, dell Università, e della Ricerca

Allegato 2 P.O.F Protocollo d Accoglienza per gli alunni affetti da D.S.A. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Denina SALUZZO

Adattare i programmi di insegnamento. E la valutazione? Elio Gilberto Bettinelli Vignola,, 20 novembre 2008

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" PAVONA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

11. L'inserimento degli alunni stranieri nella scuola superiore

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI

PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALTRI BES NON TUTELATI DALLE LEGGI 170/2010 E 104/92

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI PREMESSA

ACCOGLIENZA E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Protocollo d accoglienza per l inserimento di nuovi alunni

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA E INSERIMENTO ALUNNI NON MADRELINGUA ITALIANA

I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASSANO MAGNAGO II ( Scuola dell Infanzia - Primaria E. Fermi - Secondaria G.B. Maino)

Istituto Comprensivo Frezzotti Corradini - LATINA PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI. a.s.

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

Istituto Comprensivo Valle dei Laghi

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA

PROGETTO INTERCULTURA Anno scolastico 2010/2011

OGGETTO: FUNZIONI STRUMENTALI AL POF A.S

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

Linee di indirizzo dell I.S.I.S.S. Amaldi-Nevio sulla mobilità studentesca internazionale individuale e di classe

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI

PROCEDURA DI SISTEMA GESTIONE ISCRIZIONI E TRASFERIMENTI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Anno scolastico

A.S PSP Piano di Studi Personalizzato Scuola secondaria 1^ grado

LINEE GUIDA PER L ACCOGLIENZA E L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO. per l accoglienza in corso d anno e l integrazione di alunni di altre nazionalità LINEE GUIDA

ISTITUTO COMPRENSIVO UGO FOSCOLO DI VESCOVATO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA INTEGRAZIONE ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI

ISTITUTO COMPRENSIVO DELMARE

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Il Piano Didattico Personalizzato Valeria Rossini

Trento, 24/09/2002. Prot. n / C.34. Dott.ssa Giuliana Raoss Servizio attività socioassistenziali Comune di Trento Via Bronzetti Trento

Adeguamento alla norma europea EN ISO 9001/2008 Modifica paragrafo 4.1 Preparazione Verifica Approvazione

PROGETTO ALLIEVI STRANIERI ARTICOLO 3

CASI PARTICOLARI DI EDUCAZIONE PERSONALIZZATA

PROGETTI DEL CIRCOLO. Ministero dell istruzione, dell Universita e della Ricerca 1 CIRCOLO DIDATTICO VIA NANNI 13 OLBIA

dalla teoria alla pratica

INCLUSIONE SOCIALE ED ASPETTI INTERCULTURALI. Formazione personale docente neoassunto a.s Prof.ssa M. Vincenza Tota

Alunni Diversamente Abili (DVA)

PROTOCOLLO DI RETE PER L INSERIMENTO E L ACCOGLIENZA DEGLI ALLIEVI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

COSTRUIRE IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I.

INDIRIZZO SERVIZI SOCIO SANITARI

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE. I.c. Piero della Francesca a.s. 2012/2013

Accoglienza ed inclusione dei migranti. Le esperienze della scuola

Questionario Personale ATA

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

Educare in L2 Proposte Operative

Scuola Italiana e bambini stranieri Indice tematico della normativa di riferimento

Programmazione individualizzata per alunni non italofoni

Transcript:

ISTITUZIONE SCOLASTICA COMUNITA MONTANA MONT EMILIUS 1 PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA E L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI PREMESSA Il Protocollo per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri contiene principi, criteri e indicazioni operative riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni di nuova immigrazione; definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo e dei mediatori linguistici e culturali; traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l'apprendimento della lingua italiana. Il Protocollo, strumento di lavoro integrato e rivisto periodicamente dal Collegio dei docenti, è adottato dal Consiglio di Istituto e costituisce parte del Piano dell offerta formativa. FINALITÀ Il Collegio dei Docenti dell Istituzione Scolastica si propone di: facilitare l ingresso nella comunità scolastica degli alunni stranieri, sostenendoli nella fase di adattamento al nuovo ambiente favorire con varie iniziative il clima di accoglienza nella classe e a scuola promuovere approcci didattici interculturali promuovere le relazioni e la comunicazione con la famiglia immigrata migliorare le competenze linguistiche degli allievi stranieri (lingua della comunicazione e lingua dello studio) definire pratiche condivise dalle diverse componenti dell Istituzione Scolastica al fine di favorire l inserimento e l integrazione degli alunni provenienti da Paesi diversi INDICE DEL PROTOCOLLO Il Protocollo si articola in quattro aree: 1. Amministrativa e informativa: riguarda l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni stranieri. 2. Comunicativa e relazionale: riguarda i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola. 3. Educativa e didattica: riguarda le fasi relative all'assegnazione della classe, all insegnamento dell'italiano come seconda lingua e alla valutazione. 1. Area amministrativa e informativa Questa area viene gestita dall incaricata di segreteria per i servizi per gli alunni. Per facilitare il primo impatto con la scuola viene identificato, all interno della segreteria, un incaricato dell iscrizione degli alunni stranieri, che migliorerà progressivamente le proprie

competenze comunicativo - relazionali con questa particolare utenza anche attraverso specifici interventi di formazione in servizio. I compiti del settore amministrativo sono: acquisire la domanda di iscrizione utilizzando, quando necessario, una modulistica multilingue (1) fornire ai genitori stranieri materiale in più lingue per una prima essenziale informazione sul sistema scolastico italiano e sulla scuola di inserimento dei figli raccogliere la documentazione necessaria (2) acquisire l opzione di avvalersi o non avvalersi dell insegnamento della religione cattolica informare la famiglia del tempo che intercorrerà tra l iscrizione e l effettivo inserimento nella classe (indicativamente una settimana) organizzare un primo incontro tra referente della Commissione Integrazione ed Intercultura e la famiglia, con l eventuale presenza di un consulente interculturale acquisire dal referente della suddetta Commissione indicazioni sulla classe nella quale inserire l alunno prendere accordi con gli insegnanti del team (scuola primaria) o con il coordinatore di classe (scuola secondaria) per l assegnazione alla classe e il passaggio di informazioni e documentazione 2. Area comunicativa e relazionale In quest area agisce la Commissione Integrazione e Intercultura che ha il compito di seguire le varie fasi dell inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire dal momento della richiesta di iscrizione a scuola. Composizione della Commissione La Commissione è formata da: per la scuola primaria dai docenti della classe corrispondente all età anagrafica dell alunno/a; per la scuola secondaria da quattro docenti (di cui due per l area linguistica, uno per matematica e uno per le educazioni). La Commissione è coordinata, su delega del Dirigente scolastico, dal docente referente. La Commissione ha competenze di carattere consultivo, progettuale e di proposta per quanto riguarda l inserimento degli alunni stranieri. La Commissione si riunisce ogniqualvolta si presenti il caso di iscrizione di alunni stranieri neo arrivati. Per gli alunni che si iscrivono durante il periodo estivo, la Commissione si riunisce prima dell inizio delle lezioni a settembre. Compiti e azioni della Commissione Esaminare la prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione. Effettuare un colloquio con i genitori nel quale raccogliere ulteriori informazioni sulla situazione familiare, il progetto di vita della famiglia, la storia personale e scolastica e le competenze linguistiche dell'alunno. Nel contesto vengono fornite informazioni sull organizzazione della scuola e si prospetta l opportunità della stretta collaborazione con la scuola. Effettuare un colloquio con l'alunno per la valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi. Proporre, sulla scorta degli elementi raccolti durante i colloqui, la classe di inserimento, tenendo conto dell età anagrafica, dell ordinamento degli studi del Paese di provenienza, del primo

accertamento di competenze ed abilità, delle aspettative familiari emerse dal colloquio, del numero di alunni per classe e della presenza di altri alunni stranieri. Coordinare l acquisto e la gestione di specifici sussidi didattici (testi per l acquisizione dell italiano L2, narrativa bilingue, educazione interculturale, testi per l apprendimento, materiali multimediali, altro). Mantenere gli opportuni contatti con gli enti e associazioni territoriali per acquisire le opportunità da questi offerte alla scuola. I criteri di assegnazione alla classe I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento secondo le indicazioni della Legge n. 40 del 1998 e del DPR n.394 del 1999, posto che l'iscrizione di un minore straniero alla scuola dell'obbligo italiana può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. I minori stranieri soggetti all obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all età anagrafica, salvo che venga decisa in Commissione l iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a) dell ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell alunno, che può determinare l iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all età anagrafica; b) dell accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell alunno; c) del corso di studi eventualmente seguito dall alunno nel Paese di provenienza; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall alunno; e) della quota di alunni stranieri per ciascuna classe che non deve superare il 30%. La Commissione può rilevare l opportunità della consulenza di un mediatore linguistico che fornisca informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico. Nella scuola primaria, nel caso in cui il team dei docenti decida la retrocessione di una classe avrà cura di comunicarlo al Collegio docenti; allo stesso relazionerà a fine anno sui risultati ottenuti. Inserimento nella classe Fra l atto formale dell iscrizione e l effettivo inserimento in classe la Commissione esamina e valuta adeguatamente il materiale raccolto dalla segreteria e dall incontro con la famiglia e l alunno, prende contatti con i team di docenti potenzialmente interessati all inserimento e stabilisce congiuntamente i passaggi. In questa fase i compiti della Commissione sono: fornire al team di insegnanti che accoglierà il nuovo alunno tutte le informazioni, il supporto e il materiale in suo possesso; promuovere l attivazione di corsi intensivi di italiano presso l Istituzione stessa, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati e facilitando il coordinamento tra gli insegnanti e gli eventuali mediatori culturali;

informarsi e consigliare corsi organizzati da altri Enti e/o Istituzioni presenti nel territorio; favorire e facilitare il rapporto con la famiglia attivando anche eventuali risorse di mediazione. 3. Area educativa e didattica In questa fase il Team docenti e/o il Consiglio di classe, dopo aver valutato il nuovo alunno, individua i percorsi facilitati di inserimento più opportuni (necessità di corsi intensivi di lingua italiana, ecc.) e stabilisce le modalità di adattamento dei programmi curricolari e i percorsi di facilitazione relazionale. Accoglienza, inserimento in classe e predisposizione del PDP I compiti dei docenti sono: mantenere i rapporti con la Commissione Integrazione e Intercultura; favorire l inserimento dell alunno nella classe: o progettando specifiche attività di benvenuto e conoscenza; o incaricando un alunno di svolgere attività di tutor (compagno di viaggio) dell alunno straniero e coinvolgendo eventualmente alunni della stessa provenienza già inseriti nella scuola; rilevare i bisogni specifici di apprendimento dell alunno straniero elaborando un piano di studio personalizzato (PDP) così come indicato dalla CM n.8/2013; individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo i contenuti essenziali ed adattando ad essi le metodologie didattiche, la verifica e la valutazione delle competenze acquisite; stabilire criteri, modalità e strumenti di valutazione periodica coerenti con il piano di studi personalizzato; informare la famiglia del percorso formativo predisposto dalla scuola; programmare, in forma integrata, il lavoro con gli eventuali mediatori linguistici e/o culturali che seguono l alunno straniero; valorizzare la cultura d origine progettando percorsi/laboratori di educazione interculturale. L Italiano come seconda lingua Sulla base della prima valutazione delle competenze linguistiche dell alunno verranno organizzati corsi intensivi di italiano utilizzando in maniera flessibile e produttiva le risorse interne della scuola con le modalità di seguito riportate. Modalità per la scuola primaria:

a. utilizzare le ore di alternativa alla religione cattolica (inserendo tutti gli alunni del plesso che non intendono avvalersi di tale insegnamento in altre classi); b. utilizzare una parte delle ore di compresenza della classe; c. individuare un pacchetto di ore da retribuire con il Fondo di istituto (eventualmente anche in orario extrascolastico se c è la disponibilità da parte dei docenti); d. inserire gli alunni in classi di livello inferiore; Modalità per la scuola secondaria: a. utilizzare i moduli del progetto recupero b. utilizzare quando è possibile le ore di alternativa c. utilizzare le ore a disposizione in assenza di supplenze d. individuare un pacchetto di ore da retribuire con il Fondo di istituto (eventualmente anche in orario extrascolastico se c è la disponibilità da parte dei docenti) e. inserire gli alunni in classi di livello inferiore Il corso per essere efficace deve essere intensivo. Dovendo ricorrere a più di un docente, per ovvie ragioni organizzative, è indispensabile: - acquistare dei testi in modo da garantire un percorso uniforme e coerente - prevedere un passaggio di informazioni, anche informale, su quanto svolto dall alunno - raccogliere e documentare il materiale prodotto. La valutazione Il Consiglio di classe che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell anno scolastico privilegia la valutazione formativa rispetto a quella «certificativa», prendendo in considerazione il percorso dell alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. A tal proposito si fa riferimento alla già citata C.M. n.8/2013 che evidenzia la necessità di predisporre un percorso individualizzato e personalizzato per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ovvero per coloro che presentano svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell alunno in relazione all età, alle motivazioni, agli interessi. Deliberato dal Collegio dei docenti il 14 giugno 2013.

NOTE 1 Individuare i moduli fondamentali e predisporne la traduzione multilingue (inglese, arabo, cinese, ecc. in funzione delle provenienze degli alunni). 2 Documenti anagrafici Permesso di soggiorno dell alunno, se ha superato i 14 anni d età, oppure permesso di soggiorno di uno dei genitori nel quale l alunno, se non ha ancora compiuto i 14 anni, sia annotato come parte della famiglia. Il permesso di soggiorno viene rilasciato dalle autorità competenti a chi abbia superato l età di 14 anni, fino a questa età i minori vengono iscritti sul permesso di soggiorno di uno dei genitori. Se la richiesta di tale documento è in corso, viene accettata la ricevuta rilasciata dalla Questura in attesa del documento definitivo. I minori stranieri non in regola in materia di soggiorno presenti in Italia hanno titolo, secondo le leggi nazionali ed internazionali vigenti, a frequentare scuole e istituti di ogni ordine e grado; perciò devono essere iscritti con riserva, da sciogliere non appena gli interessati abbiano normalizzato la propria situazione, oppure in seguito al conseguimento del titolo di diploma di Stato. La normativa recente consente di sostituire i documenti anagrafici con l autocertificazione, prodotta dai genitori o da chi è responsabile del minore. Documenti sanitari In base al D.P.R. 26 gennaio 1999 n. 355 art. 1, i Dirigenti Scolastici sono tenuti, all atto dell ammissione alla scuola od agli esami, ad accertare se siano state praticate agli alunni le vaccinazioni e le rivaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione da parte dell interessato della relativa certificazione. In assenza di certificazioni, il Dirigente della scuola comunica il fatto entro cinque giorni, per gli opportuni e tempestivi interventi, all Azienda Sanitaria Locale di appartenenza dell alunno ed al Ministero della Sanità. La mancata certificazione non comporta il rifiuto d ammissione dell alunno alla scuola dell obbligo o agli esami. Documenti scolarità pregressa Certificato attestante gli studi fatti nel paese d origine, o dichiarazione (autocertificazione) del genitore dell alunno o di chi ha la responsabilità sul minore, attestante la classe e il tipo d istituto frequentato. Il dirigente scolastico, per le informazioni e le conferme del caso, può prendere contatto con l autorità diplomatica o consolare italiana che rilascia una dichiarazione sul carattere legale della scuola estera di provenienza dell alunno.