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REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA Tutela e Uso Risorse Idriche Integrate Proposta nr. 111 del 08/11/2011 - Determinazione nr. 2638 del 08/11/2011 OGGETTO: D.Lgs. 152/06 HydroGEA S.p.A. Autorizzazione allo scarico su alveo del fiume Tagliamento di acque reflue urbane provenienti dal depuratore Nuovo Tagliamento e da scolmatori di piena a servizio della rete fognaria della zona centro est dell abitato di Spilimbergo. I L D I R I G E N T E PREMESSO CHE: - la Società GEA S.p.A. con nota del 29.10.2010, assunta al prot. n. 82592 del 05.11.2010, ha presentato istanza per il rinnovo dell autorizzazione allo scarico su alveo del fiume Tagliamento di acque reflue urbane provenienti dal depuratore e da scolmatori di piena a servizio della rete fognaria della zona centro-est dell abitato di Spilimbergo di cui alla Determinazione Dirigenziale n. 2315 del 13.11.2007, successivamente modificata per cambio di titolarità con Determinazione Dirigenziale n. 1608 del 29.06.2010, n. 303 del 09.02.2011, quest ultima modificata con Det. Dir. n. 473 del 01.03.2011; - l istanza stessa è stata successivamente completata con le integrazioni di data 21.03.2011 assunte al protocollo n. 25908 del 24.03.2011, di data 23.05.2011 assunte al prot. n. 41737 del 26.05.2011, di data 28.06.2011 assunte al prot. n. 52057 del 04.07.2011 e di data 01.08.2011 assunte al prot. n. 59507 del 04.08.2011; - la Società HydroGEA S.p.A., attuale titolare dell autorizzazione agli scarichi di cui trattasi ai sensi della Det. Dir. n. 303 del 09.02.11 come modificata con Det. Dir. n. 473 del 01.03.11: con nota di data 11.10.11 assunta al prot. n. 73787 del 13.10.11 ha trasmesso la documentazione tecnica aggiornata in considerazione degli ulteriori tre scolmatori di piena esistenti lungo la rete fognaria, come indicato dal Comune di Spilimbergo con le note del 20.09.11 e del 10.10.11; con nota di data 31.10.11 assunta al prot. n. 77793 del 02.11.11 ha trasmesso la planimetria dell impianto di depurazione (Tav. PRG01) aggiornata dal Comune di Spilimbergo in data 31.10.11 con l esatta ubicazione dello scolmatore posto a monte del comparto biologico e subito a valle del sistema di grigliatura automatica; DATO ATTO che alla predetta istanza ed integrazioni sono allegati, fra l altro, i seguenti elaborati sottoscritti dal Direttore Operativo della Società: - scheda di rilevamento acque reflue urbane, di data 11.10.2011 con allegati rapporti di prova;

- note integrative del 23.05.11, del 28.06.11 e relativi allegati; - nota integrativa del 01.08.11 e allegati relazione di data 26.07.2011 per attestare le condizioni di deroga per scarico su suolo e allegata carta tecnica regionale, di data luglio 2011; - nota integrativa del 31.10.11 con allegata tavola PRG01 aggiornata dal Comune di Spilimbergo il 31.10.11; e la sottoelencate documentazione sottoscritta dal tecnico incaricato: - estratto planimetrico di data 21.03.2011 con indicazione del pozzetto di campionamento; sottoscritta dal tecnico incaricato del Comune di Spilimbergo: - copia conforme all originale della Tav. 5d Progetto generale delle fognature - Variante in data 30.03.90; - copia conforme all originale della Tav. 5b Progetto generale delle fognature - Variante in data 30.03.90; RICHIAMATI, inoltre, i seguenti elaborati allegati all Autorizzazione allo scarico approvata con Determinazione Dirigenziale n. 2315 del 13.11.2007: - Relazione tecnica illustrativa e quadro economico; - Relazione di processo; - Specifiche tecniche dei materiali; - Tav. COR01 Corografia mappa catastale; - Tav. PRG02 Profilo idraulico; - Tav. PRG03 Dissabbiatura/Disoleatura/Denitrificazione Ossidazione; - Tav. PRG04 Sedimentazione Clorazione; - Tav. PRG05 Ispessitore; - corografia (n. 3 fogli) con indicazione della rete fognaria e del punto di scarico; la seguente documentazione tecnica a firma anche di tecnico abilitato di data 30.08.90 relativa al Progetto XII lotto delle fognature comunali: - all. 1: variante n. 6 al P:R.G - relazione tecnica; - all. 1D: impianto depurazione relazione tecnica (per quanto riguarda la descrizione delle parti impiantistiche rimaste invariate rispetto alla precedente autorizzazione); - tav. 3: planimetria generale; - tav. 9: planimetria; - tav. 15a: particolari sfioratore alla sez. 25; - tav. 15c: raccordo al canale esistente; la seguente documentazione tecnica a firma anche di tecnico abilitato di data 06.05.98 relativa al Progetto XII lotto delle fognature comunali (Interventi nel settore delle opere igienico sanitarie): - tav. 3: locale quadro e compressori; - tav. 4: grigliatura e sollevamento liquami grezzi; - tav. 6: locali compressori assieme; VISTE la dichiarazione sostitutiva di certificazione e la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, entrambe a firma del Legale Rappresentante della Società Gea S.p.A. e di data 29.10.2010; RILEVATO dalla documentazione allegata all istanza, alle integrazioni ed alla precedente autorizzazione che: - l istanza di autorizzazione è riferita allo scarico terminale sull alveo del Fiume Tagliamento con immissione unificata delle acque reflue provenienti da: depuratore denominato Nuovo Tagliamento a servizio della rete fognaria della zona centro est dell abitato di Spilimbergo;

scaricatore posto subito a valle del sistema di grigliatura del depuratore; scaricatore di piena ubicato a monte dell impianto in prossimità della Scuola Agraria che sarà dotato entro breve di griglia; i seguenti tre scaricatori di piena che confluiscono nel canale dello scaricatore posto in prossimità della Scuola Agraria: uno posto lungo la rete fognaria all incrocio tra Viale Barbacane e via Campo Sportivo, uno posto lungo la rete fognaria su via dell Ancona; uno posto lungo la rete fognaria sulla scarpata in Via Udine di fronte a Via Santa Chiara; - le acque reflue urbane si originano dalla fognatura di tipo misto che convoglia acque domestiche, industriali e meteoriche della zona centro est dell abitato di Spilimbergo; - la potenzialità di progetto dell impianto di depurazione è di 8.000 abitanti equivalenti e attualmente ne tratta circa 6.000 (5.500 di origine domestica e 500 di origine industriale) ; - le apparecchiature dell impianto di depurazione sono costituite da: griglia a pulizia automatica, vasca di sollevamento, comparto di dissabbiatura e disoleazione aerate, comparto di ossidazione e nitrificazione, comparto di denitrificazione, comparto di sedimentazione, comparto di disinfezione e, per i fanghi, ispessitore e sezione di disidratazione mediante nastropressa; - i sistemi di controllo di processo prevedono un misuratore di portata nella parte finale del comparto di disinfezione, un misuratore di ossigeno disciolto in vasca di ossidazione e un sistema di telecontrollo dell impianto che segnala eventuali guasti alle principali apparecchiature elettromeccaniche mediante chiamata telefonica a personale della ditta che gestisce l impianto; - nell estratto planimetrico di data 21.03.2011 è indicato il pozzetto di campionamento posto subito a valle del sistema di disinfezione; - lo scarico recapita nell alveo del fiume Tagliamento, attraverso un canale a cielo aperto che confluisce nel bacino di scarico posto in un tratto del fiume Tagliamento che si presenta in alveo asciutto. Nel punto di scarico il corpo recettore ha una portata nulla per più di 120 giorni all anno in quanto per allacciare lo scarico dal depuratore al corso d acqua superficiale Roggia di Spilimbergo (circa 600 metri di distanza dal depuratore), si renderebbe necessario realizzare un tratto di condotta (circa 800 m) a gravità in ambito golenale del Tagliamento due manufatti adibiti a stazione di pompaggio.e due tratti (680m) di condotta in pressione, come indicato nella relazione allegata alla nota del 01.08.11; DATO ATTO CHE è stato comunicato l avvio del procedimento con nota in data 20.01.2011 prot. n. 3985 ed è stato chiesto parere tecnico ambientale ed osservazioni all'arpa Dipartimento Provinciale di Pordenone, all'azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Friuli Occidentale, al Comune di Spilimbergo.; PRESO ATTO CHE dai rapporti di prova sui reflui allo scarico trasmessi dall A.R.P.A. con nota del 29.08.11, assunta al prot. n. 65344 del 02.09.11, lo scarico rispetta, per i parametri analizzati, i valori limite di tabelle 1 e 3 (colonna Scarico in acque superficiali ) dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06; PRESO ATTO che: - il Comune di Spilimbergo, con note di data 20.09.11 (assunta al prot. n. 69203 del 22.09.11) e di data 10.10.11 (assunta al prot. n. 73507 del 12.10.11) ha comunicato, fra l altro l esistenza di ulteriori tre scolmatori di piena lungo la rete fognaria recapitante al depuratore; il recapito di detti scolmatori avviene nello scolmatore posto in prossimità della Scuola Agraria; come precisato dal Comune stesso con nota del 18.10.11 (assunta al prot. n. 75149 del 19.10.11) lo scarico dal depuratore e dagli scaricatori di piena avviene congiuntamente nel recettore finale, tramite il canale

a cielo aperto, identificato con le lettere H-I nella Tav. 5d del progetto generale fognature variante in data 30.03.90; - ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone con nota del 23.09.11, assunta al prot. n. 69844 del 26.09.11, ha, tra l altro, evidenziato che l ecosistema esistente (invaso suddiviso in due sottobacini) può mantenersi così come si è formato e non costituisce pericolo per la popolazione e ha suggerito, per migliorare e mantenere l efficienza depurativa dell impianto Nuovo Tagliamento..la realizzazione di un impianto di trattamento terziario detto di affinamento o finissaggio attraverso un sistema artificiale che utilizzi meccanismi depurativi naturali (fitodepurazione, lagunaggio, etc ). Tale impianto deve essere adeguatamente progettato sia nella componente idraulica che di depurazione naturale; infatti, il bacino esistente non garantisce un tempo di residenza omogeneamente distribuito del fluido a causa di fenomeni di cortocircuitazione, flussi preferenziali, zone morte etc si tenga in considerazione che l area è costituita dal greto del fiume Tagliamento: un sistema con alveo ciottoloso, fragile soggetto a percolazione che potrebbe interessare la falda sottostante ; DATO ATTO: - di quanto concordato, relativamente a scarichi da depuratori con potenzialità maggiore a 2.000 abitanti equivalenti, con ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone in occasione degli incontri congiunti del 16.05.08 e 17.03.09 in merito al trattamento di disinfezione, ai controlli degli scarichi, alla trasmissione dei dati, nel rispetto della normativa (all. 5 alla parte III del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.); - dei pareri espressi dall'arpa Dipartimento Provinciale di Pordenone, dall'azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Friuli Occidentale e dalla Provincia di Pordenone, in occasione degli incontri tecnicoistruttori congiunti del 13.09.2011 e del 18.10.11 dai quali sono emerse condizioni, riportate ai punti 2, 3 e 4 del dispositivo, riguardanti fra l altro la disciplina da rispettare agli scarichi, i controlli da effettuare, la manutenzione delle apparecchiature; CONSIDERATO che il sistema di fognatura convoglia anche scarichi di acque reflue industriali; RITENUTO, come concordato nel succitato incontro del 13.09.11, di poter applicare il disposto di cui all art. 124 c. 9 del D.Lgs. 152/06, trattandosi di scarico in corso d acqua che ha portata naturale nulla per oltre centoventi giorni all anno, imponendo anche la disciplina regionale per gli scarichi esistenti su suolo di acque reflue urbane di cui all art. 18 c. 27 della L.R. 13/2002, pertanto il rispetto dei limiti di tabelle 1 e 3 dell allegato 5 alla parte terza del decreto; restano fermi il divieto di scarico su suolo delle sostanze indicate al punto 2.1 dell allegato 5 alla parte terza del decreto e i valori limite fissati per lo scarico su suolo dal D.Lgs. 152/06 per le sostanze indicate nella tabella 5 del medesimo allegato 5; RITENUTO necessario, a seguito di quanto comunicato nella nota ARPA di data 31.08.2011 e come concordato con ARPA e ASS n. 6 nei suddetti incontri di data 13.09.2011 e 18.10.11, che la Società HydroGEA S.p.A. trasmetta, entro 90 giorni dalla data di ricevimento dell autorizzazione e in numero di cinque copie, debitamente sottoscritte da professionista abilitato e dal titolare dello scarico, planimetria aggiornata, sostitutiva della tavola PRG01 del 10.08.05, aggiornata dal Comune di Spilimbergo il 31.10.11, che rappresenti fedelmente l ubicazione dei pozzetti presenti nell impianto di depurazione e il percorso dei reflui tra i manufatti che compongono il sistema di depurazione; PRESO ATTO che il Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna, con nota prot. 6136 di data 20

06.2011, ha precisato che il corpo idrico superficiale presente nelle vicinanze del depuratore risulta la Roggia di Spilimbergo, situata ad una distanza di circa 600 metri dall impianto di depurazione stesso; CONSIDERATO che l'efficacia del sistema di depurazione in argomento è condizionata dalla corretta e costante manutenzione dello stesso; RITENUTO, pertanto, di prescrivere alcuni interventi di gestione e manutenzione sull impianto di depurazione come riportati nel dispositivo della presente determinazione; EVIDENZIATO che la presente autorizzazione non implica approvazione degli impianti e che le modifiche che dovessero essere apportate ai sistemi di depurazione di progetto dovranno essere comunicate alla Provincia per i provvedimenti eventualmente necessari; RITENUTO lo scarico autorizzabile con specifiche prescrizioni espressamente riportate nel dispositivo; VISTA la Deliberazione della Giunta Provinciale n. 270 del 29.11.06, dichiarata immediatamente eseguibile, che determina gli importi da versare alla Provincia per l istruttoria delle pratiche di autorizzazione agli scarichi con decorrenza 01.01.07; VISTA la ricevuta di versamento di 110,00 introitati al Cap. 3580.20 "Entrate diverse inerenti gli scarichi - D.Lgs. 152/06 istruttoria pratiche giusta reversale n. 7419 del 29.11.10; PRESO ATTO che le spese da sostenersi riguardano: - 74,40 per il parere tecnico-ambientale da corrispondersi all'arpa FVG - 130,00 quale costo forfetario per istruttoria, verifiche, accertamenti, sopralluoghi da parte del personale della Provincia (scarico unificato da depuratore e sfioratore ed ulteriori n. 3 scarichi da sfioratori di piena) pertanto va effettuato da parte della società versamento integrativo di 94,40 che andranno introitati per 74,40 al Cap. 3580.10 ed 20,00 al Cap. 3580.20; VISTO: - il Decreto Legislativo n. 152/06 recante "Norme in materia ambientale, in particolare la parte terza relativa a Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di gestione delle risorse idriche e successive modifiche; - la L.R. n. 2/2000, la L.R. 7/2001, la L.R. 13/2002 e s.m.i., L.R. 16/2002, la L.R. 25/2005 e la L.R. 16/2008; - il Decreto del Presidente della Giunta Regionale 23 agosto 1982 n. 0384, di approvazione del "Piano Generale per il Risanamento delle Acque"; - la Delibera del Comitato Interministeriale per la Tutela delle Acque 04.02.1977; CONSIDERATO l art. 107 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267, relativo alle Funzioni e responsabilità della dirigenza, le norme dello Statuto Provinciale ed il Regolamento di Organizzazione dell Ente, nonché l Ordinanza Presidenziale n. 7 del 22.06.2011, relativa al conferimento degli incarichi dirigenziali, che attribuisce detta competenza al Dirigente pro-tempore del Settore Ecologia; D E T E R M I N A

1. Fatti salvi ed impregiudicati i diritti di terzi persone ed Enti, per quanto di competenza ed ai soli fini di cui al D.Lgs. 152/06, come successivamente modificato, la Società HydroGEA S.p.A. con sede legale in Pordenone, Piazzetta del Portello n. 5, è autorizzata, nella persona dell Amministratore Delegato pro-tempore allo scarico sull alveo del fiume Tagliamento di acque reflue urbane in comune di Spilimbergo provenienti dall impianto di depurazione Nuovo Tagliamento e dagli scolmatori di piena, come descritto nelle premesse ed alle prescrizioni e condizioni riportate ai successivi punti. 2. Lo scarico delle acque reflue può avvenire solamente nel rispetto delle seguenti prescrizioni: a) devono essere rispettati i limiti delle tabelle 1 e 3 dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06 come previsto per lo scarico su suolo dall art. 18 c. 27 della Legge Regionale 13/2002, salvo diversa disciplina regionale; b) è vietato lo scarico delle sostanze di cui al punto 2.1 dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06; c) restano fermi i valori limite fissati per lo scarico su suolo dal D.Lgs. 152/06 per le sostanze indicate nella tabella 5 dell allegato 5 alla parte terza del medesimo decreto. d) gli sfioratori di piena, compreso quello a monte della fase biologica, possono sfiorare solo in tempo di pioggia e nel rispetto dei rapporti di diluizione del Piano regionale per il risanamento delle acque (DPGR 384/82); e) per il parametro Escherichia coli deve essere rispettato, per lo scarico dall impianto di depurazione, il limite di 5.000 UFC/100 ml; le concentrazioni del parametro Escherichia coli nello scarico e il trattamento di disinfezione, da utilizzare secondo le previsioni della normativa tecnica vigente (allegato 5 alla parte terza del D.Lgs 152/06), non dovrà essere tale da determinare la compromissione dell uso previsto delle acque; f) le apparecchiature dell impianto di depurazione, quelle per il controllo in continuo dei parametri chimici e fisici e gli scolmatori di piena devono essere mantenuti in buono stato di efficienza e manutenzione; g) predisporre un programma di gestione degli interventi di controllo e manutenzione periodica dell impianto indicando la frequenza con la quale devono essere effettuati e renderlo a disposizione dell autorità di controllo; h) annotare su apposito quaderno, o con altra modalità, lo svolgimento delle operazioni previste al punto g) a firma del tecnico incaricato e renderlo a disposizione dell autorità di controllo; i) i fanghi e i materiali che si generano dal trattamento di depurazione devono essere periodicamente allontanati e gestiti nel rispetto della normativa vigente; in particolare gli eventuali accumuli superficiali di fanghi e/o schiume nella vasca di sedimentazione andranno sistematicamente asportati, evitando il loro eccessivo accumulo sulla superficie della vasca medesima e la loro possibile fuoriuscita con il refluo depurato; j) devono essere resi accessibili da parte dell autorità competente per il controllo: - lo scarico dall impianto di depurazione, dagli scolmatori di piena e lo scarico finale unificato, subito a monte dell immissione nel corpo idrico recettore; - tutti i componenti dell impianto di depurazione per le eventuali ispezioni. 3. I campionamenti delle acque reflue devono potersi espletare con le modalità e i criteri previsti dal D.Lgs. 152/06 e nel rispetto delle seguenti prescrizioni: I. i dispositivi e i manufatti per i campionamenti devono essere idonei allo scopo; II. venga concordata con ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone una procedura

finalizzata all effettuazione delle attività di controllo e autocontrollo, con particolare riferimento alle modalità di prelevamento (uso di campionatori automatici refrigerati); III. devono essere effettuati, con l ubicazione e la frequenza precisati e a intervalli regolari nel corso dell anno almeno i seguenti autocontrolli, dalla data di ricevimento o del ritiro del presente atto: in maniera immediatamente consequenziale in ingresso e uscita dal depuratore: a) con frequenza mensile, BOD, COD, Solidi sospesi e Escherichia coli; b) con frequenza trimestrale, azoto totale (come N), fosforo totale (come P); sui reflui all uscita dal depuratore, con frequenza almeno trimestrale, sui parametri: c) azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto nitroso, ortofosfati, cloruri, tensioattivi totali, Zinco, Piombo e saggio di tossicità acuta nella vasca di ossidazione: d) con frequenza almeno settimanale sui parametri solidi sedimentabili dopo 30 e ph; e) con frequenza almeno mensile sui parametri solidi sospesi, solidi volatili e Indice di volume del fango (SVI); f) con la frequenza che si ritiene opportuna (si suggerisce almeno una volta all anno, al fine di controllare l attività biologica nell impianto) su Indice Biotico del fango (S.B.I.); i rapporti di prova di cui alle lettere a), b), c) e f) devono essere sottoscritti da professionista abilitato e messi a disposizione dell Autorità di controllo nonché inviati sistematicamente al Dipartimento Provinciale di Pordenone dell ARPA. gli autocontrolli previsti alle lettere d) ed e) e la frequenza dei controlli di cui alla lettera f) devono essere annotati su apposito quaderno o registrati con altra modalità da parte di personale incaricato e messi a disposizione dell ente di controllo; IV. i prelievi per il controllo dei parametri di cui ai punti III a), III b) e III c) devono essere svolti con le modalità concordate con ARPA nella procedura di cui al punto II; V. le analisi di cui ai punti III a), III b) e III c), devono essere affidate a laboratorio accreditato o a tecnico abilitato, secondo metodiche ufficiali APAT CNR-IRSA edizione 2003; VI. i risultati delle analisi di cui ai punti III a), III b) e III c), devono essere inviati con frequenza mensile, trimestrale o annuale al Dipartimento Provinciale di Pordenone dell ARPA. su idoneo supporto informatico o via Internet mediante posta elettronica in formato non modificabile tipo PDF o similare; i tabulati di invio dei dati analitici devono contenere almeno le seguenti informazioni accessorie: data e orario di campionamento, Portata dello scarico, Percentuali di abbattimento dei parametri BOD, COD, Solidi Sospesi e Escherichia coli; VII. deve essere predisposto un calendario annuale dei controlli di cui ai punti III a), III b) e III c), da comunicare all ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone per eventuali interventi di esecuzione di prelievi in contraddittorio e di convalida, entro un mese dalla data di ricevimento o di ritiro del presente provvedimento per i primi controlli e, successivamente, con frequenza annuale. VIII. entro il 31.03, con frequenza annuale, venga inviato ad ARPA Dipartimento Provinciale di Pordenone una tavola sinottica dove siano riportati i valori mensili, medio annuo e la relativa deviazione standard rilevati, almeno per i parametri BOD, COD, Solidi sospesi ed Escherichia coli in ingresso e uscita dal depuratore; IX. i prelievi per il controllo dei parametri di cui ai punti IIIa), IIIb), IIIc) devono essere svolti con campionatore automatico refrigerato programmato per campionamenti di aliquote con frequenza oraria nell arco delle 24 ore. 4. la Società HydroGEA S.p.A. trasmetta, entro 90 giorni dalla data di ricevimento della presente

autorizzazione o di ritiro della stessa e in numero di cinque copie, debitamente sottoscritte da professionista abilitato e dal titolare dello scarico, planimetria aggiornata, sostitutiva della tavola PRG01 del 10.08.05, aggiornata dal Comune di Spilimbergo il 31.10.11, che rappresenti fedelmente l ubicazione dei pozzetti presenti nell impianto di depurazione e il percorso dei reflui tra i manufatti che compongono il sistema di depurazione. 5. Nel caso di interruzione del funzionamento dell impianto o parti di esso per ristrutturazione, ampliamento o manutenzione dovrà essere rispettata la disciplina di cui all art. 18 comma 29 della L.R. 13/2002. 6. E facoltà della Società stabilire, anche mediante informazione e formazione al personale addetto all impianto, un piano di misure operative da adottare in situazioni di emergenza che provocano alterazioni nel normale funzionamento dell impianto. 7. Per quanto non citato dal presente provvedimento, è fatto obbligo di rispettare le norme vigenti in materia di tutela delle acque dall'inquinamento, le norme sanitarie, le disposizioni del D.Lgs. 152/06, e successive modifiche ed integrazioni, e quelle del Piano Generale per il Risanamento delle Acque, per quanto compatibile con il D.Lgs. 152/06, e qualsiasi norma statale e regionale che potrà essere emanata anche successivamente al rilascio della presente autorizzazione allo scarico. 8. Qualora il sistema di collettamento e depurazione dovessero essere soggetti a modifiche da cui derivino variazioni quali e quantitative delle acque reflue scaricate, dovrà essere richiesta l'autorizzazione allo scarico nelle forme previste dalla legge; inoltre dovranno essere comunicate all autorità competente al rilascio dell autorizzazione le eventuali modifiche, in particolare quelle concernenti la titolarità della presente autorizzazione. 9. La presente autorizzazione è valida per quattro anni decorrenti dalla data di esecutività del presente provvedimento ed efficace dalla data di ricevimento o del ritiro della stessa. Un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo. 10. La presente autorizzazione sostituisce la Determinazione Dirigenziale n. 2315 del 13.11.2007 come successivamente modificata. 11. La presente autorizzazione non sostituisce visti, autorizzazioni, concessioni, pareri o altri atti di consenso e/o abilitativi anche alla edificazione, o comunque necessari, o previsti dalle normative vigenti, e di competenza di altri Organi regionali, provinciali, comunali, Consorzi o altri Enti che il titolare dovrà provvedere ad ottenere autonomamente prima dell attivazione dello scarico. 12. Si precisa che la presente autorizzazione, in ogni caso, non comporta approvazione di opere. 13. La Provincia si riserva la facoltà di poter aggiornare, modificare, sospendere o revocare in ogni momento la presente autorizzazione nel caso: di applicazione di nuove disposizioni, in cui vengano riscontrate situazioni diverse da quelle previste, ivi compreso il venir meno di altri Atti di consenso necessari alla continuazione dello scarico,

si verificassero situazioni eccezionali e di urgente necessità per la tutela della salute pubblica e dell'ambiente. ovvero per altri motivi, esigenze, o ulteriori valutazioni tecniche ed amministrative, o altre verifiche. 14. La mancata osservanza dei sopra menzionati obblighi e prescrizioni può determinare la sospensione o la revoca della presente autorizzazione, oltre all applicazione delle sanzioni previste dalla legge. 15. Di dare atto che saranno comunicati alla Società importo e modalità di versamento della somma derivante dal conguaglio, come in premessa specificato, ed eventuali conguagli per variazione della tariffe applicate dall ARPA saranno comunicati qualora dovuti 16. Il presente atto verrà trasmesso alla Società HydroGEA S.p.A. quale titolare dello scarico, al Comune di Spilimbergo, all'azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Friuli Occidentale, nonché all'arpa Dipartimento Provinciale di Pordenone al fine anche dei controlli del caso. Ai sensi dell'art. 3, ultimo comma, della Legge n. 241/90 si precisa che il soggetto autorizzato può ricorrere nei modi di legge contro il presente provvedimento alternativamente al T.A.R competente o al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 gg ed entro 120 gg dalla data di ricevimento del presente atto. Pordenone, lì 08/11/2011 IL DIRIGENTE Sergio Cristante Sottoscritto digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005 e successive modifiche ed integrazioni