Burr Psicologia delle differenze di genere. Sintesi 1 Introduzione pp.7-11

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Burr Psicologia delle differenze di genere NICOLETTA CAVAZZA Sintesi 1 Introduzione pp.7-11 Non si trovano rappresentazioni del tutto consolidate del rapporto fra uomini e donne nella opinione pubblica, né tanto meno nelle discipline scientifiche. Il rapporto tra la psicologia sociale e l appartenenza di genere sessuale può essere schematizzata in tre prospettive principali, non sempre ordinabili lungo una dimensione cronologica. La prima prospettiva è quella caratterizzata dalla ricerca delle invarianti universali. Lo studio di processi di conoscenza sociale ha spesso presupposto l assenza di differenze strutturali sul piano cognitivo dovute al genere sessuale: il soggetto sperimentale è un soggetto sperimentale. A partire da questo assunto sono state condotte un gran numero di ricerche su una popolazione di facile accesso per gli studiosi, quella degli studenti universitari, pertanto lo standard era rappresentato da giovani maschi bianchi, di status medio-alto per lo più americani e questo era assunto come standard dell esperienza umana. L impiego di campioni esclusivamente maschili è stato molto criticato e vennero inclusi allora, nei campioni anche soggetti di sesso femminile. Da quel momento quando l assenza di effetti dovuti al gene non poteva essere certificata, il fattore di disturbo è stato spesso interpretato come un indice di scostamento femminile dalla normalità, di fatto nonostante le critiche non è stato messo in dubbio il presupposto di universalità dell esperienza maschile. Infine l ultima prospettiva sulle differenze di genere deriva dagli studi sui rapporti inter-gruppi. Nell analisi di questi fenomeni gli studiosi riconoscono un ruolo importate a processi come la categorizzazione del mondo sociale, diventa quindi impossibile trascurare la categorizzazione per genere. Se al dato della pervasività della categorizzazione per genere si associa la natura socialmente asimmetrica delle relazioni fra uomini e donne si arriva a considerare la categoria femminile come una minoranza simile ad altre contenute nel sistema sociale. La psicologia sociale compì un ulteriore passo in avanti quando le ricerche riconobbero alle differenze di genere lo statuto di variabile dipendente specifica. Studiare un fenomeno in prospettiva psicosociale significa rispondere a tre quesiti fondamentali: Che cosa? Quali caratteristiche presenta il fenomeno in questione. Quando? In quali condizioni queste caratteristiche si manifestano o diventano particolarmente salienti. 1 Elaborazione a cura della dr.ssa Gabriella Cantore 1

Perché? Quali fattori spiegano il fenomeno osservato. BURR V. SINTESI CAPITOLO PRIMO QUESTIONI E PROSPETTIVE DI FONDO pp. 13-33 Il genere è la quinta sul cui sfondo ciascuno rappresenta la sua vita e che la permea al punto che, come la respirazione, scompare hai nostri occhi per la sua familiarità. White : Per afferrare il concetto è sufficiente chiedersi quale sia l unico tratto di una persona che non dimentichiamo mai di registrare e ricordare, anche dopo l incontro più effimero. La riposta è: il sesso. Se prendiamo in esame gli aspetti più minuti della vita quotidiana non ve n è alcuno che non sia connotato secondo il genere: Uomini e donne utilizzano differenti linguaggi del corpo (portamento e postura) Anche nel conversare si esprimono differenze delle quali non sempre si è consapevoli a livello conscio (gli uomini tendono ad intervenire con affermazioni e richieste dirette, le donne tendono ad essere maggiormente interrotte nella discussione, a formulare richieste indirette e a sostenere maggiormente la conversazione degli interlocutori). Quando osserviamo per la prima volta una grafia sconosciuta, abbiamo la sensazione di poter risalire dalla forma e dal tratto al sesso dello scrivente Sottolineiamo continuamente la nostra appartenenza sessuale nella scelta degli oggetti, anche quando questa sottolineatura non sembrerebbe avere ragioni concrete (abiti maschili e femminili hanno i bottoni sui lati opposti). I medesimi esempi sono importanti per capire la relazione fra i sessi: il linguaggio corporeo femminile e maschile e il modo in cui essi interagiscono non sono semplice espressione di differenze convenzionali, ma messaggi importanti sul modo in cui gli interlocutori sentono di poter occupare lo spazio fisico e comunicativo e sulle variabili di potere implicite nelle transazioni uomo-donna. Si tende oggi a considerare vinta la battaglia per l eguaglianza, ma le donne continuano a non godere nelle società contemporanee di una condizione di parità: il lavoro femminile tende a concentrarsi nelle attività sottopagate, anche in settori dominati dalle donne dal punto di vista numerico gli uomini tendono ad occupare le posizioni di maggiore potere e status, nella famiglia le donne continuano ad avere la responsabilità primaria dell andamento della casa e dedicano molto più tempo degli uomini alla cura della casa e dei figli). Le scienze sociali hanno il duplice compito di svolgere: la spiegazione delle disuguaglianze e delle differenze e la definizione di strategie di cambiamento. 2

Lo studio psicologico delle differenze sessuali La psicologia come scienza e il suo approccio alle differenze di genere, sono stati oggetto di un esame critico da parte del movimento femminista che ne ha individuato i limiti: La psicologia sarebbe dominata e controllata da uomini e ne rifletterebbe gli interessi e le preoccupazioni. L esperienza maschile costituirebbe lo standard al quale confrontare i processi psicologici propri di entrambi i sessi, così facendo le eventuali differenze dell esperienza femminile rispetto a quella maschile risultano oscurate. La ricerca psicologica avrebbe contribuito a patologizzare le donne e ad individuare presunti loro deficit. Fra tutte le scuole di pensiero della psicologia, la psicoanalisi è quella che più si è occupata del tema e che ha avuto l influenza più forte. Secondo Freud, l identità infantile di genere si fonda sul riconoscimento di avere o non avere un pene. Nel bambino il pene rappresenta il simbolo dell identità maschile e identificandosi con il padre il bambino interiorizza ciò che la figura del padre simboleggia: autorità, norme e costumi sociali. E questa introiezione a spiegare la presenza nell uomo di una coscienza e di un senso ideale altamente sviluppati. Al contrario le bambine sapendo che la loro condizione di castrazione le rende cittadine di seconda classe, vedono nelle loro madri persone che hanno subito il loro stesso destino ed identificandosi con esse finiscono per assumere un atteggiamento di sottomissione fondato sul riconoscimento del proprio status di inferiorità. Inoltre non avendo risolto il proprio conflitto edipico la donna non raggiungerà mai la stessa forza di carattere, rettitudine morale e saldezza di ideali del maschio. Successivamente altri teorici psicodinamici femministi hanno cercato di formulare spiegazioni meno misogine delle differenze di genere, si è sostenuto che la consapevolezza delle differenze sessuali costituisce soltanto uno dei fattori della costituzione dell identità di genere, inoltre non c è ragione alcuna per pensare ad una superiorità dei genitali maschili su quelli femminili. Una seconda critica riguarda la figura del padre visto come fonte principale delle norme e delle regole familiari, ruolo questo assunto in molti casi dalla madre. Un certo numero di critiche riguardano la sottovalutazione e il disinteresse di questi contributi della psicologia, per il contesto sociale e politico nel quale le espressioni di genere si inseriscono. Concetti e termini chiave SESSO: è un termine della biologia che designa una specifica coppia di cromosomi i quali producono due differenti schemi di sviluppo somatico: quello maschile e quello femminile. GENERE: è il significato sociale assunto dalle differenze di genere. E un termine che designa i concetti di mascolinità e femminilità e le loro differenze, siano esse presenti o supposte tali. 3

MASCOLINITA E FEMMINILITA : si riferiscono alle attese sociali e culturali nei confronti della donna e dell uomo. Dato che queste attese vengono continuamente prodotte e riprodotte dai membri di una stessa cultura, esse variano nei tempi e nei luoghi e non sono sempre uguali a se stesse. RUOLO: termine sociologico che designa l insieme di comportamenti, di regole e di attese connesse all esercizio di una data posizione sociale. RUOLI SESSUALI: designa i comportamenti attesi dai maschi e dalle femmine e contiene anche un significato interattivo implicando reciprocità. DIVISIONE VERTICALE DEL LAVORO SECONDO IL GENERE: fenomeno per cui gli uomini tendono ad occupare le posizioni lavorative meglio retribuite, più sicure e a status più elevato. DIVISIONE ORIZZONTALE DEL LAVORO SECONDO IL GENERE: ripartizione fra i sessi della totalità delle occupazioni e delle carriere. DIFFERENZE SESSUALI: designa il corpus di ricerche che ha cercato di valutare la natura e l estensione delle differenze psicologiche tra i sessi. DIFFERENZIAZIONE DI GENERE: è l enfatizzazione di differenze reali tra uomini e donne o la creazione ex novo di differenze non presenti in natura. DISCRIMINAZIONE SESSUALE: ogniqualvolta una persona viene trattata meno favorevolmente di un altra per il sesso al quale appartiene. ESSENZIALISMO: va alla ricerca di entità o strutture interne alla persona per spiegarne il comportamento. Nel campo del genere si traduce nell idea che esista una natura femminile o maschile definibile che trova espressione nelle differenze di personalità. Spesso ma non sempre questa natura viene riportata a radici biologiche. RIDUZIONISMO: i fenomeni sociali umani possono essere analizzati e spiegati a numerosi livelli. Nelle scienze sociali sono tre: livello biologico, psicologico e sociale. Le argomentazioni riduzionistiche allineano questi diversi livelli in una catena di rapporti causali e li riconducono ad un unico livello. FEMMINISMO: le persone che si dicono femministe aspirano di solito a raggiungere una condizione di pari opportunità, di pari diritti e privilegi per gli uomini e per le donne. Il femminismo cerca di individuare le fonti dell ineguaglianze e di favorire un cambiamento sociale capace di riequilibrarle. PATRIARCATO: significa letteralmente governo del padre è stato utilizzato storicamente per designare un sistema di governo nel quale gli anziani esercitavano il potere sulle donne e sugli uomini più giovani in qualità di capifamiglia. Oggi viene usato in un accezione più allargata per descrivere la presenza di diseguaglianze sistematiche di potere fra gli uomini e le donne. Per questa ragione alcuni autori preferiscono il termine: andrarchia. 4

Teorie femministe Le analisi femministe si distinguono a seconda delle cause che pongono all origine delle diseguaglianze di genere e di conseguenza dei rimedi che individuano per ripianarle. FEMMINISMO LIBERALE La tesi di fondo è che le donne in quanto esseri umani hanno naturalmente diritto di godere delle medesime opportunità e libertà dei soggetti di sesso maschile. Il femminismo liberale individua la radice del problema nelle modalità di socializzazione primaria dei bambini: le disuguaglianze di genere si fonderebbero su differenze fra i sessi apprese nel corso della crescita, per quanto reali queste differenze non sarebbero inevitabili. La soluzione del problema consiste pertanto in un tentativo di modificare gli atteggiamenti e le idee correnti sul genere intervenendo sulle pratiche e sulle pratiche e sui materiali educativi. FEMMINISMO MARXISTA Vede nel capitalismo e non negli uomini la causa prima e il primo beneficiario delle diseguaglianze di genere, ma se si chiede alle donne di dire perché si sono sposate e hanno deciso di prendersi cura dei mariti e dei figli difficilmente risponderanno per il capitalismo, la psicologia ha quindi il compito di fare luce sui motivi che spingono le donne a sposarsi e a formare una famiglia delegando agli uomini il compito di fare carriera. FEMMINISMO RADICALE Pone al centro della propria teorizzazione il concetto di patriarcato: la classe femminile sarebbe sempre stata dominata e controllata dalla classe maschile in modo pervasivo in tutti gli aspetti dell esistenza. Attribuisce un ruolo importante alla biologia nella determinazione e nella strutturazione di queste relazioni di dominio tra i sessi e la scienza, in quanto istituzione maschile, sarebbe stata usata per dar forza alle ideologie che sostengono l inferiorità della donna. Il femminismo radicale ha potentemente influito sulla ricerca, una ricerca che non sia solo sulle donne ma anche per le donne. FEMMINISMO SOCIALISTA Denuncia l incapacità del capitalismo e del patriarcato di spiegare da soli l origine delle diseguaglianze di genere. Per capire realmente l oppressione femminile occorre prestare attenzione alla divisione del lavoro secondo il genere come si esprime nella sfera familiare e in quella del lavoro retribuito nonché al al loro legame. Le donne che desiderano integrare lavoro retribuito e lavoro domestico si trovano spesso in conflitto nel tentativo di rispondere alle proprie e alle altrui aspettative. Le donne, poi che scelgono di intraprendere una carriera rinunciando alla maternità devono far fronte alle conseguenze derivanti dalla rottura delle immagini e delle aspettative tradizionali sulla femminilità e la condizione femminile. FEMMINISMO NERO Le altre forme di femminismo essendo nate in larga misura per rispondere a problemi di donne bianche e di classe media, non possono essere applicate alla totalità delle donne; il femminismo avrebbe pertanto il compito di esaminare esplicitamente la 5

relazione fra genere e razza, e di mettere in discussione non soltanto il capitalismo e il patriarcato ma anche il razzismo. Tratto da: Burr, V., (2000) Psicologia delle differenze di genere. Il Mulino, Bologna 6