David Carli. Candlestick. Pattern operativi espressamente ideati per il mercato italiano. Edoardo Varini Publishing. Edoardo Varini Publishing



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Transcript:

David Carli Candlestick Day Trading Pattern operativi espressamente ideati per il mercato italiano Edoardo Varini Publishing Edoardo Varini Publishing

È vietato riprodurre, anche in parte, immagini e testi senza autorizzazione. Agiremo con forza contro la riproduzione e il download illegale del presente libro.

Candlestick Day Trading David Carli ISBN: 9788890650710 Edoardo Varini Publishing Edoardo Varini Publishing

SOMMARIO PREFAZIONE PAG. 5 CAPITOLO 1 Nozioni di trading PAG. 7 CAPITOLO 2 Le candlestick PAG. 17 CAPITOLO 3 Resistenze, supporti e PAG. 22 CAPITOLO 4 Long candles PAG. 30 CAPITOLO 5 Long shadows PAG. 53 CAPITOLO 6 Morning ed Evening Star PAG. 60 CAPITOLO 7 Engulfing Bullish e Bearish PAG. 77 CAPITOLO 8 Rising e Falling Windows PAG. 98 CAPITOLO 9 Three Inside Up e Down PAG. 110 CAPITOLO 10 Belt Hold Bullish e Bearish PAG. 124 CAPITOLO 11 Fare Day Trading con segnali daily PAG. 132 CAPITOLO 12 Day Trading sui futures PAG. 145 CAPITOLO 13 Quando le cose non vanno bene PAG. 159 CAPITOLO 14 La negazione di un pattern PAG. 164 CAPITOLO 15 Ricapitolando PAG. 170 3

CAPITOLO 16 Day Trading con gli indicatori PAG. 183 CAPITOLO 17 La scelta dei titoli PAG. 194 CAPITOLO 18 Considerazioni finali PAG. 198 APPENDICE PAG. 202 4

PREFAZIONE Mi conoscono in molti, oltre all attività di trading svolgo anche quella di consulenza. Chi tuttavia mi ha conosciuto solo negli ultimi tempi grazie ad Internet e ai siti sui quali scrivo, non sa che nasco come day trader. Inizialmente, quando la mia unica professione era il trading, non amavo l incertezza derivante dalla notte, o meglio da ciò che poteva succedere dopo la chiusura del mercato italiano. Pessime notizie, utili societari in picchiata, inversione di Wall Street... tutte cose che il giorno seguente mi avrebbero fatto esclamare: «Ma perché non ho chiuso ieri la posizione!». Anche dopo la chiusura di Piazza Affari continuavo a seguire i mercati, prima gli Stati Uniti, poi l Asia e i futures americani. Andavo a dormire stanco e stressato. Per questo motivo decisi di passare al day trading. Il mio grande amico Alberto Zanetti si ricorderà certamente le mie analisi che gli spedivo via e-mail prima di invitarmi a salire a bordo del suo Doppio Minimo: nessuna operazione rimaneva aperta anche per il giorno successivo. In seguito sono passato allo swing trading, allettato dai guadagni più elevati che si ottenevano e dal minore stress durante la seduta che mi permetteva di svolgere consulenza ai miei clienti. Adesso, visto il periodo di grande incertezza, vista la situazione particolare in cui versano i mercati da alcuni mesi, ho deciso di riprendere in mano i miei vecchi appunti, le mie tecniche di day trading, poiché i mercati stanno compiendo un cambiamento significativo. Candlestick, Joe Ross, Elliott, analisi tecnica tutto (o quasi) superato. Comprare o vendere allo scoperto un titolo con l obiettivo di chiudere la posizione dopo alcuni giorni è diventata un ardua impresa. Negli ultimi mesi l unica possibilità di guadagno è stata operare a livello intraday. Comprare e vendere in giornata, vendere allo scoperto e ricoprirsi prima della chiusura della seduta. Ho deciso quindi, per i miei clienti e per tutti coloro che desiderano imparare a fare day trading sul mercato italiano, di scrivere questo e-book. Sono convinto che rappresenti un trattato quasi completo ed esaustivo: di sicuro, avendo attuato e testato personalmente le tecniche descritte, si tratta di un testo che, 5

se studiato e seguito con diligenza nell applicazione dei pattern, vi porterà molte soddisfazioni e buoni guadagni mensili. Quel che mi raccomando è di non essere precipitosi, di capire bene ogni singola strategia e di applicarla rigorosamente come descritto. Inserite sempre gli stop loss e rimanete all erta nel seguire l evolversi del grafico. Ogni strategia di trading è descritta minuziosamente e correlata di numerosi esempi. Naturalmente non sono strategie perfette, la perfezione non esiste nella vita, tantomeno nel trading. Hanno però un alta probabilità di successo e questo è ciò che conta. Se manterrete basse le poche perdite che subirete, allora potrete dire di vivere con il trading, di essere dei day trader professionisti. Non amo dilungarmi in discorsi inutili, per questo motivo ho evitato di inserire argomenti e considerazioni che esulino da quanto trattato. Avrei potuto scrivere un libro di 300 pagine ma perché farvi perdere del tempo a leggere un qualcosa d inutile? Ho preferito concentrare nel minor numero di pagine possibile tutto ciò che conta sapere per fare day trading. Ho dedicato un intero capitolo ai casi in cui sono stato stoppato ed ho riportato una perdita (seppur molto piccola). Questo perché nel trading, per sopravvivere, è fondamentale inserire sempre gli stop loss. Se le perdite saranno piccole e di poco conto, manterrete intatto il vostro capitale e, cosa ancora più importante, non intaccherete la vostra fiducia. E questo concetto lo troverete ripetuto più volte prima di arrivare alla conclusione del libro. Al termine del testo, nell Appendice, c è il mio indirizzo e-mail, al quale mi potrete contattare per spiegazioni, delucidazioni, informazioni e quant altro. Non so la tempistica della mia risposta, visti i miei numerosi impegni, garantisco però che risponderò a tutti. Non mi resta che augurarvi buona lettura! 6

CAPITOLO 1 Nozioni di trading Questo libro vuole essere una guida al day trading, sia per le persone già esperte, sia per coloro che si avvicinano per la prima volta al trading. I primi due capitoli servono a dare un infarinatura a tutti i neofiti di questa disciplina. Sono l abc del trading e dell analisi tecnica. Di certo non daranno una preparazione completa, serviranno però per capire bene alcuni concetti espressi in seguito. Capisco che possono risultare noiosi a tutti coloro che già conoscono la materia, e tuttavia, come mi hanno sempre insegnato a scuola, un ripasso non fa mai male. Cominciamo con il dire che esistono diverse rappresentazioni grafiche dell andamento del prezzo di un titolo azionario. Probabilmente quella più utilizzata è la barra di prezzo. Una tipica barra di prezzo è rappresentata in Figura 1. Figura 1 - Barra di prezzo Presumendo che si tratti di una barra giornaliera, che cioè rappresenti l andamento del prezzo di un determinato titolo azionario nell arco di una seduta borsistica, si possono distinguere il prezzo di apertura (O = Open) e quello di chiusura (C = Close), il massimo (H = High) e il minimo (L = Low) toccati nella giornata. Queste informazioni rivestono una notevole importanza e lo vedrete meglio quando studieremo i grafici e il loro evolversi durante l intera seduta. Naturalmente non siamo in grado di fare trading su un unica barra ma abbiamo bisogno di più barre, il cui susseguirsi forma un grafico (grafico a barre). Un esempio di grafico a barre è riprodotto in Figura 2. 7

Figura 2 - Grafico a barre del titolo Generali Abbiamo fin qui visto la barra di prezzo, quali informazioni ne ricaviamo e il grafico a barre. Vediamo adesso come interpretare un grafico e come questo influenza le nostre scelte nel trading. Il susseguirsi delle barre segue un movimento, che potrà essere tendenziale, vale a dire al rialzo o al ribasso (le barre salgono o scendono) oppure laterale (sostanzialmente le barre si muovono in orizzontale). In un qualsiasi momento temporale un mercato si trova sempre in una di queste due fasi. Cerchiamo di capirne meglio la formazione. Il trend rappresenta la direzione in cui si muove il prezzo di un mercato. Si dice che un mercato si trova in un trend rialzista quando si ha un susseguirsi di barre di prezzo con massimi e minimi crescenti (Figura 3). Figura 3 - Trend rialzista Quando, invece, si ha un susseguirsi di barre di prezzo con massimi e minimi decrescenti, si dice che il mercato si trova in un trend ribassista (Figura 4). 8

Figura 4 - Trend ribassista Un mercato in trend offre ottime opportunità di fare trading: approfondiremo il tema nei prossimi capitoli. Intanto, per cominciare a familiarizzare con la lettura dei grafici, continuiamo a osservare quello di Generali riprodotto in Figura 5. Figura 5 - Grafico Generali con evidenziati due trend Per prima cosa si possono notare due trend: il primo ribassista e il secondo rialzista. All interno di ogni trend potete osservare successioni di barre con massimi e minimi decrescenti, in quello ribassista, crescenti, in quello rialzista. Notate anche che durante il primo trend (quello ribassista), abbiamo sempre dei minimi decrescenti, mentre nel secondo trend (quello rialzista) ogni tanto si hanno dei piccoli ritracciamenti, cioè ci sono alcune barre che vanno in direzione opposta a quella del trend stesso (con massimo e minimo decrescenti). 9

Si dice che il mercato riprende fiato. Per fare una similitudine, come un giocatore di basket va a rifiatare qualche minuto in panchina per poi tornare in campo meno affaticato di prima, anche il prezzo di quel determinato mercato si prende una sosta per poi tornare a correre in direzione del trend. Questi ritracciamenti sono evidenziati con delle frecce in Figura 6. Figura 6 - Grafico Generali con evidenziati i ritracciamenti nel trend rialzista Abbiamo dunque visto che un titolo azionario può trovarsi in una fase di trend, o tendenziale, cioè può salire o scendere. Non è detto, però, che questo accada sempre. Un mercato può anche muoversi lateralmente. Si dice che un mercato si trova all interno di una congestione quando il mercato non ha direzione e i prezzi si muovono nel grafico in orizzontale, oscillando tra un massimo e un minimo. Il massimo prende il nome di resistenza mentre il minimo di supporto. Guardiamo subito un esempio, sempre con il nostro grafico di Generali riprodotto in Figura 7. Si può immediatamente notare che il prezzo da diversi giorni si trova intrappolato tra due line (linee). La prima, quella in alto, a quota 13,00, è la resistenza, così chiamata poiché resiste ai tentativi del prezzo di sfondarla. La seconda, quella in basso, a quota 12,00, è il supporto, così denominato perché fa da base alla discesa del prezzo. 10

Figura 7 - Grafico Generali con evidenziata una congestione Quella appena vista si può definire come una classica congestione rettangolare, il prezzo si muove, sostanzialmente, in orizzontale. Vi sono altri tipi di congestioni come ad esempio le figure triangolari. Figura 8 - Grafico Eni con triangolo simmetrico 11

Un esempio di figura triangolare potete vederlo nel grafico in Figura 8. Su Eni, infatti, al momento della stesura di questo mio lavoro, si è formato un triangolo simmetrico. Significa che il prezzo si muove all interno di due trendlines (tradotto significa due linee che seguono il trend); una ribassista (resistenza) che tocca i massimi e una rialzista (supporto) che tocca i minimi. Quasi una costante è la diminuzione dei volumi via via che il range (cioè la distanza tra trendline di supporto e trendline di resistenza) diminuisce. Il segnale d ingresso è la rottura di uno dei due livelli, anche se, per esperienza, molto spesso la prima rottura è solo un falso segnale e di lì a poco il mercato inverte il suo incedere. A titolo di curiosità, dato che non sono queste figure l argomento del libro, aggiungo che vi sono tre tipi di figure triangolari. Oltre al già visto triangolo simmetrico, abbiamo il triangolo ascendente, formato da una trendline di supporto rialzista e una linea di resistenza (una resistenza fissa, quindi, e un supporto che aumenta con il variare del tempo). Simile è il triangolo discendente: questa volta la trendline è quella di resistenza ribassista mentre la linea è quella di supporto (in questo caso avremo un supporto fisso e una resistenza che diminuisce con il passare del tempo). Figura 9 - Buzzi Unicem triangolo ascendente 12

Nelle due successive figure potete vedere altrettanti grafici con i pattern appena descritti (Figg. 9 e 10). Riprenderò in modo più approfondito l argomento sui supporti, le resistenze e le trendlines nel Capitolo 3. Figura 10 - Fiat triangolo discendente Figura 11 - Generali Gap 13

Torniamo al nostro grafico di Generali; potete osservare come vi siano volte in cui tra una barra e la successiva c è dello spazio. Questo spazio ha un nome: gap. Un esempio lo vedete evidenziato in Figura 11. I gap identificano delle aree del grafico in cui non si è verificata alcuna contrattazione. Sono sintomo di euforia e volatilità. Più precisamente, si ha un gap up quando il minimo di una barra è superiore al massimo della barra precedente (Figura 12). Figura 12 - Gap up Si ha un gap down, invece, quando il massimo di una barra è inferiore al minimo della barra che la precede (Figura 13). Figura 13 - Gap down Sempre a titolo di cronaca (non sarà oggetto di studio nei prossimi capitoli), i gap risultano interessanti se si formano durante un trend ben definito mentre non hanno un grande significato se si formano all interno di una congestione. Si classificano tre tipi di gap: 14

- Gap esplosivo (Breakaway gap): rappresenta la segnalazione dell'inizio di un nuovo trend o la ripresa di un trend precedente. È molto significativo: si realizza dopo la rottura di un supporto/resistenza importante o di un pattern grafico. Si presenta dopo una pausa in un trend robusto. - Gap di continuazione (Runaway gap): di solito si trova a metà strada nella salita (o discesa) dei prezzi. Assume un significato previsionale per la determinazione di possibili obiettivi di prezzo. - Gap di esaurimento (Exhaustion gap): come dice il nome, si presenta di solito alla fine di un trend. Non è di facile identificazione: spesso l'exhaustion gap è seguito da un altro gap, in direzione contraria, che annuncia l'inversione del trend (Breakaway gap del prossimo trend). Tra i due gap si realizzano occasionalmente alcune barre isolate: l Island reversal. Un esempio dei gap sopra descritti lo trovate nella prossima figura con il grafico di Finmeccanica (Fig. 14). Figura 14 - Finmeccanica, i tre tipi di gap 15

Bene, quanto scritto in questo capitolo è la base di quello che dovete sapere per fare day trading. Non avete bisogno di nessun altra informazione per operare sui mercati finanziari a livello intraday. Tutte le informazioni che vi necessitano ve le offrono i grafici. Nel prossimo capitolo vedrete e imparerete ad utilizzare un nuovo sistema per rappresentare il prezzo di un titolo: le candele giapponesi. Queste sono molto importanti, poiché ci offrono l opportunità, al formarsi di determinati pattern (cioè figure grafiche), di fare day trading, con ottime percentuali di successo. 16

CAPITOLO 2 Le candlestick Esistono diverse rappresentazioni grafiche dell andamento del prezzo di un titolo azionario. Probabilmente quello più utilizzato, come detto, è la barra di prezzo. Io utilizzo un altro sistema: le candlestick. Le candlestick o candele giapponesi hanno origine nel XVIII secolo come metodo per prevedere l andamento del prezzo del riso. Il suo inventore, Munehisa Homma, guadagnò una fortuna grazie a questo metodo. Come potete vedere in Figura 15, è un sistema che ci offre le stesse informazioni di una barra di prezzo ma molto più immediate a livello visivo. Figura 15 Candele giapponesi o candlestick L analisi candlestick può essere tranquillamente affiancata ad altre forme di analisi tecnica, anzi, spesso può risultare utile per cercare di interpretare al meglio l andamento dei prezzi. Nella candlestick, per rappresentare l oscillazione del prezzo nell unità di tempo, che può andare dal singolo minuto fino a un mese, si utilizza una figura chiamata candle-line formata da un corpo centrale definito real-body, il quale indica l escursione di prezzo tra l apertura e la chiusura, e le shadows (ombre), singole linee sottili che rappresentano i prezzi massimi e minimi del lasso di tempo prescelto, rispettivamente upper shadow e lower shadow. Come per il grafico a barre sono quindi necessari i valori di apertura, massimo, minimo e chiusura. 17

Il corpo della candela può essere nero o bianco: si ha un corpo nero quando la chiusura è inferiore all'apertura e quindi caratterizza una giornata con andamento negativo, mentre un corpo bianco ci indica una giornata al rialzo con un prezzo di chiusura superiore a quello di apertura. In realtà, il corpo non è colorato di bianco, ma è semplicemente vuoto, per facilitare il lavoro del computer. Questo è stato uno degli adattamenti a cui si è dovuto ricorrere durante l'esportazione della teoria verso l'occidente, infatti i giapponesi utilizzano il rosso al posto del bianco per le giornate rialziste. Oggi vengono usati oltre ai colori bianco e nero anche il verde (per le giornate rialziste) e il rosso (per le giornate ribassiste). Come detto, questo tipo di rappresentazione del prezzo è più d impatto. Il colore del body ci fa immediatamente capire se il titolo dall apertura alla chiusura è salito (colore bianco o verde) oppure è sceso (colore nero o rosso). Se cioè i rialzisti hanno avuto il sopravvento sui ribassisti oppure se è avvenuto il contrario. Figura 16 - Grafico a candele giapponesi di Unicredit Le candlestick contano diverse figure tipiche che vi mostrerò di seguito e ben 104 pattern (cioè figure grafiche) che non vi spiegherò, in quanto a livello di day trading la quasi totalità di esse è inutilizzabile, poiché la loro formazione su un grafico a 5, 10 o 15 minuti ha ben poca importanza rispetto a quella che avrebbe su di un grafico giornaliero. 18

Bene: cominciamo dunque a vedere un grafico candlestick per abituarci subito alla differenza esistente tra esso e il grafico a barre di prezzo. In Figura 16 il grafico di Unicredit. Con questo tipo di rappresentazione la visualizzazione dell andamento del titolo è immediata. Notate le candele consecutive rosse quando il titolo scende e quelle verdi quando il titolo sale. Infine, nella parte destra del grafico, l alternanza di candele verdi e rosse è quasi perfetta. È questo un tipico segnale che il mercato non ha una precisa direzione e si muove in orizzontale. Spesso significa anche che il trend si è concluso e che il mercato non tarderà a muoversi in senso inverso a quello finora seguito. Guardando il grafico, noterete anche che le candele hanno forma e lunghezza differente. Parte di esse hanno un nome e una valenza molto importante se inserite all interno di un determinato contesto grafico. Dal momento che nel prosieguo di questo e-book le ritoverete, ve le riporterò qui sotto: Long candle È una candela avente un lungo body bianco (verde) o nero (rosso) e le due shadow molto corte (Figura 17). Figura 17 - Long candle Short candle È una candela avente un corto body bianco (verde) o nero (rosso) e le due shadow molto corte (Figura 18). Figura 18 - Short candle 19