Emodiluizione normovolemica acuta Tecnica low-cost ancora valida? Giorgio Oriani Milano

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Emodiluizione normovolemica acuta Tecnica low-cost ancora valida? Giorgio Oriani Milano

Definizione Per Emodiluizione (HD)si intende una diluizione (più o meno acuta) della concentrazione dei Globuli Rossi e dei costituenti del Plasma, mediante sostituzione parziale del sangue con colloidi artificiali o con liquidi iso-osmolari privi di cellule. HD è isovolemica quando la diluizione avviene a carico della parte corpuscolata, mentre il volume ematico circolante rimane stabile Anemo 2011 2

Cenni storici Anemo 2011 3

Cenno storico personale 1980 1982 Anemo 2011 4

Analisi dei termini La definizione dei termini si può ricondurre a 3 avverbi: Quando Quanto Come Anemo 2011 5

Quando Il termine acuto indica una metodica che si attua nelle immediate vicinanze temporali di un intervento chirurgico Per avere sangue intero del paziente a disposizione e un paziente che affronta l intervento con una minor quantità di parte corpuscolata circolante Anemo 2011 6

Quanto La quantità di sangue da prelevare deve basarsi su: Massa ematica circolante MSBOS della specifica struttura (Maximum Surgical Blood Order Schedule) Delta di Ematocrito (i f) sulla base del quale si stabilisce l entità del prelievo Anemo 2011 7

Come Uno dei cardini da rispettare è la Normovolemia Poiché anemia e volemia non sono sinonimi, è importante stabilire: Euvolemia pre-metodica Rimpiazzo volemico capace di mantenere un volume circolante stabile Sostituti di qualità e quantità idonea a mantenere un euvolemia anche a basso Ht Anemo 2011 8

Considerazione Affrontare il problema Emodiluizione significa affrontare la Fisiologia del basso Ematocrito Una Emodiluizione acuta determina cambiamenti caratteristici del flusso ematico nella macro e nella micro-circolazione, conseguenti a modificazioni nella fluidità del sangue diluito Anemo 2011 9

Fisiologia low Ht E sempre mandatorio evitare l ipovolemia! Animali sottoposti ad ENA estrema (Ht=7%) sono sopravvissuti, mentre nessun animale è sopravvissuto ad una identica Emodiluizione ipovolemica Anemo 2011 10

Fisiologia low Ht I determinanti della fluidità del sangue intero sono: Ematocrito Viscosità del Plasma Interazioni tra cellule (deformabilità ed aggregabilità eritrocitaria) Shear rate (velocità di scorrimento delle lamine in un flusso laminare) Anemo 2011 11

Fisiologia low Ht Legge fondamentale del flusso in un liquido ideale: T = md T Forza tangenziale (shear stress) che deriva da T=F(forza)/A(area) D gradiente di velocità (shear rate) che si crea al interno del fluido sottoposto all azione della forza che lo muove (con diverse velocità nei diversi strati) m Viscosità del liquido Anemo 2011 12

Fisiologia low Ht La viscosità è rappresentata dal quoziente tra la forza tangenziale e il gradiente di velocità M = T/D In termini di viscosità il sangue è un fluido non newtoniano, cioè non omogeneo, con valori di viscosità dipendenti dal gradiente di velocità (shear rate) Anemo 2011 13

Fisiologia low Ht L aumento del valore Ht si associa all aumento della viscosità ematica! Tanto > è l Ht, tanto > è la viscosità, con una dipendenza dal gradiente di scorrimento (shear rate) Questo legame concentrazione viscosità è legato anche all aumento di deformabilità e aggregabilità eritrocitaria Anemo 2011 14

Deformabilità Consente il flusso ad alto ematocrito e il passaggio di eritrociti attraverso capillari con diametro < ai 7 μ Fattori influenzanti Esterni Gradiente medio di velocità Calibro del vaso (Ht dinamico!!) Concentrazione cellulare Interni Emoglobina Anemo 2011 15

Aggregabilità Capacità di aggregarsi in condizioni di stasi, rallentamento della velocità di flusso, riduzione del gradiente di velocità I fattori che riducono la deformabilità fanno contemporaneamente aumentare l aggregabilità Anemo 2011 16

Da tutto questo Una della concentrazione dei Globuli rossi (ENA) determina un accresciuta fluidità con un miglioramento dei parametri di deformabilità e aggregabilità Il meccanismo compensatorio attivato dall ENA è un aumento della gettata cardiaca (quindi del flusso ematico distrettuale) come risultato di un accresciuta fluidità ematica Anemo 2011 17

La riduzione lineare dell Ht induce un miglioramento esponenziale della reologia del sangue! Soprattutto in un range di Ht tra 45 e 30% (Ht 30% è considerato il miglior compromesso tra la ridotta capacità ematica per l ossigenazione e la migliorata fluidità del sangue) La gettata cardiaca migliora sulla base di un aumentato ritorno venoso e di un miglioramento del volume sistolico, mentre la frequenza cardiaca rimane costante Anemo 2011 18

Importante Il volume sistolico migliora anche e soprattutto per uno svuotamento ventricolare facilitato dalla riduzione del post-carico (legato alla migliore reologia!) Con normovolemia conservata, il volume sistolico e la gettata cardiaca aumentano mentre la frequenza cardiaca rimane costante, fino ad un valore di Ht =25% Anemo 2011 19

1- Frequenza cardiaca Aumenta non appena si instaura un ipovolemia!! Tachicardia in un paziente emodiluito significa: Ipovolemia Ematocrito troppo basso Aumentata richiesta di Ossigeno Anemo 2011 20

2 - Flusso ematico distrettuale La gettata cardiaca aumentata si distribuisce come nella normovolemia ad Ht normale, con l eccezione del flusso coronarico che raggiunge valori più elevati per ogni Ht studiato Il flusso coronarico è la combinazione di: Aumentata fluidità Vasodilatazione coronarica, come riflesso di una riduzione della riserva Attenzione alla cardiopatia ischemica! Anemo 2011 21

3 - Capacità di trasporto di O 2 (prodotto del contenuto di O 2 nel sangue arterioso per la gettata cardiaca) Non è compromessa, nonostante la riduzione della capacità di trasporto determinata dalla diluizione, per l aumento della gettata cardiaca Anemo 2011 22

Hint La capacità totale di trasporto dell O 2 aumenta con una riduzione dell Ht, raggiungendo il picco con un Ht del 30%, per poi ridursi drasticamente con un Ht del 20% Esiste un interdipendenza tra Ht e trasporto di O 2 (Mirhashemi) Anemo 2011 23

Un esperienza pratica Studio clinico in Chirurgia ortopedica Policlinico San Donato Marco Pavesi e collaboratori Anemo 2011 24

Monitorizzazione Fc, Pa invasiva, Tratto ST, SaO 2, Diuresi, Stato di coscienza Inoltre (Vigileo) Gittata cardiaca Variazione del volume della gettata (SVV%) Resistenze vascolari sistemiche Ossimetria venosa centrale Anemo 2011 25

E ancora Controlli ematochimici per Elettroliti (adeguatezza liquidi di rimpiazzo) Ht e Hb ( livello di anemizzazione) ph, SaO 2, PaO 2, Lattati (adeguatezza della perfusione, del trasporto di O 2, inadeguatezza ai fabbisogni metabolici) Anemo 2011 26

End points specifici SVV (10%) come valore limite per normovolemia SatO 2 vc% (70%) come valore limite di anemizzazione in compenso sulla frazione di estrazione O 2 Concentrazione venosa centrale lattati (2.0 mmol/l) come indice di shift del metabolismo verso anaerobiosi Anemo 2011 27

HT (%) Variazioni Ht 40 38 36 34 32 30 28 Intraop 26 24 22 20 Basale 1 2 3 4 P Finale Dimissioni Tempo Variazione di Ht dal valore basale, ai prelievi delle unità in successione, al momento pre-reinfusione, alla dimissione dal Blocco Operatorio Anemo 2011 28

DO2 (ml/min) Variazioni del trasporto di O 2 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 basale 1 2 3 4 P finale dimissioni Tempo Variazioni medie del trasporto di O 2 ai tessuti, dal valore basale, al prelievo della unità di sangue, al momento pre-reinfusione (P), al termine della reinfusione e alla dimissione dal B.O. Anemo 2011 29

Durante tutta la procedura i valori sono tra 10-15%, con il picco massimo al secondo prelievo (15%) e pre-reinfusione (14%) Minore la variazione, più stabile l emodinamica! Anemo 2011 30

Indice cardiaco (ml/min/m2) Variazioni dell indice cardiaco 5 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 basale 1 2 3 4 P finale dimissioni Tempo Esprime il valore della gettata cardiaca (CO) indicizzato per la superficie corporea e valuta la stabilità emodinamica Ottima stabilità in fase di prelievo delle prime unità, variabilità al prelievo dell ultima, instabilità alla prereinfusione e stabilità alla dimissione dal B.O. Anemo 2011 31

SVO2 (%) Variazioni saturazione venosa centrale 80 78 76 74 72 70 68 66 64 62 basale 1 2 3 4 P finale dimissioni Tempo L anemizzazione ottimizza il compenso al fabbisogno di O 2 tissutale ( SVO 2 aumenta!) Netto il calo pre-reinfusione e durante la reinfusione, con ritorno a stabilità alla dimissione dal B.O. Anemo 2011 32

Lattati (mmol/l) Variazioni dei lattati 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 basale 1 2 3 4 P finale dimissioni Tempo Espressione del passaggio all anaerobiosi! Riduzione durante la fase di prelievo (ottimizzazione aerobia!) e incremento alla reinfusione Anemo 2011 33

Rischio trasfusionale tra 2 gruppi ENA a monitorizzazione variabile Più intensa è la monitorizzazione, a parità di protocollo, minore è la tendenza alla trasfusione omologa (maggior fiducia nella low Ht physiology!!) Anemo 2011 34

Fase attuativa ENA 1. Per quali pazienti/interventi è proponibile 2. Quali pazienti/interventi sono da escludere 3. Possibili vantaggi 4. Criticità della pratica Anemo 2011 35

Criteri per la selezione dei pazienti ( non ha influenza il sesso del paziente ) 1. Perdite ematiche complessive fra 1.000 e 2.000 ml 2. Emoglobina a 12 g%, ed Ematocrito a 34% 3. Peso non inferiore ai 40 Kg 4. Nessun limite di età, vuoi ai valori inferiori che a quelli superiori (da Messmer K 1988 Modificata ) Chirurgia Toracica, Vascolare, Ortopedica, Cardiaca e in Chirurgia generale Anemo 2011 36

Criteri per la esclusione dei pazienti ( non ha influenza il sesso del paziente ) 1. Presenza di Gravi coronaropatie ( Ecg stabile a riposo) 2. Presenza di Grave insufficienza Respiratoria ( sia restrittiva che ostruttiva ) 3. Presenza di Grave patologia Renale o di Cirrosi Epatica 4. Presenza di deficit coagulativi ( piastrinopenia, deficit VII-VIII-X-XII) (da Messmer K 1988 Modificata ) Da evitare in Chirurgia ad emostasi precaria e/o con perdite non preventivabili Anemo 2011 37

Possibili vantaggi Preparazione semplice e veloce Sacche prelevate ben controllabili e conservabili Tempistica ristretta al peri-anestesia Costi ridotti rispetto alla predonazione (sia per i tempi che per conservazione e controllo) * Accettabile anche da pazienti particolari (es. testimoni di geova) Anemo 2011 38

Criticità dell ENA 1. Organizzazione 2. Tempistica di attuazione 3. Valutazione della quantità del salasso 4. Valutazione della normovolemia pre-intra-post 5. Qualità e quantità del rimpiazzo volemico Anemo 2011 39

1 - Organizzazione Tutta la pratica si sviluppa in poche ore! Occorre un organizzazione adiacente il blocco operatorio, sia per la monitorizzazione di base (ECG, SaO 2, NIBP vs IBP, Diuresi, Coscienza), che per il prelievo (vena centrale o di grosso calibro, flusso costante, rimpiazzo) e la reinfusione Anemo 2011 40

2 - Tempistica di attuazione Il termine acuto ben chiarisce come questa pratica si debba collocare nell attuazione di un intervento! Immediatamente prima (max 2 ore) il prelievo, ed entro le 6 ore post-operatorie la reinfusione (se possibile, non durante l intervento stesso!) Anemo 2011 41

3 - Valutazione della quantità del salasso A + B A MSBOS della struttura per lo specifico intervento Maximum Surgical Blood Order Schedule è il massimo quantitativo di sangue che il referente della Struttura ritiene, sulla base della casistica degli operatori interni, possa/debba essere utilizzato per quell intervento Anemo 2011 42

3 - Valutazione della quantità del salasso A + B B Determinazione del valore minimo/sicuro di Ht da raggiungere (formula di Gross) Volume prelevabile = EBV x (Hti-Htf)/Htm EBV volemia stimata (7% peso in Kg) Hti Ht reale Htf Ht desiderato Htm Media tra i due Ht Il 30% è ritenuto gold standard Anemo 2011 43

Esempio Paziente di 75 Kg massa ematica circolante 5.000 ml Ht = 40% e Ht desiderato 30% (Htm = 35%) (5.000 x 10)/ 35 = 1.400 La raccomandazione è che la scelta del volume sia la risultante dei due parametri indicati ( se MSBOS fosse 600 ml, allora il salasso utile sarà 900, piuttosto che 1.200) Anemo 2011 44

4 - Valutazione della volemia La euvolemia è un concetto cardine nell ENA! Il paziente tollera un anemizzazione spinta in normovolemia, ma mal sopporta una modesta anemizzazione in ipovolemia Durante la pratica: SVV% Frequenza cardiaca e pressione arteriosa media Anemo 2011 45

4 - Valutazione della volemia pre TBW = Na mis x 0.6 x Peso in Kg/ Na normale Il TBW è usualmente il 60% del peso nell adulto Body water deficit in litri = 0.6 x Peso in Kg x [(Na mis/140) -1] Na mis = 130 valore 4 Na mis = 150 valore +4 Na mis =140 equilibrio (Archimedes free!) Anemo 2011 46

4 - Valutazione della volemia pre Valutare 1.Creatinina clearance (Cochroft e Gault) normale se > 60 (attenti all età!) 2.Peso specifico urine del mattino normale se >1010 3.Na per l eventuale deficit di acqua normale a 140 4.Diuresi delle 24 ore (utile?) Anemo 2011 47

Commento Nella pratica clinica, un improvviso aumento di frequenza cardiaca indica Ipovolemia Ematocrito troppo basso Insufficiente trasporto di O 2 In questo caso, il provvedimento basilare è la parziale (o totale) reinfusione del sangue prelevato! Anemo 2011 48

5 - Quantità e qualità del rimpiazzo volemico Rimpiazzo del prelievo Cristalloidi e colloidi Fino al 25% cristalloidi 2:1 Dal 25 al 50% metà con cristalloidi 2:1 e metà con espansori volemici 1:1 50-100% espansori volemici 1:1 Anemo 2011 49

5 - Quantità e qualità del rimpiazzo volemico Rimpiazzo delle perdite intra-operatorie Cristalloidi e Colloidi, con un rapporto 2:1 per mantenere un isovolemia, e la reinfusione del sangue prelevato solo nell immediato post-operatorio In Anestesia anche un Ht del 20% è tollerato, ma al risveglio il valore sicuro è 25-7%! Anemo 2011 50

La scelta del liquido di rimpiazzo L ultima generazione di Hes (i tetramidi) ha fatto riprendere il dibattito sulle interferenze con i processi emostatici e con la funzione renale! Anemo 2011 51

La scelta del liquido di rimpiazzo Le gelatine (poco utili per i nostri scopi) Breve durata (circa 30 ) Espansione volemica del 30% Le idrossietilamidi (molto utili, soprattutto le più moderne) Durata > 6 ore Espansione volemica 100% al 6% - 140% al 10% Anemo 2011 52

La scelta del liquido di rimpiazzo I 3 parametri fisico-chimici da conoscere Peso moleolare (MW) 130.000 dalton Sostituzione molare (MS) 0.4-0.42 Rapporto di sostituzione C2/C6 (pattern of substitution) valido se elevato Anemo 2011 53

Conclusioni Pratica fisiologicamente molto attraente ma poco utilizzata nella routine! Difficile da organizzare Richiede attenzione a tanti particolari Dà grandi soddisfazioni ma espone anche a rischi se il paziente non è attentamente valutato e attentamente seguito Anemo 2011 54

Emodiluizione normovolemica acuta Tecnica low-cost (?) ancora valida! Anemo 2011 55

E interessato anche lui!! Anemo 2011 56