Relazione sull attività di focus group ed interviste individuali (presso la Scuola Edile di Parma CSE) a cura della dott.ssa Laura Braga Progetto Edil Safety Sensibilizzazione alla sicurezza nel settore edile rif. PA 2006 0447/Rer
1. Introduzione L attività svolta ha riguardato l individuazione dei bisogni e delle preoccupazioni da parte degli artigiani edili in merito alla sicurezza e alla salute in ambiente lavorativo. L indagine è avvenuta presso la Scuola Edile di Parma. L indagine è stata sviluppata svolgendo un focus group e sei interviste individuali. 1.1 Analisi dei focus group Il focus group ha riguardato in totale quattro artigiani attivi nell ambito dell edilizia e un dipendente. L azienda più grossa è composta da tre dipendenti, quella più piccola è una ditta individuale. L età dei partecipanti varia da 25 a 42 anni, con una media di 35 anni; l istruzione è bassa; un artigiano ha ottenuto il diploma di quinta elementare, quattro partecipanti hanno conseguito il diploma di scuola media inferiore e uno il diploma di scuola media superiore. Il clima è stato di collaborazione, è emerso un forte rispetto per il compito e le regole stabilite. La maggior parte dei corsisti è stata disposta a scambiare opinioni e a contribuire ad esaminare il tema. Seguendo l impostazione della guida di discussione si è iniziato il focus vero e proprio proponendo una definizione in brainstorming di sicurezza. Tra le parole associate a tale concetto sono emerse: salvezza, prevenzione, normative, salute, obbligo. Lo stesso brainstorming applicato al concetto di pericolo ha creato l ulteriore lista: rischi, farsi male, cautela, attenzione, negligenza. 1.2. I principali problemi della sicurezza L esame dei tre maggiori problemi di sicurezza nel settore edile ha individuato come per gli artigiani edili i problemi principali attinenti alla sicurezza riguardino sette fattispecie. In particolare, il problema basilare appare quello della caduta dall alto, seguito dai rischi legati al getto in calcestruzzo, il pericolo dei carichi sospesi, la folgorazione, i rischi legati agli scavi, il rumore e il coordinamento non adeguato. Progetto Edil Safety Sensibilizzazione alla sicurezza nel settore edile rif. PA 2006 0447/Rer 2
Principali problemi di sicurezza 13% 6% 6% 6% Caduta dall'alto Carichi sospesi 37% Getto calcestruzzo Folgorazione Scavi 19% Rumore 13% Coordinamento E stato analizzato il problema più rilevante, cioè la caduta dall alto, in particolare dal ponteggio. Le cause maggiormente indicate sono la mancanza di coordinamento in cantiere, la perdita di equilibrio ed i malori improvvisi; non viene menzionata la mancanza di protezione come origine della caduta dall alto. I motivi elencati sono caratterizzati da un locus esterno, quindi attribuibili a fattori esterni e poco controllabili dalla persona. In particolare la perdita di equilibrio e il malore sono eventi accidentali; gli artigiani percepiscono queste cause come variabili imprevedibili di fronte alle quali si è spesso impreparati. Emerge chiaramente la cultura della fatalità, ossia i soggetti tendono a sottovalutare la probabilità dell infortunio e pensare che l incidente possa accadere per caso e per sfortuna. La mancanza di coordinamento è attribuita alla negligenza del gruppo di lavoro in particolare del datore di lavoro; chiaramente vengono responsabilizzati gli altri di un non accurato coordinamento, perché gli stessi partecipanti pensano di lavorare al meglio rispettando le normative. Non credo affatto che ci sia da parte del gruppo il tentativo di non ammettere gli errori e le mancanze, perché tutti quanti dichiarano che non riescono a lavorare in piena sicurezza a causa delle spese e della concorrenza; credo invece che i partecipanti siano convinti che il loro lavoro sia un buon lavoro in termini di sicurezza e che siano gli altri inclini all infortunio. Proiezione, questo è il meccanismo di difesa, più evidente nel gruppo; emerge il tentativo di spostare negli altri ciò che è pericoloso ed illegale; un modo per non pensare alle conseguenze del pericolo che corrono. Tale meccanismo è ancora più evidente nel momento in cui chiedo al gruppo: L azienda come affronta questo problema? ; i partecipanti rispondono che la ditta è solita affrontare questo problema controllando il personale ed eventualmente licenziando coloro che lavorano non a norma. Avviene quindi che solo quando si sposta il rischio sugli altri e si chiede come salvaguardare il Progetto Edil Safety Sensibilizzazione alla sicurezza nel settore edile rif. PA 2006 0447/Rer 3
personale da tale problema, i partecipanti concordano sull importanza di controllare il personale ed eventualmente licenziarlo nel caso in cui non lavorasse utilizzando le protezioni. Relativamente alle procedure utilizzate dall azienda per affrontare questo problema vengono catalogate le successive procedure, il cui carattere è standard per tutto il comparto: Utilizzo di protezioni, in particolare: 1) Ponteggio montato secondo la normativa 2) Parapetti 3) Imbracatura 4) Reti 5) Preparare un buon terreno 6) Parapiedi Secondo il gruppo queste procedure hanno fatto delle differenze nella storia dell edilizia rendendo il lavoro più sicuro. In particolare, sono utilizzate durante i lavori più lunghi nei cantieri in cui sono maggiori sia l organizzazione sia il controllo. Tra le protezioni citate quella meno utilizzata è l imbracatura e quella più utilizzata è il parapetto. L imbracatura ha una funzione molto specifica, ossia la protezione dalla caduta dall alto ed è ingombrante; il parapetto, invece, è utilizzato, perché si monta una sola volta durante il lavoro, rimane allestito e protegge più persone. Viene dato molto valore al montaggio del ponteggio: se il ponteggio è montato bene, è difficile incorrere nel pericolo. Sicuramente è essenziale montare a norma il ponteggio, ma non è sufficiente; il gruppo ripone molta importanza nel montaggio del ponteggio rischiando così di sottovalutare i pericoli presenti nel lavoro in altezza. Il casco è considerato un dispositivo poco utilizzato, perché è fastidioso e in estate fa sudare; i guanti e le scarpe antinfortunistica sono valutati utili e diffusi, perché sono pratici e servono per tutta la durata del lavoro; si infilano una volta e si levano a fine mestiere. La fretta è considerata una circostanza che incide negativamente sul lavoro. L operaio, quando lavora troppo velocemente, è distratto e tende a sottovalutare i rischi. La formazione è valutata uno strumento utile per i lavoratori, in particolare per coloro che devono incominciare il mestiere: il giovane lavoratore se è già formato non fa perdere del tempo e del denaro all imprenditore. E evidente che la formazione considerata utile è quella pensata per i lavoratori inesperti e in particolare se tra gli scopi ha quello di non fare sprecare tempo e denaro all artigiano. Il premio è considerato un valido strumento al fine di sensibilizzare alla sicurezza; il premio potrebbe essere nella forma dello sgravio fiscale. Progetto Edil Safety Sensibilizzazione alla sicurezza nel settore edile rif. PA 2006 0447/Rer 4
Un imprenditore afferma che il premio potrebbe essere quello di non avere controlli per un periodo stabilito; lo afferma deciso, perché a suo parere è difficile lavorare in un sistema che punisce in modo sproporzionato azioni non a norma di piccola entità. Nessun imprenditore sostiene l affermazione di quest ultimo, tuttavia il suo senso di frustrazione legato alla sanzione inflitta a causa di piccole azioni non a norma è presente in tutti quanti i partecipanti. I controlli sono vissuti come ingiusti: troppo severi nei confronti di piccole infrazioni e per niente fermi di fronte a grandi infrazioni; emerge il tema della concorrenza sleale e della difficoltà di lavorare in una realtà caratterizzata da imprese disoneste. Spese, soldi, fretta: queste sono le parole più spesso ripetute dagli imprenditori. 2. Analisi delle interviste individuali Le interviste individuali, di circa venticinque minuti ciascuna hanno riguardato un campione di cinque artigiani e un dipendente attivi nell edilizia; il lavoratore dipendente è assunto dal fratello maggiore presente nel gruppo esaminato. Tutti operano in aziende piccole; la ditta meno numerosa è composta da due persone quella più grande da tre. Vi è stata una discreta accettazione dell intervista, che è stata vissuta come un modo per aprirsi un poco. L età degli intervistati varia da varia da 25 a 42 anni, con una media di 35 anni; il partecipante con maggiore esperienza lavora da circa quattordici anni nell edilizia, quello più giovane da circa cinque anni. L istruzione è bassa: un artigiano ha frequentato la quinta elementare, quattro hanno conseguito il diploma di scuola media inferiore e uno il diploma di scuola media superiore. Tre persone dichiarano di fumare; tutti assumono alcolici saltuariamente. Solo un imprenditore riferisce di soffrire di disturbi del sonno a causa di preoccupazioni legate al lavoro ed alla famiglia; nessuno riferisce di avere disturbi psichiatrici (ad esempio disturbi d ansia, disturbi dell umore ecc.), e solo un paio afferma di avere conoscenti che hanno avuto problemi psichici. Cinque imprenditori sono originari dell'italia meridionale, uno è nato in Inghilterra da genitori parmensi. Gli spunti di riflessione offerti dalle interviste face to face possono essere riassunti secondo i seguenti punti principali: Progetto Edil Safety Sensibilizzazione alla sicurezza nel settore edile rif. PA 2006 0447/Rer 5
1) La sicurezza viene descritta come qualcosa di importante; ci si salvaguardia dal pericolo stando attenti, lavorando senza fretta e per casualità. Il pericolo può presentarsi in ogni istante, quindi è difficile da gestire; viene dato molto rilievo all attenzione, ma anche alla fatalità, quindi una variabile non controllabile. Controlli e sanzioni sia per i datori di lavori che per gli operai possono essere gli strumenti più efficaci per salvaguardare la sicurezza, tuttavia emerge il senso di frustrazione dovuto alle sensazioni inflitte a causa di inflazioni poco gravi. 2) Il vissuto legato al proprio mestiere. Il mestiere del muratore piace e da soddisfazione, perché da modo di vedere un prodotto dall inizio alla fine; costruire, creare e lavorare all aria aperta appaga. Inoltre emerge la passione che si tramanda da generazione in generazione. Tra i lati negativi c è quello di non dovere procacciare il lavoro, concorrere con imprenditori sleali e le tasse troppo care. 3) La propria formazione. I partecipanti si sentono sufficientemente formati e sono convinti che l apprendimento avviene soprattutto in cantiere. 4) La definizione degli stressors. Gli elementi che possono indurre all infortunio vengono elencati come fattori oggettivi (pioggia, ghiaccio, freddo etc), mentre solo in una intervista si fa riferimento al carico fisico a cui si è sottoposti. 5) Valutazione della propria soglia di sopportazione. Il carico fisico e lo stress vengono talvolta avvertiti ma raramente inducono a prendersi una pausa dal lavoro. Lo stress è identificato come affaticamento, agitazione e pensieri continui. In particolare la soglia di sopportazione percepita è estremamente elevata. 6) Scissione tra problemi personali e lavoro. Nonostante gli intervistati ammettano di avere avuto problemi personali e che non è stato semplice lavorare durante quel periodo, nessuno di loro ha smesso o modificato radicalmente la propria attività, piuttosto precisano di essere stati in grado di separare nettamente il piano professionale da quello personale. Si rendono conto dell importanza della salute psichica e di relazioni adeguate sia in casa che sul lavoro, ma credono che sia necessario scindere le due sfere, perché altrimenti si fatica a lavorare. 7) Il clima di lavoro viene valutato come una variabile necessaria al fine di lavorare in modo efficiente. Il rapporto con i colleghi se è buono, è gratificante e viene vissuto essenziale per lavorare in sicurezza. Viene data importanza al lavoro di squadra che talvolta non è facile coordinare a causa della precarietà dei dipendenti che cambiano spesso lavoro. 8) L evento incidente, vissuto sia in prima persona sia come testimone diretto. In entrambi i casi l episodio viene imputato alla fretta e al destino. Indicare la fatalità come causa degli infortuni significa attribuire l origine ad una entità esterna e non controllabile, quindi vuole dire pensare che la responsabilità dipenda da altro lontano da noi. Solo un imprenditore afferma di avere assistito ad Progetto Edil Safety Sensibilizzazione alla sicurezza nel settore edile rif. PA 2006 0447/Rer 6
un grave infortunio di un caro parente avvenuto per sbaglio, ossia a causa della mancanza di protezioni. Gli altri intervistati dopo una breve riflessione e qualche domanda incalzante da parte mia, ammettono che gli infortuni, a cui hanno assistito, sono avvenuti anche a causa della mancanza delle protezioni adeguate. Faticano a ricordare piccoli incidenti quotidiani, ad esempio tagli, lussazioni, ecc.; indice di sottovalutazione dei rischi giornalieri. Un partecipante racconta di un incidente vissuto in prima persona, avvenuto per fretta e mancanza di casco; il fratello che era presente all incidente, durante l intervista non rammenta l evento e solo dopo una mia sollecitazione lo racconta riferendo nei dettagli l evento. 9) L atteggiamento nei confronti dell intervista è stato di discreta collaborazione nonché un modo per esprimere la propria opinione. Progetto Edil Safety Sensibilizzazione alla sicurezza nel settore edile rif. PA 2006 0447/Rer 7