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Marca da bollo COMUNE DI NERETO PROVINCIA DI TERAMO SERVIZIO/UFFICIO Al Signor Sindaco del Comune di OGGETTO: Richiesta di rilascio di nuova autorizzazione per nuova apertura di un pubblico esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande. Il / La sottoscritto/a nato/a a il residente a via n. CAP tel. n. e-mail @ titolare dell impresa individuale legale rappresentante della società P.IVA.: C.F. società con sede legale a CAP (Prov. ) via / piazza n. tel. n. e-mail iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di al n. in data oppure iscritta al R.E.A. della provincia di al n. del C H I E D E ai sensi dell art. 1, c. 99 della legge regionale n. 11/2008 e S.M.I. e del D. Lgs. 59/10, il rilascio di una nuova autorizzazione per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nei locali siti in Via n. precisando che verranno adibiti mq. alla somministrazione e mq. al servizio della attività di somministrazione; A tale scopo, consapevole ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000 delle conseguenze amministrative e penali previste dagli artt. 75 e 76 del medesimo decreto, in caso di false attestazioni o dichiarazioni, ivi compresa la decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera D I C H I A R A 1) di avere la disponibilità dei locali siti in via n. mq. destinati a uso commerciale/somministrazione a titolo di: proprietà affitto comodato altro (precisare) e che gli stessi rispondono ai requisiti di sorvegliabilità previsti dal D.M. 564/92

2) Di avere inviata la D.I.A. sanitaria ai fini della registrazione; 3) di possedere i requisiti di sorvegliabilità dei locali; 4) essere in possesso dei requisiti morali previsti dall art. 71, commi da 1 a 5 del D. Lgs. 59/10. Che non sussistono nei propri confronti e, se legale rappresentante, anche della società che rappresenta, cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all art. 10 della legge 575/1965 e successive modificazioni (antimafia); e che gli amministratori, i componenti del consiglio di amministrazione, i restanti soci sono: cognome e nome data e luogo di nascita nazionalità carica ricoperta 5) di essere in possesso dei seguenti requisiti professionali previsti dall art. 1, comma 10, lett. b) della legge regionale n. 11/2008 e art. 71, c. 6 del D. Lgs. 59/10, che sono: - l esercizio, in qualsiasi forma, di un attività di commercio relativa al settore merceologico alimentare e di una attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche se effettuate nei confronti di una cerchia determinata di persone, è consentito a chi è in possesso di uno dei seguenti requisiti professionali: a) avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano; b) aver esercitato in proprio, per almeno due anni, anche non continuativi nel quinquennio precedente l attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande; c) aver prestato la propria opera per almeno due anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, presso imprese esercenti l'attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita o all'amministrazione o alla preparazione degli alimenti, o in qualità di socio lavoratore o, se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado, dell'imprenditore in qualità di coadiutore familiare, comprovata dalla iscrizione all'istituto nazionale per la previdenza sociale; d) essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, purchè nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti. e) essere stato iscritto al Registro Esercenti il Commercio (REC), di cui alla legge 11 giugno 1971, n. 426 prima del 4 luglio 2006 per l attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande. 6) che preposto alla somministrazione è nato/a a il, (si allega delega) ALLEGA: a) planimetria dei locali, in scala non inferiore a 1:100 con l indicazione della superficie totale del locale e di quella destinata all attività di somministrazione in mq. debitamente sottoscritta da tecnico abilitato; dalla planimetria dovranno essere deducibili i requisiti di sorvegliabilità dell esercizio ai sensi del Decreto del Ministero dell Interno 17.12.1992, n. 564;

b) certificato di prevenzione incendi in tutti i casi previsti dalla legge o la relativa istanza da inoltrare al Comando Provinciale VV.F.; c) documentazione di previsione di impatto acustico, prevista dall art. 1, comma 117 della legge regionale n. 11/08; d) dichiarazione di inizio attività alimentare (D.I.A. Sanitaria ai sensi dell art. 6 del Regolamento C.E. n. 852/2004), che l ufficio provvederà ad inoltrare all AUSL; e) fotocopia integrale di un documento di riconoscimento in corso di validità. La documentazione di cui all art. 1, comma 100 della L. R. 11/08 può essere presentata dal richiedente al Comune anche dopo il rilascio dell autorizzazione comunale ma in ogni caso, obbligatoriamente, prima dell inizio dell attività che resta subordinata al possesso di tutti i requisiti prescritti dalla L. R. n. 11/2008. N.B. è fatta salva la possibilità di richiedere ulteriore documentazione ove questa risulti necessaria ai fini del procedimento amministrativo. COMUNICA congiuntamente alla presente o comunque prima dell inizio dell attività, in relazione all attività esercitata e in conformità alla D.I.A. sanitaria, la denominazione di riferimento di cui all art. 1, comma 91 della L. R. 11/08 Ai sensi del D.Lgs. 30 giungo 2003 n. 196, il sottoscritto dichiara di essere informato: - di dover obbligatoriamente conferire i propri dati personali compilando il presente modulo; - che gli stessi dati saranno trattati dal Comune di, in modo cartaceo e telematico, per le sole finalità istituzionali inerenti il rilascio del provvedimento unico finale; - che il Comune di potrà, ai sensi della vigente normativa, comunicare i suddetti dati a tutti gli Enti che dovranno intervenire nel procedimento, nonché diffondere gli stessi mediante programmi informatici; - di poter conoscere, ai sensi dell art. 7, l esistenza dei propri dati personali, di poterli aggiornare, rettificare od integrare qualora fosse necessario, nonché di richiederne la cancellazione quando trattati in violazione di legge. Data IL/LA DICHIARANTE* *La firma apposta dal dichiarante non è soggetta ad autenticazione, ai sensi dell art. 38, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, nei seguenti casi: 1. se apposta in presenza del dipendente addetto a ricevere l atto; 2. se il documento sia presentato unitamente a copia fotostatica, ancorché non autenticata, di un documento di identità del sottoscrittore in corso di validità

DICHIARAZIONE RELATIVA AL POSSESSO DEI REQUISITI MORALI PREVISTI DAL D.P.R. 252/98 E D.LGS. 59/10, ART. 71, COMMI DA 1 A 5 Allegato n. 1 Il sottoscritto, Cognome Nome Data di nascita Cittadinanza Luogo di nascita: Comune (prov. ) Stato Residenza: Comune (prov. ) Via/P.zza n. C.A.P. Carica ricoperta Consapevole, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. n 445/2000, delle conseguenze amministrative e penali previste dagli articoli 75 e 76 del medesimo decreto, in caso di false attestazioni o dichiarazioni, ivi compresa la decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera D I C H I A R A che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all art. 10 della legge 31.5.1965, n. 575 e successive modificazioni (antimafia); di avere i requisiti morali per l esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande previsti dall art. 71, commi da 1 a 5 del D. Lgs. 59/10. Data IL/LA DICHIARANTE allegare fotocopia integrale di un documento di identità Ai sensi del d.lgs. 30 giungo 2003 n. 196, il sottoscritto dichiara di essere informato: - di dover obbligatoriamente conferire i propri dati personali compilando il presente modulo; - che gli stessi dati saranno trattati dal Comune di, in modo cartaceo e telematico, per le sole finalità istituzionali inerenti il rilascio del provvedimento unico finale; - che il Comune di potrà, ai sensi della vigente normativa, comunicare i suddetti dati a tutti gli Enti che dovranno intervenire nel procedimento, nonché diffondere gli stessi mediante programmi informatici; - di poter conoscere, ai sensi dell art. 7, l esistenza dei propri dati personali, di poterli aggiornare, rettificare od integrare qualora fosse necessario, nonché di richiederne la cancellazione quando trattati in violazione di legge.

Allegato n. 2 DELEGA PER L ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE AL PUBBLICO DI ALIMENTI E BEVANDE Il sottoscritto, Cognome Nome Data di nascita Cittadinanza Luogo di nascita: Comune (prov. ) Stato Residenza: Comune (prov. ) Via/P.zza n. C.A.P. titolare dell impresa individuale legale rappresentante della Società P. IVA C. F. (dell'impresa) denominazione o ragione sociale con sede nel Comune di (prov. ) Via/P.zza n. C.A.P. Tel. Iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio di al n. in data D E L E G A Per l esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande: il Sig./la Sig.ra nato/a a il residente a Via. IL DICHIARANTE IL PREPOSTO Il/la sottoscritto/a,, sopra delegato/a Consapevole, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. n 445/2000, delle conseguenze amministrative e penali previste dagli articoli 75 e 76 del medesimo decreto, in caso di false attestazioni o dichiarazioni, ivi compresa la decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera:

D I C H I A R A a) avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano; b) aver esercitato in proprio, per almeno due anni, anche non continuativi nel quinquennio precedente l attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande; c) aver prestato la propria opera per almeno due anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, presso imprese esercenti l'attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita o all'amministrazione o alla preparazione degli alimenti, o in qualità di socio lavoratore o, se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado, dell'imprenditore in qualità di coadiutore familiare, comprovata dalla iscrizione all'istituto nazionale per la previdenza sociale; d) essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, purchè nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti. e) essere stato iscritto al Registro Esercenti il Commercio (REC), di cui alla legge 11 giugno 1971, n. 426 prima del 4 luglio 2006 per l attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande. B) di avere i requisiti morali per l esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande previsti dall art. 1, commi da 6 a 9 della legge regionale 16.07.2008, n. 11, sostituito dall art. 71, commi da 1 a 5 del D. Lgs,. 59/10. Che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all art. 10, della legge 31.5.1965, n. 575 e successive modificazioni (antimafia). Data IL PREPOSTO allegare fotocopia integrale di un documento di identità Ai sensi del d.lgs. 30 giungo 2003 n. 196, il sottoscritto dichiara di essere informato: - di dover obbligatoriamente conferire i propri dati personali compilando il presente modulo; - che gli stessi dati saranno trattati dal Comune di, in modo cartaceo e telematico, per le sole finalità istituzionali inerenti il rilascio del provvedimento unico finale; - che il Comune di potrà, ai sensi della vigente normativa, comunicare i suddetti dati a tutti gli Enti che dovranno intervenire nel procedimento, nonché diffondere gli stessi mediante programmi informatici; - di poter conoscere, ai sensi dell art. 7, l esistenza dei propri dati personali, di poterli aggiornare, rettificare od integrare qualora fosse necessario, nonché di richiederne la cancellazione quando trattati in violazione di legge.

Allegato n. 3 COMUNICAZIONE DENOMINAZIONE DELL ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE Al Responsabile dello Sportello Unico del Comune di Il sottoscritto, Cognome Nome Data di nascita Cittadinanza Luogo di nascita: Comune (prov. ) Stato Residenza: Comune (prov. ) Via/P.zza n. C.A.P. titolare dell impresa individuale legale rappresentante della Società P. IVA C. F. (dell'impresa) denominazione o ragione sociale con sede nel Comune di (prov. ) Via/P.zza n. C.A.P. Tel. Iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio di al n. in data. Consapevole, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000, delle conseguenze amministrative e penali previste dagli articoli 75 e 76 del medesimo decreto, in caso di false attestazioni o dichiarazioni, ivi compresa la decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera COMUNICA Ai sensi della legge regionale n. 11/2008, che il pubblico esercizio sito in Via, in relazione all attività esercitata e in conformità alla D.I.A. Sanitaria assumerà le seguenti denominazioni: ristorante, trattoria, osteria con cucina e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina con menù che include una sufficiente varietà di piatti e dotati di servizio al tavolo; esercizi con cucina tipica lombarda: ristorante, trattoria, osteria in cui è prevalente l utilizzo di alimenti e bevande tipici della tradizione locale o regionale; tavole calde, self service, fast food e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina ma privi di servizio al tavolo;

pizzerie e simili: esercizi della ristorazione, con servizio al tavolo, in cui è prevalente la preparazione e la somministrazione del prodotto pizza ; bar gastronomici e simili: esercizi in cui si somministrano alimenti e bevande, compresi i prodotti di gastronomia preconfezionati o precotti usati a freddo ed in cui la manipolazione dell esercente riguarda l assemblaggio, il riscaldamento, la farcitura e tutte quelle operazioni che non equivalgono né alla produzione né alla cottura; bar-caffè e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché di dolciumi e spuntini; bar pasticceria, bar gelateria, cremeria, creperia e simili: bar-caffè caratterizzati dalla somministrazione di una vasta varietà di prodotti di pasticceria, gelateria e dolciari in genere; wine bar, birrerie, pub, enoteche, caffetterie, sala da the e simili: esercizi prevalentemente specializzati nella somministrazione di specifiche tipologie di bevande eventualmente accompagnate da somministrazione di spuntini, pasti e/o piccoli servizi di cucina; disco-bar, piano bar, american-bar, locali serali e simili: esercizi in cui la somministrazione di alimenti e bevande è accompagnata a servizi di intrattenimento che ne caratterizzano l attività; discoteche, sale da ballo, locali notturni: esercizi nei quali la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande viene svolta congiuntamente ad attività di trattenimento, ma quest ultima è prevalente rispetto alla prima; stabilimenti balneari ed impianti sportivi con somministrazione: esercizi in cui la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande viene svolta congiuntamente all attività di svago, ma quest ultima è prevalente rispetto alla prima. pizzeria al taglio o al banco come attività artigianale. (barrare le caselle interessate) Le denominazioni di cui al precedente punto hanno validità ai soli fini di monitoraggio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e in relazione alla comunicazione di cui all articolo 1, della legge regionale n. 11 del 16.07.2008. Uno stesso esercizio, qualora svolga attività diverse, deve segnalare le diverse denominazioni assunte. Data IL DICHIARANTE

Allegato n. 4 1. Non possono esercitare l'attività commerciale dì vendita e di somministrazione: a) coloro che sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione; b) coloro che hanno riportato una condanna, con sentenza passata in giudicato, per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale; c) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo VIII, capo II del codice penale, ovvero per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione; d) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro l'igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro II, Titolo VI, capo II del codice penale; e) coloro che hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, due o più condanne, nel quinquennio precedente all'inizio dell'esercizio dell'attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali; f) coloro che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, o nei cui confronti sia stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, ovvero a misure di sicurezza non detentive; 2. Non possono esercitare l'attività di somministrazione di alimenti e bevande coloro che si trovano nelle condizioni di cui al comma 1, o hanno riportato, con sentenza passata in giudicato, una condanna per reati contro la moralità pubblica e il buon costume, per delitti commessi in stato di ubriachezza o in stato di intossicazione da stupefacenti; per reati concernenti la prevenzione dell'alcolismo, le sostanze stupefacenti o psicotrope, il gioco d'azzardo, le scommesse clandestine, per infrazioni alle norme sui giochi. 3. Il divieto di esercizio dell'attività, ai sensi del comma 1, lettere b), c), d), e) e f) permane per la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata. Qualora la pena si sia estinta in altro modo, il termine di cinque anni decorre dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza, salvo riabilitazione. 4. Il divieto dì esercizio dell'attività non si applica qualora, con sentenza passata in giudicato sia stata concessa la sospensione condizionale della pena sempre che non intervengano circostanze idonee a incidere sulla revoca della sospensione. 5. In caso di società, associazioni od organismi collettivi i requisiti di cui al comma 1 devono essere posseduti dal legale rappresentante, da altra persona preposta all'attività commerciale e da tutti i soggetti individuati dall'articolo 2, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 3 giugno 1998. n. 252. TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ ESCLUSE DALLA PROGRAMMAZIONE COMUNALE (art. 1, comma 98 della L.R. 16.07.2008 n. 11) 98. (Attività escluse dalla programmazione comunale). Non sono soggette alla programmazione comunale di cui ai commi da 95 a 97 le attività di somministrazione di alimenti e bevande da effettuarsi: a) negli esercizi nei quali la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande viene effettuata congiunta-mente ad attività prevalente di spettacolo, trattenimento e svago, in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari, impianti sportivi, centri fieristici, nonché congiuntamente ad attività culturali, in cinema, teatri, musei, librerie, gallerie d'arte, internet point, caffè letterario e lounge bar future casinò (spazio bar con sala da gioco, ossia con slot machine e macchine a premi) grandi superfici di vendita non alimentari o esercizi specializzati che ricomprendono anche la somministrazione di alimenti e bevande. L'attività congiunta si intende prevalente nei casi in cui la superficie utilizzata per il suo svolgimento è pari ad almeno il settantacinque per cento della superficie complessivamente a disposizione per l'esercizio dell'attività, esclusi magazzini, depositi, uffici e servizi. Non costituisce attività di spettacolo, trattenimento e svago la semplice musica di accompagnamento e compagnia; b) negli esercizi situati all'interno delle aree di servizio delle strade extraurbane principali e delle autostrade, come definite dal decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada) e successive modifiche ed integrazioni e nelle stazioni dei mezzi di trasporto pubblico, sui mezzi di trasporto pubblico; c) negli esercizi polifunzionali di cui al comma 34; d) nelle sedi ove si svolgono le attività istituzionali delle associazioni e dei circoli di cui all'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2001, n. 235 (Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande da parte di circoli privati);

e) nelle mense aziendali e negli spacci annessi ad aziende, amministrazioni, enti e scuole nei quali la somministrazione viene effettuata nei confronti del personale dipendente e degli studenti; f) al domicilio del consumatore; g) senza fini di lucro e con accesso inibito alla generalità dei consumatori, in favore delle persone alloggiate o ospitate per fini istituzionali da ospedali, case di cura, case per esercizi spirituali, asili infantili, scuole, case di riposo, caserme, stabilimenti delle forze dell' ordine, strutture di accoglienza per immigrati o rifugiati e altre simili strutture di accoglienza o sostegno; h) negli alberghi e strutture turistico-ricettive. Le attività di cui al presente comma sono soggette a denuncia di inizio di attività (DIA), come previsto dai commi da 104 a 107 da formalizzare al Comune competente per territorio e possono essere effettuate dalla data di ricevimento della denuncia.