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!1 REGIONE PIEMONTE ALLEGATO B) parte 1 ASL NO PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO (DIAGNOSI FUNZIONALE - ASPETTI SANITARI Al Cognome D. Nome M Nato a Residente a Scuola frequentata BREVE ANAMNESI E DIAGNOSI CLINICA Mattia é un bimbo di tre anni, nato a termine da parto cesareo. Ha avuto uno sviluppo apparentemente nella norma nel primo anno di vita con un lieve ritardo nell'acquisizione della posizione seduta. Non ha mai gattonato. Successivamente non è emerso linguaggio verbale, il contatto oculare é sfuggente, e sono comparsi momenti di iperfocalizzazione dell'attenzione, bisogno di routine e rare stereotipie motorie. Ad oggi Mattia presenta un importante ritardo del linguaggio espressivo con lieve compromissione anche sul versante della comprensione. Le capacitá relazionali sono invece meglio conservate anche se non del tutto adeguate all'età soprattutto nei termini di abilità di condivisione e di intenzionalità comunicativa. Sono presenti alterazioni delle abilità attentive con tendenza alla iper focalizzazione su attività ripetitive. Al momento sono osservabili solo rarissime stereotipie motorie. La diagnosi si può orientare quindi verso un rischio elevato di sviluppo di un Disturbo dello Spettro Autistico. CODIFICA ICD 10: Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (F84.9)

!2 FUNZIONI CORPOREE (ICF) a cura di operatore sanitario Descrivete solo le menomazioni e/o degli eventuali punti di forza delle funzioni corporee quando significativi, attraverso una forma narrativa facendo esplicito riferimento al codice ICF completo del qualificatore. Utilizzate come traccia la check Le abilità intellettive appaiono in lieve ritardo (b117.1). Mattia ha al momento uno scarso livello di adattabilità (b1252.2) ed una personalità tendente all'introversione (b1260.1). Le funzione attentive sono moderatamente alterate, in particolare lo spostamento dell'attenzione soggetta a frequente shift (b1401.2) e l'attenzione condivisa presente ma non sempre adeguatamente flessibile (b1403.2). Le funzioni psicomotorie appaiono nella norma. Le funzioni cognitive di base appaiono in lieve ritardo (b163.1). Il linguaggio ricettivo é in questo momento moderatamente compromesso (b16700.2). Mattia comprende diverse parole ed esegue ordini semplici. Anche il linguaggio espressivo é compromesso: Mattia non utilizza parole (b16710.4) e usa una sorta di prosodia fatta di consonanti e vocali che sembra imitare il linguaggio. Firma del medico specialista: (ASL NO) Firma dello psicologo (ASL NO ) Firma di altri operatori concorrenti alla stesura del Profilo (Ente)ANGSA NOVARA ONLUS (Qualifica) NPI (firma) Dr.ssa Chiara Pezzana!

!3 Parte 2: profilo descrittivo di funzionamento (a cura dell UMI) A CURA DELL UNITA MULTIDISCIPLINARE INTEGRATA ATTIVITA E PARTECIPAZIONE (ICF) Descrivete solo l entità delle limitazioni e gli eventuali punti di forza delle attività e della partecipazione che appaiono significative per la persona. La descrizione deve essere fatta in forma narrativa facendo esplicito riferimento al codice ICF completo dei suoi qualificatori in termini di Performance (ciò che la persona fa nel suo ambiente - facilitatori e barriere compresi ), Performance 1 (ciò che la persona fa con facilitatori e barriere strumentali, senza l influenza delle persone) e Capacità (ciò che la persona sarebbe in grado di fare da sola, senza facilitatori né barriere di alcun tipo). In caso di differenze tra Performance, Performance 1, e Capacità descrivete i Fattori Ambientali che ne sono responsabili e la loro modalità di interazione con la persona. Utilizzate come traccia la checklistpmt e l allegato breve elenco dei fattori ambientali d1. APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE Mattia ha un discreto contatto di sguardo che migliora quando è motivato dalla relazione o dal gioco. (d110.2). Il bambino ha importanti difficoltà legate alla selettività sul versante alimentare per la difficoltà a gestire la masticazione ed a tollerare gusti diversi (d1203.3). L imitazione di azioni altrui e di azioni con oggetti è al momento emergente (d 130.2). Mattia fatica ad apprendere solo osservando le azioni altrui ma ha discrete abilità di attenzione nei confronti dell adulto e del gruppo (d131.2). Le abilità di apprendere attraverso gioco simbolico e di finzione sono compromesse(d1313.3, d1314.3). Mattia non ha acquisito il linguaggio verbale, produce diversi suoni. (d133.4). Viene impostato come linguaggio aggiuntivo il linguaggio dei segni. In generale Mattia ha difficoltà nelle abilità di base (d1550.1) e nelle abilità complesse (d1551.3). Mattia ha difficoltà attentive (d161.3), va aiutato a dirigere l attenzione su stimoli significativi (d161.2) e a mantenerla in modo adeguato ma se adeguatamente supportato ha discrete capacita anche sul versante attentivo. d2. COMPITI E RICHIESTE GENERALI Mattia ha bisogno del supporto di un adulto per intraprendere compiti semplici : non sa infatti organizzarsi da solo ma riesce a portare a termine il compito con l aiuto adeguato compiti complessi (d2100.2) Mattia è rassicurato dalla routine quotidiana (d230.2) che comprende meglio attraverso le immagini. Mattia ha bisogno di aiuto per la gestione del proprio tempo e delle attività (d2303.3) e non sa gestire da solo i cambiamenti della routine quotidiana (d2304.3). Mattia non è ancora in grado di gestire da solo tensioni e richieste (d240.3) né di controllare adeguatamente il suo comportamento: fatica un po ad accettare novità (d2500.2), non sempre risponde in modo corretto alle richieste (d2502.2),a modellare

!4 adeguatamente le relazioni (d2503.2),ad agire in modo prevedibile (d2504.2) e ad adattare il livello di attività (d2504.2) d3. COMUNICAZIONE Mattia reagisce correttamente alla voce umana. Comprende messaggi verbali semplici ma non complessi (d3102.3), fatica ad integrare le abilità non verbali di comprensione (d315.3). Le immagini e le fotografie certamente aiuteranno Mattia ad avere una migliore comprensione (d3152+3). Verrà inserito linguaggio dei segni (d320 +3). La produzione dei messaggi non verbali è scarsa (d335.3). E in grado di utilizzare il tablet con diverse funzioni (guardare video, giocare) (d3601+2) Mattia produce una vocalizzazione pre linguistica (d331.2) d4. MOBILITA Non sono presenti particolari difficoltà motorie d5. CURA DELLA PROPRIA PERSONA Mattia non ha ancora acquisito le autonomie di base né il controllo sfinterico (d530.3). d6. VITA DOMESTICA Mattia non ha abilità di vita domestica autonoma (d610.4, d620.4, d 630.4, d640.4, d650.4, d660.4) d7. INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI Mattia presenta gravi difficoltà nelle interazioni interpersonali semplici (d170.4). La relazione di Mattia con i genitori sono ottime : i genitori sono in grado di ottenere una certa collaborazione e di aiutarlo a gestire le proprie emozioni (7601+) d8. AREE DI VITA PRINCIPALI Mattia frequenta la scuola dell infanzia e apprende in base alle sue possibilità e a quello che viene proposto dall insegnante secondo un programma individualizzato (d8201.3). d9. VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITA

!5 FATTORI CONTESTUALI PERSONALI Fate una descrizione sintetica del soggetto e di ogni altra informazione rilevante non descritta in precedenza. Includete tutti i Fattori Personali che possono avere un impatto sul funzionamento (es. stili di vita, abitudini, contesto sociale, educazione, eventi della vita, ecc) non descrivibili nelle dimensioni precedentemente prese in esame. Mattia è seguito presso il Centro per l Autismo di Angsa Novara dal gennaio 2015 attraverso un intervento educativo specifico in individuale e piccolo gruppo.

!6 A cura dell interessato e/o della famiglia Punto di vista della persona Mi presento 1. I miei punti di forza ( cosa so fare, cosa mi piace fare, gli aspetti positivi del mio carattere, cosa devi conoscere di me, modi con i quali posso comunicare con te, ecc) 2. Cose che trovo difficili (cosa proprio non riesco a fare, cosa posso fare se ricevo aiuto, ecc.) 3. Ciò che è più importante fare per aiutarmi e come Punto di vista di chi rappresenta la persona 1. I suoi punti di forza ( cosa sa fare, cosa gli piace fare, gli aspetti positivi del suo carattere, ecc) 2. Cose che trova difficili (cosa proprio non riesce a fare, cosa può fare se riceve aiuto, gli aspetti problematici del suo carattere, ecc) 3. Ciò che è più importante fare per aiutarlo e come

!7 ELEMENTI PER LA DEFINIZIONE DEL PROGETTO MULTIDISCIPLINARE PER L INCLUSIONE SCOLASTICO-FORMATIVA. A) LE COSE PIÙ IMPORTANTI DA PROGRAMMARE B) AZIONI SOCIALI ATTIVABILI DIRETTAMENTE PER LA PERSONA (riportare AD ESEMPIO le azioni attivate). C) AZIONI SANITARIE ATTIVABILI DIRETTAMENTE PER LA PERSONA (riportare AD ESEMPIO i trattamenti o le azioni attivate) D) AZIONI SCLOLASTICHE ATTIVABILI DIRETTAMENTE PER LA PERSONA (riportare AD ESEMPIO le azioni attivate)

!8 L ALUNNO NECESSITA A Assistenza sanitaria a scuola Xspecificare Utilizzo di prodotti, adattamenti ambientali e tecnologie SI! No XSpecificare TABLET Assistenza di base (CCNL Comparto Scuola) XSpecificare SI! No Assistenza Specialistica (nota 30/XI/2001 prot. 3390)! Sì! No XSpecificare

!9 REFERENTI/RESPONSABILI PER I VARI INTERVENTI Dr.ssa Chiara Pezzana Angsa Novara Onlus! IDONEITA ALLA FREQUENZA DELLE STRUTTURE FORMATIVE IN CUI SIANO PREVISTE ATTIVITA DI LABORATORI(Istituti Tecnici Professionali ed Artistici e Formazione Professionale) (richiesta in relazione all incolumità dell alunno/a -CM 400 del 31/12/91): IDOENO NON IDONEO Firma del Referente del caso (Ente)Angsa Novara Onlus (Qualifica)Neuropsichiatra Infantile (firma)_dr.ssa Chiara Pezzana! I componenti dell equipe I/Il genitore/i Il Responsabile, lì / /

1 Questo documento è sottoposto al segreto professionale (art. 622 C. P.) ALLEGATO C) REGIONE PIEMONTE ASL NO Il sottoscritto padre (o tutore) di.. Nato a..il.. La sottoscritta madre (o tutrice) di.. Nata a..il.. DICHIARANO DI ESSERE STATI INFORMATI circa le procedure per l individuazione del proprio figlio/a (o della persona su cui si esercita la funzione di tutore) come alunno/a con:! Disabilità DI DARE IL CONSENSO (oltre a quanto già dichiarato in sede di primo accesso al Servizio sanitario):! All utilizzo dei dati sanitari emersi in fase di accertamento, nei momenti di redazione del Profilo di funzionamento e del progetto multidisciplinare alla presenza di operatori di altri Servizi o Enti! Al coinvolgimento del figlio/a (o della persona su cui si esercita la funzione di tutore), nelle modalità da concordare, nella compilazione del Profilo di Funzionamento e del Progetto Multidisciplinare! Alla registrazione del Profilo di Funzionamento e del Progetto Multidisciplinare nel Sistema Informativo utilizzato dal servizio sanitario! All attivazione delle procedure di legge per il riconoscimento di:! persona con Handicap ai sensi della legge 104/92! persona con invalidità ai sensi di legge 118/71 Luogo...., Data. Firma Padre o tutore: Firma Madre o tutore: