INDICE. PREMESSA 4 Carta di Firenze 8. MOBILITA' SOSTENIBILE 9 Zona 30 9. Percorso pedonale 14



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Transcript:

PREMESSA 4 Carta di Firenze 8 INDICE MOBILITA' SOSTENIBILE 9 Zona 30 9 Il pedi-bus 12 Il pediplan 12 Il bici-plan 12 Percorso pedonale 14 IL VERDE URBANO 16 Parchi urbani 16 Spazi verdi di quartiere 17 Verde stradale e viali alberati 17 Aiuole spartitraffico 17 Verde scolastico 18 Aree gioco per bambini 18 Percorso vita 19 Verde residenziale e privato 19 ENERGIA 21 Piano energetico comunale (pec) 21 Sportello risparmio energetico 21 Energia alternativa 21 ACQUA 23 RIFIUTI 24 Obiettivo rifiuti zero 24 Rifiuti rae 26 1

DEMOCRAZIA DIRETTA 28 Referendum consultivo. 29 Referendum deliberativo 29 Comitati di quartiere e settoriali 29 Agorà lab 29 Question time. 30 Proposte cittadine 30 Diretta streaming 30 POLITICHE SOCIALI 31 Locazioni 32 Il cohousing 32 Famiglia 32 Andamento demografico 33 Sicurezza 33 Servizi sanitari informa giovani 33 Bambini 34 Anziani 34 Le donne 35 La banca del tempo 35 Formare e socializzare 36 Le consulte dei giovani-anziani 37 Valorizzazione e incentivazione delle attività equestri. 37 Ippoterapia 38 Slot-machine 38 CULTURA 39 Casa Ofelia 39 Biblioteca 39 Consulta degli anziani 40 Consulta giovanile 40 SCUOLA 41 Edilizia scolastica 42 2

Servizi di pulizia 42 Mensa scolastica 43 Scuolabus 44 Pedibus 44 SPORT 45 Consulta dello sport 45 Realizzazione nuovi spazi 45 Festa dello sport 46 Ristrutturazione degli impianti sposrtivi 46 Skatepark 46 Progetto il cuore batte 46 INNOVAZIONE E CONNETTIVITÀ 48 Wi-fi gratuito 48 Open source 49 Poste e telecomunicazioni 49 Portali e Apps 49 Officine di innovazione un fablab in citta 50 AGRICOLTURA 52 Comitato comunale dell agricoltura 52 Promozione dei g.a.s.. 53 Rilancio dell attività viticola. 53 Terreni comunali. 54 Promozione e informazione. 54 ATTIVITA PRODUTTIVE E TURISMO 56 Sviluppo turistico 57 Il centro commerciale naturale 57 3

SICUREZZA 59 IL TERRITORIO 61 Rischio idrogeologico 61 Zone vincolate e imu 63 Rischio frane 63 Inondazioni 64 Piano di emergenza comunale 64 PARCO CANILE 65 FISCO 67 4

PREMESSA Il progetto Cinque Stelle per governare Sestu è stato stilato da cittadini onesti, incensurati, senza tessere di partito e senza una carriera politica alle spalle, che credono nella legalità e in un futuro migliore per tutta la comunità. Il programma è stato realizzato partendo dalla consultazione, mediante questionari, ascolto dei cittadini, banchetti settimanali e attività di studio scaturite dai tavoli di lavoro organizzati negli ultimi due anni. Un occasione irripetibile per portare idee innovative per amministrare il nostro paese. Un programma preciso, per mandare a casa i vecchi politici e le loro vecchie idee. I partiti tradizionali non fanno più politica, ma sono diventati macchine di potere e clientelismo, sono lontani dalla vita reale della gente e dai loro problemi quotidiani. Gestiscono gli interessi delle lobby senza alcun rapporto con i cittadini. Tutto è stato lottizzato e spartito. Noi, cittadini onesti di Sestu, vogliamo abbandonare questo sistema che premia l individualismo e lottare insieme per riprendere in mano il nostro destino. L estrema urbanizzazione in atto richiede una necessaria e improrogabile strategia nell ammodernamento e riqualificazione della città. Negli ultimi anni sono svariati i tentativi di concepire le cosiddette Città Intelligenti. E in atto un iniziativa della Commissione europea in tema di Smart Cities che mette al centro delle strategie programmatiche future il tema energetico come strumento per aumentare il benessere dei cittadini. Di notevole portata è il Patto dei Sindaci, movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l efficienza energetica e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. La Regione Autonoma della Sardegna ha implementato il supporto ai comuni dell'isola con il progetto Sardegna CO2.0., iniziativa strategica che si pone come obiettivo principale l'attivazione di una serie di azioni integrate e coordinate di breve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente il bilancio delle 5

emissioni di CO2 nel territorio isolano e avviando, contestualmente, una riconversione dei processi produttivi e imprenditoriali tradizionali verso la green economy. Ma occorre andare oltre il concetto di città intelligente intesa come città digitale. Una città può essere classificata come smart city se gestisce in modo intelligente le risorse economiche e ambientali, la mobilità, le relazioni tra le persone, le politiche dell abitare e la gestione amministrativa. In altre parole, una città può essere definita intelligente quando gli investimenti in capitale umano e sociale e nelle infrastrutture tradizionali e moderne hanno come fine uno sviluppo economico sostenibile ed una elevata qualità della vita. L aspetto smart significa mettere al centro nel nuovo modo di amministrare, il capitale umano, sociale e relazionale e l importante ruolo dell ambiente come fattore primario di sviluppo urbano. Essendosi verificata negli ultimi decenni una crescita esponenziale della presa di coscienza collettiva, i cittadini sono sempre più consapevoli del fatto che non può esservi crescita e sviluppo se non in un contesto naturale sano. Saranno per noi elemento di profondo interesse, la tutela dell ambiente, la salvaguardia del territorio nelle sue molteplici articolazioni e, la tutela della biodiversità sotto tutti i suoi aspetti. Aria,acqua, terra, mondo animale e vegetale costituiscono il sistema naturale di cui facciamo parte, al di fuori del quale non potremmo sopravvivere. Tali risorse vanno preservate non solo per noi ma soprattutto per le generazioni future. Lo sviluppo economico e urbano delle città non può essere slegato dalla difesa del contesto naturale nel quale risiediamo e dal quale traiamo vita e nutrimento. In tal senso ci auguriamo che Sestu possa presto aderire alla Carta di Aalborg, la Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile (approvata dai partecipanti alla Conferenza europea sulle città sostenibili tenutasi ad Aalborg, Danimarca il 27 maggio 1994). La carta è stata firmata da molte città europee e dai rappresentati di organizzazioni internazionali, governi e singoli cittadini. Firmando la carta, città e regioni del continente europeo, si impegnano a realizzare il programma d azione dell Agenda 21, (letteralmente: cose da fare nel 21 secolo) una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta, stilato durante la Conferenza ONU su ambiente e sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992. Tenendo conto del fatto che l 80% della popolazione europea risiede nelle 6

aree urbane, le città firmatarie della carta riconoscono la propria responsabilità nel consumo di territorio e di risorse, si impegnano ad attuare strategie a lungo periodo, che consentano di garantire anche alle generazioni future il capitale naturale cui hanno diritto. Perciò con la comunità di Sestu vogliamo impegnarci a tutelare il sistema in cui viviamo prevedendo di: Limitare il consumo di suolo: incoraggiando il settore delle costruzioni ad occuparsi del patrimonio edilizio già esistente con interventi di restauro, riqualificazione ed eventuale ampliamento. Prevenzione dell inquinamento: facendo ogni sforzo per limitare, quando non è possibile abbattere, la quantità di sostanze nocive che vengono riversate nell atmosfera, nell acqua, nel suolo e nel cibo, vietando l uso di diserbanti chimici e fitofarmaci nel centro urbano e nelle vicinanze delle aree abitative, promuovendo invece l utilizzo di prodotti naturali e biologici nei parchi e nelle aree verdi cittadine. A tale scopo si vuole attuare una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei metodi e delle tecniche naturali del settore ortofrutticolo Sestese. Limitare L emissione Di Co 2: con tutte le misure dettagliate all interno dei vari settori del programma quali ad esempio mobilità, agricoltura, energia. Incoraggiare la diffusione del verde in città, non solo a scopo meramente decorativo, ma soprattutto al fine di riqualificare le zone degradate e dismesse con orti sociali, sinergici e biologici. Il risvolto occupazionale è uno dei benefici indiretti di una città intelligente. Le città intelligenti vanno analizzate sotto diversi punti di vista, che costituiscono i principi fondanti della nostra attività nei tavoli di lavoro da cui è scaturito il programma del contenitore globale Sestu 2015 Città Intelligente. 7

8

MOBILITA' SOSTENIBILE Uno degli obiettivi di una politica incentrata sulla mobilità sostenibile è: la riduzione della densità automobilistica. Per poter ideare una città a mobilità sostenibile è necessario innanzitutto affrontare uno studio sui flussi del traffico su ruote creando un report dettagliato della densità automobilistica per fasce orarie, individuando i possibili orari critici e le arterie di collegamento maggiormente interessate a tali flussi. Questo studio preliminare è fondamentale per pianificare un Piano del Traffico Comunale (PTC) che integri il Piano della Mobilità Sostenibile Comunale (PMSC). Questo rappresenterà il documento ufficiale con cui l'amministrazione intenderà attivare politiche di riduzione del traffico automobilistico a favore di forme di trasporto alternative e a basso impatto ambientale. Le linee guida del PMSC saranno approvate attraverso: istituzione di una commissione che si occupi del piano di mobilità sostenibile comunale, di mobilità ciclabile e pedonale, coinvolgendo eventuali comitati di associazioni ciclistiche; studio e approvazione di un piano ciclistico e pedonale, rispettivamente biciplan e pedi-plan, adattandolo alle caratteristiche urbane del nostro paese; adesione alla carta di Bruxelles; avvio di un servizio di bike-sharing sperimentale. ZONA 30 Una zona 30 è una zona circoscritta, in genere delimitata da assi di viabilità principale in cui prevale la funzione residenziale. É una zona della città dotata dei principali servizi di quartiere e solitamente interessata da una circolazione prevalentemente locale. Al suo interno, la strada viene pensata in prevalenza come spazio di relazione tra utenti (automobilisti, pedoni, ciclisti, residenti, scolari) e funzioni. Le esperienze straniere e, da qualche anno, anche italiane, hanno ampiamente mostrato l'efficacia della loro realizzazione per una migliore gestione del traffico e per la riqualificazione urbana. Nelle Zone 30, infatti, disincentivando il traffico di 9

transito, diminuisce notevolmente il numero e la gravità degli incidenti, migliora la qualità ambientale (emissioni inquinanti e inquinamento acustico) e la fruizione dello spazio urbano: vengono eliminate le barriere architettoniche, favorito lo sviluppo della personalità dei bambini e rivalutate le proprietà immobiliari. Dal punto di vista della sicurezza, il solo mezzo veramente efficace per ottenere una guida più prudente è dare agli automobilisti il senso della limitazione della velocità. Questo avviene con progetti di formazione/educazione e allestimento di strutture adatte a moderare il traffico: porte urbane, attraversamenti pedonali, intersezioni rialzate, restringimenti della strada, chicane, mini-rotatorie e disegni sulla carreggiata. I quartieri centrali devono diventare aree in cui i veicoli a motore sono obbligati a moderare la velocità per la sicurezza di tutti e la mobilità è riorganizzata a beneficio di pedoni e biciclette che insieme condividono regole e spazi. Gli studi realizzati in Italia e all'estero sulla Zona 30 hanno evidenziato gli effetti positivi di questo tipo di interventi. Ad esempio, mentre la probabilità di morte per un pedone investito a 50 km orari è dell'80%, a 30 km/h scende al 15-20%. Dal sito dell Osservatorio Città Sostenibili del Politecnico e Università di Torino in Europa, il 30% dei tragitti effettuati in automobile copre distanze inferiori ai 3 km mentre il 50% è inferiore ai 5 km. Queste distanze, soprattutto in ambito urbano, possono essere percorse in breve tempo in bicicletta oppure anche a piedi, generando benefici per la salute e vantaggi per la società. Per quanto concerne la salute, l Organizzazione Mondiale della Sanità stima che, nei Paesi industrializzati, le morti causate annualmente dall inattività fisica siano circa 2 milioni. I vantaggi apportati alla società da una maggior diffusione della mobilità non motorizzata interessano i tre aspetti della mobilità sostenibile: dal punto di vista ambientale si avrebbe la riduzione dell effetto serra, dell inquinamento atmosferico e acustico, dell incidentalità sulle strade e la riduzione dei consumi energetici; dal punto di vista economico, si ridurrebbero i costi sostenuti dalle famiglie, i costi per le malattie causate dall inquinamento e dalla sedentarietà; dal punto di vista sociale, si ridurrebbe l emarginazione di alcuni strati della popolazione; camminare e andare in bicicletta, infatti, sono attività estremamente popolari, accessibili anche agli utenti giovani e anziani che non dispongono di un automobile. 10

Per favorire la mobilità pedonale possono essere adottati tre tipi di azioni: costruire marciapiedi privi di barriere architettoniche garantendo condizioni di massima sicurezza in corrispondenza delle intersezioni stradali; migliorare la qualità dell ambiente urbano per rendere più gradevoli gli spostamenti a piedi; incentivare l uso delle autorimesse private residenziali, in modo da liberare le strade dalle automobili a favore dei pedoni. Sestu alla data dell aprile 2010 aveva 20434 abitanti (progetto open data del Comune di Sestu) distribuiti su una superficie di circa 48,32 km 2. Secondo i dati ACI il parco veicolare presente nel Comune al 31 dicembre 2011 contava una densità di 622 auto per 1000 abitanti; nello specifico si contano 12.385 automobili e 1599 motocicli. Il dato del parco veicolare fa riflettere se si considera che Sestu è il secondo comune con l'età media più bassa della Regione Sardegna, infatti il 20.6% dei residenti è nella fascia di età 0-19 anni quindi, in parte sprovvisti di patente B. Questo dato fa salire la densità automobilistica che passa da 622 a circa 774 auto per 1000 abitanti. Sestu è costituita prevalentemente da lavoratori e studenti pendolari. Migliaia di auto ogni mattina raggiungono Cagliari e i comuni limitrofi percorrendo il percorso inverso per rientrare alla propria abitazione la sera. Uno dei nostri primi impegni sarà avviare l iter di richiesta di un incontro congiunto con i rappresentanti della Regione Sardegna e dell azienda CTM per attivare una linea urbana che colleghi la nostra cittadina al capoluogo e ai centri abitati dell Area Vasta e nello stesso tempo, intensificare e razionalizzare il servizio del Pollicino relativamente alla linea che collega il centro abitato con la nuova stazione metropolitana del Policlinico Universitario. Tutte le iniziative comunitarie e nazionali sulla mobilità sostenibile faranno parte del bagaglio culturale e attuativo dell assessorato competente in materia. Proporremo nuove forme di mobilità già sperimentate in altre città, quali il pedibus, il pedi-plan o il bici-plan. 11

Il pedi-bus è il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. E un autobus umano, formato da un gruppo di bambini passeggeri e da adulti autisti e controllori. Il pedi-bus può essere inserito in un progetto più ampio che definirà percorsi sicuri casa-scuola. Il pediplan è un nuovo modo di intendere il camminare da soli, in pochi, in iniziative collettive come riscoperta dei territori e come metodo personale di coscienza individuale dei luoghi; un approccio geografico al camminare nell epoca dell aspirazione al ritorno a modi di vita più lenti, dolci e profondi. Il bici-plan è l insieme organico di progetti e azioni volte a incrementare l utilizzo della bicicletta sia attraverso soluzioni tecniche sia con attività promozionali e culturali. La realizzazione di interventi leggeri quali corsie ciclabili o di moderazione del traffico (limiti 30km/h), possono essere realizzati in tempi e costi più contenuti. Un'ulteriore opzione sarà la realizzazione di sensi unici eccetto bici - sperimentati in città del nord Europa. Percorsi ciclabili proposti: dal quartiere Ateneo alla piscina (quartiere Ateneo - via Monserrato - via Bologna Corso Italia - via Dante; da via Gorizia alla piscina (Comune - via Piave - via Manzoni); via Gorizia via Verdi; completamento pista San Gemiliano. Questi percorsi, che di seguito verranno analizzati nel dettaglio, considerando le dimensione delle carreggiate, avranno bisogno della sola segnaletica orizzontale e del tracciato della pista. Inoltre non sarà necessario modificare i percorsi e i sensi di circolazione delle autovetture. Dal quartiere Ateneo alla piscina (Quartiere Ateneo - via Monserrato - via Bologna - Corso Italia - via Dante - via Verdi;). Con questa pista verranno collegati i quartieri Ateneo e Dedalo ai campi sportivi, alla scuola media e alla piscina comunale. Gli unici restringimenti che potrebbero 12

interrompere la pista o rendere necessario il ricorso a percorsi alternativi si trovano nell'incrocio tra via Monserrato e via Bologna. La pista proposta ha una lunghezza pari a circa 1600m (da Ateneo a via Bologna 700m - da via Bologna a Corso Italia 460m - da Corso Italia a via Dante 310 - via Dante 400m). Da via Gorizia alla piscina (Comune - via Piave - via Manzoni); Questo percorso collegherà l'incrocio tra via Gorizia e via Piave con la piscina, attraversando le vie Piave e Manzoni. Nei pressi della piscina si congiungerà con l'altro tratto di pista ciclabile proveniente dal quartiere Ateneo. La pista proposta ha una lunghezza pari a circa 800m (dalla piscina a via Piave 300m - via Piave sino all'incrocio con via Gorizia 500m). 13

Pista ciclabile via Gorizia - incrocio via S. Salvatore. Via Gorizia sarà sede ideale per la sperimentazione di un percorso pedonale, successivamente illustrato e strettamente correlato al centro commerciale naturale. PERCORSO PEDONALE Per garantire una migliore viabilità è necessario intervenire sulla risistemazione della sede stradale, prevedendo innanzitutto una diminuzione della carreggiata, ovvero dello spazio stradale dedicato alle automobili e successivamente si potrà prevedere l ampliamento dei marciapiedi. L'attivazione della zona 30 e la creazione di un'area pedonale nel centro abitato, porterà ad una razionalizzazione della viabilità attraverso l'allontanamento del traffico privato dal centro del paese. La zona interessata da questo intervento comprenderà la via Gorizia, via Roma e la zona di S. Salvatore, in cui è incluso anche il parco comunale. Questa porzione urbana comprende una serie di piazze - piazza Rinascita, piazza 1 Maggio, piazza Giovanni XXIII, piazza S. Salvatore, che opportunamente collegate da un percorso pedonale segnalato da una diversa pavimentazione, creerebbero un collegamento sicuro tra le varie zone. Per realizzare l'intervento secondo i criteri della sostenibilità ambientale si utilizzeranno materiali che permetteranno la permeabilità del suolo e la sistemazione a verde dei marciapiedi e delle aree 14

interessate. L arredo urbano renderà confortevole e piacevole la fruizione e gli spostamenti a piedi. Per promuovere questa nuova idea di spazio totalmente pedonale, proporremo eventi domenicali nel corso dell'anno con manifestazioni ludico-culturali. Car - pooling Fare car-pooling vuol dire condividere l auto per andare al lavoro, a scuola, fuori città, ai concerti e ovunque si voglia. E uno strumento per eliminare le lunghe file di automobili con il solo conducente a bordo che congestionano i nostri centri urbani. E una ricetta per risparmiare, tagliando i costi degli spostamenti nonchè un bel modo per fare bene all ambiente. Nella prassi, i viaggiatori tendono a non considerare tra le spese di uno spostamento l ammortamento del costo del veicolo, (acquisto, tassa automobilistica, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria), che incide mediamente per ben oltre il 50% sul costo totale dell automezzo. Ad esempio, nel caso di uno spostamento casa-lavoro di 20 km il costo totale per carburante e ammortamento ammonta mediamente a 10 euro (0,50 euro per km cfr. Tabelle ACI 2013 per rimborsi chilometrici), senza considerare eventuali costi di parcheggio. Solitamente si è portati, invece, a considerare solo il costo del carburante, che corrisponde, nell esempio precedente, a 2 euro in funzione di un consumo medio di 14 km/l di benzina. Al car pooling sarà dedicata un apposita sezione sul portale istituzionale. Fare car-poling è intelligente, verde, social ed economico. 15

IL VERDE URBANO Gli spazi verdi descrivono una rete composita formata da parchi, giardini, viali e passeggiate, aree per lo sport e il gioco, orti urbani, zone vincolate praticabili e non praticabili. Costituiscono un elemento connettivo dell impianto urbano, assolvendo un ruolo funzionale e strutturante. L auspicabile diffusione del verde urbano, sottoscritta anche dall' Agenda 21 e dalla Carta di Aalborg,contenute negli allegati in calce al presente elaborato, è un elemento di grande importanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nelle città. Sarebbe auspicabile che nel maggior numero possibile di Comuni (e non solo in quelli di maggiori dimensioni) al piano urbanistico comunale (PUC) fosse affiancato funzionalmente anche il Piano del verde urbano, un documento progettuale oggi poco utilizzato, la cui assenza produce un rilevante spreco di denaro pubblico e rende di fatto meno fruibile il verde per i cittadini. Noi vogliamo assolutamente dotare il Comune di Sestu di un Piano del Verde Urbano degno di un paese immerso nella campagna, delle tradizioni di aggregazione e socializzazione tipiche di una piccola comunità al fine di sradicare gli abitanti dall'isolamento nel quale sono spesso costretti dalla mancanza di spazi comuni o dallo scarsa o nulla attrazione esercitata dalle poche aree esistenti. Purtroppo il nostro paese è assolutamente in condizioni di depauperamento di aree verdi e ricreative e necessita in maniera urgente di un piano di riverdimento e piantumazione ma sopratutto di riprogettazione di nuovi spazi verdi. Vogliamo che creare punti verdi nelle oramai abbandonate piazze e ridare vita e dignità alla parte di San Gemiliano di competenza comunale. Proporremo giornate dedicate all'ambiente con iniziative atte ad incentivare e sensibilizzare i cittadini alla cultura del verde pubblico I seguenti punti programmatici saranno prioritari per l'amministrazione a 5 stelle: PARCHI URBANI Si tratta di aree verdi più o meno estese, presenti nelle aree urbane o ai loro margini, che svolgono una importante funzione ricreativa, igienica, ambientale e culturale. I parchi urbani possono essere caratterizzati dalla suddivisione in zone con diverse funzioni (riposo, gioco, attività sportive, servizi, centri culturali e 16

ricreativi). Le aree interessate in generale possono andare da medio piccole ad estese, e in quest ultimo caso diventano dei veri e propri polmoni verdi della città; generalmente i parchi urbani sono progettati utilizzando specie autoctone Un altro elemento importante riguarda le modalità di gestione che, se razionalmente organizzate, possono consentire la creazione di un certo numero di posti di lavoro. Per ridurre i costi diretti di gestione e manutenzione del parco si possono anche scegliere soluzioni operative diversificate, come ad esempio dare incarico degli interventi di manutenzione a cooperative locali di produzione e lavoro. Abbiamo individuato diverse aree all'interno del territorio comunale che potrebbero essere adibite a parco urbano ma la prima tra tutte è rappresentata dalla zona limitrofa all'alveo del rio Matzeu lungo la via Piave. Questa zona, potrebbe rappresentare il polmone verde della città, gli ampi spazi disponibili consentirebbero di ricavare diverse aree da dedicare ad area giochi, percorso vita e via dicendo; la sua pozione centrale agevolerebbe la fruibilità da parte dei cittadini e la sua diversificazione in aree dedicate, la renderebbe attraente per tutte le categorie di utenti: dai bambini agli anziani. Sarà raggiunta dalla pista ciclabile come specificato nell'apposita sezione del presente programma. SPAZI VERDI DI QUARTIERE Si tratta in genere di piccole aree verdi presenti in diversi punti del tessuto urbano. Gli spazi verdi di quartiere sono utilizzati prevalentemente dagli abitanti della zona, 17

che utilizzano queste aree con funzione ricreativa, di svago e di incontro. I criteri di progettazione di questi spazi verdi, considerato l utilizzo generalmente intensivo, a fronte di una modesta estensione, saranno semplici e poco dispendiosi dal punto di vista dell'investimento economico: alberi, arbusti e zone a prato saranno ubicati in modo da alternare zone d ombra a zone al sole; potranno essere previste aree pavimentate attrezzate per il gioco e la sosta, anche per limitare un eccessivo utilizzo dei prati; le specie arboree saranno rustiche e non particolarmente vigorose, per consentire una manutenzione ridotta. Gli spazi saranno fruibili da tutti, per lo sport ed il gioco, che costituiscono momenti importanti della vita nel giardino/parco, soprattutto per i bambini, per i quali possono essere luogo di condivisione. E' nostra intenzione gestire queste aree in collaborazione coi cittadini del quartire, omeglio coi comitati dei quartieri interessati; essi potrebbero "adottare" l'area verde, occupandosene quotidianamente e vigilando sulla sua salvaguardia. Col contributo attivo di ciascuno sarebbe possibile gestire al meglio la cosa pubblica, tutelarla e insegnare ai giovani ad averne cura e rispetto, raggiungendo una situazione di autogestione che consentirebbe di ridurre le spese pubbliche e allo stesso tempo di garantire i servizi migliori ai cittadini. VERDE STRADALE E VIALI ALBERATI Il verde stradale garantisce l arredo di vie, viali, piazze e parcheggi. Rappresenta una tipologia di verde estremamente importante, che condiziona in modo sostanziale il paesaggio e l ambiente urbano ed è composto in prevalenza da alberi e arbusti. I viali alberati di frequente sono intimamente connessi alla storia delle città e costituiscono, dunque, un patrimonio da salvaguardare. Spesso si rende necessaria la sostituzione degli individui presenti, per ragioni derivanti da cattive condizioni fitosanitarie delle piante e per la sicurezza pubblica; nella fattispecie a Sestu, i pochi esemplari presenti sono spesso stati piantati nella mezzeria dei marciapiedi impedendo la percorrenza dei disabili o dei passeggini. AIUOLE SPARTITRAFFICO La striscia verde che divide i due sensi di marcia è senz altro molto utile per le funzioni che esercita a favore degli automobilisti: riposa la vista e, qualora vi siano siepi o arbusti, diminuisce l impatto dei fari nelle ore notturne. Immaginiamo un intervento di questo genere nella via Vittorio Veneto, all'ingresso del paese dove le quattro corsie sono separate appunto da una aiuola spartitraffico spartana che 18

potrebbe ospitare invece delle specie arbustive di maggior impatto e bellezza, ottima presentazione per il visitatore, per chi percorre quella via anche solo di passaggio pensiamo a tutti gli automobilisti diretti dalla S.S. 131 verso la cittadella universitaria. VERDE SCOLASTICO Il verde scolastico deve assolvere alla duplice funzione di polmone verde della scuola di cui è parte integrante e di polo di osservazione naturalistico per consentire agli alunni di conoscere il mondo vegetale (e il mondo animale che su di esso vive) a partire dalla propria scuola. Sarà molto interessante incrementare l utilizzo di specie appariscenti nei mesi autunno-invernali e primaverili, in modo da poter apprezzare l evoluzione della vegetazione nel corso delle stagioni e nell arco dell anno scolastico. Possiamo considerare le nostre scuole quasi del tutto sprovviste di alberi e vegetazione in genere, i bimbi spesso vengono privati della gioia di usufruire degli spazi aperti anche durante la bella stagione per l'eccessiva calura dovuta alla totale assenza di punti d'ombra. Sarebbe didatticamente costruttivo oltre che esteticamente gradevole, predisporre delle vasiere al cui interno gli alunni potrebbero seminare dei fiori ed averne cura fino a godere delle fioriture primaverili; imparerebbero a conoscere il ciclo della vita delle piante, godrebbero della gioia suscitata dai colori dei fiori e sopratutto diverrebbe per loro naturale averne cura e proteggerli. Gli interventi proposti hanno tutti un costo esiguo per la collettività ancor più se raffrontato al beneficio che i cittadini trarrebbero dalla loro presenza. AREE GIOCO PER BAMBINI Le aree gioco devono prevedere un organizzazione in spazi dalle piccole dimensioni, dove i bambini possono giocare in piccoli gruppi, e in aree dalle grandi dimensioni per giochi che richiedono una maggiore estensione superficiale, in modo da poter essere utilizzate per differenti tipi di attività: per il gioco con la sabbia, per saltare, per giochi con l acqua, per lo sport e per il giardinaggio. Il nostro ambizioso intento è proprio quello di donare ai nostri bambini questo genere di parco dei giochi ideale, intesi come luogo in cui è possibile esprimere lo spirito di competitività, di condivisione, di comunicazione e di divertimento. 19

PERCORSO VITA E un circuito costituito da una serie di tappe con attrezzi ginnici ed esercizi appositamente studiati, eseguibili da tutti in piena libertà. Le attrezzature potrebbero essere realizzate in plastica riciclata, materiale ecologico, i quali necessitano di poca manutenzione e conferiscono a questi elementi un impatto minimo sull ambiente assolutamente in linea coi nostri ideali. VERDE RESIDENZIALE E PRIVATO L intensa attività edilizia fa indubbiamente sorgere una serie di problemi legati alle nuove urbanizzazioni. In tali aree il verde deve trovare il suo posto dignitoso, e soprattutto nei nuovi interventi residenziali deve essere prevista la realizzazione di giardini. Sarebbe bene che prendesse piede presso il nostro Comune, la previsione di un Regolamento del verde, che suggerisca al privato cittadino i criteri per la realizzazione del verde ornamentale. 20

ENERGIA L energia consumata corrisponde a emissioni di CO2 in atmosfera, ovvero inquinamento e peggioramento della qualità della vita. Sappiamo che attualmente si fa sperpero di risorse energetiche a discapito dell'economia e dell'ambiente. Intendiamo promuovere la cultura del risparmio energetico sotto qualsiasi forma: energia elettrica, sistemi di riscaldamento ed efficienza energetica degli edifici. Sappiamo benissimo che il costo della bolletta energetica ha un rilievo non indifferente sul bilancio comunale, e su questo ci batteremo per ottenere una drastica riduzione delle spese energetiche negli edifici pubblici. Le modalità per attuare questo intento sono espresse nei seguenti punti programmatici: PIANO ENERGETICO COMUNALE (PEC) La redazione del PEC è un elemento fondamentale per la razionalizzazione dei consumi e unico strumento in grado di stabilire lo stato effettivo dei consumi, determinarne i costi e programmare interventi di riduzione e miglioramento. Contiamo di ridurre drasticamente i consumi ed ottenere notevoli vantaggi economici, attraverso opportuni provvedimenti tecnici, e la conversione impianti e apparecchiature obsolete. SPORTELLO RISPARMIO ENERGETICO Crediamo nell'impegno civico dei Sestesi, riteniamo quindi utile la nomina di una commissione, di risparmio energetico che interagirà con uno sportello informativo comunale, denominato SPORTELLO RISPARMIO ENERGETICO: un servizio informativo gratuito, deputato a individuare soluzioni ed incentivi per la riduzione dei consumi di energia, sia per i privati cittadini che per le aziende operanti sul territorio. ENERGIA ALTERNATIVA Inoltre siamo assolutamente propensi a pianificare progetti che prevedono la realizzazione di impianti innovati per la produzione di energia da fonti rinnovabili quali microeolico, fotovoltaico, pertanto favoriremo la produzione di energie 21

alternative, negli edifici pubblici e nelle abitazioni private, anche incentivando gruppi d'acquisto, fornendo informazioni e ove possibile coadiuvando l'installazione di impianti di auto-produzione. Crediamo nell'importanza della cultura del risparmio energetico e per diffonderla la promuoveremo anche nelle scuole ad esempio attraverso giornate dedicate: i bambini di oggi sono i cittadini di domani. Interverremo in primis sull illuminazione pubblica, degradata ed obsoleta. Consapevoli dei costi notevoli che tale iniziativa comporterebbe, intendiamo attuare un piano di conversione in step; in un primo momento si provvederà alla sostituzione di una parte delle attuali lampade con altre a risparmio energetico, successivamente con i risparmi ottenuti grazie dal primo step, si potrebbe pensare di sostituire tutte le rimanenti con lampade a led. Tale iniziativa, oltre a ridurre la bolletta energetica, ci consentirebbe di ottenere una forte riduzione dei costi di manutenzione in quanto le lampade di nuova generazione hanno una vita di circa 10 volte superiore alle attuali. 22

ACQUA ACQUA POTABILE Consideriamo l'acqua un bene primario e un elemento imprescindibile. Intendiamo procedere con l'installazione di una casetta dell'acqua struttura che eroga l acqua della rete idrica naturale e frizzante e ben testata in altre realtà locali. Ogni cittadino potrà attingere l'acqua da bere recandosi nel sito allestito dal comune. L acqua erogata sarà quella dell acquedotto pubblico (già certificata alla fonte) e per essere più gradevole al palato, verrà sottoposta ad un processo di microfiltrazione, nonché di sterilizzazione. Crediamo in questo modo di rendere un servizio indispensabile ai cittadini ed abbattere in modo consistente il ciclo di produzione-consumo-rifiuto delle materie plastiche. Ci attiveremo per capire se esistono presupposti tecnico-economici nonché burocratici che possano creare le condizioni di una gestione indipendente dall'attuale gestore delle acque ABBANOA. 23

RIFIUTI L'argomento "Rifiuto" non può essere ridotto al solo concetto di raccolta differenziata. Occorre avere una visione più ampia, per individuare il miglior metodo e ottenere risultati concreti di riduzione, riuso e riciclo: cercare di recuperare materia prima per farla diventare un altro prodotto. Ecco una serie di azioni che metteremo in atto: Diminuzione dei costi per l utente, con un sistema di tariffazione puntuale che tenga maggiormente conto dell effettiva quantità di rifiuto prodotto, soprattutto riguardo al secco indifferenziato, i cui costi di smaltimento ( 546.690,80 + integrazioni nel 2013) incidono pesantemente sui costi generali del servizio. Vorremo adottare un sistema in grado di privilegiare chi ricicla/differenzia meglio, attuando il concetto chi bene differenzia meno paga, chi più inquina più paga, cercando al contempo di sgravare la parte di costo legata al nucleo familiare ed ai mq dell abitazione; Uso e diffusione del compostaggio, in quanto anche lo smaltimento della frazione umida del rifiuto ha un costo notevole per l amministrazione. In attesa della variazione della norma regionale che impone ai comuni di conferire a discarica un certo quantitativo di umido rispetto alla percentuale di secco conferita, predisporremo il servizio per renderlo operativo non appena possibile; Introduzione del mercatino del riuso e dello scambio, dove i cittadini possono scambiare oggetti e dare nuova vita a dei prodotti smaltibili solo attraverso il secco (vestiario, oggettistica varia, etc.); Raccolta e recupero di alimenti scartati da grande e piccola distribuzione per destinarli a fini sociali e/o animalistici; Incentivazione del vuoto a rendere e della vendita dei prodotti sfusi; Periodiche campagne di sensibilizzazione ed informazione sulle corrette modalità di raccolta differenziata e di corretta gestione del ciclo dei rifiuti, da attuare soprattutto nelle scuole. 24

OBIETTIVO RIFIUTI ZERO Nel lungo termine vorremmo, sulla base dell esempio del comune di Capannori, intraprendere il percorso verso la strategia zero rifiuti (zero wast), della quale riportiamo i 10 punti: 1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale. 2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata porta a porta, che appare l unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e previsto secondo un calendario settimanale prestabilito. 3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori. 4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva. 5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili. 6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia. 7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu consapevoli. 25

8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua. 9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo. 10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal trampolino del porta a porta, diviene a sua volta trampolino per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta. RIFIUTI RAE Verificare la fattibilità di realizzazione di un centro di raccolta dei RAEE, per il recupero di metalli preziosi in essi contenuti (Rame, Oro, Argento etc.) e lo smaltimento delle restanti parti come previsto dal D. Lgs. 14 marzo 2014, n. 49 Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). In molte realtà Italiane questo servizio viene svolto da aziende partecipate (60-80%), portando introiti nelle casse comunali. A Sestu il recupero di questi materiali è affidato ad una azienda esterna che gode degli introiti dovuti al riciclo e rivendita degli stessi. I RAEE, infatti, si possono recuperare se trattati in maniera adeguata, ma contengono sostanze tossiche e/o nocive come CFC (clorofluorocarburi), cadmio, cromo, mercurio e ulteriori pericolosi metalli pesanti, i quali possono essere avviati a recupero e reinseriti nei vari cicli produttivi. RAEE di grandi dimensioni: TV, PC, stampanti, fotocopiatrici, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, radiatori elettrici, accessori come schermi, video e fax, boiler, forni a microonde, apparecchi elettrici, condizionatori ecc. RAEE di piccole dimensioni: telefoni cellulari ed accessori, radio, giocattoli elettrici/elettronici, notebook, ventilatori, piccoli aspirapolvere, ferri da stiro, tostapane, friggitrici, frullatori, asciugacapelli, ecc. 26

L'ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) a tal proposito ha brevettato una procedura estremamente semplice, attuabile anche in ambiente non necessariamente industriale come quello ad alte temperature, decisamente meno inquinante, quasi a freddo, attraverso processi sia meccanici o che prevedono l'uso di solventi/acidi (Lisciviazione o Estrazione solido-liquido).questi impianti, pensati in maniera modulare, sono tali da essere utilizzati anche per lo sviluppo e l'ottimizzazione di processi per il trattamento di materiali di altro tipo (Lampade a fluorescenza esauste o i monitor LCD). Attualmente un impianto basato su questa tecnologia, è in costruzione presso il Centro ENEA Casaccia, per dimostrarne il funzionamento alle imprese operanti nel settore dei RAEE, interessate alla realizzazione di impianti per il recupero di questi materiali. 27

DEMOCRAZIA DIRETTA L'attuale fase politica evidenzia un deficit democratico causato da un sistema rappresentativo del quale i cittadini non hanno più il controllo. La democrazia rappresentativa soffre la realtà di un mondo iper-connesso, dove la circolazione delle idee politiche, economiche e filosofiche avviene in tempo reale e l'iperinformazione politica dei cittadini si scontra con l'impossibilità di una partecipazione attiva, effettiva ed efficace. La sintonia tra gli eletti e gli elettori entra in crisi per la mancanza di trasparenza, tanto acclamata quanto disattesa, cui si aggiunge l'impossibilità di un controllo efficace a causa della vigenza del cosiddetto "mandato in bianco". Per questi motivi riteniamo dover proporre un cammino condiviso con i nostri elettori e concittadini, al fine di attuare una riforma dello Statuto Comunale che consenta nell'arco della legislatura, di raggiungere i seguenti benefici obiettivi ed economici. BENEFICI/OBIETTIVI Equità nella gestione del potere politico; Effettivo controllo dei cittadini sul potere politico; Sviluppo senso di responsabilità nei cittadini;, Maggior trasparenza dell'operato degli amministratori; Miglior preparazione politica dei cittadini ed elettori; Eliminazione dei meccanismi di spartizione tra i partiti; Eliminazione di tutti i privilegi ai governanti; Semplificare la burocrazia; Impedire alle lobby di governare il paese; Maggior trasparenza nell'assegnazione degli appalti/forniture anche di basso importo. BENEFICI/ECONOMICI Migliore efficienza dell amministrazione pubblica; Minor spesa pubblica; Spese pubbliche mirate a soddisfare le esigenze dei cittadini anche sulla base delle loro segnalazioni; Riduzione della tassazione generale. 28

I sistemi di voto per esercitare la democrazia diretta, sono efficaci e meno costosi, grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie. Il percorso verso l'attuazione della Democrazia Diretta inizierà con la valorizzazione degli strumenti già riconosciuti dal nostro ordinamento come "comitato di quartiere" e "referendum consultivo", per poi proseguire con la creazione di nuove forme di partecipazione attiva e propositiva. Pertanto proponiamo: Referendum Consultivo (nelle materie individuate con apposito regolamento) dove i cittadini possono partecipare alle scelte per il futuro del proprio paese, attraverso azioni che permettano loro di intervenire sulle decisioni o semplicemente guidare la scelta dell Amministrazione sulla base delle proposte della cittadinanza. L'istituzione del "Referendum Deliberativo" mediante i quali i cittadini possono deliberare atti, aventi valore di legge, nel rispetto delle competenze comunali. Promozione dei comitati di Quartiere e Settoriali, con lo scopo di far conoscere, attraverso i cittadini e /o loro portavoce, le problematiche specifiche dei quartieri e dei settori operanti nel territorio e di adoperarsi, insieme a questi, per la miglior soluzione. I comitati potranno portare avanti attività sociali e promozionali con la collaborazione del comune, anche attraverso incentivi economici. L'istituzione dell'agorà Lab come luogo virtuale di discussione delle problematiche della nostra cittadina. Verranno identificate le materie in cui l'agorà sarà ritenuta competente, previa votazione, per esprimere pareri non vincolanti sulle attività deliberative/esecutive della Giunta e del Consiglio Comunale. I requisiti, le modalità di partecipazione e la votazione saranno disciplinate mediante apposito regolamento. 29

Question Time. Ogni cittadino può, attraverso una raccolta firme, interrogare la giunta comunale o lo specifico assessore, per richiedere chiarimenti in merito a tutte le tematiche di competenza del Comune. Questo processo deve essere pianificato a cadenza periodica in modo da ottemperare alle richieste dei cittadini. Proposte cittadine Attraverso un sistema di raccolte firme si dovrà permettere alla cittadinanza di poter portare all attenzione progetti di interesse pubblico all interno del Consiglio Comunale. Diretta Streaming La trasmissione e l accesso alle registrazioni delle attività dei Consigli Comunali sono un importante veicolo per il percorso della democrazia diretta e della trasparenza. In tal senso l Amministrazione si adopererà per permettere alla cittadinanza di poter assistere anche ai lavoro delle commissioni. 30

POLITICHE SOCIALI Le politiche sociali hanno come obiettivo l innalzamento della qualità di vita dei cittadini, soprattutto riguardo le categorie meno abbienti; niente di più vicino a quelli che dovrebbero essere i principi e l essenza della politica odierna. Il Movimento 5 Stelle nasce proprio per trasformare l incertezza dello scopo politico odierno in una certezza di intento per il prossimo futuro. Si ritiene quindi di importanza prioritaria indirizzare i prossimi progetti nel pieno rispetto della Carta di Firenze. Sinergia tra Fruitori di Assistenza economica ed AmministrazioneComunale. Abbiamo pensato a dei progetti per il miglioramento della vita di tutti i giorni delle persone a bassa mobilità, cercando, nei limiti delle disposizioni di legge, di creare sinergia tra i fruitori dell assistenza sociale, in termini economici, e l amministrazione Comunale. In questo contesto il beneficiario dell assistenza economica, dovrà offrire la sua forza lavoro e mettersi a disposizione con contratti di tipo occasionale destinati ai servizi sociali, indirizzati all assistenza di persone affette da disabilità, da patologie debilitanti e da mobilità ridotta, oppure alla semplice manutenzione del bene comune. Le attività consisteranno esclusivamente in mansioni semplici, o di ordinaria complessità. Si pensa che la reciprocità di scambio tra amministrazione e cittadino, in termini di servizi sociali e sostentamento economico, possa far trovare soddisfazione ad entrambi. Il cittadino, così coinvolto, si sentirà gratificato pertanto meritevole del contributo economico ricevuto e non un elemento di pubblica inutilità. La disoccupazione non è solo un effetto inevitabile della crisi economica, ma una scelta ben precisa della vecchia politica per garantirsi lo status quo. Rendere intere generazioni precarie, insicure e povere è un modo per conservare il potere da parte di chi non vuole cambiare il modello di società. Oggi la crisi economica ha colpito pesantemente la maggior parte delle famiglie Sestesi, soprattutto quelle con redditi medio bassi. Noi cittadini onesti vogliamo proporre un nuovo modello sociale attento alle categorie più deboli, finalizzato all integrazione e a una gestione della cosa pubblica più equa e responsabile. Insieme a Voi promuoveremo il risanamento dei conti pubblici, per liberare risorse e investirle in misure a sostegno di coloro che hanno perso il lavoro; incentiveremo 31

l assegnazione di orti urbani alle famiglie più sfortunate; promuoveremo i gruppi di acquisto solidale; faremo ripartire l edilizia con la ristrutturazione del patrimonio già esistente, attualmente in stato di abbandono; favoriremo politiche del lavoro giovanile e femminile; incentiveremo l apertura di ricoveri e mense per i cittadini meno abbienti e sopratutto, attiveremo politiche di sostegno familiare e di socializzazione per bambini ed anziani. LOCAZIONI I problemi legati ai canoni d' affitto sempre più elevati, la scarsa disponibilità di abitazioni in locazione a prezzi contenuti, saranno risolti attraverso: Aiuti per la locazione e per il pagamento delle utenze. Interventi di recupero dei quartieri disagiati. IL COHOUSING come soluzione di condivisione dei propri spazi domestici, a favore di terzi, in cambio di vantaggi economici e sociali. L amministrazione, essendo priva di interessi oggettivi in merito, potrebbe fungere da garante e mediatore tra le parti, nella ricerca di un accordo. Questa soluzione, debitamente supervisionata dall amministrazione, permetterebbe alle persone disagiate dal punto di vista economico o fisico, di essere affiancate da tipologie di utenti quali studenti, lavoratori o semplicemente persone alla ricerca di un spazio abitativo, che possono essere loro d'aiuto o semplicemente alleviare la loro solitudine. FAMIGLIA La famiglia è la principale risorsa di una società e di una città. Sarebbe necessario prevedere degli investimenti a suo supporto con l'intento di incrementare le nascite. Si potrebbe creare un circuito di moneta «sestese», attraverso la convenzione con negozi del settore alimentare e del vestiario, a beneficio delle famiglie meno abbienti, che riceveranno mensilmente una quantità virtuale di moneta da spendere presso gli esercizi convenzionati. In questo modo da un lato si sostengono le famiglie bisognose e dall altro si fa in modo che il reddito rimanga all interno della realtà comunale. 32