Il progetto. Ripensare lo spazio urbano: Sesto una città per donne e uomini è il progetto di riqualificazione e progettazione urbana per rendere Sesto una città più vivibile e sicura dal quale ha preso avvio il laboratorio urbano dedicato al sottopasso tra via Roma e viale Marelli. Il laboratorio urbano dedicato a giovani donne e uomini intende aggiungere segno nella città per portare significato, senso, relazione e, quindi, dignità in tutta la città non solo nel suo centro storico. L anima dei suoi cittadini non è di serie A oppure B, ma unica. Il workshop Laboratorio Urbano è stato rivolto a 15 giovani uomini e donne di età compresa tra i 16 e i 29 anni e gli obiettivi rispecchiano quelli più generali del progetto Tutta mia questa città: ripensare la città e i suoi spazi a partire dalla considerazione che sono abitati e vissuti da donne e uomini, differenti per genere, età, condizione sociale, provenienza; considerare la vivibilità, la gradevolezza e il decoro della città, come il punto di arrivo di azioni condivise tra cittadini, soggetti economici e Amministrazione: una città più bella e curata è una città più sicura, una città di cui tutte e tutti ci sentiamo parte; rafforzare il senso di appartenenza alla comunità da parte dei cittadini/e, attraverso la partecipazione attiva agli interventi di riqualificazione urbana; fornire ai giovani partecipanti un occasione di formazione professionale attraverso l affidamento di opere di riqualificazione e rigenerazione degli spazi della città. Il Laboratorio Urbano prende spunto dalle esperienze attuate dai Color Designers Giulio Bertagna e Aldo Bottoli di B&B Colordesign e si avvale del supporto tecnico di Materis Paints Italia, azienda partner del progetto. L intervento di qualificazione percettiva riguarda le zone pedonali d accesso al sottopasso, gli scivoli, le scale e il tunnel.vi saranno parti risolte con accorgimenti formali e cromatici più stabili atti a fornire identità e senso di progetto e cura dell intero manufatto e zone soggette a maggiore variabilità per ospitare racconti e visioni che si alterneranno nel tempo. Le superfici interessate saranno sia orizzontali, marciapiedi dei due accessi, pavimentazioni e plafone del tunnel, che verticali, pareti del tunnel e lato scivoli. Con il Laboratorio si intende sperimentare nuove forme di intervento compatibile con la scala urbana con lo scopo di qualificare non solo piccole porzioni di superfici urbane, ma il tutto della scena. Identità e dignità della scena corrispondono sempre all identità e alla dignità di chi la abita... per questo anche l aggregato di necessità deve avere un nome.
Il degrado urbano si combatte con il progetto della scena e con l arte.... al degrado non si contrappone solo la pulizia, ma l'identità... e le nuove relazioni tra generi e generazioni... Sulle vie delle città vi sono nomi dei sentimenti, non di cose... noi attraversiamo significati... e questi, sono più pesanti della materia... allora diamo un nome al sottopasso... che possa trasformarsi da anonimo punto di transito a luogo con un significato evocativo e condiviso... Da quale narrazione trarre significato e identità?... quale il nome proponi?...
accesso da VIA ROMA accesso da VIALE MARELLI
... si ripropone alla memoria dei cittadini la Sesto delle grandi fabbriche che il tornio presente presso l accesso di via Roma testimonia...... forme geometriche che evocano parti meccaniche e ingranaggi per accogliere e accompagnare lungo scale e scivoli chi attraversa il sottopasso...... un forte gioco di colori per rendere più visibili gli accessi, più allegre le lunghe rampe ciclabili e attenuare il forte delta di luce tra esterno e interno alternando colori chiari e scuri... 1 Davide Erin Francesca Irene Manuela Joseph
1 Davide Erin Francesca Irene Manuela Joseph
... dal scendere sottoterra al mito di Atlantide città acquatica che riemerge inattesa nel sottopasso generando meraviglia in chi passa...... negli accessi ciclopedonali grandi pagine di giornali intrattengono ospitando brevi frasi tratte da "le città invisibili" di Italo Calvino : le città come i sogni sono costruite di desideri c è stato un periodo in cui paragonavo le città ad un cielo stellato 2 Aurora Giulia Debora Sarita Federica
2 Aurora Giulia Debora Sarita Federica
... una continua, lunga rappresentazione pittorica, molte storie e un grande cielo stellato...... il racconto è ispirato da una ragazzina che legge un libro, ritrova pezzi di passato la ferrovia e il treno, le fabbriche...... colori e immagini sono un invito a entrare in un mondo diverso da quello di tutti i giorni...... un grande muro sbrecciato, una cascata, molto verde, un tramonto e ancora piccoli colorati personaggi per intrattenere i passanti... 3 Benjamin Fabrizio Fulvia Luana Lucrezia
3 Benjamin Fabrizio Fulvia Luana Lucrezia
I PARTER DEL PROGETTO Materis Paint azienda leader nel settore della produzione di vernici e prodotti decorativi Injoin azienda di servizi nel mondo del networking Floricoltura Melzi vendita al dettaglio di fiori, piante e servizi di giardinaggio UniCredit tra i primi Gruppi di Credito Italiano