Resilienza ed educazione alla salute Teorie e metodologie educative tra cura e prevenzione

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI SPECIALITÀ MEDICO-CHIRURGICHE E SANITÀ PUBBLICA SEZIONE CENTRO SPERIMENTALE PER L EDUCAZIONE SANITARIA, ORGANIZZAZIONE E PROGRAMMAZIONE SANITARIA, EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE via del giochetto, 6-06126 Perugia - tel. 075 585.7356-57 Fax 075 585.7361 www.unipg.it/csesi - E-mail: alberto.antognelli@unipg.it P. IVA N. 00448820548 GEMME DEL MASTER Resilienza ed educazione alla salute Teorie e metodologie educative tra cura e prevenzione 4-6 Aprile 2011 Assegnati 24 crediti ECM Programma definitivo 1

Presentazione Il tema della resilienza è oggi diventato oggetto di interesse nel lavoro di cura e di prevenzione che si può sviluppare in differenti setting della promozione della salute (la scuola, i luoghi di lavoro, la comunità, gli ospedali, il carcere e molti altri ancora). Il suo significato evoca però molte tematiche attinenti il lavoro della promozione della salute e i suoi principi. Il termine resilienza mutua il suo significato dalle scienze dei materiali e denota la capacità di alcune sostanze di resistere a una rottura per sollecitazione dinamica, determinata da un urto, una pressione, senza spezzarsi, per poi riprendere la loro forma originaria, per cui l inverso di tale concetto si denoterebbe come fragilità. Dunque tale significato adottato nelle scienze umane rimanda a un universo in cui chiunque possa ritrovare e ricostruire un equilibrio di salute e benessere anche in situazioni di forte criticità. Il suo legame con la promozione della salute è molto forte in quanto la resilienza si esplicita come un concetto positivo proprio perché non deriva da un paradigma in cui si lavora per prevenire i fattori di rischio, possibili responsabili di determinate malattie o stati di disagio, ma da un paradigma dove si fa ricerca e si lavora intorno ai fattori protettivi per lo sviluppo positivo di ogni individuo, e che possono essere ricercati nella trama della storia di un soggetto, in cui si intrecciano gli elementi legati al suo temperamento e quelli legati al suo ambiente di vita. La strategia della promozione della salute, infatti, privilegia le metodologie pedagogiche positive, sposando un approccio centrato sull identificazione e lo sviluppo dei fattori protettivi più che sulla lotta ai comportamenti a rischio. Le storie di resilienza raccolte in anni di studi e sperimentazioni hanno avuto il merito di illustrare una serie di elementi su cui si può lavorare nell ambito dell educazione alla salute per sviluppare un capitale resiliente. La gemma resilienza ed educazione alla salute offre l opportunità di approfondire la tematica dell educazione alla resilienza secondo un approccio di promozione della salute, al fine di poterla attuare nei contesti di cura e di prevenzione rispetto a vari target sviluppando quindi le specificità del lavoro educativo con i pazienti e i loro familiari ma anche con i bambini, gli adolescenti, gli adulti e la famiglia, i membri della comunità. In particolare la gemma amplia l orientamento del lavoro sulla resilienza a partire dalla presentazione dei risultati delle ricerche internazionali e quelle condotte dai docenti della gemma nell ambito dell educazione alla salute con la finalità di costruire proposte operative da sviluppare in riferimento alla propria professionalità. La gemma si presenta come un workshop, altamente esperienziale, in cui sarà dato ampio spazio alla riflessione su come trasporre le indicazioni metodologiche (provenienti dalle teorie e i risultati della ricerca) alla pratica professionale nel nostro sistema socio-sanitario. Tale passaggio sarà curato e accompagnato attraverso una didattica centrata sull analisi dei processi di resilienza 2

attraverso tecniche interattive, nello specifico tramite una riflessione sull azione (analisi di esperienze relazionali e comunicative, di casi-storia) e in azione tramite laboratori esperienziali in aula, basati sull utilizzo di metodologie art-based. Inoltre dato che l educazione alla resilienza prevede la presenza di un tutor della resilienza, la gemma propone dei lavori su di sé ai fini della costruzione di tale ruolo nel proprio agire professionale. Obiettivi formativi a.. competenze teoriche Conoscere il concetto di resilienza e la sua evoluzione storica nell ambito delle scienze sociali Collocare il concetto di resilienza nell ambito della promozione della salute e della sanità pubblica Conoscere l approccio salutogenico alla vita quotidiana e come la resilienza si inserisce in tale approccio b.. abilità tecniche e pratiche Acquisire capacità di mobilizzazione/attivazione delle risorse per lo sviluppo di resilienza Acquisire capacità di lavoro riflessivo sulle dinamiche resilienti per poter gestire il lavoro di trasposizione della teoria nella pratica c.. capacità relazionali e comunicative Acquisire capacità di gestione di alcune tecniche educative e comunicative per il supporto della resilienza a livello individuale e di comunità Acquisire competenze relazionali e comunicative per ricoprire il ruolo di tutor della resilienza Contenuti Aspetti teorici Il concetto di resilienza in relazione ad altri costrutti delle teorie psicologiche (autoefficacia, coping, hardiness, locus of control ecc.) La resilienza nel modello salutogenico La resilienza in relazione alla pedagogia della resistenza Resilienza: speranza e fortezza secondo uno sguardo filosofico I campi d azione della resilienza: la famiglia, la scuola, i luoghi di lavoro, l ospedale, il carcere, la comunità I fattori di promozione della resilienza I risultati della valutazione di progetti di educazione alla resilienza Orientamenti per la costruzione di un progetto di promozione della resilienza Il corpo-resiliente Il ruolo del tutor della resilienza 3

Aspetti metodologici La ricerca sulla resilienza: punti critici e aspetti metodologici I punti chiave nella progettazione di un intervento a partire dalla valutazione dei progetti sperimentati negli ultimi venti anni Le strategie educative per sviluppare resilienza La gestione della comunicazione educativa nello sviluppo della resilienza (es. self help, debriefing, tecniche art based e art counseling) Metodologia didattica Il corso prevede un programma intensivo ricco di lavoro esperienziale attraverso stimoli di didattica interattiva (narrazioni, casi, role playing, film, metodi espressivi tutti tratti da esperienze di ricerca, formazione e lavoro nell ambito della resilienza messi a disposizione dai docenti) Valutazione del corso La valutazione del corso prevede oltre a una fase certificativi (il questionario ECM) una fase formativa a supporto dell apprendimento dei contenuti attraverso metodologie attive coerenti con le strategie didattiche utilizzate. Docente, pedagogista, dottore di ricerca in educazione sanitaria. Collabora con il Centro sperimentale per l educazione sanitaria dell Università di Perugia per le attività di ricerca e formazione applicate ai processi educativi nell ambito della promozione della salute, svolgendo attività di docenza e tutoraggio nel Master in promozione ed educazione alla salute e nella summer school in promozione della salute del gruppo europeo di ETC-EUMAHP, e attività di consulenza e formazione esterna. E stata per diversi anni professore a contratto di pedagogia nei corsi di laurea specialistica e triennali presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università degli Studi di Milano dove è anche collaboratore scientifico della cattedra di pedagogia. Attualmente è titolare di un assegno di ricerca presso l Università di Perugia. I suoi interessi e temi di ricerca sono: la resilienza, l approccio salutogenico e i processi di empowerment applicati a diversi ambiti educativi e formativi (la progettazione e valutazione in educazione alla salute, l educazione alimentare, l educazione del paziente, il lavoro educativo con la famiglia e la scuola, la comunicazione educativa, l apprendimento e la formazione dei professionisti della salute); e i metodi qualitativi (in particolare quelli art based) nella ricerca educativa in promozione ed educazione alla salute. I suoi lavori sono documentati in monografie e contributi pubblicati da riviste scientifiche (pedagogiche e di promozione della salute). 4

Partecipanti Per la frequenza al corso è richiesto il possesso di un diploma di laurea o di un titolo equipollente. Ogni partecipante dovrà allegare alla domanda di iscrizione un curriculum vitae. Il numero minimo dei partecipanti è 15, il massimo è 20. Organizzazione Responsabile del corso: pagi@interfree.it, patrizia.garista@unimi.it Segreteria Organizzativa: Paola Beatini paola.beatini@unipg.it Alberto Antognelli alberto.antognelli@unipg.it Quota di partecipazione: 400,00 euro 5

PROGRAMMA DEFINITIVO Primo Giorno h. 8.30-9.00 Iscrizione / procedure ECM h. 9.00-9.30 Presentazione del Centro Sperimentale per l Educazione sanitaria e dei programmi di formazione in sede Giancarlo Pocetta, h. 9.30-11.30 Perché un corso sulla resilienza e la salute? Contratto formativo e presentazione del syllabus del corso Lezione introduttiva: Verso una definizione di resilienza nell educazione alla salute h. 11.30-13.30 Lezione I processi di resilienza Esercitazione Analisi di brani autobiografici tratti dalla letteratura h. 14.30-16.30 Lezione: Promuovere resilienza: quali aspetti analizzare e sviluppare h. 16.30-18.30 Lezione partecipata Lo sviluppo di risorse Analisi di sequenze di film 6

Secondo Giorno h. 9.00-10.30 Lezione La resilienza tra fenomenologia e metodologia Lavoro di gruppo su strumenti operativi h. 10.30-11.30 Lezione : I campi d azione della resilienza: analisi dei risultati provenienti dalle valutazioni dei progetti di promozione della resilienza in altri Paesi h. 11.30-13.30 Lezione Un pack di lavoro nei servizi per la promozione della resilienza Presentazione e Discussione di un manuale operativo elaborato per i servizi dell infanzia Lavoro di gruppo su una griglia di progettazione h. 14.30-16.30 Lezione partecipata: Educarsi alla resilienza: il tutor e le sue funzioni h. 16.30-18.30 Lezione partecipata La figura del tutor della resilienza Lavoro individuale e a piccoli gruppi con tecniche art based 7

Terzo Giorno h. 9.00-11.00 Lezione: La resilienza e la bilancia dello stress h. 11.00-11.30 Intervallo h. 11.30-12.30 Lezione partecipata: Strategie educative per la promozione della resilienza nelle comunità h. 12.30-13.30 Lavoro a piccoli gruppi su progetti di educazione alla resilienza h. 14.30-16.30 Lezione Il corpo-resiliente Laboratorio su alcune esperienze Dall art counseling al forum on line: quali orientamenti nella progettazione? h. 16.30-18.30 Lezione conclusiva La costruzione di un capitale resiliente Consegna degli attestati Valutazione ECM 8