MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE

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Anna Marini
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1 Organizzazione PERSeO S.r.l. Personale MODULI E ARGOMENTI XXVII EDIZIONE MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Edizione 2016 Moduli e argomenti trattati nell area: selezione e valutazione del personale. 1. L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE, LE RISORSE UMANE E LE POLITICHE DEL PERSONALE Politiche di organizzazione del lavoro. La logica sistemica applicata alle organizzazioni e la catena del valore. L assetto istituzionale dell organizzazione: mission, vision e strategie. La cultura organizzativa. Le strutture, gli organigrammi e i processi aziendali. I sistemi operativi di gestione del personale. 2. IL PROCESSO DI SELEZIONE DEL PERSONALE Il processo di selezione del personale I modelli e le tecniche di selezione. Le tecniche ed i canali di reclutamento. Fasi di preparazione alla selezione. Le tecniche di analisi della mansione/ruolo. Gli strumenti per la rilevazione delle variabili. La stesura dei profili psico-attitudinali. Le competenze del selezionatore. 3. LA RILEVAZIONE DELLE VARIABILI PSICOLOGICHE La teoria della misurazione. Teorie e tecniche dei test. Metodologia della ricerca in psicologia. L analisi dei dati tramite statistiche descrittive, inferenziali e multivariate.

2 La stesura delle graduatorie. I pacchetti statistici per l elaborazione dei dati. 4. GLI STRUMENTI DI SELEZIONE DEL PERSONALE: I REATTIVI DI PERSONALITA Le principali teorie sulla personalità. Gli inventari di personalità. Gli inventari di propensioni professionali. I test semiproiettivi. I test proiettivi. 5. GLI STRUMENTI DI SELEZIONE DEL PERSONALE: I TEST ATTITUDINALI I test di ragionamento. I test di velocità e precisione. I test psicomotori. I test attitudinali. I test clerical. Lo scoring dei test tramite computer. 6. IL COLLOQUIO DI GRUPPO E I CASI DI DISCUSSIONE Definizione delle aree oggetto di rilevazione. Lo studio dei casi: tipologie e caratteristiche. I metodi di osservazione. Le schede di rilevazione. L assegnazione dei punteggi di valutazione. La lettura qualitativa e quantitativa delle variabili rilevate. 7. LE TECNICHE DI COLLOQUIO INDIVIDUALE Le aree di rilevazione tramite colloquio. Le tecniche di conduzione. I meccanismi di difesa del candidato e la loro gestione. La lettura qualitativa delle informazioni rilevate. La stesura del profilo. 8. L ASSESSMENT CENTER 2

3 Le metodologie. La definizioni delle variabili da rilevare. La scelta e la messa a punto degli strumenti. 9. L effettuazione delle rilevazioni. L analisi dei risultati. La stesura dei profili. Il feedback all azienda ed ai valutati. 10. LA VALUTAZIONE NELLE ORGANIZZAZIONI: LE TRE P, POSIZIONI, PRESTAZIONI E POTENZIALE L analisi delle posizioni. La valutazione delle prestazioni. Lo studio del potenziale. La gestione dei talenti. L utilizzo della consulenza nella gestione del personale. Moduli e argomenti trattati nell area: formazione, gestione e sviluppo del personale. 1. LE COMPETENZE ED IL RUOLO DEL FORMATORE Panoramica generale sul processo formativo. Le principali competenze del formatore: quali sono e come svilupparle. Caratteristiche del ruolo del formatore. Il contratto psicologico tra formatore e partecipanti. Consapevolezza del proprio stile di relazione. Come riconoscere le modalità comportamentali e lo stile dell interlocutore. Le strategie di relazione: come sviluppare i comportamenti efficaci. 2. LA DIAGNOSI DEL CLIMA ORGANIZZATIVO E DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO Definizione del concetto di clima organizzativo. Gli strumenti utilizzati per l analisi del clima: osservazione sul campo, interviste, questionari, focus group. Le diverse tipologie di intervento sul clima. Come effettuare un intervento di diagnosi di clima: rilevazione ed analisi dei dati, stesura della relazione finale. Esercitazioni ed esperienze guidate sulle indagini e sull analisi di clima.

4 Il benessere organizzativo e i rischi psicosociali. La rilevazione dello stress lavoro-correlato: osservazione sul campo, focus group, interviste e questionari. Individuazione degli eventi sentinella. Come effettuare la stesura del DVR relativo allo stress. Come effettuare la pre-analisi e l analisi approfondita dello stress lavoro correlato (D. Lgs. 81/08) 3. L ANALISI DELLA DOMANDA E DEI BISOGNI FORMATIVI La formazione tecnica, continua e comportamentale. L analisi della domanda di formazione. Le metodologie e gli strumenti da utilizzare per l analisi dei bisogni. Il modello delle competenze: tecniche e strumenti operativi. Come scegliere la società esterna. Come valutare e scegliere il formatore sulla base delle esigenze formative. 4. LA PIANIFICAZIONE E LA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI FORMATIVI L azione progettuale ed il modello di riferimento. La pianificazione e la programmazione della formazione in azienda. La definizione degli obiettivi formativi: come effettuare la macro-progettazione. La scelta dei contenuti formativi. Il modulo formativo: contenuti e sviluppo. Le principali tipologie di corsi di formazione. La formazione finanziata: opportunità e rischi. 5. L EMPOWERMENT PERSONALE Il concetto di empowerment psicologico. L utilizzo del self empowerment. L empowerment in azienda. Le tecniche principali ed esercizi pratici di empowerment. Tecniche espressive e creatività. La gestione delle emozioni. Applicazioni nell ambito delle risorse umane. 6. LA GESTIONE D AULA E LE DINAMICHE DI GRUPPO 4

5 La formazione dei formatori. La micro-progettazione degli interventi formativi: come preparare una o più giornate di formazione. L utilizzo di strumenti operativi nella gestione delle attività formative. Le tecniche di comunicazione nelle attività di formazione in aula. La comunicazione assertiva e la comunicazione positiva: dalla teoria alla pratica. Il public speaking: sperimentazione pratica. L utilizzo degli strumenti audiovisivi. Come gestire le situazioni difficili in aula. La gestione delle obiezioni. Considerazioni sull efficacia e l impatto personale. 7. LA FORMAZIONE ESPERIENZIALE E LA FORMAZIONE OUTDOOR Definizione di formazione esperienziale e outdoor training, come si svolge e quando si utilizza. La costituzione del gruppo di lavoro. Differenze tra gruppo e squadra. Attività pratiche in outdoor: sperimentazione sul campo. L analisi dei comportamenti dei partecipanti. La modifica dei comportamenti. Come effettuare il debriefing delle attività. Come trasferire le nuove modalità comportamentali acquisite in azienda e creare valore per la stessa. 8. IL BUSINESS E IL LIFE COACHING I principali modelli teorici di riferimento sul coaching. Le principali metodologie d intervento. Tecniche e strumenti per il coaching. L effettuazione di un colloquio di coaching: le fasi e le abilità collegate. I concetti di accoglienza, benvenuto e abbondanza. Le domande: tipologie e modalità di effettuazione. Come sviluppare la capacità di ascolto. Lo sviluppo di credibilità e coerenza. Il coaching su deriva e il climbing coaching: modello innovativi di intervento. 9. LA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DELLA FORMAZIONE

6 La valutazione dei risultati della formazione. Metodologie e ipotesi operative. La valutazione della soddisfazione dei partecipanti: schede di valutazione e questionari di gradimento. Come verificare l aumento delle conoscenze. Come analizzare il cambiamento e lo sviluppo di nuovi e più efficaci comportamenti. Come valutare l impatto della formazione sullo sviluppo del business dell organizzazione. Il ROI della formazione. Segreteria organizzativa PERSEO S.r.l. via San Marco, Caerano San Marco (TV) Tel

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