Acquisizione di informazioni relative alla natura e dell operato dell UNICEF.



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Transcript:

Il P.O.N Apprendere Sperimentando, obiettivo/azione C/5, ha avuto inizio il 01/10/2010 e coinvolge 21 alunni dell istituto delle classi terze e quarte di indirizzo Socio-Psico Pedagogico e Sociale. Il Progetto risponde all esigenza di rafforzare determinate competenze legate al mondo del lavoro. L obiettivo è quello di mettere in relazione la realtà scolastica con la concreta applicazione di quanto analizzato. L esperienza prevede sia ore di orientamento e di formazione, in relazione al profilo professionale prescelto, che ore di stage in azienda (UNICEF). In entrambi i casi, le attività sono coordinate dal tutor didattico, I.Esposito e da tutor aziendali, F.Di Virgilio, A.Pezone. Gli obiettivi formativi del Progetto tendono all acquisizione, da parte degli studenti, di capacità operative, relative allo svolgimento di specifici ruoli lavorativi. Il proposito è quello di favorire l integrazione tra scuola e mondo del lavoro in virtù di concrete esperienze di impegno, di sviluppo di sapere tecnico-professionali, di competenze relazionali, comunicative ed organizzative; di promuovere la socializzazione nell ambito della realtà lavorativa e il raccordo con il contesto territoriale, locale e non, per il sostegno di iniziative di sviluppo. Acquisizione di informazioni relative alla natura e dell operato dell UNICEF. Realizzazione delle Pigotte e Vendita. Realizzazione di un cortometraggio da presentare al Mitreo Film Festival, sezione UNICEF e al Campus Felix. Analisi di articoli relativi alla tutela giuridica del bambino. Forum relativo al rapporto Convenzione dei diritti dell infanzia. Visione e commento del film All the Invisible Children (cineforum).

L Unicef è la principale organizzazione mondiale per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell infanzia e dell adolescenza. Fondato nel 1946 su decisione dell Assemblea Generale dell ONU, l Unicef esplica la propria azione attraverso programmi e progetti di sviluppo umano concordati e realizzati. Un documento fondamentale dell Unicef è la Convenzione ONU sui diritti dell infanzia e dell adolescenza, approvato dall 0NU nel 1989 e ratificato finora da 193 Stati. In Italia, il comitato italiano per l Unicef-Onlus è un organo sussidiario dell ONU con il mandato di tutelare e promuovere i diritti dei bambini(0-18 anni) in tutto il mondo. Il Comitato Italiano opera in nome e per conto dell Unicef, secondo l Accordo di Cooperazione tra Comitato Italiano e Unicef Internazionale e la pianificazione congiunta delle attività avvalendosi di una struttura operativa stabile (Staff) e una rete di volontari sul territorio. Gli organi di indirizzo e governo dell organizzazione-assemblea e Consiglio Direttivo, sono espressione del vasto movimento dei Volontari. Il Presidente, in Italia Vincenzo Spadafora, eletto dall Assemblea Nazionale dei volontari il 21 giugno 2008, ha la rappresentanza legale de Comitato Italiano, convoca e presiede l Assemblea e il Consiglio Direttivo, sovrintende a tutte le attività dell Unicef con il Direttore Generale, posto dal Consiglio Direttivo al vertice dello Staff.

SAbato 18 dicembre grazie al progetto PON Apprendere sperimentando, alcune ragazze del liceo Pizzi sono scese in piazza per vendere l ormai simbolo dell Unicef : la Pigotta. Grandi e bambini si sono avvicinati allo stand allestito in Piazza dei Giudici per adottare una piccola bambola di pezza e le nuove volontarie,con il sorriso sul volto, sono andate per i negozi del centro in cerca di una nuova casa per le Pigotte cucite da loro stesse. L entusiasmo delle ragazze durante la realizzazione delle bambole era evidente come il desiderio di lavorare con un associazione di così grande portata quale l Unicef. Nonostante qualche piccolo inconveniente, come il tempo avverso, le bambole sono state vendute. Il ricavato permetterà l acquisto di kit salvavita destinati ai bambini dell Africa sub sahariana. L iniziativa della Pigotta è nata nel 1988 e da allora ha avuto un crescente successo permettendo così l Unicef di salvare la vita ad oltre 800.000 bambini. Questo nuovo progetto ha dato agli studenti del Pizzi la possibilità, grazie anche al supporto del Dirigente Scolastico, prof. E. Carafa, sempre sensibile a queste iniziative, non solo di acquisire nuove conoscenze e competenze professionali ma anche di vivere un esperienza preziosa che ha stimolato in ognuna il senso di solidarietà e reciprocità, mobilitandosi a favore di persone e situazioni di bisogno scoprendo la gioia del proprio sé.

(Satire, XIV, 47,Decimo Giunio Giovenale) La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata adottata nel 1989 da 173 paesi e ratificata in 193. Essa è volta a migliorare le condizioni dei bambini e ad assicurare loro uno sviluppo sereno. Comprende 54 articoli, tutti basati sulla tutela del minore, colui, cioè, che ha un età inferiore ai 18 anni e che è considerato un children. Diritti civili: Il children ha diritto alla libertà di espressione. Il diritto alla vita Il diritto alla sicurezza Il diritto alla libertà personale Il diritto all integrità fisica Diritti personali: Diritto all identità Diritto alla nazionalità Diritto di coscienza Diritto alla riservatezza Diritto alla religione Diritto di associazione Diritti individuali: Diritto all istruzione Diritto all assistenza Diritto ai servizi sociali Diritto allo svago e al riposo Diritti sociali: Diritto al rapporto con i genitori Rapporto con le regole sociali e con le leggi Diritto di prevalenza

La Convenzione rappresenta uno strumento di protezione e di promozione dei diritti molto importante per tutti i fanciulli del mondo, sancendo che i bambini sono soggetti di diritto e non soltanto oggetto di cure o beneficiari di servizi. Per quanto questo progetto, in atto da circa vent anni, sia ricco e ben elaborato, non sempre i diritti citati sono garantiti a tutti. Nonostante associazioni, come l UNICEF, abbiano sensibilizzato la massa a tutelare gli interessi del minore, riceviamo quotidianamente notizie che narrano vicende in cui i diritti dei bambini vengono lesi. Abusi, sfruttamento, violenza, discriminazione: sono purtroppo, all ordine del giorno seppur il bambino,oggi, goda di una considerazione migliore rispetto a quella che aveva in passato, quando veniva costretto a comportarsi come un adulto e a svolgere compiti e fatiche che non erano di sua competenza. Com è già stato detto, il children ha diritto a condurre una vita volta allo sviluppo della persona, seguendo i diritti che vengono sottolineati nella Convenzione. Il minore deve essere tutelato, seguito e guidato nel percorso della crescita che, per quanto possibile, deve essere giusto e privo di elementi negativi, che potrebbero ostacolare la sua formazione. Ricordiamoci che i bambini rappresentano il futuro della nostra specie: che tipo di adulti potremmo ottenere se lo sviluppo non avviene in un ambiente tranquillo e adatto a loro? Come diceva Carl Gustav Jung, famoso psichiatra svizzero, ne "L'integrazione della personalità", «se c'è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino, dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi». Proprio per questo, uomini di competenza e preoccupati per la condizione dei bambini hanno voluto mobilitarsi e dar vita a tale Convenzione che non rappresenta un obbligo per i Paesi che hanno voluto adottarla, ma una sorta di riferimento a cui attenersi. Già circa cinquant anni prima dalla pubblicazione della Convenzione, un noto statista e politico, Winston Churchill, affermò in un discorso alla radio che «Non c'è, per nessuna comunità, investimento migliore del mettere latte dentro ai bambini». Discutiamo sulle condizioni dei bambini, troviamo delle soluzioni adatte a loro, riempiamoli di attenzioni e affetto, sono tutti uguali indipendentemente da razza, cultura, religione, sesso ed età! Ogni bambino ha diritto ad un infanzia felice e ad un futuro raggiante!

I l giorno 15 febbraio 2011 le partecipanti al progetto PON Apprendere Sperimentando hanno accolto la presidente del Mitreo Film Festival di S. Maria C.V. Paola Martucci la quale ha parlato alle ragazze di quanto lavoro c è dietro un opera cinematografica. La sig.ra Martucci ha cercato di coinvolgere le ragazze nel suo lavoro illustrando ciò che concerne la sua attività, iniziando dall organizzazione della scena. Ha fatto notare come cooperano le varie figure che partecipano alla realizzazione di un cortometraggio, a partire dal regista per finire al make-up. Insieme alle giovani autrici, ha letto e commentato la sceneggiatura del corto realizzata durante gli incontri precedenti. Nonostante la poca esperienza delle ragazze, l esperta è rimasta colpita per l originalità del lavoro presentato. Facendo tesoro dei consigli a loro dati, il gruppo operativo si è attivato per l assegnazione dei ruoli e dei relativi compiti ; ha poi fissato una data per selezionare gli attori del casting. Divisi i compiti, scelti gli attori, organizzatosi il lavoro, le ragazze sono pronte per il ciack!

Il tema dell infanzia è sempre stato caro al cinema. All the invisibile children è un film di sette episodi che racconta le varie condizioni dell infanzia nel mondo. Il comune denominatore è la condizione di degrado rappresentato da sette registi che hanno prestato la loro voce ad un progetto i cui proventi sono stati devoluti a World Found Program dell Unicef. Il primo episodio,di Mehdi Charef,intitolato Tanza mostra la vicenda di un bambino soldato costretto alla vita militare. Il secondo episodio, Blue Gipsy, è firmato Emir Kusturica.Il corto narra la storia di un bambino condannato a vivere con un padre brutale a causa del quale decide di ritornare spontaneamente nel penitenziario. Spike Lee racconta la tragedia dell Aids che non risparmia nessuno anche nell avanzato Occidente come accade alla piccola Blanca nel corto Jesus Children of America. Bilu e Joau di Katia Lund racconta una giornata qualsiasi di due bambini di strada brasiliani. Ciro di Stefano Veneruso narra la storia di un ragazzino che in pieno centro a Napoli scippa un uomo e scappa verso i quartieri spagnoli. Poetico e commovente è Song Song & Little Cat di John Woo mette in scena le vite parallele di una povera orfanella con le ricchezze di una sua coetanea. Questo film si può valutare prendendo in considerazione due aspetti: da un punto di vista complessivo vuole ricordare come i bambini vengano sempre dimenticati sotto molteplici cieli; se invece si considerano i singoli episodi l aspetto patetico è stato calcato troppo.

L articolo Evoluzione e sviluppi della tutela giuridica del bambino soldato nel diritto internazionale, scritto dal dott. Francesco Di Virgilio, pubblicato sul sito web diritto.it il 10/07/2008. Il tema trattato è l evoluzione e gli sviluppi della tutela giuridica del bambino soldato nel diritto internazionale. La legislazione, a livello internazionale, a tutela dei diritti dei minori è un esemplare conquista sociale e civile in materia dei diritti umani; infatti il XX secolo è denominato il secolo del bambino. La Prima guerra mondiale è il punto di partenza della lunga marcia dei diritti dei minori poiché da un lato ha portato l incremento dell abbandono dei bambini mentre dall altro si sono sviluppati meccanismi di difesa. Purtroppo le speranza di pace che accompagnano la nascita delle nazioni unite sono state brutalmente contraddette dalle nuove guerre. In queste guerre i bambini sono torturati e costretti ad assistere o partecipare a brutalità di ogni tipo; sono vittime delle esplosioni delle mine antibambino fabbricate sottoforma di giocattolo. I conflitti armati distruggono completamente il mondo di un bambino e travolgono un intera generazione marchiandola con ferite indelebili. Bambini cresciuti nella violenza riprodurranno modelli di violenza perché sono gli unici che conoscono. Adolescenti e bambini vengono costretti ad impugnare le armi trasformandosi da vittime a carnefici capaci di seminare terrore. La percentuale delle vittime civili è aumentata dal 5% nella Prima guerra mondiale ad oltre il 90% nei conflitti degli anni 90. La Convenzione sui diritti del fanciullo ha inaugurato una nuova concezione del bambino: non più oggetto di tutela ma soggetto portatore della intera gamma dei diritti umani. Nonostante la Convenzione sia stata approvata, molti bambini lavorano in condizioni di sfruttamento e spinti alla prostituzione. I bambini sono bersaglio di sterminio sistematico in quanto i rappresentanti di future generazioni nemiche; viene così calpestato l art.6 che tutela il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo e

l art. 24 diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile.un importante momento di valutazione e riflessione nell intervento a favore dei minori si è verificato durante l Assemblea generale delle Organizzazioni delle Nazioni Unite, dove 71 leader presenti firmarono la dichiarazione mondiale per la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell infanzia. A livello internazionale il maggior impegno è stato dato dall UNGASS e all OIL (Organizzazioni Internazionali del Lavoro) che aprono la strada a interventi ampi contro le vecchie e nuove schiavitù minorili. L OIL è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro in tutti i suoi aspetti. È stata la prima agenzia specializzata a far parte del sistema delle Nazioni Unite nel 1946, ma la sua fondazione risale al 1919 in seno alla Società delle Nazioni. Ne fanno parte 178 Stati e le lingue ufficiali sono inglese, francese e spagnolo. Ha sede principale a Ginevra. In Italia è presente a Torino. L UNGASS Si tratta di un incontro mondiale che si è tenuto a settembre, riguarda tutti i bambini del mondo. Nel 1990, in occasione del primo Vertice mondiale per l'infanzia organizzato alla sede ONU di New York, 71 Capi di Stato e di governo si riunirono per stabilire le linee e i programmi per l infanzia fino al 2000. Essi firmarono una "Dichiarazione mondiale per la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell infanzia e adottarono un Piano d'azione che si prefiggeva dei traguardi precisi, volti a garantire la sicurezza del bambino. Posero, poi, l'accento sulla necessità di aumentare l istruzione scolastica progettando la costruzione di nuove scuole e sulla necessità di migliorare la condizione sanitaria della donna e del bambino. Nonostante ciò, le condizioni di sopravvivenza non sono migliorate, infatti ancora oggi si lotta contro malattie come il morbillo e il tetano; per le donne ci sono delle complicazioni durante la gravidanza; c è mancanza di acqua potabile; 40 milioni di bambini non sono registrati alla nascita e questo comporta una violazione del loro diritto ad avere un nome e una nazionalità. Un altro fondamentale problema è la diffusione dell Aids che colpisce il mondo infantile senza alcuna pietà.

I leader mondiali sono giunti a concretizzare gli obiettivi prefissi trovando delle soluzioni adatte per migliorarli e hanno stabilito tre elementi fondamentali per la crescita del bambino: nascere e iniziare a vivere nel modo migliore possibile avere la possibilità di accedere a una buona istruzione di base; poter partecipare alla vita della loro comunità e alle decisioni che li riguardano. Il Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo, promosso dall UNGASS e OIL, riguarda il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati. Questo protocollo è un emendamento dell articolo 38 della Convenzione sui diritti dei bambini che prevede l innalzamento a 18 anni l età minima per l arruolamento obbligatorio. Per quanto riguarda l arruolamento volontario obbliga gli Stati a elevare a 16 anni l età minima per il reclutamento da parte delle forze armate nazionali. Altra questione, non certo marginale, è quella della distinzione, quella tra il minore arruolato con la forza e il minore che si arruola volontariamente, però risulta molto difficile distinguere l arruolamento forzato da quello volontario. Si tenga presente poi che quello dei bambini soldato è un problema dinamico: una bambino soldato di oggi è un adulto soldato di domani, il quale porterà sempre con se un bagaglio di ferite indelebili. Bisogna tener presente che i mass media forniscono quasi sempre informazioni relative alla situazione africana e ciò induce a pensare che il problema sia circoscritto in quell area. In realtà, esso è presente in quasi tutte le regioni del mondo. Pur essendo globale, appare difficile porre un limite al dilagare di questo gigantesco e multiforme fenomeno di sfruttamento. Il protocollo afferma l importanza dei diritti dei minori. Nel secolo scorso si è avuto un lento e graduale passaggio dalla condizione del bambino che da suddito è divenuto cittadino.nel 1948 è nata la Dichiarazione universale dei diritti.