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FARMACI DELLO SCOMPENSO CARDIACO SCOMPENSO CARDIACO Consiste in una condizione patologica in cui il cuore non assicura una portata cardiaca adeguata a soddisfare le esigenze metaboliche, nonostante l'adeguata pressione di riempimento. Cause responsabili dello scompenso possono essere diverse: Ipertensione arteriosa sistemica, Ipertensione polmonare Insufficienza valvolare Insufficienza coronarica Cardiomiopatia Cardiopatia congenita 4 FARMACI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE, DEL SANGUE E DEL RENE Fig. 4.22. Cause di scompenso cardiaco. F. ROSSI V. CUOMO C. RICCARDI FARMACOLOGIA EDIZIONI MINERVA MEDICA 1

Altre possono rappresentare cause scatenanti, come: Tireotossicosi Fistola arterovenosa Anemia Stress Obesità Infezioni del miocardio Aritmie Assunzione di farmaci che provocano ritenzione di sali ed acqua Se la contrattilità del miocardio è solo modestamente ridotta, meccanismi regolatori possono intervenire a compensare l insufficienza cardiaca. Tra questi abbiamo: 1) Stimolazione simpatica 2) Aumento della pressione venosa e quindi della pressione ventricolare telediastolica (che secondo la legge di Starling aumenta la gittata cardiaca) La stimolazione simpatica si associa ad attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone e ad aumentata liberazione di vasopressina. L attivazione di meccanismi vasodilatatori e sodioescretori cerca di controbilanciare l azione dei meccanismi vasocostrittori. Nella fase di cronicizzazione dello scompenso prevalgono i meccanismi vasocostrittori e sodio-retentivi. 2

4 FARMACI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE, DEL SANGUE E DEL RENE Fig. 4.24. Durante le varie fasi dello scompenso cardiaco, si pongono in atto meccanismi di tipo neuroendocrino che tentano di mantenere la pressione arteriosa a valori compatibili con l omeostasi cardiovascolare. F. ROSSI V. CUOMO C. RICCARDI FARMACOLOGIA EDIZIONI MINERVA MEDICA Nello scompenso cardiaco congestizio abbiamo: 1) ritenzione idrico-salina, 2) Aumento della pressione venosa ed arteriosa, 3) Edema diffuso, anche polmonare 4) Ipossia 5) Confusione mentale APPROCCIO FARMACOLOGICO L insufficienza ventricolare sinistra, lieve-moderata, può esser trattata con farmaci che determinano modificazioni vascolari che migliorano la situazione emodinamica (ACE inibitori, sartani, nitrati organici, bloccanti dei canali del calcio, β bloccanti adrenergici) 3

Per forme di insufficienza più marcata è necessario far ricorso a farmaci inotropi positivi, appartenenti alla classe dei digitatici e dei non digitalici Glicosidi digitalici I glicosidi sono presenti in varie piante: digitale (se ne conoscono 20 specie) appartenenti alla famiglia delle scrofulariacee, strofanto e oleandro (apocinacee) scilla e mughetto (liliacee) 4

4 FARMACI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE, DEL SANGUE E DEL RENE Fig. 4.25. Formule di struttura dei principali glicosidi digitalici. F. ROSSI V. CUOMO C. RICCARDI FARMACOLOGIA EDIZIONI MINERVA MEDICA Nella loro molecola presentano: Un aglicone steroideo con 23 o 24 atomi di carbonio. In posizione 17 vi è un lattone insaturo pentatomico (cardenolidi) o esatomico (bufadienolidi). L'anello lattonico in 17 è essenziale per l'attività farmacologica La parte zuccherina è importante per la solubilità e la farmacocinetica, non per la farmacodinamica. La parte zuccherina legata al nucleo è costituita da vari zuccheri. Il glucosio non si trova mai attaccato alla posizione 3. Le foglie fresche di Digitalis Purpurea contengono glicosidi attivi primari: -Purpurea glicoside A -Purpurea glicoside B 5

-Glucogitalina Per azione dell'enzima digipurpidasi si stacca una molecola di glucosio e si formano i glicosidi secondari che presentano aglicone e 3 molecole di digitossosio: -Digitossina -Gitossina -Gitalina, La Digitalis lanata presenta tre glicosidi primari: Lanatoside A Lanatoside B Lanatoside C I primi due dopo distacco di una molecola di glucosio danno acetildigitossina e acetilgitossina. Il Lanatoside C per distacco di glucosio genera acetildigossina. FARMACODINAMIA Effetto inotropo positivo Viene esercitato sia su muscolatura atriale che ventricolare. L'effetto inotropo è molto più marcato quando la capacità contrattile è ridotta. L'effetto inotropo comporta: 1) Aumenti pressori intraventricolari più forti e rapidi, 2) Aumentata velocità di eiezione, 3) Aumentata gittata cardiaca, 4) Minor volume telediastolico. 6

MECCANISMO DI AZIONE 1) La subunità α della porzione extracitoplasmatica della Na+,K+-ATPasi è il recettore farmacologico dei glicosidi cardioattivi 4 FARMACI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE, DEL SANGUE E DEL RENE Fig. 4.26. Na + -K + ATPasi e sito molecolare di legame dei glicosidi digitatici. F. ROSSI V. CUOMO C. RICCARDI FARMACOLOGIA EDIZIONI MINERVA MEDICA 2) I glicosidi diminuiscono la attività della pompa Na+,K+ di membrana 3) Questo fa aumentare la concentrazione intracellulare di Na+. 4) Un aumento di Na+ fa aumentare il Ca++ intracellulare perché viene ridotta la attività dello scambiatore Na+-Ca++ che riporta il Ca++ al di fuori della cellula. 5) Un aumento del Ca++ intracellulare è responsabile dell'effetto inotropo positivo. 7

Gli effetti dei glicosidi cardioattivi sono favoriti da basso K+ extracellulare ed da alto Ca++ extracellulare. Effetto cronotropo ed effetto dromotropo negativi A dosi terapeutiche i glucosidi digitatici hanno effetti diretti trascurabili, sia sul nodo del seno che sul nodo atrio-ventricolare. Sia l effetto cronotropo che dromotropo negativi sono indiretti, ovvero mediati da attivazione colinergica. L effetto cronotropo negativo è dovuto a ridotta frequenza di scarica del nodo seno-atriale per: stimolazione nuclei vagali sensibilizzazione del nodo SA alla acetilcolina 8

sensibilizzazione dei barocettori diminuzione riflessa del tono simpatico L effetto dromotropo negativo si riscontra nel ventricolo e nella giunzione atrio-ventricolare. E dovuto a: effetto vagale a livello del nodo atrio-ventricolare riduzione del tono simpatico a livello ventricolare Negli atri non si osserva effetto dromotropo negativo, ma positivo, sempre di natura indiretto e di natura colinergica. Questo perché: Le fibre atriali sono molto sensibili all'effetto vagale Negli atri la stimolazione colinergica diminuisce la durata del PA e del PRE Gli atri possono rispondere ai glicosidi digitalici con frequenze più elevate in caso di flutter o fibrillazione atriale. Aumento della automaticità Si tratta di un effetto diretto dei glicosidi digitatici. Si osserva in tutto il tessuto specializzato di conduzione del miocardio: La aumentata automaticità dipende da: aumentata pendenza della fase 4 del potenziale di azione aumento delle post-depolarizzazioni ritardate 9

4 FARMACI DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE, DEL SANGUE E DEL RENE Fig. 4.29. Genesi e conduzione dell impulso elettrico nel cuore. F. ROSSI V. CUOMO C. RICCARDI FARMACOLOGIA EDIZIONI MINERVA MEDICA 10

Effetto batmotropo negativo nel ventricolo Si tratta di un effetto indiretto, dovuto a riduzione del tono simpatico che controlla la attività ventricolare molto più del parasimpatico Effetti sul sistema cardiovascolare In condizioni normali i glicosidi digitalici evocano: vasocostrizione su arteriole e vene (effetto diretto) aumento della pressione arteriosa In soggetti scompensati provocano vasodilatazione (effetto indiretto) e riduzione della pressione sanguigna Sotto sforzo si ha minore resistenza allo sforzo per la riduzione della frequenza cardiaca. FARMACOCINETICA Digossina: E assorbita in misura pari a 40-90%. Il suo assorbimento è influenzato da: tempo di dissoluzione delle compresse, presenza di cibo nello stomaco, tempo di svuotamento gastrico, presenza di Eubacterium lentum nell intestino resine sequestranti Si lega al 25% alle proteine plasmatiche 11

Nel cuore la concentrazione tessutale è 15-30 volte superiore ad altri tessuti. Il tempo di dimezzamento è 1-2 giorni Eliminazione soprattutto renale Digitossina: E assorbita in misura pari a 90-100% L'assorbimento è influenzato dagli stessi fattori elencati per la digossina. Si lega al 95% alle proteine plasmatiche. Il tempo di dimezzamento è di 7 giorni L eliminazione è soprattutto metabolica. K-Strofantina: Presenta scarso assorbimento orale Ha basso legame farmaco-proteico per cui Presenta effetto pronto e breve. Posologia 1) Dose digitalizzante pari alla quantità di farmaco che è presente nell'organismo in condizioni di effetto terapeutico 2) Dose di mantenimento pari alla quantità di farmaco eliminata giornalmente (35% digossina, 10% digitossina) Si ricorre alla dose digitalizzante in caso di necessità di assicurare urgentemente livelli efficaci di farmaco. 12

Vie di Somministrazione Digossina: -Somministrazione orale (effetto in 60-120 min) -Somministrazione endovenosa (effetto in 5-30 min) NON VIA INTRAMUSCOLARE (produce necrosi) Digitossina: -somministrazione orale -somministrazione endovenosa Deslanatoside -somministrazione endovenosa -somministrazione intramuscolare Monitoraggio Tassi Ematici -Il monitoraggio è richiesto nel trattamento della insufficienza cardiaca congestizia dove è difficile valutare l'effetto terapeutico. -Il monitoraggio può essere eseguito con metodiche immunologiche, comprerso il RIA. -Se i glicosidi digitalici sono usati in caso di flutter o fibrillazione atriale basta misurare la frequenza cardiaca. IMPIEGHI TERAPEUTICI Trattamento dello scompenso cardiaco -per insufficienza modesta si usano diuretici, ACE inibitori, sartani, nitrati organici, bloccanti dei canali del calcio, β-bloccanti adrenergici, prima di ricorrere ai glucosidi digitalici. 13

-i glicosidi cardioattivi vengono usati nelle fasi più avanzate dello scompenso. Flutter e fibrillazione atriale -I glicosidici digitatici rallentano la velocità di conduzione A-V controllando perciò il ritmo ventricolare. -La frequenza degli atri però può anche aumentare. TOSSICOLOGIA -Effetti tossici nel 25% di soggetti ricoverati Aumentano il rischio di intossicazione: 1) Diuretici depauperatori di K 2) Sovradosaggio 3) Prodotto farmaceutico con diversa biodisponibilità 4) Ridotta eliminazione 5) Alta concentrazione ematica di Ca 6) Ipotiroidismo (minore metabolizzazione e maggiore sensibilità del miocardio) 7) Interazioni con altri farmaci: rifampicina (aumentato metabolismo) chinidina (aumenta biodisponibilità di digossina) verapamil e amiodarone " " amfotericina B (dà ipokaliemia) Tossicità cardiaca: 1) Bradicardia sinusale fino a blocco S-A completo (effetto diretto ed indiretto) 2) Blocco A-V di grado elevato (effetto diretto ed indiretto). 14

3) Disturbi del ritmo atriale con depolarizzazioni premature e tachicardie sopraventricolari (aumentata automaticità e post-depolarizzazioni ritardate) 4) Disturbi del ritmo ventricolare con depolarizzazioni premature che si manifestano come extrasistoli a 2 o 3 impulsi per volta (ritmo bi- o tri-gemino) 5) Tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare (aumentata automaticità, post-depolarizzazioni e stimolazione simpatica) Tossicità gastrointestinale: Anoressia Nausea e vomito (per stimolazione della CTZ) Diarrea (rara) Dolore addominale Effetti neurologici: Cefalea e sonnolenza Delirio e allucinazioni Nevralgie Visione offuscata e alterata percezione dei colori Altri effetti: Ginecomastia in soggetti maschi per attività estrogena Trattamento Intossicazione Cessare la somministrazione di glicosidi Sospendere diuretici che abbassano la kaliemia Misurare la concentrazione plasmatica di K Aritmie ventricolari vanno trattate con lidocaina o fenitoina 15

L atropina può migliorare la bradicardia sinusale ed il blocco A-V. Anticorpi antidigitale sono disponibili per trattare casi di grave intossicazione Inotropi non digitatici Dopamina e dobutamina USO TERAPEUTICO Shock secondario ad infarto del miocardio Insufficienza cardiaca da intervento chirurgico Scompenso cardiaco acuto TOSSICOLOGIA L uso dei due farmaci va attentamente monitorato perché possono causare problemi: aritmie ipertensione vomito Ibopamina FARMACODINAMIA Agisce come agonista dei recettori D1 e D2 dopaminergici. Il suo uso è stato limitato alla insufficienza cardiaca lieve. Però la mortalità dei pazienti trattati con ibopamina risulta significativamente più elevata. 16

Amrinone e Milrinone FARMACODINAMIA Agiscono inibendo la fosfodiesterasi e perciò aumentando i livelli intracellulari di AMP ciclico. TOSSICOLOGIA Provocano aritmie e sul lungo termine non riducono, ma aumentano il tasso di mortalità USO TERAPEUTICO Se ne consiglia l uso solo per brevi periodi Levosimendan FARMACODINAMIA Inibisce la fosfodiesterasi cardiaca Sensibilizza la troponina C al calcio Evoca vasodilatazione interagendo con i canali del K+ TOSSICOLOGIA Cefalea Ipotensione ipopotassiemia Alterazione della frequenza cardiaca USO TERAPEUTICO Risultati positivi, ma è necessario valutare più approfonditamente il suo significato terapeutico. 17

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