CONFRONTO CLONALE INTRAVARIETALE DI CARCIOFO SPINOSO SARDO E VIOLETTO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON L AGENZIA AGRIS

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CONFRONTO CLONALE INTRAVARIETALE DI CARCIOFO SPINOSO SARDO E VIOLETTO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON L AGENZIA AGRIS Attività annata 2010-2011

CONFRONTO CLONALE INTRAVARIETALE DI CARCIOFO SPINOSO SARDO E VIOLETTO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON L AGENZIA AGRIS Attività annata 2010-2011 Luglio 2012

A cura di: Laore Sardegna Via Caprera n. 8 09123 Cagliari Dipartimento Per le Produzioni Vegetali Servizio colture Arboree e Ortofrutticole Unità Organizzativa Produzione e Valorizzazione delle Filiere Ortofrutticole Area di supporto al Comparto Ortofrutticolo Autori Agris Anna Barbara Pisanu - Responsabile settore orticoltura Maria Cadinu - Responsabile settore coltivazioni intensive agro energetiche e industriali Anna Repetto - settore coltivazioni intensive agro energetiche e industriali Santino Meloni - settore orticoltura Limbo Baghino - settore coltivazioni intensive agro energetiche e industriali Davide Sanna - settore orticoltura Salvatore Beneventi settore coltivazioni intensive agro energetiche e industriali Roberto Pilia settore coltivazioni intensive agro energetiche e industriali Martino Muntoni - Direttore del Dipartimento per la Ricerca nelle Produzioni Vegetali Autori Laore Gian Franco Siddu - Area di Supporto al Comparto Ortofrutticolo Maurizio Valdes Sportello Unico Territoriale per l area del Campidano di Cagliari Gianfranco Sabiucciu Sportello Unico Territoriale per l area del Campidano di Cagliari Giancarlo Murgia Sportello Unico Territoriale per l area del Campidano Sandro Murru Sportello Unico Territoriale per l area del Sinis Gianmarco Bombagi Sportello Unico Territoriale per l area del Coros www.sardegnaagricoltura.it

PREMESSA Il carciofo, Cynara cardunculus var. scolymus, rappresenta la specie ortiva più importante per il settore agricolo della Sardegna con 13380 ha di superficie investita (Istat 2010), probabilmente sovrastimata. Per l anno 2011 l Agenzia Laore stima infatti una superficie di circa 9800 ha di cui il 60 rappresentata dall ecotipo locale " Spinoso sardo", appartenente alla categoria delle varietà di carciofo rifiorenti che differenziano il capolino nel periodo autunno invernale,è quello più diffuso. La tecnica di coltivazione tradizionale prevede l impianto della carciofaia nel periodo estivo, una forzatura rispetto al ciclo biologico della specie. Questa tecnica presenta diversi inconvenienti tra i quali assume particolare rilievo l atrofia del capolino, fisiopatia che si manifesta con l aborto completo dello stesso o con lo sviluppo di un prodotto deforme e poco sviluppato. Gli impianti estivi necessitano, inoltre, di una maggiore attenzione riguardo alla difesa fitosanitaria ed espongono la coltura ad eventi climatici estremi come caldo torrido al momento dell impianto e gelate e grandinate alla raccolta. A questi fattori se ne aggiunge un altro che condiziona la produttività delle carciofaie relativo alla qualità del materiale di propagazione. Ordinariamente il materiale di propagazione auto-prodotto o fornito da terzi non è provvisto delle necessarie garanzie sia dal punto di vista genetico sia da quello fisiologico e fitosanitario. Pertanto è molto sentita dagli operatori del comparto l esigenza di disporre di materiale di propagazione selezionato e di avviare una filiera vivaistica che garantisca la qualità fisiologica e fitosanitaria dello stesso. L agenzia Laore, in collaborazione con l Agenzia Agris, sulla base di un evidente crisi del settore carcioficolo e in particolare dello Spinoso sardo e del Violetto, dovuta in primo luogo a una costante diminuzione della potenzialità produttiva delle carciofaie isolane e alla mancanza di una filiera vivaistica specializzata, ha programmato e realizzato un iniziativa dimostrativa tesa a valutare la risposta produttiva e qualitativa di tre cloni di carciofo spinoso e di un clone di Violetto nei diversi areali produttivi regionali. L Agenzia Agris (in precedenza il Cras) ha infatti portato avanti negli scorsi anni una intensa attività legata al risanamento, alla micropropagazione e alla selezione del carciofo spinoso sardo, che ha permesso di individuare tre cloni che, nelle prove di carattere sperimentale condotte all interno delle aziende Agris, hanno mostrato interessanti caratteristiche qualitative e quantitative. Tuttavia, fino ad ora, non era stato possibile impostare un programma di collaborazione che permettesse di valutare contemporaneamente tali cloni, in condizioni ordinarie di coltivazione, su superfici economicamente rilevanti e nei maggiori areali carcioficoli regionali. Anche per quanto riguarda il carciofo violetto, negli anni passati è stata realizzata un attività di risanamento e selezione clonale che ha permesso di avviare, già dal 2009, la collaborazione tra le agenzie Agris e Laore, per la realizzazione di prove in campo, con l obiettivo di verificare le potenzialità produttive del materiale selezionato. Le prove di cui di seguito vengono descritti i risultati, sono state proposte nell ambito dell indirizzo programmatico che prevede un impegno forte delle Agenzie sul comparto carcioficolo, con particolare attenzione al rilancio del carciofo Spinoso Sardo e del Violetto e ha come obiettivo specifico quello di migliorare la qualità del materiale di propagazione e la produttività delle superfici investite a carciofo, grazie anche alla possibile implementazione di una filiera vivaistica professionale e certificata. ATTIVITA SPERIM ENTALE DESCRIZIONE DELL ATTIVITA L importanza del carciofo Spinoso sardo nella cultura e nella tradizione della Sardegna e le sue peculiarità relative agli aspetti qualitativi del capolino hanno suscitato notevole interesse da parte delle Istituzioni sia Nazionali che Regionali, che hanno sostenuto con diverse iniziative la sua tutela e valorizzazione. La Regione Sardegna ha finanziato l attività di miglioramento che è avvenuta attraverso la selezione di 80 cloni di carciofo Spinoso sardo, provenienti dai principali areali cinaricoli della Sardegna, e il risanamento di quelli più interessanti utilizzando la moltiplicazione in vitro. Questa attività avviata dal Centro Regionale Agrario Sprimentale prosegue tuttora nell Agenzia Agris Sardegna che partecipa come unità operativa al Progetto Nazionale Carciofo finanziato dal MiPAF dal titolo Valorizzazione del germoplasma di carciofo, attraverso la costituzione varietale e il risanamento da virus, con l obiettivo di creare le premesse necessarie per l avvio di una filiera vivaistica. Le attività condotte nell ambito di questo progetto hanno riguardato l analisi storica dei dati produttivi e della precocità dei cloni presenti nella collezione consentendo la selezione di 11 di questi che, sottoposti ad ulteriori osservazioni, hanno consentito l individuazione dei tre più interessanti: Agris 1 - caratterizzato da una maggiore precocità; Agris 2 - meno precoce e produttivo ma con caratteristiche fenologiche particolarmente interessanti quali una più intensa colorazione violetta delle brattee e la presenza di una leggera peluria sullo stelo; Agris 3 - caratterizzato da una maggiore produttività. I tre cloni sono stati sottoposti a ulteriore caratterizzazione, risanamento e moltiplicazione con l obiettivo di iscriverli al Registro Nazionale delle varietà. Una parte del materiale di propagazione ottenuto dalle piante madri selezionate e micro propagate è stato messo a disposizione dall Agenzia Agris per la realizzazione di campi dimostrativi nell ambito delle attività programmate dall Agenzia Laore nelle stagioni 2010/2011 e 2011/2012 allo 5

scopo di valutare il comportamento dei tre cloni in diversi areali di coltivazione tenendo conto anche delle diverse epoche di trapianto ordinariamente adottate negli stessi areali. L attività di caratterizzazione dei tre cloni è stata condotta presso l azienda Palloni di Oristano su una superficie di circa 700 m 2. La tecnica agronomica utilizzata è stata quella ordinariamente adottata per la forzatura dello Spinoso sardo. Il materiale di propagazione è stato cavato qualche giorno prima del risveglio, prelevandolo dalle piante madri risanate nel 2009. Gli ovoli ottenuti, ripuliti dai residui colturali e sottoposti a concia, sono stati trapiantati il 22 luglio 2010 in contenitori alveolati da 40 fori riempiti con un miscuglio di torba e perlite e mantenuti poi in ombrario allo scopo di gestire al meglio le prime fasi di crescita fino al momento del trapianto in campo che è avvenuto il 12 agosto. Le lavorazioni preliminari sono state eseguite con un ripper ad una profondità di 45-50 cm e successivo interramento di 35 kg/ha di N 110 kg/ha di P 2 O 5 ed altrettante di K 2 O. E stata quindi realizzata una leggera baulatura in corrispondenza del filare al fine di limitare i ristagni d acqua nel periodo invernale. Al termine della preparazioni del terreno è stato predisposto l impianto d irrigazione a goccia ed effettuato il diserbo (1,5 litri per ha di Linuron) dopo aver ben umidificato il terreno. L investimento è stato di circa 8.400 piante per ettaro, adottando un sesto di impianto di 140 cm tra le file e 85 cm lungo la fila per un totale di 183 piante per clone distribuite in tre parcelle randomizzate. Si sono resi necessari diversi interventi fitosanitari per contenere gli attacchi di larve di lepidotteri e di oidio. Durante l autunno sono state eseguite alcune sarchiature e distribuiti 40 kg/ha di N. In prossimità dell epoca di raccolta sono state scelte 15 piante per parcella con sviluppo e precocità omogenei al fine di effettuare le osservazioni previste dal protocollo. Sono state effettuate 14 raccolte a cadenza settimanale a partire dal 7 dicembre. Nelle tabelle sono raccolti i dati rilevati sulle piante e sui capolini nella stagione 2010/2011. Tab. 1 Caratteristiche della pianta Parametri descrittivi con riferimento al codice della scheda di valutazione INRAN Agris 1 Agris 2 Agris 3 01 - altezza pianta (cm) 78,2 79,9 77,7 04 - distanza tra capolino. e foglia basale (cm) 39,0 39,5 35,8 08 - lunghezza foglia (cm) 121,1 121,5 127,7 10 - lobi principali (n ) 12,4 12,4 12,0 12 - lobi secondari (n ) 5,1 3,9 5,1 02 - getti laterali (n ) 2,7 1,9 3,0 tardive () * 0,5 0,5 1,6 fuori tipo () * 1,6 2,7 1,6 * Dati relativi al parcellone di 183 piante. Tab. 2 - Produzione unitaria di capolini Produzione Agris 1 Agris 2 Agris 3) Totale capolini commerciabili (n * ha-1) 67.384 30.203 69.862 1 ordine (n * pianta-1) 0,98 0,97 0,97 di cui non commerciabili () 27,9 38,4 11,3 2 ordine (n * pianta-1) 2,6 1,7 2,7 di cui non commerciabili () 15,4 10,0 4,2 3 ordine (n * pianta-1) 3,7 1,5 3,9 di cui non commerciabili () 0,0 0,7 0,3 4 ordine (n * pianta-1) 1,4 0 0,9 di cui non commerciabili () 0 0 0 Dati relativi al parcellone di 183 piante. Sono classificati non commerciabili i capolini con atrofia, marciume, deformazioni. 6

Caratteristiche del clone Agris 1 Tab. 3 - Precocità di produzione dei capolini di 1 ordine Giorni dal risveglio Agris 1 Agris 2 Agris 3 140 38 6 13 147 20 18 21 154 14 10 23 160 1 4 1 166 7 17 12 173 4 7 5 182 5 6 8 188 2 6 3 196 3 4 6 202 4 11 6 222 1 10 1 229 1 2 1 Dati relativi al parcellone di 183 piante. 7

Caratteristiche del clone Agris 2 Tab. 4 - Caratteristiche biometriche dei capolini di 1 ordine Parametri Agris 1 Agris 2 Agris 3 Peso complessivo (g) 511,4 740,5 499,3 Peso capolino (g) 103,1 113,3 98,5 Lunghezza del capolino (cm) 8,7 9,2 8,0 Diametro del capolino (cm) 6,4 6,5 6,2 Peso dello stelo (g) 215,1 268,3 220,0 Lunghezza dello stelo (cm) 40,9 43,2 39,5 Diametro dello stelo a 10 cm (cm) 2,3 2,5 2,5 Foglie presenti sullo stelo (n ) 3,1 4,1 3,0 Diametro del ricettacolo (mm) 34,8 35,8 34,5 Spessore del ricettacolo (mm) 9,4 10,8 9,2 Lunghezza base brattea (mm) 14,7 13,7 14,6 Larghezza base brattea (mm) 26,9 26,6 27,0 Spessore base brattea (mm) 4,1 4,1 4,0 sotto calibro <60mm () 0 0 0 8

Caratteristiche del clone Agris 3 Tab. 5 - Caratteristiche biometriche dei capolini di 2 ordine di 2 ordine Agris 1 Agris 2 Agris 3 Peso complessivo (g) 230,6 296,8 225,3 Peso capolino (g) 104,9 108,1 104,3 Lunghezza del capolino (cm) 8,7 9,0 8,6 Diametro del capolino (cm) 6,2 6,3 6,3 Peso dello stelo (g) 79,7 95,0 80,4 Lunghezza dello stelo (cm) 22,9 23,3 20,5 Diametro dello stelo a 10 cm (cm) 3,3 2,2 2,2 Foglie presenti sullo stelo (n ) 2,0 2,8 2,1 sotto calibro <60mm () 3,1 14,1 4,1 Tab. 6 - Caratteristiche biometriche dei capolini di 3 ordine di 3 ordine Agris 1 Agris 2 Agris 3 Peso complessivo (g) 152,0 218,2 149,5 Peso capolino (g) 91,3 94,1 92,0 Lunghezza del capolino (cm) 8,7 9,1 8,3 Diametro del capolino (cm) 6,1 6,1 6,1 Peso dello stelo (g) 39,4 60,4 46,3 Lunghezza dello stelo (cm) 18,2 21,0 17,3 Diametro dello stelo a 10 cm (cm) 1,6 3,3 15,8 Foglie presenti sullo stelo (n ) 1,6 2,7 1,8 sotto calibro <60mm () 75,0 69,0 72,5 9

ATTIVITA DIM OSTRATIVA DI TRASFERIM ENTO DELL INNOVAZIONE Sono stati coinvolti nell attuazione del programma i SUT nei cui ambiti territoriali la carcioficoltura rappresenta una realtà produttiva ed economica importante e, in particolare, i SUT Campidano, Campidano di Cagliari, Coros, Sinis. Ciascun SUT ha quindi provveduto a individuare delle aziende, sulla base della capacità professionale, dell affidabilità e dell interesse a impostare negli anni successivi una vera e propria attività vivaistica sul carciofo. Alle aziende individuate, è stata quindi affidata la realizzazione delle prove ed è stato fornito a titolo gratuito il materiale di riproduzione (ovoli), proveniente dalle aziende sperimentali dell Agris. In ciascun campo prova sono stati messi a confronto tra di loro diversi cloni selezionati dall Agenzia Agris e si è cercato di operare con modalità simili in termini di rilevazione dei dati, per cercare di rendere il più possibile confrontabili i risultati ottenuti. I cloni sono di spinoso sono inoltre stati valutati nell espressione gentile e in quella selvatica o tardiva, per verificare le potenzialità quali quantitative delle produzioni posticipate (foto 1 e 2). Nella realizzazione delle prove, i cloni messi a confronto sono stati sempre indicati con denominazioni di fantasia, anche per evitare un eventuale utilizzo incontrollato del materiale genetico fornito da Agris. Si riporta di seguito la descrizione delle prove dimostrative realizzate nella stagione 2010-2011. Foto 1 - Campo prova cloni precoci Foto 2 - Campo prova cloni tardivi IM POSTAZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE PROVE DI VALUTAZIONE DEI CLONI PRECOCI DI SPINOSO SARDO Prove " Spinoso sardo" - cloni precoci Agris 1 Agris 2 Agris 3 Tot ale Prova 1: Azienda Mura Fabrizio 6.250 2.419 403 9.072 Prova 2: Azienda Sechi Giorgio 230 470 120 820 Prova 1: Az. F. Etzi 3.000 3.116 Prova 2: Az. U. Lai 2.974 2.974 Prova 1: Azienda Sarciofo SRL Prova 2: Azienda Sarciofo SRL Campo al secondo anno 1.200 1.200 1.600 1.600 Prova 3: Azienda Sarciofo SRL 2.200 1.800 4.000 Prova 1: Az. Agr Piras Pietro 4.600 1.400 6.000 Prova 2: Azienda Farci Giampietro 3.000 1.000 4.000 TOTALE 25.879 7.989 CLONI SUT SINIS SUT CAM PIDANO 6.116 SUT COROS SUT CAM PIDANO DI CAGLIARI 10 524 35.782

IMPOSTAZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE PROVE DI VALUTAZIONE DEI CLONI TARDIVI DI SPINOSO SARDO Prova " Spinoso sardo" - cloni tardivi CLONI Agris 1/T SUT SINIS Agris 2/T Agris 3/T Totale Prova 1: Azienda Mura Fabrizio 3.200 306 600 4.106 SUT CAMPIDANO Prova 1: Az. F. Etzi 300 300 Prova 2: Az. U. Lai 1.600 1.600 SUT COROS Prova 1: Azienda Sarciofo SRL 1.800 700 2.500 Prova 2: Azienda Virdis Francesco 300 300 TOTALE 6.900 1.306 600 8.806 Le prove riguardanti il violetto sono state invece realizzate nell ambito territoriale del Medio Campidano, dove è diffusa la tradizione legata a questa tipologia di carciofo ed è particolarmente sentita la necessità di un rilancio della produttività di tale varietà, anche in funzione della destinazione industriale dei capolini secondari (carciofini). IMPOSTAZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE PROVE DI VALUTAZIONE DEI CLONI DI VIOLETTO Prove " Violetto" precoce tardivo Totale SUT CAMPIDANO Prova 1: Soc. Agr. Sardinian Fruits 2.000 1.000 3.000 Prova 2: Az. G. Secci 2.000 2.000 Totale mq 4.000 1.000 5.000 Le operazioni colturali sono state curate dalle aziende individuate per ospitare le prove, utilizzando le tecniche tradizionalmente adottate nei diversi areali. In tutti i casi, l attività realizzata nella campagna produttiva 2010 2011 ha consentito di valutare il potenziale produttivo del materiale clonale messo a disposizione da Agris, anche confrontato con gli ovoli di provenienza aziendale, normalmente utilizzati nelle differenti condizioni pedologiche, climatiche e colturali, stimolando, nel contempo, l avvio di un attività vivaistica di propagazione certificata, per i cloni risultati più interessanti nelle diverse realtà. RISULTATI DELLE VALUTAZIONI DEI CLONI DI SPINOSO SARDO Per tutte le prove sono state eseguite delle rilevazioni circa l affidabilità del materiale di propagazione, in termini di investimento ettarico, nonché le valutazioni produttive, ivi compresa la percentuale di capolini soggetti al fenomeno dell atrofia (aborto del capolino). PROVE SUT SINIS Le prove gestite dal SUT Sinis sono state realizzate nell areale del Sinis, presso l azienda Mura Fabrizio. E stato possibile in tale realtà valutare i tre cloni selezionati dall Agenzia Agris, sia come materiale precoce che tardivo, anche se la quantità di materiale a disposizione per qualche clone (Agris 3 precoce, Agris 2 e Agris 3 tardivo) è stata limitata. Sono state anche valutate le differenze di sviluppo e produzione rispetto a un testimone impiantato con materiale di propagazione di provenienza aziendale (foto 3). 11

Azienda Mura Fabrizio - Cabras (Cann e vadosu) - Prova cloni precoci Descrizione della prova Superf icie parcella Sest o d impiant o (m) Piant e Agris 1 6.250 1,20 x 1,40 5.952 22/07/2010 Agris 2 2.419 1,20 x 1,40 5.952 22/07/2010 Agris 3 403 1,20 x 1,40 5.952 22/07/2010 8.929 22/07/2010 Testimone aziendale x Ha Dat a t rapiant o Per ciascun clone sono state conteggiate le fallanze, le piante in grave ritardo di sviluppo (piante piccole) e le piante selvatiche (foto 4), complessivamente considerate come piante improduttive. Questo ha consentito, in fase di valutazione della produzione, di riferire la produzione stessa anche al numero effettivo di piante presenti, potendosi in questo modo calcolare anche una produzione potenziale in termini di capolini per pianta effettivamente produttiva. Azienda Mura Fabrizio - Cabras (Loc. Cann e vadosu) - Prova cloni precoci Valut azione dell invest iment o Piant e improdut t ive * Piant e piccole Piant e selvat iche Fallanze Agris 1 12,3 4,2 6,3 1,9 Agris 2 10,4 5,2 0,6 4,6 Agris 3 18,8 8,8 2,9 7,1 30 21,3 1,7 7,0 Testimone * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. In tutte le prove sono stati conteggiati i capolini effettivamente prodotti, rapportandoli sia al numero di piante potenzialmente presenti che alle piante effettivamente valutate come produttive. Sulle piante produttive è stata anche rilevata la percentuale dei primi capolini risultati abortiti o atrofici. Foto 3 differenza tra Agris 1 e Testimone 12 Foto 4 pianta selvatica nelle parcelle in prova

Azienda Mura Fabrizio Cabras - (Loc. Cann e vadosu) - Prova cloni precoci Risult at i produt t ivi x ha produt t ive x ha At rof ia dei primi capolini Dat a di inizio raccolt a x ha x piant a x piant a produt t iva Agris 1 5.952 5221 21,9 25/11/2010 47.025 7.9 9.0 Agris 2 5.952 5332 31.2 27/12/2010 19.531 3.3 3.7 Agris 3 5.952 4836 21,2 27/12/2010 36.458 6.1 7.5 Testimone 8.929 6250 27.0 25/11/2010 25.00 2,8 4,0 Dai risultati risulta evidente come, nell areale del Sinis, il clone che sembra rispondere meglio in termini di produzione è Agris 1 (foto 5) che mostra sicuramente una maggiore precocità, specialmente se confrontato con Agris 2. Il capolino di questo clone sembra mostrare, tuttavia, in determinate situazioni climatiche, una tendenza all apertura delle brattee che potrebbe essere un limite qualitativo (foto 6). Il clone Agris 2 appare più vigoroso e molto più soggetto ad atrofia e deformazione del capolino (foto 7), se trapiantato nella stessa epoca di Agris 1. La qualità estetica del prodotto (foto 8), risultata nettamente superiore rispetto agli altri 2 cloni, suggerisce tuttavia di posizionare Agris 2 in un epoca d impianto più posticipata, per limitare il fenomeno dell atrofia e ottenere delle produzioni più tardive ma qualitativamente superiori. Agris 3 non ha fornito indicazioni particolarmente interessanti. Foto 5 - Capolino di Agris 1 a fine dicembre Foto 6 di Agris 1 a gennaio Foto 7 - malformati di Agris 2 a Dicembre Foto 8 capolini di Agris 2 a febbraio 13

Gli stessi cloni sono stati testati nella variante tardiva o selvatica, con un trapianto posticipato a fine agosto, per valutare la potenzialità qualiquantitativa di produzioni di marzo aprile. Azienda Mura Fabrizio - Cabras (Cann e vadosu) - Prova cloni t ardivi Descrizione della prova Superf icie parcella Sest o d impiant o (m) Piant e x Ha Dat a t rapiant o Agris T1 3.200 1,20 x 1,60 5.844 27.08.2010 Agris T2 306 1,20 x 1,60 5.844 27.08.2010 Agris T3 600 1,20 x 1,60 5.844 27.08.2010 Anche in questo caso è stata effettuata una valutazione dell investimento, inserendo pero tra le piante non produttive quelle risultate gentili (precoci). Azienda Mura Fabrizio - Cabras (Cann e vadosu) - Prova cloni t ardivi Valut azione dell invest iment o Piant e improdut t ive * Piant e piccole Piant e gent ili Fallanze Agris T1 27 5 18 4 Agris T2 26 14 0,0 12 Agris T3 22 16 0,0 6 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, gentili e fallanze Foto 9 - Parcella di Agris 1 tardivo a febbraio Foto 10 - Campo cloni tardivi Sono stati quindi conteggiati i capolini per pianta potenzialmente presente ma anche per pianta effettivamente produttiva. 14

Azienda Mura Fabrizio - Cabras (Cann e vadosu) - Prova cloni tardivi Risultati produttivi x ha produttive x ha Atrofia dei primi capolini x ha Data di inizio raccolta x pianta x pianta produttiva Agris T1 5.844 4.266 0 40.908 22/03/2011 7 9.6 Agris T2 5.844 4.325 0 35.064 22/03/2011 6 8.1 Agris T3 5.844 4.558 0 41.492 22/03/2011 7,1 9.1 Si nota come, in questo caso, la capacità produttiva tra i diversi cloni risulti notevolmente ravvicinata, con ottimi risultati mostrati dagli stessi tre cloni, per quanto riguarda il numero di capolini per pianta. Si conferma, tuttavia, la migliore capacità produttiva di Agris 1 e la notevole qualità di Agris 2. La prova realizzata presso l azienda Sechi Giorgio è stata direttamente seguita dall Agenzia Agris. PROVE SUT CAMPIDANO DI CAGLIARI Le prove realizzate dal SUT Campidano di Cagliari sono state localizzate nei territori dei Comuni di Villasor e Decimoputzu, tradizionalmente vocati per la coltura del carciofo, presso le aziende di Farci Giampietro e Piras Pietro. Sono stati valutati solamente i due cloni Agris 1 e Agris 2 per l indisponibilità di materiale di propagazione di Agris 3. Per la tradizione del territorio, legata a una commercializzazione estremamente precoce, non sono inoltre stati valutati i cloni nella variante selvatica. Anche in questo caso sono state confrontate le differenze di sviluppo e produzione rispetto a un testimone impiantato con materiale di propagazione di provenienza aziendale. Azienda Farci Giampiero - Villasor (Loc. Su Piricoccu) - Prova cloni precoci Descrizione della prova Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto Agris 1 3.000 1,4 x 0,70 10.000 06/08/2010 Agris 2 1.000 1,4 x 0,70 10.000 06/08/2010 Testimone 2.000 1,4 x 0,70 10.000 06/08/2010 Nella seguente tabella si riportano i dati sulla valutazione delle piante improduttive. Azienda Farci Giampiero - Villasor (Loc. Su Piricoccu) - Prova cloni precoci Valutazione dell investimento improduttive * piccole selvatiche Fallanze Agris 1 18 12 6 Agris 2 20 8 12 Testimone 18 14 4 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze 15

Si riportano di seguito i dati produttivi riferiti alla superficie in prova e alle piante effettivamente produttive. In questo caso, sempre seguendo le tradizioni produttive e commerciali del territorio, sono stati computati anche i carciofi dei tagli tardivi da destinare alla trasformazione (carciofini). Si può verificare come la produzione per pianta sia notevolmente inferiore rispetto a quella registrata nel Sinis di Cabras, anche se i due cloni risultano nel complesso notevolmente più produttivi del testimone. Si noti anche la conferma della precocità di Agris 1 e della maggiore tendenza di Agris 2 a deformare e abortire i primi capolini. La maggiore percentuale di atrofia rispetto al testimone e anche nei confronti delle prove effettuate nel Sinis sembra indicare che i due cloni soffrano le forzature in termini d investimento ettarico e ciclo produttivo. Azienda Farci Giampiero - Villasor (Loc. Su Piricoccu) - Prova cloni precoci Dati produttivi produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per il fresco Carciofino Totale capolini per pianta Agris 1 2542 44 13/12/2010 7653 9000 6,5 Agris 2 800 48 05/01/2011 1578 3000 5,7 Testimone 1640 27 30/12/2011 2965 3000 3,6 Una seconda prova è stata programmata e realizzata nel territorio del Comune di Decimoputzu. Anche in questo caso sono stati testati solamente i cloni Agris 1 e Agris 2 precoci. Azienda Piras Pietro - Decimoputzu (Loc. Zippeddu) - Prova cloni precoci Descrizione della prova Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto Agris 1 4600 1,07 x 1,08 8650 30.07.2010 Agris 2 1400 1,07 x 1,08 8650 30.07.2010 Testimone 8650 1,07 x 1,08 8650 15.07.2010 Su questa prova è stata valutata complessivamente la percentuale delle piante improduttive. Azienda Piras Pietro - Decimoputzu (Loc. Zippeddu) - Prova cloni precoci Valutazione dell investimento Cloni Agris 1 Agris 2 Testimone improduttive 8 6 7,5 Sono stati infine rilevati i dati riferiti solamente alla superficie effettiva investita dalla prova e alle piante produttive. Si può notare che, probabilmente, anche in questo caso, l estrema forzatura cui viene localmente sottoposta la carciofaia per l ottenimento di produzioni precoci, non consente ai cloni selezionati di esprimere le potenzialità dimostrate in altri areali. Infatti, il materiale proveniente dall attività di micropropagazione conferma, in queste condizioni, un eccessiva tendenza all aborto dei primi capolini rispetto al materiale di propagazione selezionato in azienda. Inoltre, le condizioni colturali e pedoclimatiche che caratterizzano la carcioficoltura locale fanno sì che i carciofeti esplichino la loro attività produttiva entro il mese di gennaio, cosa che va sicuramente a discapito della produttività dei nuovi 16

cloni (Foto 11). Sono tuttavia confermate, anche in tale areale, la maggiore precocità di Agris 1 e le migliori caratteristiche estetiche e qualitative di Agris 2 (foto 12). Azienda Piras Pietro - Decimoputzu (Loc. Zippeddu) - Prova cloni precoci Dati produttivi produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per il fresco Carciofino Totale capolini per pianta Agris 1 3680 49,90 19.11.2010 7360 3680 3 Agris 2 1144 46,01 10.12.2011 3432 1144 4 Testimone 8000 20,83 15.10.2010 32000 16000 6 Foto 11 campo di Decimoputzu a gennaio Foto 12 capolino di Agris 2 a gennaio PROVE SUT CAMPIDANO Le prove realizzate dal SUT Campidano sul Carciofo Spinoso sardo hanno interessato due aziende del comune di Serramanna nella valutazione della variante precoce e tardiva dei cloni Agris 1 e Agris 3 selezionati dall agenzia Agris. In una delle prove è stata anche verificata la risposta del Agris 2 a una minore forzatura sul trapianto. Inoltre, nei territori su cui opera il Sut Campidano, precisamente nei Comuni di Samassi e Sardara, sono state impostate due prove di valutazione di Cloni di carciofo Violetto", sempre proveniente dall attività di risanamento, moltiplicazione in vitro e selezione realizzata dall Agenzia Agris. A causa delle differenti epoche d impianto non è stato possibile in questo caso confrontare il comportamento del materiale clonale con quello degli ovoli normalmente utilizzati per gli impianti aziendali. Nella prima prova sul materiale gentile realizzata a Serramanna, è stata inserita, come prima accennato, una valutazione del Agris 2 in due diverse epoche d impianto, di cui una posticipata a fine agosto (Agris 2 bis). 17

Azienda Etzi Fulvio - Serramanna (Loc. Gora Pontis) - Prova cloni precoci Descrizione della prova Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto Agris 1 3.000 1,2 x 1,2 6.944 06/08/2010 Agris 2 2.058 1,2 x 1,2 6.944 06/08/2010 Agris 2 bis 1.058 1,2 x 1,2 6.944 24/08/2010 E stata naturalmente effettuata la valutazione sull incidenza delle piante improduttive. Azienda Etzi Fulvio - Serramanna (Loc. Gora Pontis) - Prova cloni precoci Valutazione dell investimento improduttive * piccole selvatiche Fallanze Agris 1 13 7 4 2 Agris 2 5 1 4 0 Agris 2 bis 28 13 12 3 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. Colpisce il dato riguardante le piante improduttive rilevate nell impianto tardivo di Agris 2 e, soprattutto, quello sulle piante in ritardo di sviluppo (piccole) che andrebbe meglio verificato per individuare le cause tra qualità del materiale di propagazione, effettiva difficoltà di adattamento del clone all epoca d impianto, problematica nella gestione colturale, ecc. Per quanto riguarda i dati sulla produzione, si forniscono quelli rilevati sulle piante effettivamente produttive, suddivisi anche in questo caso tra capolini destinati al mercato del fresco e carciofino per utilizzazione industriale. Azienda Etzi Fulvio - Serramanna (Loc. Gora Pontis) - Prova cloni precoci. Dati produttivi produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per il fresco Carciofino Totale capolini per pianta Agris 1 1.814 7 04.01.2011 12.698 3.628 9 (7 + 2) Agris 2 1.358 6 04.01.2011 5.342 2.716 6 (4 + 2) Agris 2 bis 529 5 N. D. 2.645 1.058 7 (5 + 2) 18

Foto 13 - capolino di Agris 2 a fine gennaio Foto 14 Parcella di Agris 1 presso ll azienda Etzi I dati produttivi di entrambi cloni sono abbastanza soddisfacenti, anche se, nella condizione colturale in cui è stata realizzata la prova, si evidenzia un certo ritardo nella raccolta rispetto alle aspettative locali e sembrerebbe annullarsi la precocità del clone Agris 1, che tuttavia conferma una maggiore capacità produttiva. Risulta tuttavia evidente come la minore forzatura e la minore spinta alla precocizzazione delle produzioni incida in maniera rilevante sulla percentuale di primi capolini atrofici. Una seconda prova di valutazione del solo clone Agris 1 è stata impostata, sempre a Serramanna, ma in una differente località. Azienda Lai Umberto - Serramanna (Loc. Bia su Pirastu) - Prova cloni precoci Descrizione della prova Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto Agris 1 2.974 1,3 x 1,3 5.917 12/08/2010 Anche in questo caso si è provveduto al calcolo della percentuale delle piante improduttive, derivanti dalla somma delle piante in grave ritardo di sviluppo, di quelle selvatiche e delle fallanze. Azienda Lai Umberto - Serramanna (Loc. Bia su Pirastu) - Prova cloni precoci Valutazione dell investimento improduttive * piccole selvatiche Fallanze Agris 1 18 7 2 9 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. Di seguito sono riportati i dati sulla produzione conteggiata sulle sole piante produttive. 19

Azienda Lai Umberto - Serramanna (Loc. Bia su Pirastu) - Prova cloni precoci Dati produttivi produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per il fresco Carciofino Totale capolini per pianta Agris 1 1.443 16 17.01.2011 7.215 1.443 6 (5 + 1) In questa seconda prova, la risposta del clone Agris 1 è stata meno positiva, in termini di affidabilità del materiale di propagazione e di percentuale di primi capolini atrofici. Anche il dato produttivo è stato molto meno soddisfacente, rispetto a quanto rilevato nell azienda Etzi. Sarà opportuno approfondire le valutazioni con l obiettivo di uniformare, per quanto possibile, la gestione colturale dei diversi cloni, per determinare quella più idonea a valorizzare al massimo le potenzialità degli stessi nei differenti areali. Nelle aziende Etzi e Lai sono stati anche testati rispettivamente i cloni Agris 2 e Agris 1 nella variante tardiva (selvatica), per un interesse del territorio a scalarizzare e ampliare il periodo di raccolta, mantenendo elevate caratteristiche qualitative nei mesi di marzo e aprile. Serramanna - Prove cloni tardivi Descrizione della prova Azienda Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto Etzi Fulvio Agris T 2 300 1,2 x 1,2 6.944 24/08/2010 Lai Umberto Agris T 1 1.600 1,3 x 1,3 5.917 28/08/2010 Serramanna - Prove cloni tardivi Valutazione dell investimento Azienda improduttive * piccole gentili Fallanze Etzi Fulvio Agris T 2 8 2 0 6 Lai Umberto Agris T 1 16 9 0 7 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. 20

Foto 15 - Prova Agris T 2 presso l Azienda Etzi In tutte due le prove sono state conteggiate le piante effettivamente produttive e su queste è stata rilevata la produzione, riportata anche come n di capolini per pianta. Serramanna - Prova cloni tardivi Risultati produttivi Azienda produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per pianta produttiva Etzi Fulvio Agris T 2 193 0 N. D. 1.351 7 Lai Umberto Agris T 1 794 0 05/04/2011 3.652 4,6 Sembra confermarsi la tendenza, già registrata nella prova del Sinis, di un miglior comportamento di Agris 2 come clone selvatico. In questo caso ha fatto registrare addirittura un miglior risultato produttivo rispetto ad Agris 1, confermando le già richiamate ottime caratteristiche qualitative. Andranno sicuramente rivalutati i due cloni, confrontati nelle medesime condizioni colturali, per eliminare la probabile influenza di una diversa situazione pedologica e una differente gestione agronomica riscontrabile tra le due prove. PROVE SUT COROS Presso l azienda Sarciofo di Uri sono state realizzate diverse prove di confronto. Nella prima è stato valutato il comportamento del clone Agris 1 impiantato con ovoli direttamente prelevati dalle Aziende Agris (foto 17), con lo stesso clone impiantato però l anno precedente, risvegliato per un secondo ciclo di produzione (foto 16). 21

Azienda Sarciofo - Uri (Loc. Petzu Maria) confronto impianto di 1 e 2 anno Descrizione della prova Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto risveglio Agris 1 1200 7.800 29/07/2010 Agris 1-2 anno 1600 7.800 10/07/2010 E stata quindi osservata la risposta in termini di piante improduttive, sempre derivante dalla somma delle piante in ritardo di sviluppo, selvatiche e delle fallanze. Azienda Sarciofo - Uri (Loc. Petzu Maria) - confronto impianto di 1 e 2 anno Valutazione dell investimento improduttive * piccole selvatiche Fallanze Agris 1 0,01 0 0,01 0 Agris 1-2 anno 18 0 16 2 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. Per quanto riguarda le valutazioni produttive, si sono prese come riferimento un numero definito di piante e dopo aver detratto quelle non produttive, si è conteggiato il numero complessivo di capolini prodotti e si è potuta determinare la produzione per pianta produttiva. Azienda Sarciofo - Uri (Loc. Petzu Maria) - confronto impianto di 1 e 2 anno Risultati produttivi osservate produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per pianta produttiva Agris 1 360 356 0,03 30/11/2010 3.200 9 Agris 1-2 anno 360 304 0,03 10/11/2010 2.730 9 Si può evidenziare come la parcella al secondo anno è risultata sicuramente più precoce rispetto a quella impiantata con ovoli, anche se la percentuale di piante improduttive e quindi la produzione è complessivamente inferiore, anche in presenza di un numero praticamente identico di capolini per pianta produttiva. 22

Foto 16 Parcella di Agris 1 (2 anno) a gennaio Foto 17 Capolino del clone Agris 1 (1 anno) Presso la stessa azienda è stata realizzata anche la prova di confronto tra i Cloni Agris 1 e Agris 2, utilizzando il materiale di propagazione proveniente dalle aziende Agris. Azienda Sarciofo - Uri (Loc. Petzu Maria) Prova cloni precoci Descrizione della prova Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto Agris 1 2200 1 x 1,30 8.500 04/08/2010 Agris 2 1800 1 x 1,30 8.500 04/08/2010 Come per le altre prove e con la medesima modalità operativa, è stato eseguito il conteggio delle piante improduttive. Azienda Sarciofo - Uri (Loc. Petzu Maria) - Prova cloni precoci Valutazione dell investimento improduttive * piccole selvatiche Fallanze Agris 1 0,01 0 0,01 0 Agris 2 0,02 0,01 0,01 0 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. Va rimarcata l estrema affidabilità dimostrata in questi casi dal materiale di propagazione impiegato, in termini di uniformità di emergenza e limitatissima presenza di piante selvatiche. Sono infine stati conteggiati i capolini totali raccolti dalle piante risultate produttive, calcolando, infine, un dato riferito alla singola pianta. 23

Azienda Sarciof o - Uri (Loc. Pet zu M aria) - Prova cloni precoci Risult at i produt t ivi osservate produt t ive At rof ia dei primi capolini Dat a di inizio raccolt a raccolt i per piant a produt t iva Agris 1 1.028 1.024 0,03 05/12/2010 8.200 8 Agris 2 1.036 1.024 10 10/01/2011 5.000 4,9 Come appare evidente dai risultati descritti, vengono confermati, in linea di massima, i dati emersi nella maggior parte delle prove realizzate negli altri ambiti territoriali e in particolare: Agris 1: maggiore precocità e produttività con qualche difetto qualitativo registrato in determinati momenti della campagna di raccolta (foto 18); Agris 2: maggiore tendenza alla deformazione o all aborto dei primi capolini (foto 20), minore precocità e produzione inferiore, in termini quantitativi ma più apprezzata qualitativamente (foto 19, 21). Foto 18 - capolini del clone Agris 1 Foto 19 bel capolino di Agris 2 Foto 20 - capolino di Agris 2 con grave deformazione Foto 21 - Capolino di Agris 2 a fine gennaio 24

RISULTATI DELLE VALUTAZIONI DEI CLONI DI VIOLETTO Le prove riguardanti i cloni di Violetto sono state realizzate solamente nell ambito territoriale in cui opera il SUT Campidano, dove questo carciofo occupa ancora una posizione importante sia per le produzioni da destinare al mercato del fresco che per quelle da destinarsi alla trasformazione industriale. L obiettivo dell attività di valutazione clonale era quello di verificare la potenzialità del nuovo clone nel garantire una maggiore quantità di capolini prodotti per pianta, in maniera tale da restituire una certa competitività al Violetto, soprattutto per la destinazione industriale. Una prima prova è stata impostata Samassi. Azienda Secci Giancarlo Samassi (Loc. Via S. Gavino) - Prova clone Violetto Descrizione della prova Superficie parcella Sesto d impianto (m) x Ha Data trapianto Violetto 2.000 1,15 x 1,15 7.561 10/08/2010 Anche per il clone di Violetto si è proceduto al calcolo della percentuale di piante improduttive, derivanti dalla somma delle piante in grave ritardo di sviluppo, di quelle selvatiche e delle fallanze. Azienda Secci Giancarlo Samassi (Loc. Via S. Gavino) - Prova clone Violetto Valutazione dell investimento improduttive * piccole selvatiche Fallanze Violetto 42 12 1 29 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. Da rimarcare Il dato molto elevato sulle piante improduttive e in particolare sulle fallanze che potrebbe però dipendere da una difficile gestione dell irrigazione nel periodo immediatamente successivo all impianto. Azienda Secci Giancarlo Samassi (Loc. Via S. Gavino) - Prova clone Violetto Risultati produttivi produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per pianta Violetto 812 0 05.01.2011 5.121 6,8 Le produzioni rilevate, pur superiori, in quantità e qualità, alle medie delle coltivazioni locali che utilizzano materiale di propagazione autoriprodotto in azienda, non sono ancora tali da garantire un soddisfacente risultato economico per una coltura da destinare, in via prioritaria, alla trasformazione. 25

Foto 22 campo prova di violetto Foto 23 capolino di Violetto La seconda prova di valutazione del clone di Violetto selezionato dall Agenzia Agris è stata invece realizzata sui terreni della Società Sardinian Fruits di Sardara, particolarmente interessata a indirizzarsi verso l attivazione di una filiera vivaistica per il carciofo. Azienda Sardinian Fruit s Sardara (Loc. Sa Rodina) - Prova clone Violet t o Descrizione della prova Superf icie parcella Sest o d impiant o (m) Piant e x Ha Dat a t rapiant o 2.240 2x1 5.000 25/09/2010 Violetto L azienda ha proceduto a un accurata selezione del materiale prelevato presso le Aziende Agris, utilizzando per un primo impianto solamente quello ritenuto più affidabile. Questa procedura ha consentito di azzerare in sostanza il numero di piante improduttive. Su un secondo impianto, effettuato invece con parte del materiale precedentemente scartato, si sono rilevati dei dati molto peggiori in termini di piante piccole e di fallanze. Azienda Sardinian Fruit s Sardara (Loc. Sa Rodina) - Prova clone Violet t o Valut azione dell invest iment o Violetto Violetto (2 trapianto) Piant e improdut t ive * Piant e piccole Piant e selvat iche Fallanze 0 0 0 0 30 15 0 15 * In questa colonna viene riportata la sommatoria della percentuale di piante piccole, selvatiche e fallanze. La produzione è stata rilevata su entrambi gli impianti ma si riportano solamente quelli che si riferiscono all impianto effettuato con la prima selezione del materiale di propagazione. 26

Azienda Sardinian Fruits Sardara (Loc. Sa Rodina) - Prova clone Violetto Risultati produttivi produttive Atrofia dei primi capolini Data di inizio raccolta raccolti per pianta Violetto 720 0 Fine dicembre 5.400 7,5 Risulta evidente come, con un attenta gestione del materiale di propagazione e della tecnica colturale, il clone selezionato dall Agenzia Agris possa fornire risultati quali - quantitativi molto validi anche per il carciofo Violetto. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE L attività realizzata nella stagione 2010 2011, ha permesso di valutare le caratteristiche dei cloni selezionati dall Agenzia Agris nelle diverse situazioni pedoclimatiche e colturali che caratterizzano la carcioficoltura isolana. Dall analisi dei dati rilevati dalle diverse prove, possono emergere le seguenti considerazioni, che andranno peraltro confermate nel corso di altre annualità di prova: Agris 1 è risultato essere un clone sicuramente precoce e produttivo, che presenta, in alcune situazioni climatiche, dei problemi qualitativi legati a un apparente invecchiamento del capolino con eccessiva tendenza all apertura delle brattee esterne; Agris 2 ha dimostrato delle indubbie caratteristiche qualitative ma dall esperienza maturata dal ciclo di prove fin qui realizzate, andrebbe probabilmente posizionato su epoche di trapianto più tardive, per produzioni programmate dalla fine di gennaio, per limitare i già citati fenomeni di deformazione e atrofia del capolino; I due cloni ma soprattutto Agris 2, sembrano non adattarsi a tecniche di forzatura molto spinta, in termini di epoca di trapianto, sesti d impianto molto fitti, ormonature, che apparentemente amplificano i problemi legati all atrofia dei primi capolini. Probabilmente, la vigoria derivante dal processo di risanamento non si concilia con tali tecniche, lasciando presupporre la necessità di successivi passaggi di moltiplicazione in campo che migliorino l adattamento dei due cloni alle condizioni colturali delle diverse realtà produttive. Il clone di Violetto selezionato dall Agris sembra in grado, quando supportato da una adeguata tecnica agronomica, di garantire produzioni molto interessanti, anche in prospettiva di un potenziamento della destinazione industriale. 27