Codice delle pari opportunità (D.lgs., n. 198 /2006)

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Codice delle pari opportunità (D.lgs., n. 198 /2006) DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE NELL ACCESSO AL LAVORO (art.27) È vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro, in forma subordinata, autonoma o in qualsiasi altra forma, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività, a tutti i livelli della gerarchia professionale. DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE RETRIBUTIVA (art.28) 1. La lavoratrice ha diritto alla stessa retribuzione del lavoratore quando le prestazioni richieste siano uguali o di pari valore. 2. I sistemi di classificazione professionale ai fini della determinazione delle retribuzioni debbono adottare criteri comuni per uomini e donne.

Divieti di discriminazione nella prestazione lavorativa e nella carriera ( art. 29) E' vietata qualsiasi discriminazione fra uomini e donne per quanto riguarda l'attribuzione delle qualifiche, delle mansioni e la progressione nella carriera. La COSTITUZIONE italiana sulla parità retributiva tra uomo e donna sancisce il principio del diritto alla stessa retribuzione per lo stesso lavoro Art. 36 il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità di lavoro svolto e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se e alla famiglia un esistenza libera e dignitosa Art. 37 la donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore

SVANTAGGI DELLE LAVORATRICI RISPETTO AI LAVORATORI più basso tasso di occupazione; più alto tasso di disoccupazione; maggiori difficoltà nell accesso al lavoro (abbandono della ricerca del lavoro); marcata concentrazione nell occupazione a tempo parziale; spesso il part time è una scelta obbligata per le difficoltà di conciliazione dei tempi di cura di figli e familiari e il lavoro. Periodi di inattività o con basse retribuzioni implicano un differenziale in termini di diritti pensionistici o pensioni più basse,che a loro volta possono portare alla povertà nella vecchiaia.

più elevata incidenza nei lavori atipici (con contratti di lavoro meno sicuri e meno tutelati); concentrazione in occupazioni e settori a cui sono associati minori livelli retributivi rispetto alle posizioni lavorative e alle occupazioni tipicamente maschili debole presenza nelle posizioni apicali; le posizioni lavorative occupate dalle donne si caratterizzano per prospettive di avanzamenti di carriera minori rispetto alle posizioni lavorative tipicamente maschili

Segregazione orizzontale: concentrazione in settori a bassa remunerazione (es. servizi alla persona) concentrazione in occupazioni considerate tipicamente femminili (es.maestre d asilo) allocazione in comparti all interno delle imprese meno strategici (es.assemblaggio) Segregazione verticale: inserimento in posizioni lavorative con scarse possibilità di avanzamenti di carriera ostacoli alla progressione di carriera presenza del tetto di cristallo scarsa presenza di donne nelle posizioni apicali

TASSI OCCUPAZIONE E DISOCCUPAZIONE tasso occupazione tasso disoccupazione 2013 2014 2013 2014 VENETO M 72,70% 72,90% 6,10% 5,70% F 53,30% 54,50% 9,60% 9,80% VERONA M 75,60% 75,10% 3,70% 3,50% F 53,70% 59,80% 8,80% 6,70% ITALIA M 64,70% 64,70% 11,50% 11,90% F 46,50% 46,80% 13,10% 13,80%

OCCUPAZIONE PER TIPO DI CONTRATTO E SESSO Veneto 2013 Maschi Femmine % DISTRIBUZIONE %Maschi su totale lav Maschi DISTRIBUZIONE %Femmine su totalelav Femmine lavoratori a Tempo Pieno 61,5% 38,5% 100 94,4% 63,1% di cui: a tempo indeterminato 62,3% 37,7% 100 87,3% 56,3% a tempo determinato 49,5% 50,5% 100 3,1% 3,4% con contratti contratti 55,3% 44,7% 100 4,0% 3,5% lavoratori a Tempo Parziale 13,9% 86,1% 100 5,6% 36,9% di cui: a tempo indeterminato 12,3% 87,7% 100 4,5% 33,8% a tempo determinato 28,4% 71,6% 100 1,1% 3,1% TOTALE LAVORATORI 51,6% 48,4% 100 100,0% 100,0% Settori con maggior presenza femminile a Part Time Ristorazione Servizi alla Persona Istruzione Commercio

TASSO DI FEMMINIZZAZIONE PER CATEGORIA PROFESSIONALE % di donne sul totale - Veneto 2013

RETRIBUZIONE LORDA MEDIA ANNUA PER SESSO E CATEGORIA PROFESSIONALE - Veneto anno 2013 dirigenti 17,84% 105.091 127.911 medici 14,47% 70.053 81.901 quadri contratti a progetto 13,37% 22,30% 35.311 45.448 53.861 62.175 MASCHI FEMMINE impiegati 29,13% 23.957 33.804 % infermieri 10,41% 30.858 27.647 operai 32,60% 17.515 25.987 apprendisti ausiliari sanità 13,38% -7,71% 19.647 17.019 17.582 18.938

DIFFERENZA RETRIBUZIONE MEDIA ANNUA PER PRINCIPALI SETTORI PER SESSO -Veneto anno 2013 14.230 15.130 21.990 MASCHI FEMMINE Differenza 276 725 6.974 5.131 21.027 16.775 11.164 7.560 7.275

REDDITO MEDIO MENSILE OCCUPATI A TEMPO PIENO PER SESSO ED ETA Veneto 2013

REDDITO MEDIO MENSILE OCCUPATI A TEMPO PIENO TITOLO DI STUDIO E SESSO -Veneto 2013

CONVALIDA DELLE DIMISSIONI E RISOLUZIONI CONSENSUALI Art. 55 D.lgs n.151/2001 convalida dimissioni risoluzioni consensuali totale F M F M ITALIA 2014 20.774 3.545 1.706 308 26.333 3% VENETO 2014 2.711 572 98 25 3.406 5% VERONA 2014 569 111 12 18 710 2015 615 180 29 12 836 18%

MOTIVAZIONI F M incompatibilità tra occupazione lavorativa e assistenza al neonato x mancato accoglimento al nido 106 7 incompatibilità tra occupazione lavorativa e assistenza al neonato x assenza parenti di supporto 75 12 elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato (asilo nido, baby sitter) 8 2 passaggio ad altra azienda 107 163 mancata concessione del part time /orario flessibile/modifica turni 102 6 desiderio di cura della prole in maniera esclusiva 115 cambio residenza/distanza sede di lavoro/ricongiungimento al coniuge 13 2 chiusura/cessazione/trasferimento azienda 10 altro 108 TOTALE 644 192