L ESPERIENZA DELLA REGIONE UMBRIA NELLA RICOSTRUZIONE POST-SISMA

Documenti analoghi
Il Centro di Protezione civile di Foligno: progetto e monitoraggio sismico

Dott. Ing. Maurizio Alivernini Direttore Regionale VV.F. Basilicata


RETE REGIONALE DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE PROGRAMMA REGIONALE DI POTENZIAMENTO

Prepariamo le Comunità e diamo risposta a emergenze e disastri

Il Sistema Nazionale di Protezione Civile. Campi scuola Anch io sono la protezione civile

LA GESTIONE DELL EMERGENZA NELLA TUTELA DEI BENI CULTURALI: L ESPERIENZA DELL ABRUZZO

CHI E LA PROTEZIONE CIVILE? TUTTI SIAMO LA PROTEZIONE CIVILE!!!

Dipartimento della protezione civile Titti Postiglione Ufficio Volontariato, formazione e comunicazione

OPERE PUBBLICHE. TERREMOTO DEL CENTRO ITALIA Teramo, 9 giugno 2017

ATTIVITA DEL GEOMETRA ALL INTERNO DEI C.O.C.: L ESPERIENZA SUL CAMPO presso il C.O.C. CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO) eventi sismici maggio 2012

PROTOCOLLO D' INTESA. tra COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI VICENZA CROCE ROSSA ITALIANA SEZIONE DI VICENZA

Il Servizio Civile Nazionale, che dal 1 gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria, è l opportunità messa a disposizione dei giovani

Piano regionale delle emergenze e Piano Comunale di emergenza. Azzano Decimo

Comune di Valle Salimbene (PV) Piano di Emergenza Comunale

Il Gis per la gestione dell emergenza_l applicativo ERIKUS

Source: Il Giornale Di Vicenza Country: Italy Media: Printed. Author: Date: 2016/11/01 Pages: 18-18

ATTIVITA ANTINCENDIO BOSCHIVO 2012 GEMELLAGGIO REGIONE PUGLIA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

ORE 3.32: IL SISMA COLPISCE NELLA NOTTE DESCRIZIONE CATENA DELLE INFORMAZIONI DAL SISMA ALLE PRIME ORE DEI SOCCORSI

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI TORRIONI

CROCE ROSSA ITALIANA

VIAREGGIO 29 GIUGNO La pianificazione comunale nella gestione del rischio merci pericolose

Ordinanza n. 54 del 4 dicembre 2015

Aggiornamento del

L AS A S S I S ST S EN E Z N A A A L A LA A PO P P O O P L O AZ A ION O E N E VU V L U NE N R E A R B A I B LE

ALLEGATO 1 TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

11/08/2009. Dati aggiornati alle ore del. L Aquila, 11 Agosto 2009 DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

TERREMOTO: GIANCARLO (CONFSAL VVF), VIGILI DEL FUOCO INTERVENUTI TEMPESTIVAMENTE

I Piani di Protezione Civile. Campi scuola

GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN CAMPO DI ACCOGLIENZA. IL MANUALE DA CAMPO DI REGIONE LOMBARDIA

La Catena di Comando Integrata Regionale

Obiettivo strategico 3. Prepariamo le comunità e diamo risposta a emergenze e disastri. Patrizia Voi CRI Castiglione delle Stiviere

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROTEZIONE CIVILE. Comune di. Località ESERCITAZIONE DOCUMENTO DI IMPIANTO

Piano di Emergenza Provinciale Rischio Sismico

EMERGENZA SISMICA CENTRO ITALIA

AVVISO PREMESSO VISTE:

CATALOGO SISMA STRUTTURA ANTISISMICA TESTATA E COLLAUDATA LEADER EUROPEO DA OLTRE 30 ANNI

la protezione civile nella pianificazione e gestione delle emergenze sismiche: dal nulla a riferimento su scala mondiale

Logistica in Protezione Civile

Ruolo e coordinamento delle componenti e delle strutture di protezione civile

Esercitazione Rischio Sismico

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della protezione civile. Gestione delle emergenze di protezione civile

IL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE E LA RISPOSTA AGLI EVENTI EMERGENZIALI

IL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE e I SERVIZI ESSENZIALI CONVEGNO ABI Basilea 3 Risk and Supervision 2014

PIANO OPERATIVO DI INTERVENTO

GRUPPO COMUNALE DI PIOVE DI SACCO

Sisma Centro Italia 2016 PROCEDURA «FAST» PER IL RILIEVO DELL AGIBILITA POST - SISMA

L Italia sismica Dati socio-demografici e strutturali dei comuni del centro Italia

Aggiornamento del

PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL COMANDO VIGILI DEL FUOCO DI MATERA LA CROCE ROSSA ITALIANA DI MATERA

Tra la pianificazione ordinaria e di emergenza: CLE e SUM

Aggiornamento del

Valerio Baiocchi, Donatella Dominici, Rachele Ferlito, Francesca Giannone, Massimo Guarascio, Maria Zucconi Guarascio, Maria Zucconi,

SCHEDE AEDES ACCORGIMENTI SULL ESATTA COMPILAZIONE

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni del Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Lecco

GISTAT. L innovazione tecnologica nel processo di aggiornamento delle Basi Territoriali per i Censimenti

L Aquila 2009, un terremoto post-moderno

Applicazione delle Moderne Tecnologie Antisismiche ai Beni Culturali

MODELLO D INTERVENTO B/6.4 Rischio antropico e residuo Incidenti navali EVENTO NON PREVEDIBILE

PIANO DI EMERGENZA COMUNALE (Piano di Protezione Civile)

SCHEDA CORSO. Operatore C.R.I. Attività Emergenza OP.EM.

Riprendiamo dal sito internet del Dipartimento della Protezione Civile e ripubblichiamo.

Delegato Nazionale CRI per le attività di emergenza Roberto Antonini

STudio di fattibilità

Organizzazione C.O.M. e C.O.C. LE FUNZIONI del Geometra assegnato al Comune colpito

TERREMOTO ITALIA CENTRALE: NUMERI D'EMERGENZA E DONAZIONI

Emergenza Terremoto Abruzzo 2009

Analisi tecnico-economica sulla ricostruzione degli edifici privati a L Aquila

Instabilità di versante nella città di Roma

SCHEDA Rischio Sismico (sulla base delle banche dati provinciali) Versione DICEMBRE 2014

Telerilevamento e dissesto idrogeologico stato dell arte e normativa

LE IMPLICAZIONI DI TIPO AMMINISTRATIVO E GIURIDICO A SEGUITO DELLA COMPILAZIONE DELLE SCHEDE AEDES

PIANO OPERATIVO PER GLI EDIFICI SCOLASTICI DI PROPRIETA COMUNALE IN CASO DI EVENTO SISMICO

Il soccorso tecnico urgente organizzazione, competenze, modalità d intervento

cav. Luigi Fasani 1 La legislazione 1970 Legge 996 Norme sul soccorso e l assistenza alle persone colpite da calamità

Prot. N 224/2014 del 03/01/2014. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ROMA. Al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ROMA

Indice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E

I PIANI DI PROTEZIONE CIVILE IN CASO DI TERREMOTO

AGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015

iniziative volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita(art.5 L.100/2012).

LA PROTEZIONE CIVILE. CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Ispettorato Regionale Marche

IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1 COMMA 2 DEL D.L.N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE N.

SOTTOPROGETTO 3 MODENA L AZIONE DEL VOLONTARIATO NEGLI INCENDI BOSCHIVI

Regione Umbria. Decreto 19 maggio 2017, n. 4

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI TEORA

SCHEDA CORSO. Denominazione Corso. Coordinatore C.R.I. Attività Emergenza

ESERCITAZIONE INTERFORZE "VALLE DI DAONE 2012"

PIANI DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE

Ordinanza n. 93 del 21 dicembre Modifiche alle disposizioni contenute nelle Ordinanze

provincia di mantova

Censimento danni e agibilità post-sisma della Regione Toscana REPORT FINALE

PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DI LUOGOSANO

Funzioni di supporto secondo il Metodo Augustus

COMUNE DI FOLIGNO Provincia di Perugia

Giovanni Spampinato. 33 Viale Angelo Vasta Catania.

IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

Piano Provinciale di Emergenza

SCHEDE PROCEDURALI. SP 2.b.1_1Pr RISCHIO INCENDI BOSCHIVI PREALLARME. Comune di Scanzorosciate PIANO DI EMERGENZA COMUNALE SP 2.b.

Transcript:

L ESPERIENZA DELLA REGIONE UMBRIA NELLA RICOSTRUZIONE POST-SISMA Ing. Sandro Costantini Dirigente del Servizio Protezione Civile L'esperienza della Regione Umbria nella ricostruzione post sisma 1

Indice dell intervento Convegno L Umbria nella strategia di risposta all emergenza del Sistema Nazionale di Protezione Civile Assistenza alla popolazione Supporto alle attività di rilievo e censimento danni - Il Web Gis per la mappatura del danno L esperienza del 1997 L'isolamento sismico di edifici strategici 2

L Umbria nella strategia di risposta all emergenza del Sistema Nazionale di Protezione Civile Assistenza alla popolazione L intervento della Regione, attivato la notte stessa dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile e successivamente gestito dal Coordinamento delle Regioni e delle province autonome, è iniziato a poche ore dalsisma. Supporto alle attività di rilievo e censimento danni La regione Umbria, quale responsabile della funzione 1 Tecnica di valutazione e censimento danni per il COM 5 (Paganica), si è occupata del coordinamento delle squadre di tecnici specializzati nelle verifiche di agibilità provenienti dall'umbria e operanti presso le 10 frazioni che afferiscono al COM 5 ossia oltre Paganica Onna, Tempera, San Gregorio, Bazzano, Assergi, Aragno, Pescomaggiore, Filetto e Camarda 3

Assistenza alla popolazione Convegno 4

Assistenza alla popolazione Sono stati allestiti, in prima battuta, tre campi sotto il coordinamento regionale. Successivamente essa è stata chiamata anche presso: il COM 5 di Paganica, quale responsabile della: - Funzione Tecnica di valutazione e censimento danni - Funzione Materiali e mezzi, assistenza alla popolazione, logistica evacuati il COM 6 di Navelli, alla sua vice direzione 5

Assistenza alla popolazione Convegno Le risorse messe in campo dalla Regione Umbria sono state pertanto finalizzate: - sia alla gestione dei campi di accoglienza di Paganica -sia alle attività iàassegnate presso icom Sono stati sempre presenti, in media: -10 funzionari regionali (con turni di una settimana) -60 volontari (alternati in contingenti settimanali) Il campo di Paganica gestito direttamente dalla Regione Umbria, oggi in via di completo smantellamento, è stato articolato in 80 tende,, tra quelle destinate ai soccorritori e quelle destinate alla popolazione, con una media giornaliera di 260 persone assistite (è stata toccata la punta massima di quasi 1200 assistiti durante la prima fase dell'emergenza) con circa 400 pasti giornalieri serviti dalla mensa del campo. 6

Assistenza alla popolazione Convegno 7

Supporto alle attività di rilievo e censimento danni Convegno L'uso ottimale dei sistemi GIS, consolidato negli anni dalla Regione Umbria nell ambito delle sue attività di previsione e prevenzione, ha permesso di rendere velocemente operativo un avanzato strumento di supporto alle attività di rilievo e censimento danni causati dal terremoto anche in un territorio, quale quello abruzzese, che non gli era proprio. 8

Il Web Gis per la mappatura del danno Lo strumento utilizzato consiste in un applicazione browser-based based estremamente flessibile, capace di fornire ai singoli soggetti coinvolti nelle operazioni di rilievo un quadro operativo condiviso (Common Operative Picture, COP) e caratterizzato da un interfaccia intuitiva. 9

Il Web Gis per la mappatura del danno I dati raccolti possono essere visualizzati in una applicazione che permette di creare un quadro operativo condiviso per tutti i soggetti del sistema 10

Il Web Gis per la mappatura del danno Attraverso questo Web GIS è possibile consultare i dati degli edifici censiti ed effettuare report sullo stato di avanzamento del censimento danni sia per sezione si per località ISTAT. 11

Supporto alle attività di rilievo e censimento danni ESITO COMPLESSIVO VERIFICA AGIBILITA C.O.M. 5 PAGANICA A B C D E F AGIBILE TEMPORANEAMENTE INAGIBILE PARZIALMENTE INAGIBILE DA RIVEDERE INAGIBILE INAGIBILE RISCHIO ESTERNO TOTALE RILIEVI 1713 517 101 40 1795 295 4461 38,40% 11,59% 2,26% 0,90% 40,24% 6,61% L'attività si è sviluppata mediante quasi 4.500 verifiche di agibilità in poco più di tre mesi di lavoro. 12

Supporto alle attività di rilievo e censimento danni Il sistema utilizzato per il censimento danni è basato su tecnologia GIS della ESRI Inc. e sviluppato, per la Regione Umbria, da TEAM Informatica sas di Perugia. Lato server è stato utilizzato come motore ArcGIS Server, mentre lato client ArcGIS Engine. Il sistema vive basandosi su un solido Geodatabase centrale che funge da collettore dei dati (data t fusion) ) sia di quelli raccolti dagli operatori sia di quelli provenienti da molteplici provider privati, nazionali e internazionali. I client cartografici trasmettono le schede degli edifici censiti al repository centrale attraverso una componente software costruita ad hoc per consentire l aggiornamento disconesso con protocollo SSL. 13

L esperienza del 1997 E interessante t ricordare come la Regione Umbria sia stata t direttamente colpita da una grave emergenza di natura sismica nel suo recente passato, sia pure con conseguenze molto diverse dal caso dell Abruzzo. Il terremoto del 26 settembre 1997 (6.1 Richter), investì un area vastissima (fino a comprendere anche gran parte della confinante Regione Marche), andarono distrutte numerose frazioni del comune di Foligno ed altri centri (oltre 80.000 case danneggiate) e ci furono gravi danni alle città, soprattutto alle bellezze artistiche (fra le quali la volta della Basilica superiore di San Francesco di Assisi). Tuttavia, nonostante l estrema estensione geografica delle zone colpite, si piansero 11 morti e ci furono solo un centinaio di feriti. 14

L esperienza del 1997 La RICOSTRUZIONE degli EDIFICI secondo 3 modalità d intervento: Ricostruzione LEGGERA : edifici sgomberati con danni significativi Ricostruzione PESANTE : edifici con livelli di danno e vulnerabilità differenziati Ricostruzione INTEGRATA : edifici ed infrastrutture in centri e nuclei storici gravemente danneggiati 15

L esperienza del 1997 Ricostruzione i INTEGRATA: 188 Piani Integrati di Recupero (P.I.R.) La perimetrazione dei centri e nuclei storici Le Unità Minime di Intervento Le fasce di priorità I Consorzi tra proprietari p 16

Programma Integrato di Recupero di NOCERA UMBRA 17

Unità Minime Intervento 18

L isolamento sismico di edifici strategici Il Centro Regionale di Protezione Civile in Foligno Gli eventi sismici del 1997 hanno indotto il Ministro dell Interno ad emettere l Ord. 2783/98 in cui dispone la stipula di un Accordo di Programma, per la realizzazione nel Comune di Foligno di un AREA ATTREZZATA A SERVIZI PER LA PROTEZIONE CIVILE in cui è previsto il CENTRO REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE comprensivo di: area di stoccaggio per i materiali e mezzi, distaccamento dei Vigili del fuoco con annesso campo base, struttura di servizio per la Croce Rossa Italiana, struttura per la conservazione e restauro dei beni culturali li mobili. L Accordo è stato stipulato il 20 novembre 1998 19

Soggetti firmatari dell'accordo REGIONE UMBRIA DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE PROVVEDITORATO REGIONALE OO.PP CROCE ROSSA ITALIANA COMANDO PROVINCIALE VV.F COMUNE DI FOLIGNO CONSORZIO BONIFICAZIONE UMBRA 20

Centro Regionale Protezione Civile 21

Distaccamento VV.F 22

Caserma Corpo Forestale dello Stato 23

Palazzina Servizi Ingresso 24

Edificio Sala Operativa 25

Edificio Sala Operativa 26

Edificio Sala Operativa 27

Edificio Sala Operativa 28

Edificio Sala Operativa 29

Edificio Sala Operativa 30

Edificio Sala Operativa 31

Deposito Attrezzature primo intervento BBCC 32

Deposito Attrezzature primo intervento BBCC 33