NUOVA STRADA DI COLLEGAMENTO TRA VIA MOSCA E VIA ROMANO, FORMIGINE (MO).

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ArcheoModena (Associazione professionale Benassi-Guandalini-Maldini-Scaruffi) Sede legale: Strada Gherbella n 294/B archeomodena@gmail.com Sede operativa: Via G. A. Cavazzi, 25 41124 Modena C.F./ P.IVA: 03324690365 TEL./ FAX 059.4820671 Modena, Gennaio 2016 NUOVA STRADA DI COLLEGAMENTO TRA VIA MOSCA E VIA ROMANO, FORMIGINE (MO). RELAZIONE DI ARCHEOLOGIA PREVENTIVA Committenza: Formigine Patrimonio s.r.l.(dirigente aree tecniche Arch. Alessandro Malavolti, progettista Ing. Andrea Martinelli) Testi, documentazione fotografica, elaborazioni grafiche: Francesca Guandalini Elaborazioni cartografiche: Simona Scaruffi

PREMESSA Sulla base di quanto prescritto dal Regolamento del Codice degli Appalti (DPR 207/2010) il Comune di Formigine ha richiesto uno studio storico-cartografico, topografico ed archeologico di tipo preliminare per la zona in cui è prevista la costruzione di un nuovo asse di collegamento tra via Mosca e via Romano, a Formigine. L area di interesse è localizzata nella periferia settentrionale di Formigine, in una zona di campagna, dove si è progettato nuovo asse stradale ed una rotatoria che permettano una viabilità più agile per i collegamenti tra via S. Giacomo, via Mosca, Via Corassori e Via Romano. (TAV. 1). PROGETTO DI NUOVA VIABILITÀ: DESCRIZIONE DELL OPERA Il progetto prevede sia la costruzione di una rotatoria, che andrebbe a modificare il crocicchio in cui attualmente confluiscono via Corassori, via San Giacomo e Via Mosca, sia la costruzione di un nuovo asse stradale rettilineo di collegamento tra via Mosca e via San Giacomo. Tale via, della lunghezza di 420 m circa, è stata progettata in una zona di aperta campagna delimitata, solo ad ovest, da un area di edifici residenziali di recente costruzione. In questa lunga striscia di terreno l asse stradale previsto ha una larghezza complessiva è di 12,80 m, poiché è costituito da una pista ciclabile sul lato ovest (3,00 m di larghezza), dalla strada vera e propria, al centro (8 m di larghezza) e da un marciapiede, sul lato est (1,8 m di larghezza). Sia nella area della strada sia in quella della rotatoria è previsto il passaggio di due reti di sottoservizi: la rete fognaria e quella elettrica per tutta la lunghezza dell asse stradale (TAV. 2). Quote di scavo Le quote di scavo previste per l asse viario nel suo complesso non sono superiori ad 1 m di profondità dal piano di campagna, diversamente dalle quote progettate per il passaggio dei sottoservizi. Infatti per l interramento della linea enel, la quota di scavo è di costante e raggiunge la profondità di 1,5 m dal piano di campagna; sono variabili invece le quote previste per la rete fognaria. In corrispondenza della rotatoria, in particolare nell innesto su via San Giacomo, la quota di scavo è di circa 1, 8 m dal piano di campagna, poi scende fino a 2 m in prossimità della sezione 9; dalla sezione 9 alla sezione 12 le quote di scavo sono 1,5 m dal p.c., in prossimità della sezioni 13 sono di circa 1,8/2 m, mentre nella parte terminale, fino alla sezione 16, sono di circa 1,2/1,3 m dal piano di campagna. (TAV. 2). 1

INQUADRAMENTO GEOLOGICO DEL TERRITORIO E ATTESTAZIONI ARCHEOLOGICHE Da un punto di vista geologico il territorio di Formigine e l area prossima al suo centro si trovano su un deposito continentale affiorante (AES 7 b, Unità di Vignola) riconoscibile nelle aree pedecollinari del modenese per la presenza di una notevole estensione di corpo ghiaioso. Questa ghiaia indica l esistenza di conoidi fluviali, che testimoniano il passaggio di corsi d acqua nel territorio, inquadrabili al Pleistocene superiore. 1 A Formigine, oltre alla conoide del fiume Secchia esistono anche le conoidi del T. Tiepido e del T. Fossa, in particolare quest ultima si trova sotto il paese di Formigine stessa. 2 Sul deposito continentale affiorante nel territorio di Formigine (AES 7 b) sono attestati siti archeologici documentati immediatamente al di sotto rispetto allo strato arativo. Questa particolare caratteristica geo-archeologica è riscontrabile anche nell area circostante e prossima alla zona in cui è prevista la realizzazione della strada. Di seguito si elencano e descrivono i siti vicini all area di interesse compresi all interno di un ideale circonferenza di raggio 1,1 km, che ha il proprio centro nel mezzo dell area interessata dal passaggio della futura strada. Per comodità vengono prima elencati i siti che si trovano ad ovest rispetto alla S.S. 12, ed in seguito quelli individuati ad est (TAV. 1; Figura 1) È nota una segnalazione di un sito di età romana, posizionato lungo via Mosca, costituito dal rinvenimento di alcuni laterizi documentati in dispersione (FO 147) 3 ; in prossimità dell estremità occidentale di via Mosca, a circa 120 m a sud rispetto al tracciato viario, in un terreno agricolo, sono stati documentati alcuni frammenti di ceramica in impasto, inquadrabili tra VI-IV sec. a.c., riferibili ad una frequentazione dell età del ferro non meglio specificata (FO 167). 4 Nel podere Gatti, lungo via Mosca, viene posizionato un sepolcreto di età medievale rinvenuto, in modo fortuito, durante alcuni scavi condotti nel 1875 (FO 148) 5. Dalla stessa zona, ma da un area di ubicazione assai incerta, viene la notizia riguardante il rinvenimento di materiali sporadici, probabilmente di epoca preistorica (FO 149). Nel corso del 2015, sono stati documentati due siti archeologici rinvenuti in seguito ad interventi di archeologia connessi ad opere urbanistiche; tali siti si trovano l uno a nord (FO1/2015), l altro a sud (FO1/2015) rispetto alla zona interessata al passaggio del percorso viario in progetto. 1 Carta Geologica d Italia, Sassuolo, foglio 219, vedi inoltre Note illustrative della Carta Geologica d Italia, Firenze 2005, pp. 98-102 2 Carta Geologica d Italia, Sassuolo, foglio 219, vedi inoltre Note illustrative della Carta Geologica d Italia, Firenze 2005, pp. 98-102 3 PELLEGRINI S. C., FO 147.Via Mosca, in Atlante III, 2, 2009, p. 295. 4 RESTELLI E., FO 167, Formigine, via Mosca, in Atlante III, 2, 2009, p. 266. 5 CIANCIOSI A., FO 148. Casinalbo, Podere Gatti, in Atlante III, 2, 2009, p. 306. 2

In un lotto residenziale, sito in via Romano 5, nel gennaio-febbraio del 2015, è stato indagato un sito caratterizzato da tre principali fasi di frequentazione. Ad 1 m di profondità dal piano di campagna è stato rilevato un suolo di epoca rinascimentale-moderna; alla profondità di circa 1,6 m si è rilevato uno strato di accumulo di età romana, mentre a 2 m di profondità è stato documentato uno strato di frequentazione di epoca eneolitica, testimoniato da alcune strutture negative e da materiali litici e ceramici (FO1/2015). 6 Nel lotto compreso tra la ferrovia, via San Giacomo e via Mosca, grazie ad indagini archeologiche preventive, preliminari la realizzazione di un supermercato, a circa 1 metro di profondità dal piano di campagna è stata documentato un suolo antico con tracce di frequentazioni riferibili ad epoca neo-eneolitica; Alla quota di circa 2 m di profondità è stato rilevato un secondo paleo suolo, privo di tracce di antropizzazione. Tale suolo è ipoteticamente inquadrabile ad un periodo precedente il neolitico (FO2/2015). 7 Ad est rispetto al tracciato della S.S. 12 sono documentati siti archeologici il cui inquadramento cronologico è analogo a quelli finora elencati. In via Mazzini, in prossimità dell attuale torrente Cerca, sono stati raccolti alcuni frammenti ceramici riferibili all età del bronzo. Tale segnalazione è stata interpretata come una traccia di frequentazione del territorio riferibile ad epoca protostorica (FO 55) 8. In prossimità di villa Guastalla sono stati documentati, tramite ricerche di superficie, i resti di un probabile edificio rustico di età romana, i cui materiali ceramici consentono di ipotizzare una lunga frequentazione compresa tra il II/I sec. a.c. ed il IV/VI sec. d.c. (FO 1) 9 ; nella stessa zona è noto un rinvenimento sporadico riferibile all epoca neolitica (una cuspide di freccia) (FO 14) 10 ed un insediamento dell età del ferro, testimoniato da ricognizioni di superficie, con materiali ceramici inquadrabili tra VI-III sec. a.c. (FO 24) 11. Per quanto riguarda l organizzazione agraria del territorio di epoca romana, cioè la centuriazione, la zona oggetto di ricerca è pienamente inserita nell agro della colonia di Mutina. In particolare l area si trova ad est rispetto al tracciato ipotizzato per il KK5.(Tav. 1; Figura 15) 12 6 BENASSI F., Indagini archeologiche nell ambito del progetto di realizzazione di una nuova palazzina abitativa. Via Romano 5, Formigine. Relazione tecnica redatta da ArcheoModena consegnata in Soprintendenza. 7 BENASSI F., Indagini archeologiche preventive nell ambito del progetto di costruzione di un supermercato Coop-Estense. Formigine (MO), Via Mosca-Via San Giacomo. Area dell ex stabilimento Bonollo. Relazione tecnica redatta da ArcheoModena consegnata in Soprintendenza. 8 PELLACANI G., FO 55. Formigine, via Mazzini, in Atlante III, 2, 2009, p. 255. 9 CORTI C., POGGI C., FO 1. Casinalbo, Villa Guastalla, S.S. dell Abetone e del Brennero (n. 12), in Atlante III, 2, 2009, p. 273-275. 10 LABATE D., FO 14. Casinalbo, Villa Guastalla, S.S. dell Abetone e del Brennero (n. 12), in Atlante III, 2, 2009, p. 236. 11 RESTELLI E., FO 24. Casinalbo, Villa Guastalla, S.S. dell Abetone e del Brennero (n. 12), in Atlante III, 2, 2009, p. 262-263. 12 LABATE 2011, pp. 26-27. 3

Figura 1: Carta delle Potenzialità archeologiche della Provincia di Modena, scala 1:8.000. La linea rossa individua l area di passaggio del progettato tracciato viario. Dall analisi della carta delle potenzialità archeologiche della zona, nata dall unione dei dati archeologici, topografici e geologici nel tentativo di prevedere i rischi archeologici di una specifica area, si evince come i potenziali siti individuabili nell area della progettata strada, si trovino a poca profondità dal piano di campagna e coprano un ampio arco cronologico. 13 La zona infatti si trova all interno di un area classificata con un colore verde chiaro. Tale colorazione indica una modesta conservazione di siti datati tra il periodo romano e l età moderna poiché affioranti e spesso distrutti dai lavori agricoli; per quanto concerne invece i siti databili tra l età del bronzo e l età del ferro, che si trovano a quote leggermente più basse rispetto ai primi, l area si contraddistingue per una conservazione del deposito archeologico che varia a seconda delle particolari condizioni geologiche attestate in ogni singola zona, mentre invece è ipotizzata una buona conservazione di siti di età preistorica (Figura 1). 13 Carta della Potenzialità Archeologica pubblicata sul sito (SISTEMONET) della Provincia di Modena. 4

Figura 2: Carta delle Potenzialità archeologiche del Comune di Formigine, elaborata da Maurizio Cattani. Il cerchio verde individua l area interessata dal passaggio del progettato tracciato viario. Oltre alla carta della potenzialità archeologica pubblicata dalla provincia di Modena, si può consultare lo studio specifico per il territorio di Formigine, redatto da Maurizio Cattani. 14 Nella relazione finale della carta di potenzialità archeologica elaborata da Cattani, l area oggetto di indagine è inserita in una zona a potenzialità archeologica media, cioè in un area, che in seguito all analisi geomorfologica, è risultata caratterizzata da forme fluviali di epoca precedente l età romana, con maggiore frequenza di resti archeologici di età preistorica in poi, posti in prossimità della superficie e per cui soggetti ad essere disturbati dai lavori agricoli. 15 Infatti, sulla base della carta geomorfologica elaborata in questo studio, l area oggetto di ricerca, si trova all interno di forme fluviali relitte ipoteticamente inquadrabili tra il neolitico e l età del bronzo (Figure 2, 3). 16 14 M. CATTANI, Carta della Potenzialità archeologica del Comune di Formigine, contenuto all interno del PSC, approvato con delibera il 7-3-2013. 15 M. CATTANI, (vedi sopra), p. 29. 16 M. CATTANI, (vedi sopra), p. 20. 5

Figura 3: Carta geomorfologica elaborata, con suddivisione cronologica delle forme fluviali., elaborata da Maurizio Cattani. Il cerchio rosso individua l area interessata dal passaggio del progettato tracciato viario. Tali considerazioni geomorfologiche sono state recentemente osservate, su un ampia estensione di territorio, nel sito indicato in Tav. 1 come FO 2/2015. Le indagini hanno riguardato un ampio lotto di terreno, precedentemente interessato da alcuni edifici pertinenti alla distilleria Bonollo, recentemente demoliti in previsione della costruzione di un supermercato Coop Estense. Nella parte meridionale del lotto, come già detto, si sono rinvenute tracce di due suoli di epoca preistorica, di cui il primo, di epoca neolitica, individuato immediatamente al di sotto dello strato arativo; il secondo, più antico, rilevato a circa 2 m dal piano arativo. Nella parte centro settentrionale del lotto invece si sono rinvenute tracce di un paleoalveo, individuato alla quota di circa 2-3 m dal piano di campagna attuale, che si ritiene sia in fase con il vicino paleoalveo. Non è però ben chiaro se il paleosuolo neolitico sia realmente concentrato solo nell estremità meridionale del lotto, o se avesse originariamente un estensione maggiore, poiché il primo metro e mezzo di stratigrafia, rilevato nella metà centro settentrionale del lotto, risulta interamente compromesso dalle fabbriche della distilleria demolita nell estate del 2015 (Figura 4). 6

Figura 4: Pianta topografica in cui sono schematicamente rappresentate le evidenze archeologiche e geologiche rilevate nell area dell Ex Distilleria Bonollo, FO2/2015. 7

RICERCA CARTOGRAFICA Nel comune di Formigine, presso l archivio storico, è conservato un utile spoglio della cartografia riguardante il territorio del comune stesso. Tale indagine, eseguita nel 2003-2004 dall archivista Dott. Achille Lodovisi, è stata condotta nel fondo conservato presso l archivio del comune di Formigine e nei fondi dell Archivio di Stato di Modena. Da quanto emerge dalla consultazione di tale spoglio di documenti non esiste una cartografia particolareggiata del territorio di Formigine, a parte alcune carte redatte dai Periti Agrimensori a partire dal 1700: in alcune di queste perizie si conservano schizzi del territorio con indicazioni di caseggiati, strade, canali e i nomi dei proprietari. In generale però la cartografia del territorio di Formigine è a scala alta e riguarda tutta l area nel suo complesso, con indicazione dei corsi d acqua (canali, torrenti, fiume Secchia) e della viabilità di collegamento tra Formigine, Modena e Sassuolo. Nelle due cartografie più antiche, datate agli inizi del XVII, sono illustrati i corsi d acqua e la viabilità (Figure 5, 6, 7, 8). 17 Brevemente si descrivono le due cartografia Seicentesche. Nella prima carta acquerellata conservata presso l Archivio di Stato di Modena (Figure 5, 6) è stato rilevato il territorio compreso tra Castellarano e Modena, 18 con particolare attenzione ai corsi d acqua. Nella parte di mappa riguardante il territorio di Formigine si nota la deviazione dell antico corso del torrente Fossa nel fiume Secchia. Il Fossa venne deviato dai Benedettini nel Sedicesimo secolo per impedire a questo corso d acqua di allagare il territorio di Modena. Originariamente infatti il Fossa-Formigine puntava direttamente su Modena, terminando il proprio corso nella zona delle Morane, cioè presso i Paduli. 19 Il torrente Fossa-Formigine fu probabilmente una delle causa delle ripetute alluvioni di Modena in età romana e trado-antica. 20 Nella seconda carta seicentesca dunque è ben evidenziata tale deviazione, inoltre si nota il canale di Secchia che procede con un unico corso fino alla Fossa di Spezzano; da qui si divide in due rami, l uno prende il nome di canale di Corlo-canale di Modena e l altro canale di Formigine. Verso Modena i loro tracciati si avvicinano nuovamente ed entrano in città passando sotto la fossa fortilizia; nei loro percorsi indipendenti, entrambi i canali alimentano una serie di mulini. 21 Nella zona a nord rispetto al centro di Formigine, la carta mette in evidenza il passaggio del torrente Cerca che raggiunge Casinalbo da qui devia per Baggiovara fino confluire nel canale Soratore, situato nella zona settentrionale di Modena (Figure 7, 8). 17 ASMo, Mappario Estense, Serie Generale, n. 155; ASMo, Mappario Estense, Grandi Mappe, n. 50. 18 ASMo, Mappario Estense, Serie Generale, n. 155. 19 BERTOLANI 1997, p. 16. 20 CALZOLARI 1981, pp.. 21 LOMBARDINI 1990, pp. 64-65. 8

Per la conoscenza della viabilità antica di questo territorio risulta assai significativa una cartografia del XVIII secolo 22, redatta dal Vandelli, in cui è rappresentata la pianura modenese e la zona di Formigine (Figure 9-10), con indicazione dei principali assi viari accompagnati dai rispettivi toponimi. Il tracciato della via Cava, impostato sui paleo alvei del Cerca e del Grizzaga, da Formigine procedeva verso sud raggiungendo Spezzano, Torre delle Oche e Rocca Santa Maria. 23 La via diretta a Sassuolo si divideva in due rami: l uno costeggiava il canale di Corlo, l altro si dipartiva a sud di Formigine e procedeva verso Sassuolo; La vecchia strada Modena-Sassuolo, rinnovata nel 1778 col tracciato dell importante arteria stradale conosciuta come via Giardini, attraversa tutta la pianura. Per quanto riguarda invece nello specifico il territorio situato ad est rispetto a Formigine, come detto in precedenza, anche nella carta del Vandelli è rilevato tutto il percorso della Stradella. Tale asse viario, dalla zona di Saliceta S. Giuliano, nel comune di Modena, raggiungeva la Fossa di Spezzano procedendo con orientamento nordest/sud-ovest nelle campagne situate ad est rispetto a Formigine. Per quanto riguarda la produzione cartografica di dettaglio di questa zona settentrionale di Formigine bisogna consultare la cartografia del Carandini, inquadrabile agli inizi del 1800, che precede le tavolette IGM del 1890. Infatti nella carta topografica del Carandini, oltre alla viabilità e ai corsi d acqua sono indicati in modo dettagliato gli edifici, in alcuni casi affiancati dai nomi dei proprietari (figura 11). Cercando in questa cartografia l area oggetto di questa ricerca, si nota come nella metà meridionale vi sia un rettangolo rosso ad indicare la presenza di un edificio. Il rilievo di questo edificio o gruppo di case presumibilmente si ritrova anche nelle carte IGM del 1890 e del 1934-35 (Figure 12, 13). Nella cartografia del 1985-86 al 25.000 si nota già l assetto urbanistico attuale, con la costruzione del quartiere circolare nella parte occidentale dell area. (Figure 14). 22 Il territorio di Formigine in una mappa del XVIII secolo del cartografo ducale Ing. Vandelli. Da TACCHINI, VANDELLI 1990, p. 34. 23 TACCHINI, VANDELLI 1990, pp. 33-34. 9

Figura 5: ASMo, Mappario Estense, Serie Generale, 155 (da Modena a Castellarano). La freccia rossa indica la fossa di Spezzano, le frecce verdi i canali di Corlo e di Formigine, la freccia blu il canale Cerca. Figura 6: ASMo, Mappario Estense, Serie Generale, 155 (da Modena a Castellarano). Particolare di Formigine e del canale di Formigine con i mulini. 10

Figura 7: ASMo, Mappario Estense, Grandi Mappe, 50. La freccia rossa indica la fossa di Spezzano, le frecce verdi i canali di Corlo e di Formigine, la freccia blu il canale Cerca. Figura 8: ASMo, Mappario Estense, Grandi Mappe, 50. 11

Figura 9: il territorio di Formigine in una mappa del XVIII secolo del cartografo ducale Ing. Vandelli. Da TACCHINI, VANDELLI 1990, p. 34. In rosso è evidenziato tracciato della via Cava, in blu il percorso della strada per Modena, poi divenuta Giardini, in verde la strada per Sassuolo, in viola il percorso della Stradella. 12

Figura 10: il territorio di Formigine in una mappa del XVIII secolo del cartografo ducale Ing. Vandelli. Da TACCHINI, VANDELLI 1990, p. 34. 13

Figura 11: IGM, Carta topografica del ducato di Modena levata dietro misure trigonometriche alla scala 1/28 800 per ordine di sua Altezza Reale Francesco IV Arciduca d Austria, Duca di Modena (1825). Sezione 19, colonna 12. Con la linea azzurra è indicata la zona dove è prevista la costruzione della strada, con il cerchio rosso è indicato l edificio cartografato. Figura 12: IGM, Carta topografica in scala 1:25000, Foglio 86, I SE, 1890. Con la linea azzurra è indicata la zona dove è prevista la costruzione della strada, con il cerchio rosso alcuni edifici cartografati in prossimità dell area di indagine. 14

Figura 13: IGM, Carta topografica in scala 1:25000, Foglio 86, I SE, 1934-35. Con la linea azzurra è indicata la zona dove è prevista la costruzione della strada, con il cerchio rosso alcuni edifici cartografati in prossimità dell area di indagine. Figura 14: IGM, Carta topografica in scala 1:25000, 1985-86. Con la linea azzurra è indicata la zona dove è prevista la costruzione della strada. 15

Figura 15: Volo RAF, Fotogramma del 1944, strisciata 20, n. 4008. Particolare sulla zona di Formigine. Le frecce rosse indicano l orientamento dei campi che hanno mantenuto l andamento centuriale, le frecce blu indicano il percorso del Cerca in prossimità del quale non si è mantenuta la divisione del territorio secondo il modello romano della centuriazione. Il cerchio azzurra evidenzia l area di interesse. 16

RICOGNIZIONI DEI LUOGHI Giovedì 14 gennaio si è proceduto alla ricognizione della fascia di territorio interessata dal progetto della strada. Si tratta di una parte sostanzialmente pianeggiante di aperta campagna, la cui quota altimetrica di riferimento, ricavata dalla CTR, è 73 m s.l.m. circa. La zona ricognita può essere distinta in due parti 1) Campo coltivato, delimitato a sud da via Mosca, ad est dalla ferrovia Modena-Sassuolo, ad ovest da via Corassori, e a nord da uno stradello in terra battuta. Tale campo risulta seminato a grano, la cui presenza è causa di bassa visibilità. Nonostante ciò, si sono rilevati alcuni laterizi di età moderna e frammenti di plastica, concentrati lungo il limite occidentale. Campo seminato a grano. 17

Campo incolto I frammenti di laterizi e di plastica sono presumibilmente spiegabili come materiale sparso sul campo inseguito alle lavorazioni qui condotte dall uomo (aratura, erpicatura, ed infine semina), che hanno contribuito a spargere materiale di diversa provenienza su tutta l area. Non si è proceduto ad una ricognizione complessiva del campo per non calpestare la coltura che sta nascendo. 2) Area incolta delimitata a sud dallo stradello in terra battuta, ad ovest dal quartiere di recente edificazione, a nord da via Romano. La visibilità di questa zona è nulla poiché per tutta la sua estensione vi è erba alta, arbusti ed alberi. Purtroppo la buona riuscita della ricognizione archeologica è stata impedita dalle pessime condizioni di visibilità, che per entrambe le aree, possono essere definite medio-basse. 18

CONCLUSIONI In base all analisi dei dati archeologici, topografici e cartografici si ritiene che nella fascia di territorio destinata alla costruzione della strada, inserita in un ampia zona di campagna compresa tra via Mosca a sud, via Corassori ed il quartiere residenziale ad ovest, via Romano a nord e la ferrovia Modena-Sassuolo ad est, possano essere presenti siti archeologici compresi tra l età preistorica e l età medievale-moderna. Il rischio archeologico per tale area è valutabile come medio-alto, in considerazione sia degli studi storico-topografici condotti in precedenza, 24 sia dell analisi di due siti recentemente rinvenuti, individuati in prossimità della zona oggetto di ricerca (FO1/2015; FO2/2015). In estrema sintesi si nota come questa zona faccia parte di un territorio, situato immediatamente a nord rispetto al paese di Formigine (TAV.1), dove sono documentati siti compresi tra l età preistorica e l età moderna spesso individuati immediatamente al di sotto rispetto allo strato arativo. Tale particolare situazione stratigrafica può essere ricondotta alla presenza, in questa zona, di un paleo alveo, attivo in epoca preistorica (Finure 2, 3) il cui corso in seguito si è spostato. La presenza dell alveo è stata recentemente verificata in modo estensivo nel sito FO 2/2015, dove si è inoltre documentato un suolo con tracce di antropizzazione inquadrabile in epoca neolitica, individuato a circa 1 m di profondità dal piano di campagna, ed un secondo suolo privo di tracce di antropizzazione, individuato a 2 m di profondità dal piano di campagna. Tali evidenze, probabilmente riferibili alla presenza di un dosso, sembrano in fase con il vicino paleoalveo (Figura 4). Più completa è la successione stratigrafica ed altimetrica del sito individuato a sud rispetto alla zona oggetto di ricerca, (FO 1/2015) dove a -1 m si è individuato un suolo di epoca moderna, a -1,6 m un suolo di età romana, a -2 m un suolo di epoca neo-eneolitica. Tali indicazioni stratigrafiche indicano chiaramente come la lunga striscia di territorio in cui si trova l area oggetto di indagine, rappresenti un ideale cerniera di collegamento tra i due siti. In tale fascia possono essersi conservate stratigrafie in grado di chiarire l andamento del paleo alveo e l eventuale presenza di siti preistorici situati lungo il suo corso. Inoltre, in teoria, possono essere documentati siti compresi tra l epoca protostorica-storica impiantatisi in quest area inseguito al modificarsi dell assetto fluviale della zona. Purtroppo la ricognizione di superficie effettuata nell area oggetto di ricerca, a causa di una visibilità basso-nulla, non ha consentito di rintracciare al suolo utili indizi sulla presenza/assenza di attestazioni archeologiche situate immediatamente al di sotto rispetto allo strato arativo. Per quanto riguarda la presenza di edifici inquadrabili tra il 1800 ed il 1900 la cartografia del Carandini e la cartografia IGM rappresentano un buono strumento conoscitivo: si nota 24 Carta della potenzialità archeologica pubblicata dalla Provincia di Modena; M. CATTANI, Carta della Potenzialità archeologica del Comune di Formigine, contenuto all interno del PSC, approvato con delibera il 7-3-2013; Atlante III, 2. Archeologia preventiva della provincia di Modena, Studio di Archeologia preventiva redatto da Maurizio Cattani sul comune di Formigine. 19

infatti un area abitata posta in prossimità dell area oggetto di ricerca, nel settore più settentrionale. Tale area non è più presente nella cartografia del 1985-86. Le quote di scavo ipotizzate per la realizzazione del nuovo asse stradale, che prevedono una profondità massima di 1 m per l assetto del piano stradale stesso, non compromettono la conservazione di eventuali depositi archeologici; diverso però è l impatto degli scavi previsti per la rete fognaria ed enel, la cui profondità massima è di circa 2 m dal piano di campagna. Bibliografia: ATLANTE III, 2 Atlante dei Beni Archeologici della Provincia di Modena, Collina e Alta Pianura, III, 2,a cura di CARDARELLI A., MALNATI L., Firenze 2009, p. 299. BERTOLANI 1997 BERTOLANI M., La Geologia del territorio di Formigine, in Formigine. Un BOTTAZZI 1981 CALZOLARI 1981 LABATE 1997 LABATE 2011 paese, la sua storia, la sua anima, Carnate 1997, pp. 14-19. BOTTAZZI G., L alluvionamento di Modena romana. Relazioni tra corsi d acqua, viabilità ed impianto urbano, in Deputazione di Storia Patria per le Antiche Province modenesi, Atti e Memorie, XI, VIII, pp. 57-80. CALZOLARI M., La pianura modenese nell età romana. Ricerche di topografia e di toponomastica, Modena 1981 LABATE D., Archeologia di una città e del suo territorio. Formigine dal neolitico all altomedioevo, in Formigine. Un paese, la sua storia, la sua anima, Carnate 1997, pp. 20-60. LABATE D., L agro centuriato di Mutina: l insediamento romano nell area di Baggiovara, in L insediamento etrusco e romano di Baggiovara (MO), a cura di D. Labate, D. Locatelli, Firenze 2011, pp. 21-33. LOMBARDINI 1990 LOMBARDINI E., Della Condizione idraulica della pianura subapennina fra l Enza ed il Panaro, Milano 1865, (ristampa Modena 1990). TACCHINI, VANDELLI 1990 TACCHINI C., VANDELLI D., Alla ricerca di Formigine, Formigine 1990. 20

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