Osteoporosi Post Menopausale Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro utilizzo.
OSTEOPOROSI: DEFINIZIONE Affezione caratterizzata da riduzione della massa ossea E alterazione della microarchitettura del tessuto osseo Che comporta una maggiore fragilità e di conseguenza Un aumento del rischio di frattura WHO, 1993 Disordine scheletrico caratterizzato da una riduzione della resistenza ossea che predispone ad un aumento del rischio di frattura. Consensus Development Panel on Osteoporosis, JAMA, 2001
L osteoporosi rappresenta una malattia di rilevanza sociale. La sua incidenza aumenta con l età sino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre l ottava decade di vita.
L osteoporosi predilige il sesso femminile! Più basso picco di massa ossea Transizione menopausale
menopausa uomini Massa ossea picco di massa ossea donne 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 Età (anni) J Bone Miner Res 1994; 9: 1137-1141
OSTEOPOROSI PRIMITIVA OSTEOPOROSI POST MENOPAUSALE -associata alla ridotta secrezione di estrogeni - riscontrabile nel 5-29% delle donne dopo la menopausa - interessa prevalentemente l'osso trabecolare con effetti particolarmente evidenti a livello della colonna vertebrale. OSTEOPOROSI SENILE - può colpire entrambi i sessi dopo i 70 anni di età - può interessare fino al 6% della popolazione anziana - la perdita di massa ossea interessa sia l'osso trabecolare che quello corticale - le fratture possono interessare non solo la colonna vertebrale, ma anche le ossa lunghe OSTEOPOROSI IDIOPATICA DELL ADULTO, GIOVANILE, POST GRAVIDICA
OSTEOPOROSI SECONDARIA ipogonadismo e malattie endocrino - metaboliche malattie neoplastiche e terapie correlate alcune malattie croniche e gastrointestinali deficit nutrizionali uso cronico di alcuni farmaci immobilità prolungata.
Ma perché l osteoporosi post menopausale?
Fattori che incidono sul picco di massa ossea Ereditarietà Fattori nutrizionali Fattori ormonali Esercizio fisico Patologie Farmaci
Estrogeni e tessuto osseo Recettori per estrogeni sulle cellule ossee ( osteoblasti ) Stimolo sull assorbimento del calcio ( aumento dei recettori intestinali per I,25(OH)2D3) Inibizione della produzione delle inerleuchine ( IL-I I e IL-6 ) con diminuzione dell osteoclastogenesi e dell attività degli osteoclasti e quindi del riassorbimento Aumento della riserva secretoria di calcitonina endogena
E Stimolo diretto APOPTOSI DEGLI OSTEOCLASTI Stimolo indiretto - Inibizione produzione e azione di citochine IL-1, TNF-β e IL-6 - Sistema RANK-L-OPG
EFFETTI DELLA CARENZA ESTROGENICA RENE: perdita di calcio, ridotto riassorbimento tubulare di NaCl INTESTINO: ridotto assorbimento di Ca, ridotta sintesi di 1,25(OH)2vitD3 OSSO: aumentato riassorbimento osseo,
Momenti di deficit estrogenico - menopausa fisiologica precoce chirurgica - amenorree ipoestrogeniche POPOLAZIONE OSTEOCLASTICA ATTIVA
E POSSIBILE UNA PREVENZIONE?
Fattori di rischio per Osteoporosi Non modificabili sesso femminile età: Over 50anni bassa concentrazione estrogeni BMI <19kg/m 2 osteopenia storia familiare e personale di fratture da fragilità ossea razza caucasica e asiatica Modificabili alimentazione povera (con deficit di apporto di calcio e Vitamina D fumo abuso di alcool stile di vita sedentario uso di steroidi e anticonvulsivanti
FUMO DI SIGARETTA ED OSTEOPOROSI massa adiposa - menopausa precoce (POF) - metabolismo degli E2/E1 endogeni ed esogeni attività osteoblastica - danni al microcircolo - produzione periferica di estrogeni OSTEOPOROSI
QUALE RUOLO PER LA TERAPIA ESTROGENICA SOSTITUTIVA?
- La somministrazione di estrogeni in post-menopausa previene la perdita di calcio osseo. - L effetto protettivo si mantiene per tutta la durata del trattamento
Ma attenzione: -Alla sospensione del trattamento i vantaggi acquisiti saranno persi rapidamente -Rischio oncologico - Rischio cardiovascolare
Conclusioni...
La terapia estrogenica o estroprogestinica sostitutiva pur essendo utili nel mantenere un ottimale trofismo osseo non hanno più indicazioni di utilizzo (a scopi preventivi o terapeutici) per questa patologia.
L azione sui fattori di rischio modificabili rimane un importante momento strategico
GRAZIE PER L ATTENZIONE!