Prevenzione del rischio CARDIOVASCOLARE. Comunicazione Breve: FATTORI DI RISCHIO. Dott. Mirco Galeazzi Medico Cardio Chirurgo
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- Camilla Guidi
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1 del rischio Comunicazione Breve: FATTORI DI RISCHIO Medico Cardio Chirurgo
2 Indice:
3 del rischio Le malattie cardiovascolare prima causa di morte IN ITALIA ü
4 del rischio cause di morte in tutto il mondo ü
5 del rischio Classificazione Cardiovascolari ü MODIFICABILI NON MODIFICABILI Età Sesso Razza Familiarità Più documentati: arteriosa iperinsulinemia / resistenza insulinica Iperlipidemia / sindromemetabolica Sedentarietà fisica Meno documentati Dieta / abuso di bevande alcoliche Iperomocisteinemia Contraccettivi orali / terapie ormonali Ipercoagulabilità / Infiammazione
6 del rischio Cardiovascolare Sesso ü Le malattie cardiovascolari sono più frequenti nell uomo rispetto alle donne, in quanto in quest ultime in età fertile c è la protezione degli estrogeni. Dopo la menopausa l incidenza di malattie cardiovascolari nelle donne si avvicinano a quella dell uomo fino poi a superarlo al di sopra dei 70 anni. Ciò è dovuto al fatto che in postmenopausa nelle donne vi è una maggiore espressività dei fattori di rischio
7 del rischio Cardiovascolare Razza ü Africani / Asiatici del Sud / Hawaiani presentano maggiore incidenza di malattie cardiovascolari. La popolazione di colore presenta maggior prevalenza di ipertensione con differenziale di oltre 5/10 mmhg, rispetto alla popolazione bianca Bassi livelli di renina e rallentata escrezione di sodio rappresentano meccanismi utili alla riduzione di perdita di liquidi in ambiente prevalentemente caldo
8 del rischio Cardiovascolare classificazione ü
9 del rischio Cardiovascolare misurazione ü
10 del rischio Cardiovascolare Flow chart ü
11 del rischio Cardiovascolare Ipertesi a Target nel mondo ü
12 del rischio Cardiovascolare Ipertesi a Target in Europa / Italia ü
13 del rischio Cardiovascolare ü
14 del rischio Cardiovascolare Ooo ü
15 del rischio Cardiovascolare Ooo - BMI ü
16 del rischio Cardiovascolare Ooo Patogenesi ü
17 del rischio Cardiovascolare Ooo - ü
18 del rischio Cardiovascolare ü
19 del rischio Cardiovascolare sisindrome metabolica Fattore di rischio emergente ü
20 del rischio Cardiovascolari Fattori emergenti ü L omocisteina, il fibrinogeno e l infiammazione sono considerati fattori di rischio emergenti che interferiscono sinergicamente con gli altri fattori di rischio. Un altra condizione di cui tener conto è la sindrome polimetabolica, presente in soggetti che hanno più fattori di rischio e uno stile di vita non corretto. Elementi tipici della sindrome polimetabolica sono l obesità addominale, l ipertrigliceridemia, l ipertensione arteriosa, bassi livelli di colesterolo HDL, ridotta tolleranza al glucosio
21 del rischio Cardiovascolari Concetto di rischio cardiovascolare globale ü Nel caso un soggetto presenta più fattori di rischio, il rischio di cardiopatia ischemica risulta moltiplicato, per tale motivo è stato introdotto il concetto di rischio cardiovascolare globale assoluta per ciascun individuo, cioè il rischio di malattia che il soggetto ha in base alla presenza dei fattori di rischio, valutando il rischio relativo di ciascun fattore nello sviluppo della malattia in rapporto al sesso e alla età, potendo così attuare una corretta prevenzione attraverso la valutazione delle carte del rischio
22 del rischio ü Le principali carte del rischio sono quelle elaborate da: Task Force dell International atherosclerosis Society e dalla European Society of Cardiology
23 del rischio Sesso / Età / / / Colesterolo ü
24 del rischio / Età / / Colesterolo / ü
25 del rischio Non Diabetici Età / Sesso / / Colesterolo / ü
26 del rischio Danno d organo Subclinico Accertamenti strumentali ü Danno d organo
27 del rischio Danno d organo Subclinico e clinico Progressione della placca ü Danno d organo
28 del rischio Danno d organo Subclinico IMT ü Danno d organo
29 del rischio ü Danno d organo Danno d organo clinico
30 del rischio ü La prevenzione comprende una serie di interventi e attività che hanno il fine di promuovere e conservare il miglior livello di benessere possibile e di evitare l insorgenza di disturbi e/o malattie o perlomeno di limitarne il più possibile l evoluzione
31 del rischio Primaria e secondaria ü Esistono due livelli di prevenzione: primaria e secondaria. Gli interventi effettuati su un individuo in pieno benessere rientrano nell ambito della prevenzione primaria che si propone quindi di individuare, eliminare o ridurre fattori di rischio (come ipertensione, fumo, ipercolesteolemia, etc) e di conseguenza ridurre le malattie connesse a tali fattori. Quando invece una malattia è ormai conclamata si può attuare la prevenzione delle recidive o ridurre la progressione della stessa attraverso la prevenzione secondaria
32 Grazie per l attenzione del rischio Medico Cardio Chirurgo
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