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1 OMEOSTASI

2 L'omeostasi è la condizione di stabilità interna degli organismi che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne attraverso meccanismi autoregolatori. È il mantenimento della costanza di composizione chimica ottimale del plasma, del liquido interstiziale e del liquido intracellulare. Mantenimento della Temperatura (37 C) OMEO= identico STASIS = stabile

3 L'omeostasi è una delle caratteristiche peculiari degli organismi viventi. Tutti gli apparati del corpo di un organismo vi partecipano, in quanto fondamentale per la sopravvivenza. Il sistema omeostatico si basa su tre principali componenti, che assieme prendono il nome di meccanismo a feedback (retroazione) RECETTORE CENTRO DI CONTROLLO EFFETTORE

4 Stimolo che altera l omeostasi Messaggio a RECETTORI che inviano Impulsi nervosi /segnali chimici a CENTRO DI CONTROLLO RICEVE L INFORMAZIONE CHE PROVVEDE A INVIO DI IMPULSI NERVOSI/SEGNALI CHIMICI A Ritorno all omeostasi quando la risposta dell effettore riporta la condizione controllata nei limiti normali EFFETTORI: producono una risposta che contrasta o elimina lo stimolo

5 feedback capacità dei sistemi dinamici di tenere conto dei risultati del sistema per modificare le caratteristiche del sistema stesso.

6 Feed back positivo Si parla di retroazione positiva quando i risultati del sistema vanno ad amplificare il funzionamento del sistema stesso, che di conseguenza produrrà risultati maggiori che amplificheranno ulteriormente il funzionamento del sistema. I sistemi con retroazione positiva sono instabili e tipicamente portano il sistema a divergere. Eventi non frequenti: parto, ovulazione, coagulazione del sangue

7 Stimolo della muscolatura uterina durante il parto le prime contrazioni stimolano la produzione di ossitocina, che a sua volta stimola ulteriori contrazioni.

8 canale del sodio con il ciclo di hodgkin. Il sodio entrando provoca un ulteriore aumento della depolarizzazione della membrana con un aumento dell'apertura dei canali del sodio Il potenziale di riposo di una cellula nervosa é circa -70mV (nelle fibre muscolari invece è di -90mV); se la membrana si depolarizza fino a -55mV ("valore soglia") si ha l'apertura di proteine dette canali del sodio/potassio voltaggio-dipendenti, che fanno sì che ioni positivi entrino nella cellula, depolarizzando ulteriormente la membrana fino a valori di +35 mv innescando così il "ciclo di Hodgkin". È un esempio di feed-back positivo: inizia con l aumento della conduttanza al sodio che determina una depolarizzazione la quale aumenta maggiormente la conduttanza

9

10 Feed back negativo Si parla di retroazione negativa quando i risultati del sistema vanno a smorzare il funzionamento del sistema stesso stabilizzandolo. I sistemi con retroazione negativa sono in genere stabili e tipicamente portano il sistema a convergere

11 In genere, la regolazione dell'attività secretoria di ipotalamo ed ipofisi è soggetta a forme di feedback negativo Ad esempio, i neuroni GnRH dell'ipotalamo producono il GnRH (gonadotropin releasing hormone) che stimola la produzione e la secrezione di LH ed FSH (ormone luteotropo e follicolo-stimolante) da parte dell'ipofisi. LH (e FSH) può tornare all'ipotalamo ed inibire la produzione di GnRH, inibendo quindi la propria sintesi/secrezione. Stesso esempio si può fare con praticamente tutti gli ormoni ipofisari.

12 il livello plasmatico di ACTH e cortisolo è massimo nelle prime ore del mattino (ore 8) e minimo alle 24. i livelli degli ormoni prodotti dalla corticale del surrenali (glucorticoidi) innescano un feedback negativo a livello di ipofisi e ipotalamo

13 l'ormone insulina rilasciato dalle ghiandole endocrine del pancreas agisce su recettori cellulari che determinano l'apertura di canali appositi per l'assorbimento del glucosio, fondamentale nutriente da cui le cellule ricavano energia, determinando un abbassamento della glicemia

14 In presenza di una riduzione della concentrazione di calcio nel sangue l ormone aumenta la mobilizzazione del calcio dall osso intervenendo sugli osteoblasti (direttamente) e sugli osteoclasti (indirettamente).

15 Menopausa e osteoporosi gli estrogeni svolgono un ruolo centrale: ad esempio promuovendo il riassorbimento tubulare del calcio a livello renale; favorendo la conversione della vitamina D e il conseguente assorbimento intestinale del calcio; aumentando la sintesi di calcitonina che contrasta gli effetti dell'ormone paratiroideo. stimolando indirettamente la formazione dell'osso diminuendo gli estrogeni, avremo un minore riassorbimento intestinale e renale di calcio e una maggiore attività degli osteoclasti, con conseguente calo della massa ossea.

16 Malattia: alterazione equilibrio si definisce malattia un'alterazione dello stato fisiologico e psicologico dell'organismo, capace di ridurre, modificare negativamente o persino eliminare le funzionalità normali del corpo Invecchiamento: declino progressivo della capacità dell organismo di ristabilire l omeostasi

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