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Classe 2 Sez. C Liceo Scientifico G. Galilei Macerata Anno Scolastico 2010/2011 Liceo Scientifico G. Galilei Macerata Anno Scolastico 2010-11 Contratto Formativo Individuale Materia : FISICA Docente: Manlio Bellesi Conoscenze Competenze Comportamento sociale e di lavoro Possesso dei prerequisiti 1. ANALISI DELLA CLASSE Il livello medio è quasi discreto Il livello medio è più che sufficiente Il livello medio è più che sufficiente Il livello medio è più che sufficiente TITOLO MODULO L equilibrio nei fluidi (Idrostatica) Termologia L energia termica e la sua conservazione Cinematica 2. MODULI PROPOSTI PER L ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Quadro riassuntivo OBIETTIVI FONDAMENTALI Descrivere l esperimento di Torricelli Enunciare la legge di Stevino, il principio di Pascal e il principio di Archimede Descrivere, anche matematicamente, la condizione di equilibrio di un corpo immerso in un fluido Definire la temperatura Descrivere le differenze tra i vari modi di trasmissione del calore Enunciare le leggi della dilatazione lineare, superficiale e di volume Enunciare il principio zero della termodinamica Definire il calore Enunciare il principio di conservazione del calore in un sistema isolato Enunciare la legge fondamentale della calorimetria Stabilire la temperatura di equilibrio tra sistemi in cui avvengono cambiamenti di stato Definire velocità e accelerazione, medie e istantanee, e riconoscerne i significati grafici Interpretare grafici spazio-tempo, velocità-tempo e accelerazione-tempo Riconoscere le leggi orarie dei moti rettilineo uniforme e uniformemente accelerato Descrivere il moto di caduta dei gravi Scrivere le equazioni per il moto parabolico Descrivere l interazione tra le equazioni del moto parabolico N.B. ovvero Applicare le definizioni e i principi enunciati è un obiettivo trasversale a tutti i moduli. 1

3.STRATEGIE E STRUMENTI DIDATTICI (barrare con la voce interessata) Strategie didattiche Lezione frontale Strumenti Lezione dialogata Relazioni Lavori di gruppo Discussioni guidate Altro: Mappe concettuali, libro di testo Materiale fornito dal docente Materiali multimediali ed internet Laboratorio di Fisica 4.ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI E DEGLI OBIETTIVI SECONDO MODULI O UNITÀ DIDATTICHE Modulo n.1 Tempi: Settembre Ottobre 2010 IDROSTATICA La pressione La pressione atmosferica (esperimento di Torricelli) La misura della pressione e le varie unità (Pascal, mmhg, atmosfere, torr, bar) La legge di Stevino Il principio di Pascal La spinta idrostatica e il principio di Archimede Condizione di equilibrio nei fluidi Condizione di galleggiamento Definire la pressione Definire le varie unità di misura della pressione Convertire il valore della pressione da una unità ad un altra Descrivere l esperimento di Torricelli Descrivere e leggere un barometro Enunciare la legge di Stevino Enunciare il principio di Pascal Descrivere l equilibrio in un tubo ad U Enunciare il principio di Archimede Enunciare le condizioni di equilibrio per un corpo immerso in un fluido Descrivere la condizione affinché un corpo galleggi in un liquido Conoscere la definizione di pressione; enunciare la legge di Stevino e il principio di Archimede; risolvere problemi utilizzando le leggi e i principi suddetti 2

Modulo n. 2 Tempi: Novembre 2010 TERMOLOGIA Introduzione ai fenomeni termici La temperatura I termometri Le scale termometriche (Celsius, Fahrenheit, Kelvin e generica) Unità di misura del calore Trasmissione del calore per conduzione, convezione, irraggiamento Dilatazione lineare, superficiale, di volume (solo solidi e liquidi) Definire la temperatura di un corpo Definire le scale Celsius, Fahrenheit, Kelvin Effettuare trasformazioni tra le varie scale termometriche Definire l unità di misura del calore (nel SI) Descrivere le differenze tra i vari modi di trasmissione del calore Enunciare le leggi della dilatazione lineare, superficiale e di volume Riconoscere la differenza tra la definizione di temperatura e quella di calore Saper operare con le scale termometriche Definire il concetto di trasmissione del calore e descrivere i vari modi della sua trasmissione Saper operare con i vari tipi di dilatazione termica Modulo n. 3 Tempi: Dicembre 2010 Febbraio 2011 ENERGIA TERMICA E SUA CONSERVAZIONE Il principio zero della termodinamica Il calore Sistema isolato e principio di conservazione del calore La temperatura di equilibrio tra due corpi L equazione della calorimetria Il calore specifico e la capacità termica Equivalente in acqua di un calorimetro Gli stati di aggregazione della materia Cambiamenti di stato Determinazione della temperatura di equilibrio tra due sistemi in cui avvengono cambiamenti di stato Enunciare il principio zero della termodinamica Definire il calore 3

Determinare la temperatura di equilibrio tra due corpi Descrivere un calorimetro Enunciare il principio di conservazione del calore in un sistema isolato Enunciare la legge fondamentale della calorimetria Definire la capacità termica Definire il calore specifico Descrivere un metodo sperimentale per determinare l equivalente in acqua di un calorimetro Elencare gli stati di aggregazione della materia e i relativi cambiamenti Descrivere fenomeni di cambiamenti di stato Definire il calore latente Stabilire la temperatura di equilibrio tra due sistemi in cui avvengono cambiamenti di stato Enunciare il principio zero della termodinamica Definire il calore Determinare la temperatura di equilibrio tra due corpi Enunciare il principio di conservazione del calore in un sistema isolato Enunciare la legge fondamentale della calorimetria Definire il calore specifico Descrivere fenomeni di cambiamenti di stato Definire il calore latente Stabilire la temperatura di equilibrio tra due sistemi in cui avvengono cambiamenti di stato Modulo n. 4 Tempi: Marzo Maggio 2011 CINEMATICA Sistemi di riferimento spaziali Il tempo Il concetto di traiettoria La velocità media e istantanea Il moto con velocità costante L accelerazione media e istantanea Il moto uniformemente accelerato Grafici spazio-tempo, velocità-tempo, accelerazione-tempo La caduta di gravi come caso particolare di moto uniformemente accelerato Il moto parabolico come combinazione di moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato lungo due direzioni perpendicolari Equazioni del moto parabolico e loro combinazione Simmetria della traiettoria, gittata e massima altezza Limiti di applicabilità dell approssimazione di moto parabolico Descrivere i parametri del moto (spazio e tempo) Interpretare grafici spazio-tempo Definire la velocità media e riconoscerne il significato grafico 4

Definire la velocità istantanea e riconoscerne il significato grafico Interpretare grafici velocità-tempo Determinare la posizione di un corpo in moto a partire dal grafico velocità-tempo nota la posizione all istante iniziale (integrazione grafica) Riconoscere la legge oraria del moto rettilineo uniforme Definire l accelerazione media e riconoscerne il significato grafico Definire l accelerazione istantanea e riconoscerne il significato grafico Interpretare grafici accelerazione-tempo Riconoscere la legge oraria del moto rettilineo uniformemente accelerato Descrivere il moto di caduta dei gravi Saper scrivere le equazioni del moto parabolico Enunciare le condizioni di base per l esistenza di un moto con traiettoria parabolica Saper combinare le equazioni per ricavare l equazione della traiettoria Saper ricavare dalle equazioni la gittata e la massima altezza Individuare le condizioni per ottenere la massima gittata possibile Definire i vettori posizione, spostamento, velocità (media/istantanea), accelerazione (media/istantanea) Enunciare le relazioni tra i parametri cinematici (tempo, posizione, velocità, accelerazione) e saperle applicare nella risoluzione di problemi Saper ricavare informazioni sul moto dall analisi dei grafici associati Saper scrivere le equazioni del moto parabolico Saper operare con le equazioni del moto parabolico per la risoluzione di problemi ed esercizi Modalità di verifica VERIFICHE E VALUTAZIONE Per verificare il livello di conseguimento degli obiettivi verranno svolte verifiche formative e/o sommative secondo le seguenti tipologie: ORALI 1. Interrogazioni formalizzate 2. Interventi spontanei 3. Esercizi individuali 4. Relazioni su materiali strutturati 5. Presentazioni multimediali 6. Altro: SCRITTE o Relazioni o Trattazioni brevi o Quesiti a risposta aperta o Saggi brevi o Risoluzioni di problemi o Test a risposta multipla Criteri di Valutazione Criteri per la revisione delle prove scritte ed orali Prove scritte: Verranno utilizzate griglie di valutazione strutturate per facilitare la proposizione di verifiche semplificate e differenziate. Generalmente le prove scritte saranno strutturate in esercizi e problemi. Ad ognuno viene attribuito un punteggio sulla base degli obiettivi che devono essere verificati. Il raggiungimento degli obiettivi minimi corrisponde a 50 (cinquanta) punti: ciò comporta il voto di sufficienza (= voto 6). Il voto massimo e minimo verrà indicato di volta in volta a seconda della difficoltà della prova, ma salvo indicazione 5

contraria sarà da intendere voto minimo = 1 e voto massimo = 10. Nella tabella sottostante viene riportato il voto assegnato per ogni punteggio ottenuto; i segni + e - influiscono sul voto intero per ± 0,25. Voto non sufficiente Voto sufficiente 0-1 1 50 51 6 2-3 1+ 52 53 6+ 4-5 1½ 54 57 6½ 6-7 2-58 59 7-8 - 10 2 60 63 7 11-12 2+ 64 65 7+ 13-15 2½ 66 69 7½ 16-17 3-70 71 8-18 20 3 72 75 8 21 22 3+ 76 77 8+ 23 25 3½ 78 81 8½ 26 27 4-82 84 9-28 30 4 85 88 9 31-32 4+ 89 90 9+ 33 35 4½ 91 95 9½ 36 37 5-96 97 10-38 40 5 98 100 10 41 42 5+ 43 46 5½ 47-49 6- Prove orali: Verrà utilizzata la griglia predisposta nel registro personale in cui si tiene conto delle conoscenze, competenze e capacità. Nella definizione del voto verranno anche considerate proprietà lessicali, di coerenza e di pertinenza dell argomentazione, della aderenza alla tematica, della fluidità espressiva, dell efficacia comunicativa, eccetera. Criteri di riuscita 1. Preminenza delle competenze sulle conoscenze 2. Raggiungimento degli obiettivi minimi relativi a ciascun modulo svolto 3. Avvio nell alunno di processi di riflessione e di autovalutazione sul proprio apprendimento 4. Superamento di carenze o lacune, tale da evidenziare un progresso nella formazione disciplinare 5. Altro : Data: 30/10/2010 firma del docente 6