Che cosa è la Lega Spi

Documenti analoghi
Sindacato confederale e unitario dei pensionati: Un confronto con i Comuni Monday, 06 February :30

PROTOCOLLO CGIL CISL UIL CALABRIA ANCI LEGAUTONOMIE CALABRIA

Proposta di protocollo d intesa sociale tra Anci e sindacati dei pensionati di Spi Fnp Uilp.

ASSESSORATO AL BILANCIO PRESENTAZIONE

Famiglialab II parte Concertazione territoriale in Italia: germogli di buone pratiche

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Tracce di lavoro per la contrattazione territoriale sociale 2016

Il lungo percorso della contrattazione sociale a Treviso. Seminario 16 ottobre 2015

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

CONFERENZA D ORGANIZZAZIONE SPI-CGIL MILANO 3 marzo 2008 DOCUMENTO FINALE

BILANCI COMUNALI E DOMANDA SOCIALE. UN MODELLO PER LA CONTRATTAZIONE SOCIALE?

RELAZIONE TECNICA AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2014

Comune di Verdellino Provincia di Bergamo. Bilancio di previsione 2003 Bilancio triennale 2003/2005

SPI CGIL NAZIONALE. Seminario sulla Contrattazione Sociale Territoriale. Roma aprile 2015 DIPARTIMENTO SOCIO SANITARIO

Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria

Misurazione della rappresentatività.

Linee essenziali del bilancio di previsione Comune di Bologna. 22 ottobre 2015

FACSIMILE EMENDAMENTO CON VARIAZIONI DI SOLE PARTITE DI SPESA. Il gruppo consiliare /oppure il consigliere ;

BILANCIO PLURIENNALE

LE RETTE 2003 NELLE RSA

Assessorato alle Politiche Sociali. Verso il nuovo Piano sociale regionale

BILANCIO DI PREVISIONE

BILANCIO DI PREVISIONE 2015

COMUNE DI TRECASE Provincia di NAPOLI. BILANCIO di PREVISIONE per l'esercizio 2015

UNIONE DEI COMUNI DEL FRIGNANO Organo di Revisione

Premessa MINORI ENTRATE DA IMU PER EFFETTO ABROGAZIONE TASI MINORI TRASFERIMENTI PER EFFETTO DEI COSTI STANDARD

Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925.

PROPOSTE CGIL CISL UIL e SPI/FNP/UILP PROVINCIALI DI VARESE

IL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna

Pesaro, 7 dicembre Regolamento di funzionamento della R.S.U. del Comune di Pesaro

Programmare i territori del welfare

IPAB Attività di revisione. A cura di Giorgio Cavallari Consigliere Fondazione Centro Studi UNGDCEC

Patto per il Welfare Monza e Brianza

anci 1t. toscana TOSCANA

COMUNE DI BRESCIA BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2016/2018 EMENDATO

Bilancio di previsione 2010, Bilancio pluriennale , Relazione previsionale e programmatica Approvazione

Il mercato del lavoro in Italia e il ruolo delle Parti Sociali

IL SIGNOR PROCAPITE NELLA GRANDE MANTOVA

Giovanni Azzone, Politecnico di Milano Marika Arena, Politecnico di Milano

REPORT TECNICO AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2013

BILANCIO ENTRATA 2007.txt

Deliberazione n. 57/2009/PRSP

CERTIFICATO RELATIVO AL BILANCIO DI PREVISIONE 2012

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

DELIBERAZIONE N. 101 DEL 15/05/2013

LA MANOVRA DI BILANCIO 2014 DEGLI ENTI LOCALI

IL MODELLO DI CONTRATTAZIONE DEL WELFARE TERRITORIALE

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza

LA DISTRIBUZIONE DELLE FUNZIONI E LA SPESA SOCIO ASSISTENZIALE

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SENIGALLIA ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI

FLC CGIL Federazione Lavoratori della Conoscenza

WORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PER LA TERZA ETA DELLA CITTA DI MOGLIANO VENETO (Approvato con deliberazione del C.C. n.

Le strategie per la promozione della salute nell anziano del Piano Sociale e Sanitario Regionale

Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

PATTI DI COLLABORAZIONE: IL REGOLAMENTO

BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019

Direttore di Comunità Socio-Sanitaria Nuovo

La finanza locale. Grafico La composizione delle entrate provinciali. (anno 2006) Entrate derivanti da. accensioni di prestiti 11%

BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2012

COMUNE DI MONTICHIARI PROVINCIA DI BRESCIA PIANO DEGLI OBIETTIVI ANNO 2011 DIPARTIMENTO SERVIZI DEL DIPARTIMENTO RESPONSABILE

Consuntivo Documenti allegati

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DEMOCRAZIA E RAPPRESENTANZA

BILANCIO DI PREVISIONE

DISTRETTO VALLI TARO E CENO SERVIZIO ASSISTENZA ANZIANI PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE

ELENCO DELLE PREVISIONI E DEI RISULTATI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI

Accordo di collaborazione. Premessa

PROTOCOLLO D INTESA SULL ATTUAZIONE DI UN PATTO REGIONALE DI STABILITA FISCALE E TARIFFARIA

LA GIUNTA COMUNALE Su proposta dell Assessore al Bilancio, dott. Giorgio Dulio;

COMUNE DI FERRARA Città Patrimonio dell'umanità BILANCIO DI PREVISIONE 2010

DISTRETTO DI PARMA REGOLAMENTO PER L ACCOGLIENZA TEMPORANEA RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE

u Parte 1. Vivere in Abruzzo. Le caratteristiche del territorio, la struttura demografica, le dinamiche della popolazione u Parte 2.

IL BILANCIO DEL COMUNE Spiegato ai Cittadini

Approvato con deliberazione n. 48 del (con emendamenti)

COMUNE DI FORLIMPOPOLI VARIAZIONI DI BILANCIO ANNO ESERCIZIO 2016 TIPO VARIAZIONE: SF STORNO FONDI. Pag.1. Data e Numero Variazione

Integrazione al protocollo di intesa sul sistema di assistenza alle persone anziane nell'ambito del FRNA 2008 gennaio 2009

Scienza delle finanze 6061 Cleam 2

COMUNE DI IGLESIAS PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS ELENCO DELLE PREVISIONI ANNUALI DI COMPETENZA E DI CASSA SECONDO LA STRUTTURA DEL PIANO DEI CONTI

Provincia di Forlì-Cesena Allegato B) PROSPETTI ALLEGATI AL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2016

Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015

Migliorare il welfare per migliorare il paese

COMUNE DI TREPUZZI VARIAZIONI DI BILANCIO - ESERCIZIO 2014

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

Verbale di accordo tra il Comune di San Lazzaro e le OO.SS. confederali di categoria CGIL, CISL, UIL e sindacato pensionati sul bilancio 2011

I BILANCI PREVENTIVI 2008 DELLE REGIONI. Il 43% DELLA SPESA PUBBLICA E GIA OGGI DI COMPETENZA DELLE REGIONI STUDIO FORMEZ E UIL

CONTRIBUTO AL LIBRO VERDE DELL OSSERVATORIO NAZIONALE SULL APPLICAZIONE DELLA LEGGE 328/2000

Fondo crediti di dubbia esigibilità e altri fondi spese e fondi rischi (Missione 20)

CLASSE 3 a ELETTRICO SOCIETÀ E IMPRESA. Q & S Centro Formazione Professionale Fonte (TV)

IL FINANZIAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE. Dott.ssa Laura Gatto

I TICKET IN SANITA NEL 2004

CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE

GABINETTO IL DIRETTORE GENERALE

Direzione Ragioneria Settore Programmazione e Bilanci Deliberazione n. 56 del 1/08/2013

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 39 DELIBERAZIONE 21 settembre 2009, n. 818

IL CONSIGLIO COMUNALE

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

COMUNE DI LICATA (Provincia di Agrigento) NOTA INTEGRATIVA BILANCIO DI PREVISIONE ANNI

Transcript:

Che cosa è la Lega Spi Base - diritti - confronto È l articolazione di base del sindacato pensionati della Cgil. È il luogo fisico (presente in Emilia-Romagna in 282 punti) dove le persone possono andare a svolgere alcune importanti attività, prima tra tutte quella di far valere i propri diritti (attraverso l accoglienza e i servizi). È un punto di incontro e di riferimento per tutto il territorio non solo per i pensionati, è un luogo di confronto aperto. La Lega ha il compito di conoscere quali sono i bisogni e i problemi delle persone sul proprio territorio. Utilizza per farlo strumenti come le assemblee, le riunioni, i questionari. Ma soprattutto deve svolgere un lavoro di ascolto costante delle persone che si rivolgono allo Spi. La Lega ha anche il compito di conoscere i propri interlocutori istituzionali sul territorio sia per il lavoro di contrattazione sociale che per quello di informazione verso il pubblico. Il rapporto della Lega Spi con il territorio è arricchito dalle attività di promozione sociale.

Cosa fa la Lega Spi Sindacato - territorio - benessere sociale Il lavoro della Lega Spi si svolge su due piani: la tutela individuale e la contrattazione sociale. Queste due attività la caratterizzano come parte del sindacato. Il nostro posto di lavoro è il territorio. È qui che mettiamo in pratica l azione rivendicativa e la rappresentanza sociale della popolazione anziana (e non solo, ma anche quella delle famiglie e dei lavoratori in relazione ai servizi). Lo Spi si occupa di benessere sociale nel senso più ampio del suo significato: come valore condiviso; come diritto che ogni persona ha di vivere in una condizione dignitosa, senza alcuna privazione.

Trasformare i bisogni in rivendicazioni Conoscenza - contrattazione - consenso In ogni contrattazione il punto di partenza è la conoscenza dei bisogni delle persone. Questi bisogni vanno trasformati in fabbisogni/richieste da presentare alle controparti, che possono essere sia pubbliche che private. Una contrattazione è tanto più efficace quanto più è rivendicativa e partecipata. IL PROCESSO NEGOZIALE: Rilevare i bisogni e selezionare gli obiettivi. Costruire il consenso sia nella fase della selezione delle richieste-obiettivo, che nella definizione delle piattaforme e gestione degli accordi sottoscritti. Supportare ogni fase della contrattazione territoriale sociale attraverso una puntuale informazione agli organismi dirigenti della Lega, agli iscritti/e Spi, alla popolazione interessata.

Cosa contrattare - 1 Protocolli - pubblico - governo Per la contrattazione è importante definire protocolli di relazioni sindacali in cui l Ente pubblico riconosce il ruolo del sindacato nel confronto preventivo sulle scelte di governo del territorio La contrattazione può riguardare qualsiasi materia di cui è titolare l amministrazione pubblica (Ente di riferimento, di gestione e di indirizzo).

Cosa contrattare - 2 Tariffe - servizi - fondi Esempi di contrattazione sociale: - la tassazione locale sugli immobili, sui servizi, sulle aliquote (in modo progressivo ed equo) delle addizionali e degli altri tributi, le riduzioni, le esenzioni, le agevolazioni, le tariffe sociali - la nuova Isee attraverso regolamenti a livello omogeneo e di distretto - la destinazione e l utilizzo delle entrate; compresi i proventi derivanti dalla lotta all evasione fiscale, le entrate derivanti dalla alienazione di immobili pubblici (purché non si svendano i beni fondamentali) nonché le entrate che provengono da utili e dividendi delle aziende partecipate - i servizi sociali, socio-sanitari, alla persona - gli interventi contro la povertà e il disagio sociale - le risorse del Fondo sulla non autosufficienza - la qualità delle strutture residenziali assistenziali - il Fondo sociale per l affitto - il Sostegno al reddito - i Servizi per l infanzia e quelli educativi - le sicurezze : sicurezza urbana, sicurezza stradale, sicurezza domestica, sicurezza sociale - benessere/cultura/formazione permanente

Con chi contrattare Titolarità - autonomie - distretti Il sindacato sul territorio deve individuare le controparti precise in relazione all oggetto della contrattazione e a chi detiene la titolarità delle funzioni di governo locale: Regione Città Metropolitana di Bologna Comune Unioni dei Comuni Nuove Province di area vasta Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) Distretto socio sanitario La Lega (in quanto struttura sindacale di base) ha come riferimento il proprio comune ma può essere coinvolta in tutti i livelli di contrattazione.

Tappe e azioni della contrattazione - 2 Piattaforma - protocollo - verbale si definisce Piattaforma il documento sindacale che contiene le linee rivendicative precise da presentare alle controparti si definisce Protocollo d intesa il testo sottoscritto tra le parti su aspetti condivisibili, stabiliti prima dell approvazione dei bilanci si definisce Verbale d incontro il testo nel quale, anche in assenza di accordo, vengono descritte le azioni dell Ente e registrate e/o verbalizzate le rispettive posizioni di assenso su alcune parti o di contrarietà su altre. È importante, anche in caso di dissenso, redigere sempre un Verbale d incontro che permette di conoscere le scelte dell Ente.

Tappe e azioni della contrattazione - 1 Mobilitazione - verifica - confederalità predisporre piattaforme rivendicative unitarie in ogni realtà territoriale (a cura della struttura territoriale e/o della Lega Spi di riferimento) basate sul coinvolgimento e la piena partecipazione dei cittadini e delle Associazioni portatrici di interessi presenti nel territorio e ricercando l unità con Fnp e Uilp e con le confederazioni Cgil Cisl Uil selezionare richieste e obiettivi contrattare con controparti precise sostenere le piattaforme e il confronto anche con momenti di mobilitazione definire e sottoscrivere testi o verbali gestire e verificare i contenuti dei testi sottoscritti concludere i confronti, condividendo i contenuti, con la firma di Verbali di incontro o di Protocolli d intesa. Questo rende vincolanti gli impegni assunti nell ambito delle scelte che competono agli Enti locali.

Gestione degli accordi Controllo - riscontro - delibera - regolamento dopo aver sottoscritto le intese, il sindacato deve controllare la realizzazione degli impegni concordati questo controllo consiste soprattutto nel far sì che (sulla base dei Protocolli d intesa e sulla base di quanto previsto dalle normative nazionali e regionali - esempio il nuovo Isee) vengano realmente approvati delibere, regolamenti, atti amministrativi degli Enti quindi la verifica e la gestione degli accordi consiste nel confronto-riscontro tra quanto è stato sottoscritto e quanto realmente viene realizzato da parte degli Enti e delle Istituzioni coinvolte

Bilanci comunali e spesa sociale Perché la contrattazione sia efficace è necessario tenere conto delle condizioni sociali della popolazione nel proprio territorio, ma in modo uguale anche dei margini di manovra dell amministrazione locale. È necessario quindi conoscere e saper leggere i bilanci comunali (secondo alcuni parametri fondamentali). Solo con l esame dei bilanci è possibile valutare gli effetti delle scelte politiche nazionali sulla finanza locale e gli orientamenti delle amministrazioni locali soprattutto in tema di servizi, welfare, equità fiscale. Leggere un bilancio comunale non è un operazione semplice. Negli ultimi anni questi bilanci si stanno inoltre trasformando per arrivare al cosiddetto bilancio armonizzato (come definito dall art. 9 Dcpm 28 dicembre 2011) a partire dal bilancio 2016. In questa fase di passaggio i bilanci si sono impoveriti di dati e di informazioni. A questo si aggiunge una ambiguità di lettura dei dati: la stessa cifra percentuale può avere significati completamente diversi a seconda delle diverse situazioni locali.

L avanzo di bilancio Uno degli indicatori da tenere sempre presente è il cosiddetto avanzo di amministrazione, cioè l eccesso di risparmio di un comune. La Corte dei Conti (l organo che verifica la correttezza dei bilanci degli enti statali) lo definisce come una eccedenza di risorse sottratte ai cittadini rispetto alle previsioni di spesa per i servizi. In linea generale se l avanzo di bilancio è superiore al valore del 4-5% il comune risparmia troppo e questo può significare: un sintomo di eccessivo prelievo fiscale un segnale di inefficienza dell ente una non adeguata capacità di programmazione delle entrate e delle uscite Per valutare la qualità di un avanzo di bilancio è necessario però approfondire la situazione locale, andando oltre le cifre. Per esempio, i meccanismi del Patto di stabilità, a cui devono sottostare i Comuni, possono determinare avanzi di amministrazione non utilizzabili. Infine va distinta la quota di bilancio destinata (che è una modalità di programmazione della spesa) da quella libera, rispetto alla quale è possibile avanzare proposte per contrattarne la destinazione. In ogni caso, la reale natura e disponibilità dell avanzo deve essere verificata nel confronto con la singola amministrazione.

Avanzo di bilancio e contrattazione sociale Di fronte ad un avanzo di bilancio molto elevato, il sindacato durante la contrattazione sociale può sollecitare il Comune a garantire un maggior equilibrio tra entrate e spese correnti attraverso la diminuzione della pressione fiscale (soprattutto attraverso una maggiore progressività fiscale, quindi maggior equità). In alternativa il sindacato può sollecitare l amministrazione comunale a impiegare l avanzo di amministrazione non vincolato per il miglioramento dei servizi offerti alla popolazione.

La spesa sociale Oltre all esame del bilancio, è necessario definire la qualità (buona o cattiva) della spesa sociale. Per farlo si devono prendere in considerazione alcuni parametri: quanto incide nel complesso la spesa sociale sulla spesa corrente (cioè la spesa per il funzionamento dell ente e per i servizi) e come si è evoluta negli anni la spesa corrente per settori: Asili nido e servizi per l infanzia; Strutture residenziali e di ricovero per anziani; Assistenza, beneficenza e servizi diversi alla persona. quanto incide la spesa sociale in conto capitale sul totale della spesa in conto capitale (cioè la spesa per acquisto, costruzione, manutenzione straordinaria dei beni) quanto incide la spesa per i servizi nel settore sociale rispetto al totale della spesa sociale quanto incidono i trasferimenti monetari a famiglie, associazioni e imprese sociali sul totale della spesa sociale quanto incide la spesa per il personale sul totale della spesa sociale Nella lettura di questi dati bisogna sempre fare attenzione alla spesa sociale esternalizzata e a quella gestita in associazione con gestori privati.

Indicatori minimi per la lettura del bilancio In conclusione, per farsi un idea dei margini di manovra di un comune (e quindi della contrattazione sociale territoriale) bisogna almeno analizzare: il valore dell equilibrio di parte corrente il valore dell utile (avanzo di amministrazione) il valore della spesa corrente e per gli investimenti il debito la quantità di risorse destinate al sociale la pressione fiscale