1 Congresso Nazionale di Triage



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1 Congresso Nazionale di Triage Le istituzioni Gabriella Guasticchi 11 giugno 2010

Introduzione In letteratura, il processo di triage è riconosciuto lo strumento più utile per identificare rapidamente attraverso azioni codificate le priorità delle cure a pazienti che contemporaneamente si presentano in pronto soccorso (PS). Esperienze internazionali -Statunitense -Canadese (Canadian Triage Acuity System -CTAS) -Australiana (Australian Triage Scale) -Inglese (Manchester Triage System) -Tedesca -Francese

Normativa nazionale 1996. Il primo riferimento normativo in materia di triage è contenuto nell atto di Intesa Stato-Regioni sulle linee guida in materia di requisiti organizzativi e funzionali della rete di emergenza/urgenza dell 11/4/1996, in applicazione al DPR del 27/3/1992, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17/5/1996. 2001. Accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome sul documento di linee-guida sul sistema di emergenza sanitaria concernente Triage intraospedaliero e chirurgia della mano e microchirurgia nel sistema dell emergenza-urgenza sanitaria, pubblicato sulla G.U. n. 285 del 7/12/2001. 2007. Mattoni del SSN PS e 118. Identificazione del triage globale come sistema di triage di riferimento nei PS italiani. L Italia riconosce l importanza del Triage evidenziando la necessità di diffonderne l uso in tutti i PS.

Normativa nel Lazio 1998 L istituzione del Sistema Informativo Emergenza Sanitaria (SIES) comporta l obbligatorietà della trasmissione alla Regione di dati relativi alle prestazioni di Pronto Soccorso, sia di carattere amministrativo che clinico; nel debito informativo è inclusa per la prima volta la codifica di triage. (DGR n. 7628/98) 1999 La regione Lazio dota tutti i PS di un software denominato GIPSE (Gestione Informazioni Pronto Soccorso ed Emergenza) per la raccolta dei dati relativi alle prestazioni del Sistema dell Emergenza ospedaliero, incluso una maschera per il triage. 2000 Si utilizza il codice colore di Triage per la remunerazione delle prestazioni del Sistema dell Emergenza ospedaliero. (DGR n. 1914/2000). 2002 Il Piano Sanitario Regionale 2002-2004 (DGR 114/02) prevede tra le azioni prioritarie: - l applicazione sistematica del triage quale modello di indirizzo e selezione del paziente -l incentivazione ad introdurre il triage in tutte le strutture di emergenza - definizione di piani formativi per gli operatori di Triage

Tipologie di triage -Direttore del traffico o triage non infermieristico (La valutazione è minima, generalmente limitata alla valutazione del dolore ed al livello di percezione dell operatore di quanto stia male il paziente) -Spot - check triage (un sistema a rapida occhiata, nel quale un infermiere ottiene informazioni sui pazienti rispetto all intensità del dolore e pochi altri dati soggettivi e oggettivi relativi al problema principale.) -Triage Globale (identifica una priorità di accesso alle cure mediche attraverso un processo metodologico effettuato dall infermiere adeguatamente formato)

Il Triage Globale è definito come il sistema di triage ospedaliero più avanzato. Tale processo metodologico assegna all infermiere i seguenti compiti: Accogliere il paziente ed i familiari con atteggiamento empatico Effettuare una rapida valutazione dell aspetto generale del paziente ( valutazione sulla porta ) Registrare i dati rilevati Assegnare il codice colore in base a protocolli prestabiliti Seguire i percorsi assistenziali predefiniti in base al codice colore o al sintomo principale rilevato Informare i pazienti e/o parenti del codice colore attribuito, delle procedure attivate e delle eventuali attese Rivalutare i pazienti in attesa Istruire il paziente e/o i parenti a comunicare all infermiere ogni variazione dello stato clinico Individuare, in caso di arrivo contemporaneo di più urgenze, quale paziente abbia priorità di accesso.

Giugno 2007 conclusione del progetto I "MATTONI SSN" approvato in Conferenza Stato Regioni nella seduta del 10 Dicembre 2003 con l'obiettivo di definire e creare un linguaggio comune a livello nazionale per garantire la confrontabilità delle informazioni condivise nel Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS). Uno di questi è il Mattone: 118 e PS che tra le sue attività prevedeva la Definizione del sistema di valutazione dei pazienti (triage PS e 118) L obiettivo di questo mattone era di individuare un modello di triage territoriale (118) ed ospedaliero di riferimento per tutto il territorio nazionale. Dopo un attenta disamina della letteratura nazionale ed internazionale e l effettuazione di un censimento in tutte le regioni sull uso del triage territoriale e ospedaliero è stato individuato per: -il triage territoriale quello utilizzato al dispatch e quello sul luogo dell evento, - il triage ospedaliero il modello di riferimento è stato il triage globale.

Progetto: Triage modello Lazio Nella Regione Lazio,nel 2002, si è costituito un Gruppo di lavoro multiprofessionale (formalizzato con Decisione ASP n. 98 del 2003) composto da esperti di Laziosanità, da rappresentanti della Società Scientifica dell Emergenza (SIMEU) e da rappresentanti di infermieri e medici di pronto soccorso che ha dato vita al progetto regionale sul triage.

Progetto: Triage modello Lazio Obiettivo: proporre strategie condivise per promuovere l attivazione del triage GLOBALE in tutte le strutture di emergenza e la diffusione di metodologie organizzative comuni.

Considerazioni generali - Il triage, attivo h24, deve essere considerato un requisito indispensabile per l autorizzazione all esercizio dei servizi di emergenza. - I criteri adottati per la codifica intraospedaliera devono coincidere con quelli utilizzati nella fase extraospedaliera, a garanzia di una maggiore integrazione tra 118 e PS/DEA. -L organizzazione di lavoro deve essere condivisa e uniforme attraverso una formazione specifica. - Individuare i profili di responsabilità dall infermiere al responsabile della struttura ospedaliera.

Considerazioni generali Necessità di una formazione avanzata degli operatori del PS su organizzazione, attuazione e revisione del Triage esistente, strumento necessario al governo degli accessi e alla gestione del processo assistenziale in P.S. Triage globale

Obiettivi specifici del progetto - realizzare uno strumento informatico per la rilevazione omogenea e sistematica delle informazioni del triage di PS utilizzando la piattaforma GIPSE*; - produrre un manuale di triage, secondo i principi del triage globale, per uniformare in quest ambito i comportamenti degli operatori sanitari dei pronto soccorso della regione; - pianificare e attuare interventi formativi per diffondere i principi del manuale di triage prodotto. * Cartella clinica informatizzata presente in tutti i PS del Lazio

Cronogramma delle attività del progetto Attivazione gruppo di lavoro Strumento informatico triage Manuale pratico di triage Attivazione gruppi locali permanenti sul triage Implem entazio ne TML in tutti i PS del Lazio 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Uso scheda triage in GIPSE Aggiornamento OS di triage Uso Triage modello Lazio formatori

Obiettivi specifici del progetto -Percorso formativo a cascata -Formazione formatori/facilitatori -Formazione sul luogo del lavoro -Costituzione di gruppi di studio permanenti sul triage sul luogo del lavoro (TEAM INTRAZIENDALE)

Implementazione del triage modello Lazio mediante il Processo di educazione medica continua Formazione a cascata nov 2007-gen 2009 187 Formatori per 58 PS/DEA febbraio 2008 Riunioni con direzioni aziendali Da febbraio 2008 - Corsi triage - Incontri periodici con discussione sui casi gestiti durante il triage

Costituzione del team intraziendale Ruolo del formatore/facilitatore Riportare nella pratica clinica i concetti ripresi nel manuale per l uso del triage modello Lazio attraverso: - l introduzione nei piani di formazione aziendali corsi sul triage modello Lazio o l adeguamento dei programmi dei corsi di triage aziendali già esistenti; - Organizzazione di gruppi di studio sul triage; - Realizzazione di incontri periodici con il personale per la verifica di qualità sull accuratezza del triage. Coordinarsi con il gruppo di lavoro regionale per: - Riportare criticità locali di applicazione - Partecipare alla revisione periodica del manuale triage modello Lazio

Ruolo del responsabile DEA/PS e coordinatore infermieristico PS/DEA Garantire l implementazione del progetto nella realtà locale 1. Supportare la costituzione del team intraziendale sul triage 2. Favorire gli incontri periodici del team 3. Offrire supporto metodologico alle attività del team 4. Collaborare con il coordinamento centrale del progetto Triage in PS modello Lazio.

Ruolo della direzione aziendale Garantire l implementazione del progetto nella realtà locale Formalizzare la costituzione del team intraziendale sul triage 2. Offrire supporto tecnologico e ambienti idonei per facilitare la didattica 3. Individuare un sistema premiante per il team intraziendale e per gli operatori sanitari di triage 4. Collaborare con il coordinamento centrale del progetto Triage in PS modello Lazio.

Triage Modello Lazio : stato dell arte Formalizzazione gruppo aziendale TML SI 85% NO 15%