Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 287 27.09.2016 Unico 2016: il recupero dei pagamenti eccedenti Categoria: Unico Sottocategoria: Dichiarazione Il contribuente che effettua un maggior versamento d imposte a saldo, rispetto alle imposte risultanti dal modello Unico 2016, ha la possibilità di rimediare all errore commesso scomputando direttamente in dichiarazione dei redditi gli eventuali importi a saldo versati in eccesso. La colonna 2 del quadro RX è proprio dedicata all indicazione di detti importi non dovuti che il contribuente ha erroneamente versato a saldo. Tale colonna deve quindi essere compilata quando il contribuente, per errore, abbia versato per il 2015 un saldo in eccesso. PREMESSA Quanto dovuto a titolo di saldo 2015 di Irpef e relative addizionali Ires e Irap è dato dalla differenza tra l imposta risultante dai modd. Unico/Irap 2016 relativi al 2015 e quanto versato a titolo di acconto nel corso del 2015 (giugno-luglioagosto e/o novembre). Al fine di verificare se quanto pagato a saldo risulta corretto, bisogna effettuare un controllo incrociato confrontando se quanto versato mediante mod. F24 risulta corrispondente a quanto indicato in dichiarazione a saldo. VERSAMENTI IN ECCESSO Se i due importi non coincidono significa che i calcoli effettuati al momento del versamento a saldo delle imposte per il periodo d imposta 2015 risultano diversi da quelli effettuati successivamente e poi indicati nel Modello Unico 2016. La distanza temporale tra la data in cui è presentato Unico 2016 (entro il 30 settembre per i soggetti solari) e la data in cui si effettuano i primi versamenti 1
(ad esempio nella prima metà di giugno) può comportare infatti che in sede di redazione definitiva di Unico, ci si accorga di aver effettuato un versamento del saldo 2015 che è eccedente o carente rispetto a quanto effettivamente liquidato in dichiarazione. In tale ipotesi prima dell invio di Unico c è, comunque, la possibilità di intervenire. In caso di versamento carente del saldo 2015 (e del conseguente primo acconto 2016) bisogna provvedere al ravvedimento operoso con la quantificazione di sanzioni, e interessi, a seconda del momento in cui esso viene effettuato. Questa ipotesi, però, non comporta la compilazione di alcun rigo del modello. SALDO IRPEF Versamento carente: Ravvedimento operoso; Versamento eccedente: Compilazione del quadro RX. COMPILAZIONE DI UNICO In particolare il contribuente che effettua un maggior versamento d imposte a saldo, rispetto alle imposte risultanti dal modello Unico 2016, ha la possibilità di rimediare all errore commesso scomputando direttamente in dichiarazione dei redditi gli eventuali importi a saldo versati in eccesso. A tal fine è necessario compilare il quadro RX di Unico. Ricordiamo infatti che la scelta di come utilizzare le imposte a credito e/o le eccedenze di versamento a saldo non viene effettuata nel quadro in cui viene determinato il singolo tributo, bensì tramite l indicazione delle stesse nel prospetto riepilogativo (quadro RX) riportato nel modello base di UNICO 2016. Il quadro RX è composto di tre sezioni destinate rispettivamente all indicazione: Sezione quadro RX Sezione I Contenuto Utilizzo dei crediti e delle eccedenze di versamento risultanti dalla presente dichiarazione. Tra gli altri, qui trovano spazio i crediti e/o le eccedenze d imposta risultanti dall applicazione delle disposizioni relative: all adesione al regime dei nuovi 2
minimi/contribuenti forfettari (RX31); Sezione II Sezione III alla tassa etica (RX36); alla cedolare secca (RX4); al contributo di solidarietà (RX6); all imposta sul pignoramento presso terzi (RX16); all imposta sul valore degli immobili all estero - IVIE (RX19); all imposta su attività finanziarie all estero - IVAFE (RX20). Riporto di eccedenze provenienti dalla precedente dichiarazione che non trovano collocazione nei quadri della presente dichiarazione. Determinazione dell IVA da versare o del credito d imposta. Sono interessati alla compilazione di tale Sezione (del tutto simile al quadro VX del Mod. IVA 2016) i soggetti che non presentano la dichiarazione annuale IVA in via autonoma. IMPORTI A CREDITO Nella Sezione I, la colonna 1 è dedicata all indicazione dell importo a credito che risulta dai singoli quadri della presente dichiarazione UNICO 2016 e che andrà in seguito ripartito tra colonna 3 e/o 4. Il contribuente che effettua un maggior versamento d imposte a saldo, rispetto alle imposte risultanti dal modello UNICO 2016, ha la possibilità di rimediare all errore commesso scomputando direttamente in dichiarazione dei redditi gli eventuali importi a saldo versati in eccesso. La colonna 2 dei righi da RX1 a RX36 è dedicata all indicazione di detti importi non dovuti che il contribuente ha erroneamente versato a saldo, con riferimento alle diverse tipologie d imposte. Tale colonna deve quindi essere compilata quando il contribuente, per errore, ha versato nel 2016 somme eccessive (rispetto a quanto dovuto a titolo di saldo) ai fini: IRPEF (quadro RN); addizionale regionale e comunale all IRPEF; imposte sostitutive; altre imposte (IVIE, IVAFE, contributo di solidarietà, ecc.). 3
Nel caso, ad esempio, di un soggetto che ha versato un saldo IRPEF maggiore di quello dovuto, si dovrà evidenziare: il debito d imposta effettivo nel quadro RN; l importo versato in eccesso nel quadro RX, rigo RX1, col. 2 (eccedenza di versamento a saldo). Nella presente colonna va indicato, inoltre, l eventuale ammontare di credito, relativo al 2015, utilizzato in compensazione in misura superiore a quello che emerge dai corrispondenti quadri della presente dichiarazione o in misura superiore al limite annuale di 700.000 previsto dall art. 9, comma 2, D.L. n. 35/2013, e spontaneamente riversato. L importo del credito riversato deve essere indicato al netto della sanzione e degli interessi eventualmente versati a titolo di ravvedimento. L importo versato in eccesso, indicato a rigo RX1, col. 2 dovrà essere alternativamente riportato nel: rigo RX1, col. 3, qualora il contribuente intenda richiederlo a rimborso; rigo RX1, col. 4, se il contribuente intende portarlo in compensazione orizzontale/verticale e/o in detrazione. Quando il credito deriva dal versamento di un imposta non dovuta, detto credito può essere utilizzato in compensazione e/o in detrazione dal giorno successivo a quello in cui l erroneo versamento è stato effettuato. Quanto fin qui esposto trova applicazione anche nei casi in cui a fronte di un versamento d imposta a saldo, dalla dichiarazione modello UNICO 2016 emerge poi un credito, per cui l intero versamento effettuato risulta in eccesso. Un contribuente versa in data 16 giugno 2016 un importo a titolo di saldo IRPEF 2015 per 775,00 anziché per 77,00. In sede di dichiarazione dei redditi decide di portare in compensazione 698,00 ( 775,00-77,00), ovvero quanto versato in più rispetto al debito effettivo. Nella dichiarazione dei redditi dovrà indicare: 4
Il contribuente può compensare eventuali importi a debito (es. IVA o contributi INPS), esponendo il tutto in F24. L Agenzia delle Entrate consente quindi al contribuente di rimediare in modo rapido all errore. La soluzione adottata può essere applicata indipendentemente dalla causa che ha originato lo sbaglio, ad esempio: si versa due volte lo stesso importo, si calcola l imposta su base imponibile maggiore, successivamente rettificata, ecc. RECUPERO DEL CREDITO Dopo aver indicato l importo a credito nelle colonne 1 e/o 2, nelle colonne 3 e 4 deve essere indicata la destinazione dei crediti che il contribuente intende seguire. Il contribuente deve, in sintesi, definire quale parte dei suddetti crediti viene: chiesta a rimborso (colonna 3); utilizzata in compensazione verticale e/o orizzontale (colonna 4). Si ricorda che è possibile l utilizzo dei crediti in compensazione fino a 700.000 euro per anno solare anche se il tributo si riferisce a periodi d'imposta diversi. La verifica deve essere eseguita sul singolo anno solare e non sul periodo di compensazione del credito. In ragione di ciò, quindi, il limite opera indipendentemente dalla natura del credito stesso e dall'anno della sua formazione. Il monitoraggio va effettuato nell'arco della singola annualità dove avvengono le compensazioni nel modello F24. Pertanto, ad esempio, qualora siano disponibili per la compensazione: un credito Iva annuale maturato nel corso del 2015; e crediti da istanza infrannuale (modello Iva Tr) di cui ai primi tre trimestri del 2016, si applica cumulativamente il limite di 700.000 euro, anche se il tributo si riferisce a periodi d'imposta diversi; ciò che rileva, infatti, è il superamento nell'anno solare di riferimento (1 gennaio 2016 31 dicembre 2016) dell'utilizzo in compensazione con altri tributi, di crediti d'imposta eccedenti 700.000 euro, indipendentemente dall'anno di formazione del credito. 5
CHECK LIST Saldo a debito 2015 Imposta a debito Saldo IRPEF Saldo addizionale regionale Saldo addizionale comunale Modello Unico/2016 Rigo RN45 Rigo RV7 Rigo RV15 Acconto 2016 Imposta a debito Modello Unico/2016 Primo acconto IRPEF Rigo RN62 colonna 1 Secondo o unico acconto IRPEF Acconto addizionale comunale Rigo RN62 colonna 2 Rigo RV17 colonna 5 e 8 CHECK IRES Saldo 2015 a debito Rigo RN23 CHECK CEDOLARE SECCA Saldo 2015 a debito Rigo RB11 colonna 3 (Modello Unico) - Riproduzione riservata - 6