Sabato, 1 dicembre alle 10 nella sala De Deo sarà presentato ufficialmente al cospetto dei mass media e delle autorità l Ambulatorio di Gioia del Colle - Lega degli Ambulatori del Secondo Parere, sito in via Goito, 16/A, una istituzione attesa e fortemente voluta dalla Fondazione Dino Leone presieduta dal dottor Osvaldo Catucci. Nel corso della mattinata saranno proiettati due filmati per presentare le attività della Fondazione. Una realtà sanitaria importante di cui abbiamo parlato in estate, in occasione dei convegni: Il cibo come medicina o medicine per cibo 1 / 5
a Bari il 5 luglio e Cibo, Ambiente e Terapia Oncologica Integrata nel Chiostro comunale a febbraio ( http://www.gioianet.it/attualita/5024-catucci-capodiferro-qcurare-i-tumori-a-gioia-si-puoq.html ). La Fondazione ha di recente avviato un progetto di screening e cura di patologie gravi come l intolleranza alimentare, l allergia, la celiachia, i tumori. Tutta questa attività - dichiara il dottor Catucci - è incentrata sull alimentazione e la dieta mediterranea e, per questo, la ricerca di prodotti di altissima qualità e la ricerca di innovazione mediante il ricorso al cibo come veicolo medicamentoso. Infatti, abbiamo fatto ricorso ad una varietà di grano dell inizio del 1900, con un basso indice glicemico, arricchito con beta-glucani, per ridurre il colesterolo. Con la stessa semola stiamo promuovendo il pane ai lupini, per abbassare la glicemia. E tanto altro ancora. Tutti i prodotti sono stati rigorosamente testati, ed ancora lo saranno, più e più volte, per poter riportare in tavola la genuinità e la bontà che si vuole far perdere, comunque mangiando con gusto. 2 / 5
Per tutto questo occorrono laboratori, ricercatori, nutrizionisti, che guidino gli operatori del settore, per acquistare e testare materie prime, per confrontare, per sviluppare. A fronte di una diagnosi controversa o di una terapia non andata a buon fine - continua il luminare -, chiunque può, inoltre, rivolgersi ai nostri Ambulatori e, in videoconferenza, ricevere un secondo parere da specialista della materia, oppure in visita collegiale da più specialisti. Numerose le prestazioni offerte: Oncologia, Senologia, Prevenzione e trattamento di celiachia, intolleranza ed allergia alimentare, Gastroenterologia, Chirurgia Generale, Cardiologia, Chirurgia Plastica, Urologia ed Andrologia, Ginecologia, Medicina Complementare e tradizionale cinese, agopuntura, Accademia dell alimentazione, Ecografia, Doppler, Mammografia, Elettrocardiogramma ed Holter, Test genetici per farmaco genomica e nutri genomica, Fisioterapia e riabilitazione, servizi promossi su www.cancerwar.eu Presso il centro è già attivo il servizio di Ipertemia oncologica, una possibile scelta terapeutica in campo oncologico, non solo in alternativa, ma fondamentale in associazione a chemioterapia e radioterapia, di cui ne riduce i dosaggi e quindi, la tossicità, esaltandone l efficacia. 3 / 5
L Associazione Onlus Fondazione Dino Leone - conclude il dottor Catucci - è nata con lo scopo preciso di sostenere la ricerca e lo sviluppo di nuove tecniche per la diagnosi precoce e trattamento delle patologie tumorali. Per questo scopo, si è deciso di partire dall alimentazione, poiché, è del tutto evidente che il cibo contiene tutta una serie di fattori protettivi contro il tumore. Per consentire un incremento di evidenza scientifica al presente progetto, è in atto la creazione di un apposita piattaforma digitale che consentirà di accumulare dati forniti da tutti coloro che parteciperanno al progetto e che consentirà di confrontare i risultati ottenuti dai piccoli e grandi centri urbani, da quelli che si affacciano sul mare e da quelli dell entroterra. Attraverso l analisi dei dati ottenuti si cercherà di individuare nuove forme di lotta all attivazione, sviluppo e crescita del tumore, partendo dai prodotti già esistenti in natura, per giungere a eventuali nuove sostanze. Uno degli aspetti più importanti è lo studio della popolazione a rischio: senza grandi sforzi, esiste una popolazione predisposta all insorgenza del cancro a causa della familiarità (tumore della mammella, colon, prostata, etc.). Lo studio si propone di partire da dati già esistenti e di utilizzarli per fare prevenzione. Infatti, conoscendo in anticipo i rischi che corrono determinati gruppi di individui in determinate comunità o popolazioni, si potrebbe assegnare a loro un protocollo comportamentale che con molte probabilità ridurrebbe l incidenza del cancro. Ci si rende conto che il percorso è lungo, ma proprio per questo abbiamo bisogno di molta 4 / 5
pazienza e molto sostegno. 5 / 5