CAPITOLOXXIII. della politica economica

Documenti analoghi
Lezione 25 (BAG cap. 23)

IL MODELLO BARRO-GORDON

INDICE SOMMARIO. Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA. 1. Concetti introduttivi... Pag. 31

i-x_1-179_imbriani_07.qxp :10 Pagina V Indice

CAPITOLO XXII. Iperinflazione

Sommario. Prefazione xv L autore xxiv

La politica monetaria della BCE

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO

CAPITOLO XXV. L unione economica e monetaria europea

Corso di. Economia Politica

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO

Programma di Economia Politica da 6 CFU per gli studenti di Giurisprudenza

Macroeconomia a. a Luca Deidda Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie

Macroeconomia: la visione. Cap.16

Lo scenario congiunturale macroeconomico prospettive 2012

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA. Macroeconomia. Esercitazione del

QUARTA ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

La Politica Economica dell'unione Europea

Istituzioni e politiche economiche europee. Nicola Acocella, Seminari Sapienza-Società Italiana degli Economisti 20 novembre 2015

Esercitazioni per il corso di Storia Economica (00-49)

Politica Economica (Clemif) Esercitazione 2: Debito pubblico

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI MACROECONOMIA - Anno accademico , I semestre

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale

Nome Cognome Matricola Firma Crediti:

Struttura delle banche centrali: la Banca Centrale Europea Appunti per il corso PAS sul libro: Mishkin, Eakins, Forestieri, capitolo 9

Indice P A R T E Introduzione P A R T E La crescita economica e il lato dell offerta

Economia politica. Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a

Esercizi integrativi, corso di Macroeconomia, A.A (a cura della dott.ssa Chiara Conti)

Debito pubblico e Debito estero

Esercitazioni per il corso di Storia economica (00-49) Parte II 12 maggio 2015

ISTITUZIONI DI ECONOMIA (a.a ) PROVE D ESAME

CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA E POLITICA MONETARIA: IL RUOLO

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

Economia e Politica Monetaria. Il Debito Pubblico e la Crisi dei Debiti Sovrani

Offerta aggregata, AS

Macroeconomia. Lezione n. 5 Moneta e inflazione. Luca Deidda. UNISS, CRENoS, DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 19

11 Aprile Il Debito Sovrano e la Politica Monetaria della BCE. Salvatore Nisticò Università di Roma La Sapienza, Roma

Economia Politica II Lezione 3

Lezioni di Economia Politica

Economia Politica. a.a. 2012/13. Lezione 2 Prof. Maria Laura Parisi

DEFINIZIONI E IDENTITA CONTABILI:

Capitolo 2. La teoria normativa della politica economica

Progresso tecnologico e crescita

CREDITO E RAPPORTI BANCA IMPRESA. La crisi e il finanziamento delle imprese

DOMANDE DEGLI ESAMI SCRITTI DI MACROECONOMIA ED ECONOMIA POLITICA II. (Aggiornato ad aprile 2005)

Elementi di Teoria dei giochi

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 9-109

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5

Alessandro Scopelliti.

Economia Politica H-Z Lezione 18

INCOERENZA TEMPORALE Dispensa per il corso di Economia Politica Ecomark (A-Lh)

Macroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del (+ soluzioni) (a cura della dott.

Lezione 10 Il modello IS-LM in economia aperta (1)

STABILIZZATORI AUTOMATICI E TEORIA DEL DEBITO PUBBLICO

Bilancia pagamenti. Sistemi dei tassi di cambio

Dalla microeconomia alla macroeconomia

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.

LEZIONE 4 CICLO ECONOMICO DOMANDE DEL CORSO E MODELLI MACROECONOMICI. Argomenti trattati

Offerta aggregata: salari, prezzi e disoccupazione

Sapienza Università di Roma Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche. L Interdipendenza monetaria nel lungo periodo (seconda parte) Cap.

Economia del Settore Pubblico

I principali temi della Macroeconomia

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE

Debito pubblico e Debito estero

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Esercitazione 10 maggio 2016 (Viki Nellas)

Enrico Marelli - Marcello Signorelli POLITICA ECONOMICA. Teorie, scuole ed evidenze empiriche. G. Giappichelli Editore Torino

Fabio Mongiardini. Fabio Mongiardini

CAPITOLO 16 Le aree valutarie e l Unione economica e monetaria europea

UD L alternativa di breve periodo tra inflazione e disoccupazione

Economia Internazionale: il tasso di cambio

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME

Controllo di Gestione

Capitolo 1 MODELLI ECONOMICI DEL TASSO DI CAMBIO 11

EUROPA: TRA FRANCIA E GERMANIA LA PARTITA DECISIVA SI GIOCA A ROMA

MACROECONOMIA, UN INTRODUZIONE. Mercati, istituzioni finanziarie e politiche

LA STABILITA DEI PREZZI. Anno scolastico

La teoria del debito pubblico

Lezione 30: Modello AD-AS nel breve e lungo periodo

Imprese, Regolamentazione e Antitrust Gruppo di Studio e Attenzione Accademia Italiana di Economia Aziendale

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

Il tasso di cambio e i merca3 monetari e finanziari. Giuseppe De Arcangelis 2012 Economia Internazionale

Lezione 2 continua La storia della macroeconomia

Limit Pricing e Deterrenza

LEZIONE SU MODELLO AD-AS

ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Luigi Marattin 11 LUGLIO 2014

Il Prodotto Interno Lordo: Nel paese Epsilon vi sono solo due imprese: alfa e beta

Storia del Pensiero Economico 18 novembre Nome Cognome Matricola Firma Crediti:

Capitolo 10: Giochi dinamici. Ora l impresa 1 sceglie l output per massimizzare i propri profitti 1 8 = 122,5 Q 2 = 61,25

La Trasmissione della Politica Monetaria. Giorgio Di Giorgio

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

ECONOMIA POLITICA TECNICO AFM

Testi adottati: -Bertocco Giancarlo, La crisi e le responsabilità degli economisti, Francesco Brioschi Editore, Milano, 2015 (GB)

Il modello AD-AS. macroeconomia (clamm), a.a

ECONOMIC SURVEY OF ITALY 2013

Transcript:

CAPITOLOXXIII. Il ruolo della politica economica

1.1. QUANTO NE SANNO DAVVERO I MACROECONOMISTI? Nel valutare tali questioni, la banca centrale o in generale i responsabili della politica macroeconomica di solito non tirano a indovinare, ma si basano su modelli macroeconometrici. Le equazioni incluse in tali modelli forniscono stime del comportamento delle stesse relazioni in passato. Il problema è che modelli diversi danno risposte diverse, in quanto sono costruiti su strutture differenti e includono equazioni e variabili diverse. 2

1.1. QUANTO NE SANNO DAVVERO I MACROECONOMISTI? 3

1.2. L INCERTEZZA PUÒ GIUSTIFICARE UN MINOR INTERVENTO PUBBLICO NELL ECONOMIA? I responsabili della politica economica dovrebbero limitare il loro intervento nell economia, semplicemente perché gli effetti delle loro azioni sono incerti? In generale, la risposta è sì. 4

1.2. L INCERTEZZA PUÒ GIUSTIFICARE UN MINOR INTERVENTO PUBBLICO NELL ECONOMIA? Di quanto dovrebbe ridurre il tasso di interesse la Bce per espandere la produzione? Seguendo la media dei 4 modelli considerati, la Bce dovrebbe ridurre il tasso di interesse del 3.6%. Questo consentirebbe di ottenere un aumento del tasso di crescita della produzione dell 1% alla fine dell anno. Tenendo in considerazione l incertezza, ridurre i tassi di interesse del 3.6% sarebbe irresponsabile. 5

1.3. Incertezza e limiti agli interventi di politica economica Gli effetti della politica macroeconomica sono caratterizzati da notevole incertezza. Tale incertezza dovrebbe indurre a maggiore prudenza nell attuare misure correttive dell economia e a usare una politica economica meno attiva. Nel definire politiche economiche non si dovrebbe perseguire il cosiddetto fine tuning, cioè volere a tutti i costi raggiungere un obiettivo prefissato, come una disoccupazione costante o una crescita stabile della produzione. 6

2. Aspettative e politica economica L uso della macroeconomia per controllare l economia è fondamentalmente diverso dal controllo di una macchina complessa. L economia è infatti composta da persone e da imprese che cercano di anticipare le azioni del governo e che rispondono alle politiche correnti, ma anche alle aspettative sulla politica futura. In passato, l analisi della politica macroeconomica utilizzava in gran parte la teoria del controllo ottimo. 7

2. Aspettative e politica economica La politica economica può essere considerata come un gioco tra il governo e l economia. Invece di utilizzare la teoria del controllo ottimo, la teoria dei giochi permette di analizzare la politica economica attraverso l interazione strategica tra i giocatori. 8

2.1. Dirottamenti aerei e negoziazioni La maggior parte dei governi ha stabilito di non negoziare in alcun modo con i dirottatori di aerei. Scoraggiare i dirottamenti, togliendo ogni incentivo a dirottare un aereo. A dirottamento avvenuto, perché non negoziare? Annunciare di non essere disposti a negoziare, ma negoziare in caso di dirottamento. A prescindere dal fatto che, a dirottamento avvenuto, le trattative di solito hanno un esito migliore, la politica più appropriata è impegnarsi a non negoziare. Rinunciando all opzione di negoziare, il governo può prevenire efficacemente i dirottamenti. 9

2.2. Un riesame di inflazione e disoccupazione La relazione tra disoccupazione e inflazione è la seguente: e π = π α( u u n ) Si supponga che la banca centrale annunci che seguirà una politica monetaria compatibile con un inflazione nulla: π = α( u u n ) Se la banca centrale mantiene la sua promessa, sceglierà un tasso di disoccupazione pari al suo tasso naturale. 10

2.2. Un riesame di inflazione e disoccupazione A questo punto, la banca centrale può migliorare l esito deviando dalla politica annunciata di inflazione nulla: accettando un po di inflazione, può ridurre notevolmente la disoccupazione. Incoerenza temporale:incentivo a deviare dalla politica annunciata una volta che i giocatori hanno fatto le loro mosse. 11

2.3. Come diventare credibili? Come può la banca centrale impegnarsi a non deviare da una politica annunciata? Un modo per stabilire la credibilità è rinunciare al proprio potere di azione. In alternativa: - rendere indipendente la banca centrale; - incentivare la banca centrale ad adottare un orizzonte temporale più lungo; - scegliere un governatore «conservatore», cioè che sia particolarmente avverso all inflazione. 12

2.3. Come diventare credibili? Questi sono i passi compiuti da molti paesi negli ultimi due decenni: è stata accordata più indipendenza alle banche centrali; è stato allungato il mandato dei governatori. I governi hanno spesso nominato governatori ritenuti più «conservatori» di quanto non lo fossero loro stessi, cioè che si preoccupassero più dell inflazione che non della disoccupazione. 13

2.3. Come diventare credibili? Fig. 23.1. Inflazione e indipendenza della banca centrale. 14

2.4. Incoerenza temporale e restrizioni all intervento pubblico nell economia In presenza di problemi di incoerenza temporale, porre limiti alla politica economica come un tasso costante di crescita della moneta può essere una buona soluzione. Tuttavia questa soluzione può avere costi elevati se impedisce del tutto l uso della politica macroeconomica. Soluzioni più convenienti, di solito, prevedono la costituzione di istituzioni più efficienti (come una banca centrale indipendente) che possano attenuare il problema dell incoerenza temporale, senza eliminare la politica monetaria come strumento di stabilizzazione macroeconomica. 15

3. Politica e politica economica I politici evitano spesso di prendere decisioni dolorose e si prestano agli interessi dei loro elettori; la politica di parte blocca il processo politico, non consentendo di arrivare a risultati efficienti. 16

3.1. I giochi tra le autorità di politica economia e gli elettori Per attuare gli interventi macroeconomici è necessario contemperare tra loro obiettivi di breve e di lungo periodo, per esempio perdite di breve periodo contro guadagni di lungo periodo o, viceversa, guadagni di breve periodo contro perdite di lungo periodo. Se gli elettori non sono lungimiranti, oggi una maggior crescita può far vincere le elezioni. Si parla di ciclo economico politico, caratterizzato da una crescita mediamente più elevata prima delle elezioni piuttosto che dopo le elezioni. 17

3.1. I giochi tra le autorità di politica economia e gli elettori Fig. 23.4. L evoluzione del rapporto debito/pil negli Stati Uniti dal 1900. 18

3.2. I giochi tra i responsabili della politica economica Al crescere del debito, la crescente necessità di ridurre il disavanzo potrebbe costringere il parlamento e i governi futuri a ridurre la spesa (cosa che altrimenti non sarebbero stati disposti a fare). Tuttavia, data l impopolarità di queste manovre, solo quando il disavanzo avrà raggiunto livelli preoccupanti e sarà urgente provvedere al rientro, uno dei partiti rinuncerà alle sue posizioni. Gli studiosi di teoria dei giochi definiscono queste situazioni guerre di attrito: la speranza che prima o poi l avversario finisca col cedere genera prolungati e costosi ritardi. 19