NOME COMUNE SINONIMI --- Pesca Marscianese PP004 CODICE ACCESSIONE

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Pesca Marscianese

Pesca Marscianese NOME COMUNE SINONIMI --- CODICE ACCESSIONE COLLEZIONE IN VIVO COLLEZIONE IN VITRO PP004 LUOGO DI RITROVAMENTO E DIFFUSIONE La zona di probabile origine e di sicura diffusione era il territorio marscianese, dove la varietà era un tempo coltivata e dalla quale appunto trae il nome che la identifica. Attualmente si trovano sparsi sul territorio diversi esemplari i quali sono tuttora propagati, come era usanza, quasi esclusivamente per seme. Questo può spiegare in parte la non completa corrispondenza tra i caratteri della varietà attualmente in collezione e quelli reperiti nelle fonti scritte e riferiti alla prima metà del secolo scorso, come si dirà più estesamente nel paragrafo sulle note storico antropologiche. SI SI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE ALBERO RAMI FIORI Negli esemplari in collezione si osserva una sensibile differenza tra un albero di maggior vigore e portamento pendulo ed altri due esemplari di minor vigore e portamento espanso. I rami presentano, sul lato non esposto al sole, una colorazione antocianica di debole intensità. I germogli misti presentano una densità di gemme a fiore piuttosto elevata. Queste sono poi presenti sia isolate che in gruppi di due o più. Di piccole dimensioni con corolla di diametro medio pari a 23 mm. Il fiore ha l aspetto tipico delle rosacee con 5 petali. La forma di questi è rotonda ed il colore predominante è rosa violaceo. Il calice presenta, prima della caduta dei petali, la faccia interna di colore verde. Gli stami in rapporto ai petali si trovano in posizione superiore, mentre lo stigma si trova allo stesso livello delle antere. FOGLIE Di colore verde chiaro, hanno forma lanceolata e sono piuttosto lunghe (lunghezza 118 mm, larghezza 33 mm, superficie 39 cm 2 ). L angolo in prossimità dell apice misura in media 28, mentre quello alla base è per lo più prossimo ai 90. I nettari sono presenti sulla quasi totalità delle foglie. Hanno foggia reniforme e se ne contano mediamente 3 per foglia. In sezione trasversale la foglia è concava. Presenta inoltre curvatura dell apice. Di dimensioni medio piccole (136g) e forma rotonda (altezza 62 mm, diametro 67 mm). FRUTTI Sono asimmetrici visti dall estremità pistillare. Questa presenta un umbone visibilmente pronunciato. Il frutto inoltre manifesta una forte prominenza della sutura. La cavità peduncolare misura (in media) 14 mm in profondità e 20 mm in spessore. La buccia presenta una pubescenza molto densa. Il colore di fondo della buccia è giallo verdastro. Il sovracolore ha una larga estensione sulla superficie del frutto, si presenta di colore rosso scuro e con un pattern a macchie. La polpa è di colore bianco crema ed ha consistenza media e buona succulenza. La colorazione antocianica è molto intensa intorno all osso, mentre è assente o debole sia sotto l epidermide che nella polpa. Il grado di aderenza della polpa al nocciolo è variabile da un grado medio ad alto (non spiccagnola). La varietà risulta soggetta a cascola dei frutti, dovuta anche alle elevate e costanti produzioni. CARATTERI DELLA POLPA ZUCCHERI TOTALI (%) COMPOSIZIONE IN ACIDI (mg/100gr) 4,11 Ac. Malico: 705, Ac. Ascorbico: 8

SEME POLIFENOLI TOTALI (mg/kg) 405 COMPOSIZIONE FENOLICA (mg/kg) Ac.Clorogenico: 124, Catechina: 85, derivati della Quercetina: 95, Ac.1,5dicaffeilchinico: 101 I semi sono di forma obovata, colore marrone scuro e presentano un rilievo della superficie a cavità e solchi. In rapporto al frutto la dimensione del seme è grande. In peso rappresenta circa il 8-10% del peso totale del frutto. OSSERVAZIONI FENOLOGICHE La fioritura avviene tra la terza decade di marzo e la prima di aprile, con il picco tra gli ultimi giorni del mese di marzo ed i primi del successivo. La raccolta dei frutti avviene intorno alla seconda decade di settembre, generalmente dopo il 15 del mese. OSSERVAZIONI FITOPATOLOGICHE Sensibile a Bolla del Pesco (Taphrina deformans (Berck)).

PERCORSI STORICO ANTROPOLOGICI Senza dubbio è l attributo localistico a contraddistinguere questa varietà di pesco a maturazione tardo estiva originaria di Marsciano (PG), ma conosciuta e apprezzata sin dagli inizi del secolo scorso al di là dei confini regionali: «pesche assai rinomate anche fuori dell Umbria sono quelle di Papigno (presso Terni) e di Marsciano (sulla Perugia- Todi)» [Faina C., Umbria verde. Almanacco regionale nel capitolo dedicato ai lavori agricoli, G. B. Paravia & C., Torino, 1925]. La segnalazione del conte Carlo Faina (1894-1980) rappresenta peraltro la prima e la più antica citazione della Pesca Marscianese, tra quelle finora rintracciate nella documentazione scritta. Infatti, nonostante il ristretto areale geografico di pertinenza, si riesce ad individuare un numero relativamente significativo di riferimenti alla Pesca di Marsciano, che nei decenni immediatamente successivi dovette godere di una certa fama, tanto da affermarsi come varietà ottimale nell ambito della frutticoltura specializzata. «La varietà locale di tipo Marscianese» è infatti annoverata dal Prof. Agr. Federico Rossi tra «le varietà di pesco più coltivate e che hanno dato i migliori risultati» nella provincia di Perugia tra il 1936 e il 1938 [Rossi F. La frutticoltura in Umbria, pp. 10-78, Annali della Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Perugia, Volume 1, 1942: 24]. Un autorevole riconoscimento alla Pesca Marscianese viene dalla Guida Gastronomica d Italia del Touring Club (sempre molto selettiva nelle sue indicazioni) che alla sua prima edizione nel 1931 menziona Marsciano esclusivamente per ricordare le «pesche duracine a polpa gialla» che si coltivano nel suo territorio [Touring Club Italiano, Guida gastronomica d'italia, Torino, 1931: 306] La sintetica descrizione del frutto data dal testo sembrerebbe non coincidere rispetto alla colorazione della polpa con la varietà presente nella collezione, che è di pasta di colore bianco crema. Ciò non stupisce dal punto di vista storico sia per ragioni legate alla dinamica di circolazione dell informazione in genere, sia perché la Pesca Marscianese appartiene al gruppo varietale delle duracine (non spiccagnole), di cui in passato venivano stimate perlopiù quelle a polpa gialla (note anche come pesche cotogne) 1, dando forse adito ad una certa confusione. In effetti è proprio con la denominazione di Cotogna di Marsciano che compare, accanto alla Cotogna di Papigno, nella Rivista di ortoflorofrutticoltura italiana tra le uniche varietà di pesco umbre un tempo particolarmente conosciute sull intero territorio nazionale [Rivista di 1 Sinonimia già codificata negli scritti naturalistici del XVI secolo, tra cui a titolo esemplificativo riportiamo quanto scrive il Matthioli (1565) e con lui il gualdese Castore Durante (1585): «quelle che più nei cibi sono in prezzo sono le duracine, cioè quelle che non si spiccano dal nocciolo, e di queste più quelle che per il lor giallo colore e per esser molto odorate si chiamano pesche cotogne» [Matthioli P. A.: 109, Durante, Herbario Novo: 350]. Non dissimili le classificazioni scientifiche proposte secoli dopo dall illustre pomologo Domenico Tamaro che chiarisce a proposito delle «pesche duracine a polpa gialla: queste sono le Cotogne propriamente dette, che servono in modo particolare per fare le persicate e tutte le varie conserve» [Tamaro D., Frutti di grande reddito, Hoepli, Milano 1929].

ortoflorofrutticoltura italiana», vol. 43-44, 1959: 3]. Ad oggi, non è dato sapere se la Pesca Marscianese di cui parlano le fonti possa essere in qualche modo identificata con la varietà presente in collezione, se non per il luogo di rinvenimento della pianta madre. Certo è che il territorio in questione risulta storicamente legato ad una varietà di pesco, le cui caratteristiche qualitative non erano sfuggite ai suoi conoscitori che ne diffusero la reputazione addirittura all estero. Emblematico è il caso de «La Parola del Popolo», una rivista socio-politica pubblicata a Chicago negli anni 60, a cura di un associazione di emigrati italiani, nella quale -in un articolo dedicato ai prodotti regionali umbri- si legge «riguardo alla frutta famose sono le pesche di Marsciano» [«La Parola del Popolo», a cura del Centro storico uomini rappresentativi del socialismo, n. 49-54, Publ. Association, Chicago, 1961: 35].