aprile 11, 2014 Ecco, in sintesi, le misure e le coperture del Pacchetto Auto.



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Transcript:

del 17 aprile 2014

A Missione Mobilità il Pacchetto auto di Capezzone: Rivedere bollo, IPT e fiscalità sulle flotte aziendali per dare ossigeno alla filiera dell automotive aprile 11, 2014 Misure urgenti per ridurre la pressione fiscale sull auto e, in particolare, per rivedere bollo, IPT (imposta provinciale di trascrizione) e fiscalità sulle auto aziendali. Sono questi i tre punti attorno ai quali ruota il Pacchetto Auto che il Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Daniele Capezzone, ha presentato stamane a Milano nel corso di Missione Mobilità, l evento promosso da AMOER - Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile presieduta dal giornalista Pierluigi Bonora. L evento ha riaperto concretamente il dialogo tra la filiera delle due e quattro ruote e il mondo della politica, stimolando un serio e costruttivo dibattito sul presente e sul futuro della mobilità, alla presenza di istituzioni, imprenditori, giornalisti, esperti del mondo scientifico e universitario, rappresentanti della filiera della mobilità e appassionati dei motori. L on. Capezzone ha illustrato una serie di interventi immediatamente realizzabili in grado di ridare ossigeno all automotive, settore messo a dura prova dagli ultimi anni di crisi, con le vendite di vetture ridotte ai livelli di una quarantina di anni fa e le famiglie che rinviano l acquisto di vetture nuove e la manutenzione di quelle in loro possesso; intanto, le accise sui carburanti sono alle stelle, e gli altri balzelli e costi accessori appesantiscono oltremodo il possesso di un auto. Ritengo doveroso intervenire per dare sostegno alla filiera con tre proposte di azione, più una preliminare, che definirei di congelamento, ha evidenziato Daniele Capezzone, innanzitutto lo Stato deve prendere un impegno concreto: stop agli aumenti di accise per il prossimo quinquennio. Non è possibile pensare che un settore già in ginocchio debba essere continuamente mortificato da aumenti ingiustificati di accise per recuperare gettito da destinare a spesa pubblica improduttiva. Agire in questo modo significa distruggere un intero settore, mettere in ginocchio l economia dell auto, determinare la chiusura di migliaia di imprese. Tre le ipotesi di intervento mirato immediatamente attuabili, focalizzate su: l esenzione del bollo auto per i primi tre anni dopo l immatricolazione, l abolizione dell imposta provinciale di trascrizione e una fiscalità meno pesante per le auto aziendali. Ecco, in sintesi, le misure e le coperture del Pacchetto Auto.

1. Esenzione del bollo auto Il gettito annuo derivante dal bollo auto si aggira attorno ai 6,4 miliardi di euro. La proposta, contenuta nel documento elaborato dall on. Capezzone, prevede l esenzione del bollo nel triennio successivo alla nuova immatricolazione. La misura non comporterebbe problemi di copertura, venendo ampiamente compensata dall incremento del gettito IVA legato all aumento delle nuove immatricolazioni. Secondo l ipotesi, dopo i primi tre anni, gli automobilisti dovranno pagare un bollo progressivo, in base alle soglie di emissioni della macchina secondo la logica del meno inquini meno paghi. 2. Abolizione IPT La misura costa circa 1,5 miliardi di euro. La proposta prevede l abolizione graduale a partire dalle nuove immatricolazioni. 3. Intervento sulle flotte aziendali L attuale regime fiscale per le auto aziendali, penalizzante per le imprese italiane rispetto ai competitor europei, sta determinando una riduzione del gettito fiscale causato da tre dinamiche: la riduzione del parco circolante, la sostituzione di vetture con autocarri (detraibilità e deducibilità al 100%) e il maggiore utilizzo delle auto private dei dipendenti con rimborso chilometrico. Un riallineamento alla fiscalità europea, almeno al 40% (contro l attuale 20%), produrrebbe un aumento di immatricolazioni pari a circa 100mila unità con conseguente aumento del gettito fiscale. Senza contare il ruolo positivo che l auto aziendale, e il noleggio a lungo termine in particolare, potrebbe giocare nel contrasto all evasione fiscale su acquisto, manutenzioni e carburanti, e nell immissione nel parco circolante di auto più ecologiche e a basse emissioni. Le Associazoni della filiera della mobilità presenti, UNRAE (case auto estere), ANFIA (filiera automobilistica nazionale), Federauto (concessionari), ANCMA (due ruote), ANIASA (autonoleggio), Assogomma (pneumatici) e AsConAuto (distribuzione ricambi), moderati dal Presidente di AMOER-Missione Mobilità, Pierluigi Bonora, si sono confrontati con il Presidente Capezzone, esprimendo piena soddisfazione e condivisione per il Pacchetto auto illustrato e auspicando che questa volta inizi realmente un percorso concreto verso una normativa non più penalizzante per il settore. Il Pacchetto Auto, dopo aver incassato il pieno consenso e in attesa di approfondire la proposta con i rappresentanti dei vari settori coinvolti, sarà poi portato all attenzione delle Commissione Finanze e delle altre commissioni competenti per arrivare, al massimo entro quattro mesi, all approvazione di una Legge con procedimento veloce, oppure ottenere dal Governo un Decreto all interno della Delega Fiscale. Dopo diverse iniziative infruttuose - commenta Pierluigi Bonora, Presidente di AMOER- Missione Mobilità registriamo finalmente un significativo primo passo delle Istituzioni a supporto della filiera della mobilità. Per questo ringrazio il Presidente Capezzone che ha deciso di impegnarsi in prima persona a favore dell automotive, consapevole dei danni che la crisi del mercato ha arrecato all economia del Paese e all occupazione, e dell effetto boomerang per le casse erariali dell eccessiva tassazione ai danni dell automotive. Auspichiamo che tra qualche mese, in occasione del prossimo appuntamento con Missione Mobilità, potremo approfondire una legge già approvata sul settore, in linea con quanto annunciato dal Presidente Capezzone.

Missione Mobilità: AlixPartners presenta studio su car sharing. Entro 2020-4,1 milioni auto vendute (FERPRESS) -Milano, 7 APR Il numero degli utenti e la flotta dei veicoli in car sharing in Europa, e in Italia in particolare, è destinata nei prossimi anni a crescere in modo significativo. Nel Vecchio continente la Germania è oggi il Paese in cui l auto condivisa è più diffusa, mentre Roma e Madrid sono i fanalini di coda tra le capitali. Il primato nazionale spetta a Milano, dove il servizio si sta rapidamente diffondendo. A spingere gli automobilisti verso l abbandono della proprietà e l utilizzo del proprio veicolo sono principalmente gli elevati costi di gestione e manutenzione. Sono questi i principali trend che emergono dall analisi condotta a livello mondiale dalla società globale di consulenza aziendale AlixPartners sul tema Car sharing, dal possesso alla fruibilità dell auto. Sfide e opportunità della nuova mobilità urbana, i cui risultati sono stati illustrati oggi da Giacomo Mori, Managing Director di AlixPartners in Italia, nel corso della manifestazione Missione Mobilità, promossa a Milano da AMOER Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile. La ricerca prende le mosse dall analisi del mercato statunitense, dove il car sharing è un fenomeno consolidato nelle grandi aree metropolitane, e passa in esame lo scenario europeo e nazionale, che negli ultimi nove mesi ha vissuto uno sprint destinato a modificare il quadro della mobilità delle due principali città del Paese e le abitudini dei loro cittadini, con l obiettivo di tracciare possibili linee di sviluppo dei servizi di car sharing in Italia nel prossimo futuro. Dalla ricerca emerge come la diffusione della formula dell auto condivisa sia effetto dell azione congiunta di alcuni fenomeni, tra cui la crescente urbanizzazione, la congestione delle città, l aumento continuo del costo del carburante e delle spese di gestione della vettura e il palesarsi di nuovi costi aggiuntivi (ZTL, requisiti di circolazione, tasse). Capitolo a parte è dedicato alle nuove generazioni, meno propense a prendere la patente e che oggi percorrono in auto meno chilometri. La minore disponibilità di reddito le rende, inoltre, più sensibili ai costi di gestione e al solo utilizzo dell auto come valida alternativa all acquisto. L uso sempre maggiore degli smartphone, infine, facilita e velocizza l adesione e la gestione del servizio di car sharing. Gli utenti di car sharing in USA ed Europa sono oggi circa un milione, ma nei prossimi anni la flotta di veicoli aumenterà nel Vecchio continente in maniera più significativa che in America, raggiungendo i 70.000 veicoli nel 2017 (vs i 32.000 degli USA) e i 130mila nel 2020 (vs i 50mila degli USA). Entro il 2020 gli utenti toccheranno quota 8 milioni in Europa e 4 negli USA. Restando ai giorni nostri, a fine 2013 la Germania risulta il Paese in cui il car sharing è maggiormente diffuso, con oltre 37 città servite, una crescita del 37% dal 2012 a oggi, quasi 800mila utenti e oltre 13mila veicoli sul territorio.

Tra le capitali europee, Berlino (2.300 vetture e 207.000 utenti) può vantare il primato assoluto dell auto condivisa, seguita da Londra (2.250 veicoli e 120mila utenti) e Parigi (2.000 veicoli e 105mila utenti); ancora in fase di start up Roma (120 veicoli e 2.500 utenti) e Madrid (8.000 utenti e 130 veicoli), dove, però, nei primi mesi del 2014 hanno preso avvio nuove iniziative destinate a imprimere una forte accelerazione. A livello nazionale il primato spetta a Milano che a fine 2013 poteva contare su una flotta di oltre 1.500 vetture e oltre 90mila utenti. Una leadership guadagnata rapidamente nella seconda metà dell anno scorso e destinata nel 2014 a rafforzarsi ulteriormente. A spingere gli automobilisti verso l auto condivisa è, in primis, il fattore economico: oltre la metà (56%) degli utenti indica come principale motivo della scelta il costo elevato di acquisto dell auto e gli ingenti oneri connessi alla sua gestione e manutenzione; solo il 23% fa riferimento alla riduzione dell inquinamento atmosferico. Altro punto di forza del car sharing, oltre alla convenienza economica, è la facilità di accesso al servizio, evidenziato dal 36% degli utenti. Non mancano le aree critiche da migliorare, tra le quali i clienti indicano la non disponibilità di un veicolo sempre e comunque (46%), la mancata presenza della propria auto preferita (25%) e il dubbio che il car sharing non porti effettivamente a un risparmio nel lungo periodo (21%). Quello economico resta il fattore chiave su cui puntare anche per aumentare la diffusione del servizio: oltre il 53% inizierebbe a utilizzarlo o lo userebbe più spesso se fosse meno costoso, mentre il 18% lo userebbe se gli operatori offrissero qualità più alta e veicoli più affidabili. Comunque il 64% degli utenti prevede di incrementarne l utilizzo nel prossimo anno. La ricerca evidenzia come le nuove formule di mobilità siano destinate a sconvolgere gli equilibri del mercato automobilistico: il 51% degli utilizzatori dichiara, infatti, che grazie al car sharing ha evitato di acquistare un auto nuova e il 45% prevede di farlo in futuro. La tendenza ad evitare l acquisto tra gli utilizzatori del servizio è maggiore nelle grandi aree metropolitane con alta densità di popolazione. Tali condizioni sono ottimali per la diffusione del servizio, anche per le possibili economie di scala che consentono. In Europa, e più ancora che in USA, la forte crescita degli utenti di car-sharing determinerà quindi nei prossimi sei anni una significativa perdita nella vendita di auto nuove, stimabile in circa 1,2 milioni per gli Usa e in oltre 2,9 milioni per l Europa.

Car Sharing: un boom che riscrive l industria dell auto Scritto il 13 aprile 2014 alle 15:00 da Redazione Finanza.com In un contesto economico caratterizzato da una stagnazione che dura ormai da molti anni, un numero crescente di persone si sta rivolgendo a nuove modalità per soddisfare i propri bisogni di mobilità. Stiamo parlando del car sharing, un fenomeno che è stato studiato dettagliatamente dalla società di consulenza AlixPartners. I dati sono stati illustrati nell evento Missione Mobilità, organizzato a Milano dall Amoer, ente che promuove l utilizzo dei mezzi di trasporto in maniera poco impattante per l ambiente. Dai dati si evince che nel mondo attualmente un milione di persone circa si sposta utilizzando il car sharing ma, dalle stime effettuate, questo dato potrebbe salire a 12 milioni entro il 2020. Questo fenomeno causerà una ulteriore riduzione delle vendite nel settore automobilistico, già messo a dura prova dalla crisi economica degli ultimi anni, ma avrà ovvie ricadute positive dal punto di vista dell impatto ambientale. Il car sharing: di cosa si tratta Il car sharing consiste nell utilizzare un automobile messa a disposizione da un ente, come se fosse un mezzo pubblico. Il vantaggio dal punto di vista economico si concretizza nel fatto che il conducente sostiene i costi direttamente in proporzione all utilizzo che ne viene fatto, ponendosi come un ottima opportunità per chi non è intenzionato a sobbarcarsi il costo dell l'acquisto (e del possesso) di una automobile. Nonostante queste iniziative siano appoggiate da associazioni ambientaliste, le motivazioni che spingono i conducenti ad utilizzare le auto in car sharing sono di ordine principalmente economico. Bisogna inoltre considerare che queste auto godono di particolari vantaggi, come l accesso in aree a traffico limitato e la possibilità di parcheggiare in aree dedicate. Il car sharing in Italia L evento non si è tenuto a Milano per pura casualità. Il capoluogo lombardo è la città italiana dove il car sharing è più diffuso, con circa 90.000 utenti e 1.500 autovetture. Guardando i dati su scala europea la capitale dove il fenomeno è più diffuso è Berlino, seguita da Londra e Parigi. Le

peggiori performance sono quelle registrate a Roma e Madrid ma nella nostra capitale è partito il servizio Car2Go, che potrebbe aumentare notevolmente il numero degli utilizzatori. Car pooling Un altro fenomeno che si sta diffondendo soprattutto nei paesi del Nord Europa è quello del car pooling, che consiste nel condividere le spese di viaggio assieme ad altre persone, riducendo il costo del carburante e dei pedaggi autostradali pro-capite (e l inquinamento ambientale). I siti migliori offrono la possibilità di selezionare i compagni di viaggio in base alle caratteristiche (fumatori, possessori di animali domestici e così via) e danno la possibilità ai viaggiatori di esprimere un giudizio sui propri compagni di viaggio, che possono così costruirsi una reputazione positiva (o meno).

AMOER: nella 3a edizione di Missione Mobilità Capezzone presenta il Pacchetto Auto (FERPRESS) Roma, 9 APR Il Pacchetto Auto per ridare ossigeno al settore presentato dal Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Daniele Capezzone; la ricerca sul car sharing illustrata da AlixPartners sul prossimo futuro della mobilità; la passione per le due e quattro ruote, testimoniata meglio di qualsiasi intervento dalla presenza in sala dall unico esemplare al mondo della Lancia Astura del Museo Nicolis, collocata davanti al palco dei relatori. Queste sono solo alcuni degli spunti e delle provocazioni emerse dalla terza edizione di "Missione Mobilità", l'evento promosso ieri da AMOER - Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile, tenutosi lunedì alla nutrita presenza di media, e top manager della filiera della mobilità. L'evento, oltre ad aver riaperto concretamente il dialogo tra la filiera delle due e quattro ruote e il mondo della politica, ne ha dato un senso, portando all'attenzione della filiera (che li ha condivisi alla unanimità) una serie di interventi per rivitalizzare il settore messi a punto dall'on. Capezzone. Titolo dell'appuntamento di quest'anno è stato "Rivoluzione Mobilità: e la passione dove la mettiamo?"; il tema, introdotto dal Presidente di AMOER Pierluigi Bonora, è stato commentato, in apertura della giornata, da Paola Bulbarelli - Assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità della Regione Lombardia, che ha espresso condivisione per l'iniziativa promossa dal Movimento d opinone ricordando l'attività della Regione per l'azzeramento delle auto Euro 3 attraverso un piano di incentivazione da 200 milioni in 10 anni. A portare il saluto a nome dell'anci è stato anche il sindaco di Andora, Franco Floris. Si sono poi susseguiti gli interventi dei membri della Task Force di AMOER coordinati da Paolo Artemi. Pier Luigi del Viscovo, Professore di Sistemi di Distribuzione e Vendita presso la LUISS e la LUISS Business School, ha sottolineato come la passione per l'auto esista ancora e sia viva, considerando che ogni anno passa di mano il 12% del circolante, se si valuta, oltre alle vendite di auto nuove, anche i passaggi di proprietà delle vetture usate. E' poi intervenuto Loris Casadei, Automotive Executive Consultant, il quale ha evidenziato come l'automobile sia al centro di tematiche complesse che richiedono approcci adeguati. Provocatoria la sua proposta di portare negli showroom dei concessionari anche biciclette e motocicli per un'offerta di mobilità concreta a 360. Le Case devono cominciare a comunicare con più modestia". E' l'opinione di Pier Francesco Caliari, Direttore Generale Confindustria ANCMA ed EICMA, il quale ha ovviamente allargato il discorso alle due ruote che in fatto di passione non sono certo da meno rispetto all'automobile. Caliari ha anche introdotto il tema dei giovani e la passione per l'auto che sembra li stia abbandonando. A smentire i luoghi comuni sullo scarso appeal delle due e delle quattro ruote ci hanno invece pensato i risultati di una ricerca condotta da Francesca Sandri, studentessa magistrale di Business Informatics presso l'università di Pisa, la più giovane della Task

Force. Queste le principali evidenze dell'indagine tra i giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni: l'81% ha dichiarato che la passione per l'auto è sempre viva, ma il problema vero è la mancanza di mezzi per acquistare una macchina, anche usata. Intervento di chiusura per Sergio Fontana, da un mese Vicepresidente di AMOER, che vede nel mondo delle competizioni una vera risorsa per tenere viva la passione per l'automobile, a tutti i livelli, dai campionati professionistici ai trofei monomarca dedicati ai giovani; iniziative che i costruttori negli ultimi anni hanno decisamente ridotto. Il mass-mediologo Klaus Davi ha poi animato un talk show, intitolato "Uno spot per l'automobile", incentrato sul tema della passione. Il primo intervento è stato di Alfredo Cazzola, Presidente di Promotor e Organizzatore del Milano Auto Show che, come ha sottolineato, "ha incontrato una buona accoglienza, grazie alle potenzialità di Milano, una città che non ha rivali per quanto riguarda stile di vita, design e internazionalità"; un tema, quest'ultimo, ripreso da Massimo Lambri, Designer Director di Piaggio, il quale ha poi riportato l'attenzione sui giovani e sulla necessità di fornire mezzi di mobilità che integrino tante nuove funzioni. E' stata poi la volta di Nicola Porro, Vicedirettore de "il Giornale", che ha puntato il dito contro atteggiamenti che possono spegnere qualsiasi passione, come certi venditori di concessionarie che non sono capaci di far "sentire" l'auto al cliente, una freddezza che, secondo Porro, sta tradendo la proverbiale capacità di accoglienza degli italiani in tutti i settori. Alberto Fiorillo, Responsabile aree urbane di Legambiente, pur riconoscendo che l'automobile resta il mezzo privilegiato per la mobilità individuale, ha ribadito che "nelle città il ruolo dell'auto deve cambiare e integrarsi meglio con gli altri mezzi di trasporto". Uno di questi è sicuramente la moto, come ha ricordato Massimiliano Mucchietto, Country Manager di Yamaha Italia, che resta legata alla passione per la libertà che permette a chi la guida. Un forte applauso ha salutato l'intervento di Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis di Villafranca (Verona), una realtà straordinaria scaturita dalla passione di suo padre, Luciano, che ha costruito la sua collezione "sapendo vedere gioielli dove gli altri vedevano solo rottami". E una perla dal valore inestimabile è la stupenda Lancia Astura del 1939, esemplare unico custodito nel Museo Nicolis, esposta ai piedi del palco, un capolavoro a quattro ruote capace di risvegliare la passione anche in chi non ama l'automobile. Il programma è proseguito con la consegna del Premio AMOER-Missione Mobilità che è stato assegnato a Bmw Group Italia, rappresentata da Roberto Olivi, Responsabile della Comunicazione, per l'iniziativa Bmw Kid Tour, un modo nuovo per coinvolgere bambini e famiglie avvicinando in modo corretto e divertente i più piccoli al mondo dell'auto. Cinquemila i bambini che hanno partecipato all'ultima edizione e molti di più sono attesi quest'anno. A consegnare il premio è stato Franco Floris, il sindaco di Andora "amico degli automobilisti" che lo aveva vinto nella precedente edizione. La disinformazione è un altro dei problemi che affliggono l'automobile. Il tema è stato affrontato da Federico Brivio, Director Sales and customer product management di Robert Bosch, il quale ha fatto notare che oggi i motori diesel, periodicamente accusati, senza alcun fondamento, di essere altamente inquinanti, sono invece i propulsori più puliti, non emettono più particolato e sono sempre piùvirtuosi in fatto di emissioni di CO2, al punto da essere decisivi per il rispetto del limite di 95 g/km di C CO2 contenuti nella futura normativa Euro 7. E' toccato poi alle Associazioni con cui AMOER condivide alcune battaglie salutare la platea con gli interventi di Marina Terpolilli, Presidente UIGA, e Dario Pennica, Compagnia dell'automobile. Momento clou della mattinata è stata la presentazione del "Pacchetto Auto" da parte di Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati. Una proposta articolata in tre punti: tre anni di esenzione dal bollo per le auto nuove, abolizione dell'ipt e innalzamento, dal 20% al 40%, della deducibilità dei costi delle auto aziendali, quelle che oggi,

nonostante tutto, trainano la ripresa. Capezzone ha scelto l'assise di Missione Mobiltà per chiedere a tutti gli attori del settore automotive di aiutarlo nella definizione della proposta da portare avanti in tempi brevi, lontano dai tanti inutili "tavoli" (Capezzone li ha definiti "spiritici") che fino a oggi sono stati organizzati sui problemi dell'automobile. Pierluigi Bonora ha quindi sollecitato le risposte dei responsabili della filiera dell'auto presenti. Massimo Nordio, Presidente di UNRAE, ha dato la sua disponibilità immediata ad aiutare Capezzone pur evidenziando che oggi ogni provvedimento può essere bloccato dalla mancanza di copertura, non bastando quella ipotetica, anche se sicura, derivante dai maggiori introiti legati alla crescita delle vendite. Positivo è Roberto Valvassori, Presidente di Anfia, che ha però ricordato il crollo dell'italia come Paese costruttore di automobili: appena 350mila unità lo scorso anno, contro, per esempio, i 2,5 milioni del Regno Unito che da molti anni non ha più un marchio di proprietà inglese. Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, ha riconosciuto in Capezzone un interlocutore preparato,"una rarità tra i politici che si sono finora occupati di automobile". Secondo Pavan Bernacchi la proposta può essere soltanto un punto di partenza, perché bisogna alleggerire il carico fiscale sulle famiglie, tagliando tasse e accise. A contatto quotidiano con centinaia di dealer attraverso AsConAuto, consorzio di cui è Vicepresidente, Giorgio Boiani ha detto che bisogna fare in fretta, si sono persi troppi anni e tante aziende hanno dovuto chiudere perché la politica ha fatto morire la passione anche nei migliori imprenditori. La proposta del Presidente Capezzone è corretta per Fabrizio Ruggiero, neopresidente di Aniasa, che ha però segnalato la necessità di interventi anche sul fronte delle assicurazioni per supportare il settore del noleggio veicoli che oggi sostiene il mercato. E le assicurazioni sono state al centro anche del commento di Massimiliano Mucchietto di Yamaha che, per il resto, non segnala particolari necessità di esenzioni per le moto. Mentre Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, vorrebbe incentivi per passare a pneumatici più sicuri e più ecologici, mentre Daniele Maver, Ad di Jaguar Land Rover Italia, auspica l'abolizione del superbollo per le auto di lusso e le vessatorie verifiche fiscali per chi guida, per esempio, un Suv.