Spagna 1 - Il sistema educativo spagnolo In Spagna le competenze relative all educazione sono distribuite secondo un modello decentralizzato che contempla la partecipazione delle Comunità Autonome, delle Amministrazioni Locali e dei centri scolastici. Secondo questo modello spetta al governo centrale l organizzazione generale del sistema, la definizione del curriculum nei suoi elementi essenziali, la cooperazione internazionale in ambito educativo, il fomento della ricerca, la regolamentazione delle qualifiche, l amministrazione degli istituti all estero, il controllo e la valutazione del sistema e della sua applicazione. Spettano invece alle Comunità Autonome le responsabilità amministrative relative alle rispettive aree di giurisdizione, l organizzazione delle istituzioni locali, la gestione del personale, la pianificazione di progetti educativi, l'orientamento ed il finanziamento dei sussidi. Le amministrazioni locali sono invece responsabili delle strutture e del mantenimento delle scuole infantili e primarie, della progettazione di attività supplementari ed extra-curriculari oltre che del monitoraggio degli alunni in età d'obbligo scolastico. Per quel che riguarda le lingue di insegnamento, nelle Comunità in cui coesistono due lingue ufficiali l'insegnamento è impartito obbligatoriamente in entrambe le lingue. Ci sono due livelli di riconoscimento delle scuole private da parte dello stato: da una parte i centri concertati, centri privati che, inserendosi nel sistema scolastico nazionale, ricevono sovvenzioni pubbliche in cambio di un maggior controllo sull'insegnamento e di un utilizzo dei criteri ministeriali nella selezione degli alunni ammessi (prossimità alla residenza, situazione socio-economica); dall'altra, le scuole non statali che mantengono piena libertà di scelta nei criteri di ammissione degli studenti e nell'applicazione dei piani di studio rinunciando così a qualsiasi sovvenzione.
Ciò che si descriverà qui di seguito è il sistema educativo previsto dalla LOGSE, la Ley de Ordenación General del Sistema Educativo, in vigore dal 1990. In realtà però già a partire dall'anno scolastico 2007-08 entrerà in vigore il sistema previsto dalla LOE (Ley Orgánica de Educación) le cui modifiche principali relativamente alla struttura riguardano una diversa suddivisione in cicli e l'accorpamento delle modalità scientifica e tecnologica di bachillerato.
Educazione infantile L'educazione infantile, non obbligatoria, riguarda i bambini da 0 a 6 anni. È suddivisa in due cicli di tre anni ognuno: le guarderías corrisponderebbero agli asili nido mentre i colegios infantiles alle scuole materne. Di questi due cicli solo il secondo è gratuito. Per quel che riguarda gli obbiettivi l'educazione infantile deve contribuire allo sviluppo fisico, intellettuale, affettivo, sociale e morale dei bambini; è quindi di fondamentale importanza la stretta collaborazione tra personale scolastico e famiglie. I contenuti educativi sono sviluppati all'interno di tre ambiti: l'identità e l'autonomia personale, la scoperta del contesto fisico e sociale, la comunicazione e rappresentazione. Educazione obbligatoria L'educazione è obbligatoria tra i 6 ed i 16 anni ed è suddivisa in educazione primaria ed educazione secondaria obbligatoria (ESO). In relazione agli obbiettivi, contenuti e criteri di valutazione del curriculum le competenze sono distribuite su tre livelli. In prima istanza il governo centrale fissa gli elementi base del curriculum (che occupano il 65% del monteore totale, il 55% nel caso di Comunità Autonome bilingue); in secondo luogo le Comunità sviluppano il proprio curriculum ufficiale il quale viene poi ulteriormente adattato dalle singole scuole in base alle specifiche necessità. Concetto fondamentale della LOGSE nei riguardi della scuola dell'obbligo è quello dell'adattamento curricolare per cui ogni studente può avere un proprio piano di studi con diversi livelli da superare escludendo quindi nella pratica la bocciatura. Educazione primaria L'educazione primaria dura un totale di sei anni ed è organizzata in tre cicli di due anni ciascuno. L'educazione primaria è destinata a fornire agli alunni gli elementi culturali fondamentali: la lettura, l'espressione orale e scritta, il calcolo aritmetico nonché una progressiva autonomia personale. Il calendario scolastico prevede un minimo di 180 giorni di insegnamento distribuiti tra settembre e giugno per un minimo di 810 ore (25 a settimana, da lunedì a venerdì).
Le classi possono essere composte da un massimo di 25 alunni. Le materie facenti parte del curriculum sono: lingua e letteratura spagnola; matematica; principi di scienze naturali, storia e geografia; lingua straniera; educazione artistica; educazione fisica; musica ed eventualmente, nel caso di Comunità Autonome bilingue, lingua e letteratura della seconda lingua ufficiale. L'insegnamento della religione è facoltativo a discrezione della famiglia. Un unico insegnante si occupa di tutte le materie ad eccezione di musica ginnastica e lingua straniera. La valutazione degli alunni è continua e globale. Il passaggio tra il primo ed il secondo anno dei tre cicli è automatico mentre per quel che riguarda il passaggio da un ciclo all'altro la promozione è subordinata al raggiungimento di obbiettivi specifici. È comunque da tener presente che durante i sei anni è permessa una sola ripetizione, generalmente del sesto anno. Gli alunni che non raggiungono gli obbiettivi preposti ricevono quindi un supporto individualizzato che permette loro di colmare le lacune riscontrate. Educazione secondaria obbligatoria (ESO) L'educazione secondaria obbligatoria dura un totale di quattro anni ed è organizzata in due cicli di due anni ciascuno. Oltre all'approfondimento delle discipline l'educazione secondaria ha il compito di proporre agli alunni metodi di studio che gli permettano il proseguimento di un percorso scolastico-formativo oltre che norme e valori che facilitino l'assunzione di responsabilità, l'esercizio dei propri diritti e la partecipazione attiva all'interno della società. Il calendario scolastico prevede un minimo di 175 giorni di insegnamento distribuiti tra settembre e giugno per un minimo di 906 ore (30 ore settimanali, da lunedì a venerdì). Le classi possono essere composte da un massimo di 30 alunni e per ogni materia vi è uno specifico insegnante. Le materie facenti parte del curriculum sono: lingua e letteratura spagnola; matematica; scienze naturali; scienze sociali, storia e geografia; lingua straniera; tecnologia; educazione plastica e visiva; educazione fisica; musica ed eventualmente, nel caso di Comunità Autonome bilingue, lingua e letteratura della seconda lingua ufficiale. Anche in questo caso l'insegnamento della religione è facoltativo a discrezione della famiglia. La valutazione degli alunni è continua e integrata sebbene differenziata per ogni singola materia; ne è responsabile il consiglio di classe. Al termine dell'anno scolastico gli alunni hanno la possibilità di
sostenere un esame che gli permette di recuperare le insufficienze accumulate; se però queste persistono in più di due materie l'alunno deve ripetere l'anno. Bisogna comunque tener presente che ogni anno è ripetibile una sola volta. Come già accennato, il sistema scolastico spagnolo conferisce particolare importanza al concetto di adattamento curriculare. In questo senso gli interventi per affrontare la diversità degli alunni si sviluppano nei quattro anni dell'istruzione secondaria obbligatoria con lo scopo di configurare opzioni e programmi flessibili e diversificati a seconda delle diverse necessità dei ragazzi. Durante il percorso è infatti possibile ricorrere all'adattamento del curriculum ma anche alla divisione o allo sdoppiamento in gruppi di livello per quel che riguarda le ore di matematica e lingua, e all'offerta di materie opzionali, tra le quali è inclusa una seconda lingua straniera. A partire dal terzo anno dell'istruzione secondaria obbligatoria le materie comuni e opzionali sono organizzate in maniera che l'offerta e la possibilità di scegliere fra di esse configuri un modello flessibile che permetta di tener adeguatamente conto della pluralità delle esigenze, delle attitudini e degli interessi degli alunni e garantisca a tutti il raggiungimento degli obiettivi previsti per questo determinato livello di istruzione. Negli anni terzo e quarto è inoltre possibile ricorrere a programmi di diversificazione curriculare per gli alunni con maggiori difficoltà di apprendimento. L'assegnazione degli alunni alle diverse opzioni che potranno esser stabilite dovrà poggiare su pertinenti relazioni pedagogiche ed eventualmente sull'approvazione delle famiglie. Con il superamento dei quattro anni di ESO si ottiene il Graduado en Educación Secundaria, titolo necessario per il proseguimento degli studi sia di bachillerato (liceo) che di formazione professionale. Secondaria non obbligatoria Bachillerato Il bachillerato rappresenta l'ultima tappa dell'educazione secondaria. Dura due anni (dai 16 ai 18) e si articola in quattro modalità ognuna delle quali finalizzata all'acquisizione delle conoscenze di base in un settore specifico della cultura universitaria. I quattro indirizzi previsti sono: artistico, tecnologico, scientifico della natura e della salute, umanistico e delle scienze sociali.
Ognuna di queste modalità comprende materie di formazione generale comuni a tutti gli indirizzi (lingua e letteratura spagnola, eventualmente lingua e letteratura della seconda lingua ufficiale, lingua straniera, filosofia e poi educazione fisica il primo anno e storia il secondo) oltre a materie proprie specializzanti (caratterizzanti l indirizzo) e materie opzionali. In questo modo ogni alunno può personalizzare il proprio percorso scolastico a seconda delle proprie necessità e preferenze. La valutazione degli alunni è continua e differenziata a seconda delle materie. Durante il primo anno è consentito riparare un massimo di due materie, tre durante il secondo. La durata massima del bachillerato è di quattro anni; al finalizzare il percorso gli alunni ricevono un Diploma de Bachiller. Il sistema educativo prevede inoltre la possibilità per adulti e lavoratori di frequentare il bachiller nella modalità serale o a distanza. Formazione professionale La formazione professionale specifica comprende una serie di insegnamenti che preparano gli alunni all'esercizio qualificato di una professione. Questi insegnamenti sono organizzati secondo 22 famiglie professionali. Attualmente l'offerta comprende un totale di 142 titoli ufficiali. La formazione professionale è suddivisa in due cicli formativi: la formazione professionale di grado medio e quella di grado superiore (che fa parte degli studi superiori). Si accede al grado medio avendo ottenuto il Graduado en ESO mentre l'accesso al grado superiore è vincolato all'ottenimento del Diploma de Bachiller (non è prevista la possibilità di accedere direttamente da un grado medio ad uno superiore). La durata di ogni ciclo varia a seconda delle competenze professionali richieste e oscilla tra le 1300 e le 2000 ore distribuite in 2 anni. Il curriculum di ogni titolo è formato da una serie di materie di base o trasversali, una serie di materie professionalmente specializzanti oltre ad un modulo riguardante la legislazione del mercato del lavoro. Di questo monteore totale fino al 25% è destinato alla formazione pratica in impresa. La valutazione è continua; per accedere al secondo anno di ogni ciclo è necessario aver conseguito almeno il 75% dei crediti previsti. Se tale percentuale non è raggiunta l'alunno dovrà, durante il secondo anno, rifrequentare i moduli le cui competenze non sono state acquisite. Al finalizzare i cicli di formazione professionale si ottengono i titoli di técnico e di técnico superior.
Insegnamenti artistici Gli insegnamenti artistici hanno lo scopo di fornire agli allievi una formazione di qualità e garantire quindi la qualificazione dei futuri professionisti della musica, della danza, del teatro, delle arti plastiche e del disegno. La LOGSE, in linea con la proiezione economica ed il crescente interesse sociale suscitato dalle discipline artistiche, integra pienamente questi insegnamenti all'interno del sistema educativo definendoli insegnamenti a regime speciale superando quindi il tradizionale orientamento secondo il quale questi erano del tutto svincolati dagli ambiti accademici. Studi Universitari Secondo quanto stabilito dal European Higher Education Area gli insegnamenti universitari sono organizzati in tre cicli. Questi tre cicli corrispondono a tre diversi tipi di qualifica universitaria: Grado, Master e Doctor. L'accesso agli studi universitari è vincolato da una parte al conseguimento del titolo di bachiller, dall'altra al superamento di una prova detta di selectividad. Ad ogni modo alcuni tipi di studio previsti nei cicli formativi di grado superiore permettono l'accesso diretto a studi universitari del primo ciclo che per il tipo il tipo di discipline impartite sono ad essi affini. Al termine del primo ciclo (3 anni) si ottiene il titolo di diplomado, arquitecto tecnico o ingeniero tecnico. Al termine del secondo ciclo (2 anni) si ottiene il titolo di licenciado, arquitecto o ingeniero mentre al termine del dottorato si ottiene il titolo di doctor. Prove d'accesso per percorsi non lineari Il sistema educativo spagnolo permette la possibilità di rientrare attraverso prove d'accesso specifiche ai vari livelli di educazione. Uno studente che non ha ottenuto il graduado en ESO ma che ha compiuto i 17 anni può ad esempio accedere ad un ciclo formativo di grado medio tramite specifica prova. Allo stesso modo chi è sprovvisto del diploma di bachiller ma ha compiuto 25 anni può accedere all'università sempre tramite specifica prova.