C'E' QUALCUNO CHE BARA



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Anno XVII n. 26 del 15 aprile 2010 Periodico Indipendente Distribuzione gratuita Fondi disponibili e tempi per la ricostruzione: C'E' QUALCUNO CHE BARA La triade Fintecna, ReLuis, Cineas va mandata a casa Le chiacchiere - diceva mio nonno - se le porta il vento ed i fatti restano. Ed infatti di chiacchiere, se ne sono fatte molte: Chiodi, Cialente e Fontana sono i primi in classifica. Tutta una serie di bla...bla...blà, per non dire niente e per mandare tutto al rallenty, in attesa che succeda qualcosa di nuovo con il sistema del palla fai tu, essendo incapaci di proporre soluzioni pratiche, in modo che la ricostruzione, quella vera, possa veramente iniziare. Le avete viste le famose (e fumose?) linee guida? Alzi la mano chi ci ha capito qualcosa. In questo senso: chi ha capito cosa si deve fare affinché la ricostruzione prenda l'avvio? Non c'è nulla di chiaro, perché a capirci saranno solo loro, in modo che possano essere favoriti i soliti amici degli amici ed i compagni di merende. Tutti sappiamo che Gaetano Fontana, non è quel santarellino che lor signori ci vogliono mettere a credere, e tutti sappiamo che è l'espressione di quell' imprenditoria d'alto bordo, che lui rappresenta e che lo ha imposto a ricoprire il ruolo che ricopre. Perché, come diceva il divino Giulio: Pensare male sarà anche peccato ma...ci si azzecca quasi sempre. Di questo avremo modo di parlarne più approfonditamente, poiché in questa sede è nostra intenzione parlare di cose terrene, che interessano la gran parte dei cittadini terremotati e dei contribuenti italiani. Il Commissario delegato per la Ricostruzione, Presidente della Regione A- bruzzo e Commissario straordinario per la Sanità abruzzese, Gianni Chiodi, ha diffuso l'ultimo report sulla popolazione assistita, aggiornato al 9 aprile 2010. In pratica, ci dice Gianni Chiodi, a tale data, dopo oltre un anno dalla terribile notte del sisma, le persone alloggiate ed assistite sono 51.016. Se a detta somma andiamo a sottrarre il numero dei cittadini residenti nel piano C.A.S.E. (14.637) e nei MAP (2.053), quasi tutti con abitazioni classificate E e nella zona rossa, vi sono ancora 34.326 cittadini, in attesa di rientrare nelle proprie abitazioni. A parte il disagio, che non vogliamo al momento analizzare per non ripeterci all'infinito, si sta sopportando uno sperpero di fondi, sottratti alla ricostruzione vera e propria. Di chi la colpa di queste lungaggini? É sotto gli occhi di tutti, ma solo Chiodi, Cialente e Fontana, sembrano non accorgersene, continuando con i loro bla...bla...blà insignificanti, quasi a dire Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L Aquila del 13/8/92, reg. giornali n 293 e-mail vespagiuseppe@aruba.it. Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali, 67100 L Aquila cell.3476588525 Stampato in proprio.

ognuno, per proprio conto: Non so se mi sono capito. Fummo senz'altro ottimisti, quando dicemmo che gli abitanti delle case classificate B e C, non sarebbero rientrati prima della fine del 2011. C'eravamo sbagliati perché, se Fintecna, ReLuis e Cineas continueranno di questo passo, con le lungaggini attuali, tale termine sarà di gran lunga superato. Fummo i primi a dire che il farraginoso meccanismo, messo in atto dalla Protezione Civile attraverso il sistema clientelare delle scatole cinesi, Fintecna, Re- Luis e Cineas, oltre a costare una somma spropositata (20 milioni di euro), avrebbe portato al rallentamento del disbrigo delle pratiche per la richiesta dei contributi. Questo andazzo assolutamente non può continuare, anche perché, se attualmente per l'approvazione di una richiesta di contributo, per abitazioni classificate A, B, e C, c'è voluta una media di 200 giorni lavorativi, figuriamoci quali saranno i tempi per gli edifici classificati E e per quelli nel centro storico o nella zona rossa. 2 L Aquila La soluzione? Mandare a casa le tre sanguisughe, e concedere il contributo attraverso perizie giurate, presentate dai tecnici progettisti. Prevedendo logicamente controlli severissimi e pesantissime ammende per i furbi, sino ad arrivare all'espulsione dall'albo professionale. La cosa comporterebbe conseguentemente assunzione di tecnici locali, che costerebbero una somma sicuramente inferiore a 20 milioni di euro. Ed una verifica della Corte dei Conti, sarebbe a questo punto più che auspicabile. Stiamo dicendo fesserie? Noi non lo crediamo. Basta infatti dare uno sguardo al Plafond Abruzzo disponibile presso la Cassa Depositi e Prestiti, aggiornato alla data del 14 aprile 2010, per rendersi conto che dell'importo iniziale stanziato, di 2miliardi di euro, sono stati concessi solo 185 milioni, con un residuo di importo disponibile, di 1miliardo e 810 milioni di euro. Ad oltre un anno dal sisma, è dunque tutto atrofizzato ed incastrato dentro un meccanismo impossibile. Il Presidente della Regione Gianni Chiodi, nonché commissario alla ricostruzione, insiste però, in ogni occasione pubblica, nell'inutile litania per cui i soldi per la ricostruzione dell'aquila ci sono: addirittura 4 miliardi di euro in tutto, due dei quali della Cassa Depositi e prestiti. "Certo tiene a precisare - per completare la ricostruzione ne serviranno molti altri, ma e' sinceramente stucchevole chiederci ogni volta dove prenderemo altri soldi, quando ne abbiamo già tanti che aspettano solo di essere spesi". Peccato però che Chiodi, non si chieda come mai, a distanza di oltre un anno, continuano a giacere per lo più inutilizzati presso la CdP, nonostante le richieste di pagamento dei cittadini per i lavori già effettuati, senza contare il fatto che serviranno solo per le abitazioni, distrutte o danneggiate che siano. Inutile quindi, continuare con il giochetto dell'ottimismo, che può riuscire ad un leader come Berlusconi, no di certo a qualche seguace di primo pelo. Ogni riferimento a Gianni Chiodi, è puramente casuale. Peppe Vespa A L'AQUILA CORSI SU ETICA E SICUREZZA Lunedi' 19 aprile alle ore 10.00, Onna dara' la luce, presso il suo nuovo Centro Polifunzionale Giovani, la Scuola Internazionale Etica e Sicurezza. Questo sforzo, iniziato proprio a Onna il 28 luglio 2009, e' coordinato da docenti universitari e aperto al dialogo e al gemellaggio con tutte le piu' importanti Universita' e Centri di Studi e Ricerca del Mondo. Nel Pianeta - si legge in una nota degli organizzatori - c'e' sempre piu' bisogno di persone e d nuovi manager in grado di gestire rischi ed emergenze e trasmettere sicurezza, la sede dell'aquila e' stata scelta per facilitare la crescita di questo vitale settore della formazione anche per i neolaureati dell'universita' dell'aquila. Grazie al contributo di Aziende leader nazionali e internazionali sono gia' state assegnate 4 Borse di Studio ed entro fine mese ne verranno assegnate altre 4. I corsi ufficiali inizieranno il 6 maggio 2010 e con una frequenza di 3 giorni al mese si concluderanno nel giugno del 2011. Il Corso - spiega la nota - vuole formare professionisti sugli aspetti, economici, organizzativi, manageriali, giuridici e tecnici relativamente alle materie di gestione dei rischi, delle emergenze e delle crisi e della sicurezza nelle sue declinazioni a- ziendale, ambientale e alimentare. Si rivolge a imprenditori, manager, professionisti e laureati che intendono approfondire e sistematizzare competenze ed esperienze finalizzate alla gestione manageriale degli aspetti vitali per garantire sicurezza e sostenibilita' nel lungo periodo delle attivita' umane, senza prescindere dalle connotanti e differenzianti tematiche relative all'etica ed all'assetto valoriale della materia. I destinatari sono quindi professionisti e laureati interessati a sviluppare il proprio know how in tema di etica, gestione dei rischi, prevenzione e reazione alle frodi, gestione delle crisi. Il Master e' composto da 14 moduli didattici e vedra' alternarsi Professori e Docenti di oltre 8 Universita', Formatori aziendali e Testimonial, di Associazioni e Aziende sostenitrici, di riconosciuta e comprovata esperienza nelle diverse discipline trattate. Hanno confermato la loro presenza a questo Open Day alunni giunti da ogni parte d'italia e opinion Leder del mondo della formazione, del management, imprenditori e rappresentanti di associazioni professionali di etica e sicurezza. Per informazioni sulle domande di ammissione si puo' contattare via e-mail: Segretario Alberto Carlo Anfossi - alberto.anfossi@scuolaeticaesicurezza.eu Coordinamento Comunicazione e Pubbliche Relazioni - comunicazione@scuolaeticaesicurezza.eu

L Aquila CINQUE MILIONI DI EURO DAGLI SMS, IN GESTIONE AL CONSORZIO ETIMOS 3 Entro marzo, i primi finanziamenti alle piccole imprese in difficoltà dopo il terremoto. Questo aveva promesso nello scorso gennaio, Paolo Nicoletti del Consorzio Etimos s.c., il consorzio con cui la Protezione civile ha stipulato lo scorso dicembre una convenzione, per la gestione di fondi, finalizzati alla realizzazione di attività di recupero del tessuto socioeconomico post-terremoto in Abruzzo. Cinque milioni, per la precisione, cioè il frutto delle donazioni degli sms solidali, che Etimos, con l incarico ottenuto, ha pensato di parcellizzare in contributi tra i 20 e gli 80mila euro, destinati a famiglie in difficoltà, imprese già esistenti in crisi o da avviare dopo il sisma, e cooperative sociali. Da un indagine conoscitiva sul territorio, avviata nei mesi scorsi dall organizzazione, sarebbero già stati coinvolti Banca etica, Caritas italiana, la Federazione del credito cooperativo, le associazioni di categoria aquilane e la pastorale sociale e del lavoro dell arcidiocesi. Non sapendone nulla, abbiamo raggiunto al telefono il direttore di Confcommercio-L Aquila, Celso Cioni, che non ha mai sentito parlare del Consorzio Etimos, né di questo progetto di microcredito, nato per sostenere famiglie, artigiani, cooperative e piccole imprese colpite dal terremoto. Etimos lavora con progetti di microfinanza nel Sud del mondo, ed ha già collaborato con la Protezione civile nello Sri Lanka, gestendo le donazioni dopo lo tsunami, e aprendovi poi una propria sede decentrata. E un network che comprende le organizzazioni socie del consorzio, le sedi decentrate in Argentina, Senegal e Sri Lanka, controllate direttamente da Etimos, e una serie di partnership con importanti protagonisti della finanza etica e della cooperazione, istituzioni finanziarie, banche multilaterali, agenzie per lo sviluppo, consorzi, enti pubblici, grandi ong internazionali. Una serie incredibile di scatole cinesi, entro le quali spiccano la Banca etica, la Caritas, e la Protezione civile come partner. La notizia di questa convenzione, spunta tra gli a- bissi del sito della Protezione civile non più di qualche giorno fa, non ne sa niente nessuno, eppure il manager del Consorzio Etimos, Paolo Nicoletti, avrebbe già avviato progetti per la ripresa post-sisma, contando addirittura di incrementare il fondo a disposizione, grazie alla collaborazione, dei partner pubblici e privati. Con chi li sta facendo questi progetti Nicoletti? E lecito pensare che, se non ne sa niente la Confcommercio, le associazioni di categoria aquilane restano all oscuro di tutto, né si sa bene come saranno gestiti questi cinque milioni di euro, e quali saranno i vantaggi che il Consorzio Etimos, ne andrà a trarre. Ma soprattutto non si comprende un passaggio: è questo il frutto delle donazioni attraverso gli sms di solidarietà, è già stato nominato un Comitato dei Garanti, che controlla l utilizzo di tutte le donazioni, perché renderne più vischiosa la gestione, attraverso un ulteriore passaggio di mani, che coinvolge un consorzio dalle mille ramificazioni, che andrà ad agire peraltro, solo su un segmento della rinascita? E non si sa bene a vantaggio di chi. Quanti altri segmenti di gestione, dovrà ancora sfornare la Protezione civile? Evidentemente, non è bastato il passaggio intricato, ma imposto, attraverso Cineas, Reluis e Fintecna coinvolte per verificare, ed impaludare, le istruttorie sui lavori nelle abitazioni danneggiate, fruttato loro, un contributo inutile di almeno 20- milioni di euro, con questa ultima mossa, la Protezione civile conferma che questi, sono passaggi obbligati nella gestione delle emergenze, che spesso, nella mancanza di trasparenza rischiano di coinvolgere solo qualche attore privilegiato, senza poi doverne rendere conto a nessuno. Peccato che il commissario Chiodi e con lui il vice Cialente, nel passaggio delle consegne non abbiano chiesto nulla, su tutte le operazioni e convenzioni stipulate in questi mesi, ma anche fosse lo avessero fatto, non hanno sentito l obbligo di informarne i cittadini. Alessandra Cococcetta

L Aquila PREFETTO GABRIELLI, FALSO CHE IL SISDE SPIO' I PARLAMENTARI ANCI CHIEDE L IMPEGNO DEL GOVERNO PER I CENTRI STORICI "Una precisa e diretta azione sul Governo al fine di far assumere dallo stesso l'impegno formale per interventi di sostegno alla ricostruzione generalizzata degli edifici pubblici e privati in tutti i Comuni abruzzesi danneggiati dal sisma del 6 aprile". A sollecitarla al commissario di governo per la ricostruzione Gianni Chiodi e al vice commissario Massimo Cialente e' il presidente di Anci Abruzzo Antonio Centi. "In sostanza - spiega - vi chiedo di far affermare con atto ufficiale che: 'lo Stato interverra' nelle forme appropriate ed articolate al fine di evitare che nessun centro storico antico danneggiato sara' lasciato ad un lento e fatale degrado per la mancanza della ricostruzione degli immobili senza distinzione tra prima e seconda casa'. Tale impegno da parte del Governo che, naturalmente potra' attivarsi in forme compatibili - prosegue Centi - servira' a dare certezze di futuro per decine e decine di centri storici dell'area interna abruzzese che attraverso le proprie classi dirigenti nel recente passato hanno compiuto 'miracoli' per impedirne la cancellazione promuovendo e realizzando con determinazione, scelte politiche ed amministrative sostenute anche con la forza della fantasia e quant'altro e che in mancanza - come si diceva - di un chiaro indirizzo di Governo in merito con sicurezza matematica saranno destinati all'abbandono irreversibile. Serve quindi che si cancelli prima possibile - afferma il presidente dell'anci - quel pericoloso e grosso margine di ambiguita' che tuttora impedisce di capire se i centri storici minori saranno salvati oppure no, saranno destinati all'abbandono oppure no. In tal senso con una netta dichiarazione si potra' determinare anche un nuovo linguaggio burocratico all'interno della Struttura di Missione che cancelli le confuse interpretazioni riguardanti gli interventi dei privati cittadini anche negli edifici considerati come non prime case. Conoscendo la vostra sensibilita' nei riguardi dei valori del nostro territorio - conclude Centi rivolgendosi a Chiodi e Cialente - sono convinto che non mancherete di svolgere ogni azione perche' sia affermato autorevolmente che 'il Governo e' impegnato a non far morire un preziosissimo tessuto identitario di storia, arte, cultura e ambiente dell'abruzzo e dell'italia'". IL CALENDARIO DELLA RINASCITA CHE PARTE DAL 6 APRILE Non un normale calendario ma il calendario che parte dal 6 aprile. La proposta arriva dalla One Group che oggi alle ore 18,00 presenterà l opera 6aprile- Cronaca di una rinascita, senza scopo di lucro, presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco dell Aquila (c/o tensostruttura in viale A. Panella, ex minorenni). Una location significativa, quella scelta dalla One Group, per la prima volta dal sisma i vigili del fuoco, gli angeli del 6 aprile, aprono la Franco Gabrielli loro sede per ospitare un evento del genere. Alla presentazione, oltre alla presidente della One Group, Francesca Pompa, interverrà lo storico aquilano Walter Capezzali, il vicecomandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Davide Martella, l autore delle immagini Luca Ceccarelli. Modera il giornalista Angelo De Nicola. «L idea è stata quella di realizzare un calendario della memoriascrive Francesca Pompa nel presentare l opera- che giorno 4 "Durante il periodo in cui ha diretto il Sisde, poi divenuto Aisi, il Prefetto Gabrielli non ha mai disposto ne' autorizzato l'effettuazione di pedinamenti, vigilanze o controlli di qualsivoglia genere nei confronti di membri del Parlamento o di altre personalita' titolari di cariche istituzionali e, tanto meno, dell'on.le Fabrizio Cicchitto". Cosi' in una nota il prefetto dell'aquila Franco Gabrielli smentisce le notizie riportate da un quotidiano nazionale relative a presunte attivita' di spionaggio ai danni di esponenti politici da parte degli apparati di intelligence. "Al contrario - si legge nella nota della Prefettura - si ravvisa una pervicace volonta' di gettare discredito sulla figura, umana e professionale, del Prefetto Gabrielli per logiche meschinamente personali e di basso profilo che nulla hanno a che fare con la salvaguardia ed il rispetto delle Istituzioni della Repubblica". per giorno fissa i fatti più salienti dell anno appena passato. 6 aprile 2010-2011. Cronaca di una rinascita. Per fotografare, con immagini e parole, l anima viva della città, di chi rende possibile il miracolo di risorgere da tanto disastro». «Per noi aquilani il 6 aprilescrive Angelo De Nicola- rappresenta e rappresenterà uno spartiacque. Più di un aquilano, con l enfasi dell estremizzazione tipica delle tragedie epocali, s è sorpreso ad affermare che addirittura questa data ha la stessa valenza dell anno zero, del prima e del dopo di Cristo. Certo, nulla sarà come prima di quelle due lancette ferme, non soltanto idealmente, alle 3,32 di una domenica notte... Per noi aquilani a cui è toccata in sorte questa drammatica esperienza, ogni 6 aprile sarà la nostra data. Il ricordo di chi non c è più. Delle nostre case distrutte. Della nostra città svanita. Ma anche la speranza di risorgere».

5 CONCUSSIONE INDAGATO IL RETTORE DI ORIO Avrebbe chiesto regali in cambio di favori accademici. Questa l'accusa che un docente di Medicina presso l'universita' dell'aquila, ha mosso nei riguardi del rettore dell'ateneo Ferdinando di Orio, raggiunto nei giorni scorsi da un avviso di garanzia in cui si ipotizza il reato di concussione. Le indagini portate avanti dalla Procura della Repubblica ha hanno preso le mosse dall'accusa contenuta in un Ferdinando Di Orio L Aquila esposto che il professore universitario della Facolta' di Medicina dell'aquila, ha presentato diversi mesi fa alla Procura della Repubblica. L'uomo avrebbe descritto presunti favori accademici che il rettore di Orio gli avrebbe concesso chiedendo in cambio dei regali, dei soldi. Denaro, stando alla denuncia in mano agli investigatori, finito nelle tasche del rettore sotto forma di contante ed assegni. Da qui l'avviso di garanzia notificato al rettore nella fase di proroga delle indagini preliminari come richiesto ed ottenuto dagli investigatori che sul caso mantengono un comprensibile riserbo. Il Rettore ha ricondotto le ragioni dell'inchiesta ad una vendetta dello stesso docente universitario dicendosi fiducioso nel lvoro della magistratura. LE C.A.S.E., GLI ITALIANI E L UNIONE EUROPEA Sulla stampa odierna viene dato ampio risalto alla notizia del sopralluogo dei commissari europei che, ieri, in visita a L Aquila, hanno visionato cosa ha fatto l Italia con i 49-3,77 milioni di euro del Fondo europeo di solidarietà. Mi soffermo sugli aspetti relativi al piano C.A.S.E. Dei 493,77 milioni, e ricordo che è stato il più alto stanziamento mai erogato dall Unione Europea, 350 milioni sono stati utilizzati per il progetto C.A.S.E., ai quali bisogna aggiungere i 40 milioni della solidarietà degli italiani. Nel comunicato stampa del 13 aprile, pubblicato sul sito della Protezione Civile, viene affermato che la spesa complessiva rendicontata dal Dipartimento per la gestione dell emergenza in Abruzzo ammonta a 1.715,50 milioni di euro; di questi, 442,082 milioni, 38 dei quali donati, sono stati destinati al progetto C.A.S.E. Sempre sul sito della protezione Civile, in approfondimenti, numeri del progetto c.a.s.e., si rileva che le spese complessive, al 30 marzo 20-10, sono 792 milioni di euro; ricordo che al 3 novembre 2009 (ho stampato e conservato il prospetto) le spese complessive erano indicate in 819.320,194: una differenza di 27 milioni di euro. Al 3 novembre 2009 gli edifici erano indicati in 183 per 4.600 appartamenti, con oltre 17.000 persone da alloggiare; al 30 marzo 2010 gli edifici aumentano passando a 185, ma diminuiscono gli appartamenti che da 4.600 diventano 4.449 e diminuiscono anche le persone da alloggiare che passano a 15.000. Non diminuisce affatto il valore in euro al mq., pari a euro 2.428, che rimane, ed è rimasto fermo in tutte le rilevazioni pubblicate. E palese la difficoltà a capire il reale costo del progetto c.a.s.e.; non solo, mi chiedo anche quanto, dei 700 milioni stanziati dal decreto Abruzzo (400 per il 2009 e 300 per il 2010) sia stato effettivamente speso. Se le rilevazioni sul sito della protezione Civile vanno, ogni volta, in diminuzione, mi viene da pensare che forse per il progetto c.a.s.e. sono stati sufficienti le risorse europee e quelle che gli italiani, con grande gesto di solidarietà, ci hanno donato. Pina Lauria PER UNA LIBERA INFORMAZIONE www.leditoriale.com

BERNARDI SULL AFM "Dopo i due incontri, tenutisi tra Neuromed e parti sociali, per valutare l'acquisto da parte del gruppo molisano delle cinque strutture non fallite, facenti parte del gruppo Angelini, non e' e- mersa alcun tipo di soluzione credibile per quanto riguarda la Sanatrix dell'aquila". Lo afferma Giuliana Vespa della Ugl Sanita'. "Se per le altre strutture la proposta appare deludente in quanto il riassorbimento del personale Giuseppe Bernardi Nell esprimere soddisfazione per il voto unanime con il quale il Consiglio Comunale del 12 aprile ha chiesto la sospensione della chiusura del deposito dei farmaci dell - AFM, riattivandone immediatamente l attività, mi preme evidenziare alcuni aspetti. Innanzitutto è da rilevare che ad un bilancio economico negativo dell Azienda, fornito dal Consiglio di Amministrazione, si sono contrapposti quelli positivi elaborati dalla Direzione Amministrativa, dalle Farmacie e dal Collegio dei Revisori dei Conti. Tutti hanno prodotto una corposa documentazione confutando continuamente le conclusioni dell una e dell altra parte senza mai riuscire ad avvicinare le rispettive convinzioni. È opportuno sottolineare poi che il solo aspetto economico-gestionale del Deposito Farmaci non può essere unico parametro di valutazione per decidere il futuro di una struttura con importanti risvolti sociali: in nessun conto economico si trova traccia dei 180.000 di risparmio di cui ha beneficiato la cittadinanza aquilana a seguito degli sconti praticati dalle farmacie comunali; inoltre, proprio in un recente Consiglio Comunale è stata approvata la proposta di modifica dello Statuto nella quale vengono definiti i servizi pubblici privi di rilevanza economica quali: servizio idrico, servizio sanitario, igiene pubblica, servizi sociali, istruzione pubblica. Nel verbale del Consiglio di Amministrazione è stabilito anche che il personale impiegato finora nel Deposito sarà ricollocato nelle farmacie. Ma le farmacie hanno bisogno di altri addetti visto che recentemente, nel 2008, si è proceduto ad una integrazione degli stessi? Non si rischierebbe a L Aquila breve un esubero di personale ed un bilancio negativo anche per le farmacie? Sembra di rivivere l Italtel ai tempi in cui si tagliavano i rami secchi (anche se allora, come in questo caso, secchi non erano) prospettando un roseo futuro per le maestranze in un altro reparto: non passava neanche un anno che le Organizzazioni Sindacali venivano chiamate a gestire di nuovo gli esuberi. Ma almeno allora la parte industriale un minimo di relazioni sindacali sapeva gestirle! Nel caso AFM, come evidenziato da CGIL UIL ed UGL, nessuno del Consiglio di Amministrazione si è preoccupato di confrontarsi sul futuro lavorativo dei dipendenti del magazzino. C è da aspettarsi che nei prossimi giorni, per rimediare, assisteremo alla sfavillante presentazione di uno stupendo progetto di riconversione del personale del Deposito AFM. Progetto che comporterà sicuramente anche la promessa di nuove assunzioni. Ma se fosse vero perché non anticipare tali buoni propositi e rinviare una eventuale chiusura del magazzino? C è solo da augurarsi che l - UGL, DA NEUROMED PROPOSTA IMPRATICABILE PER SANATRIX sarebbe correlato al budget disponibile, per la Sanatrix dell'aquila - osserva la sindacalista - la Neuromed ha mostrato totale disinformazione al punto di affermare, dopo nostra esplicita richiesta, che l'intenzione sarebbe quella di restaurare l'immobile di viale XXIV Maggio. Questi signori, totalmente disinformati sulla situazione aquilana, ignorano che per recuperare lo stabile in piena zona rossa potrebbero 6 occorrere alcuni anni. Di fronte a questo preoccupante scenario, l'ugl-sanita' prosegue Vespa - chiede un incontro urgentissimo (da tenersi prima del 19 Aprile giorno in cui e' previsto il nuovo confronto con Neuromed) al Prefetto dell'aquila, al Presidente della Regione, all'assessore Regionale alla Sanita' ed al Sindaco dell'aquila che non puo' piu' esimersi dal prendere una decisione ferma sulle sorti della amministrazione comunale dia immediato seguito alla mozione approvata dal Consiglio senza prestare il fianco ad altre strumentalizzazioni. In ultima analisi c è da chiedersi quale rilevanza oggettiva può avere un parere e- spresso dall Amministratore Delegato delle Farmacie Comunali di Modena, nominato dal partner industriale (Pharmacoop srl cui nel 2003 subentra FINUBE SpA) delle Farmacie stesse e che detiene il 38,9% del suo capitale sociale - sulla opportunità di sottrarre al pubblico un servizio che può essere offerto da un privato che opera nel settore! Un parere certamente autorevole e privo di secondi fini che forse però pone un problema di conflitto di interessi dal momento che, eliminato il Deposito farmaci AFM, il mercato aquilano diventerebbe terreno di conquista per le aziende distributrici del settore. Giuseppe Bernardi Consigliere Comunale dell Aquila casa di cura aquilana. Riteniamo che il discorso Sanatrix debba essere affrontato separatamente dalle altre quattro strutture che hanno immobili operativi e si trovano in zone non terremotate. Se la priorita' di questa citta' e' il lavoro deve essere compito di tutti salvaguardare i posti di lavoro esistenti prima del sisma".

7 Ieri mattina a Roma presso il Ministero del Lavoro il Sottosegretario Pasquale Viespoli e l'assessore al Lavoro Paolo Gatti hanno firmato un verbale di accordo per lo stanziamento governativo di ulteriori 60 milioni di euro destinati alla cassa integrazione in deroga per la Regione Abruzzo. Presente all'incontro l'onorevole Paola Pelino. 30 milioni di euro saranno destinati ai lavoratori dei comuni dell'area del sisma, gli altri per l'intera regione. Nel 2009 l'assessore Gatti ha messo a disposizione del Comitato d'intervento per le crisi aziendali e di settore (Cicas) oltre 100 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga, con i quali il Comitato ha trattato più di 1-0.000 lavoratori. Gatti aveva annunciato, nell'ultima riunione del Cicas, la richiesta al Ministro del Lavoro di u- n'ulteriore previsione di fondi da destinare agli ammortizzatori in deroga per l'area sisma e per l'intero Abruzzo, vista la scadenza degli interventi per il prossimo 30 aprile. "Il Abruzzo LAVORO GATTI, OTTENUTI NUOVI 60 MLN DI CASSA IN DEROGA Paolo Gatti Governo e' vicino ai lavoratori - ha affermato l'assessore - ed alle imprese abruzzesi concretamente e con risorse importanti ed esattamente coincidenti con quelle richieste. Nuovi 60 milioni di euro che la Regione insieme alle parti sociali, come fatto fin'ora, distribuirà ai lavoratori e alle loro famiglie per garantire anche per il 2010 la pace sociale. Non abbiamo lasciato indietro nessuno nel 2009 e non lo faremo neanche quest'anno, fiduciosi che con la ripresa della produzione industriale diminuisca il fabbisogno di assistenza sociale". "Adesso dobbiamo ancorare gli ammortizzatori - ha proseguito - anche a percorsi di formazione e riqualificazione delle competenze dei lavoratori. Questi fondi si inseriscono in una strategia organica che stiamo realizzando: da un lato abbiamo guardato all'aspetto sociale con complessivi ad oggi 160 milioni di euro e dall'altro, con il progetto 'Lavorare in Abruzzo' dell'importo di 20 milioni di euro recuperati da fondi europei e con la nuova programmazione del Fondo Sociale Europeo diamo impulso alla voglia di ripresa del tessuto e- conomico regionale". "Mi pare - ha concluso Gatti - u- n'azione complessiva all'insegna della concretezza, che intercetta il desiderio di fiducia degli abruzzesi, testimoniato anche da recenti sondaggi, e che contrasta il clima di catastrofismo alimentato da troppe parti, da chi allo spirito di collaborazione antepone il mero interesse di parte". BALCANI CASTIGLIONE, L'ABRUZZO SARA' SEMPRE PIU' PRESENTE "L'Abruzzo sara' sempre piu' presente come attore protagonista sulla scena adriatica e dei Balcani". Di accordi di natura economica commerciale, Alfredo Castiglione, vice presidente della Regione Abruzzo, ha parlato personalmente con Boris Tadic, Presidente della Repubblica della Serbia e politico "forte", riferimento dell'intera area balcanica. L'incontro si e' tenuto ieri a Mostar, in Bosnia, nel corso della giornata inaugurale della piu' importante fiera dei balcani. "A ottobre - anticipa Castiglione - la Regione Abruzzo, insieme ad altre regioni italiane (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) siglera' un protocollo direttamente con il governo Serbo. Si tratta - spiega il vice presidente - di un risultato straordinario, che si va ad aggiungere agli accordi gia' stretti con i governi di Bosnia e del Montenegro". Prosegue in questo modo la politica di cooperazione transnazionale che sta contraddistinguendo l'azione del vice Presidente, Alfredo Castiglione, in particolar Alfredo Castiglione modo nel Mediterraneo, trasformando la comune vicinanza geografica in una grande opportunita' economica. La Regione Abruzzo sta riscuotendo, alla Fiera di Mostar, un grande successo per le imprese che, anche in collaborazione con la CCIAA di Pescara, hanno aderito all'iniziativa e stanno esponendo le loro produzioni in quella manifestazione. Alla tre giorni partecipa, con il Vice Presidente Alfredo Castiglione, anche il presidente della camera di commercio di Pescara, Daniele Becci.

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